Cose che mi vergogno a scrivere

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passante

Utente di lunga data
io mi vergogno, a scrivere di me. e per questo ho deciso di scrivere le cose che più mi fanno vergognare. poi prendo una piccola vacanza, perchè bisogna fare così, ogni tanto.

io lo amo.
più di me stesso.
e il momento in cui l'ho amato di più è stato quando ho deciso di restare con lui, fedele a lui, nel momento in cui lui non mi emozionava più.
era un amore nudo, scarno, povero. era l'amore più vero. quello tagliente, quello che fa male. era come contare i passi, buttare un piede dopo l'altro, sentire la fatica di ogni respiro, quando sali in alto, in montagna e ti sembra di non farcela più. non senti più niente di buono. solo la fatica. e la convinzione testarda di andare avanti.
l'ho amato come sono salito in montagna, tante volte. anche con lui.
e con la stessa determinazione lui ha sopportato, pazientato, atteso.
ma soprattutto ha camminato con me, nel silenzio e nella fatica.
senza nulla di buono, neppure per lui.

poi i giorni sono cambiati, sarà stato il sole, o il vento, non lo so.
e ora lo amo di nuovo nell'emozione, lo amo nella passione, lo amo nell'entusiasmo.
ora stare con lui è di nuovo la mia gioia.
eppure ora lo so, non è questo il momento dell'amore più vero. ora è troppo facile, ora è troppo bello.

la prima sera che ti ho visto ho pensato "wow".
poi ho passato giorni a guardarti.
ricordi quel giorno sul lago? io lanciavo sassi e tu parlavi.
parlavi del tuo ex.
"non mi ha mai amato"
e io ti rispondevo "chi lo sa, magari a modo suo"... ma in cuor mio pensavo "Dio come deve essere bello essere amati da una persona come lui, essere amati da lui".
poi lo sai che cosa hai fatto alla mia vita: ci sei entrato dentro e l'hai stravolta.

ti sento dentro la mia pelle, non so più capire dove sei tu e dove sono io. nè lo voglio capire. so solo che sei il mio amore, la mia vita. quando te ne sei andato sono morto in un momento solo. mi sentivo come se mi avessero strappato il cuore dal petto. sai la prima fitta di dolore l'ho provata aprendo lo sportello in cucina, il mattino dopo: c'erano i tuoi cereali e io ho pensato solo "come fa oggi a fare colazione?". poi la coltellata nello sterno. e tutte quelle lacrime che sembravano non esaurirsi mai.

a volte ti guardo e mi dispiace perchè so di non riuscire a dirti che cosa sei tu. la persona che mi fa sentire chi sono io. che mi fa scoprire chi sono io, e desiderare di diventarlo sempre di più. la persona con cui sono a casa, sempre e comunque. la persona con cui mi confronto, in cui cerco conforto. la persona per i cui occhi vale la pena vivere e anche morire.

solo una volta ti ho dato un bacio in aeroporto, dopo uno dei miei tanti viaggi. e poi ho deciso di non volere più viaggiare. non sei venuto alle mie cene aziendali. non ti ho mai accompagnato a trovare la tua famiglia. ci siamo tenuti le mani sotto la tovaglia, al ristorante. toccati con le ginocchia a teatro. eravamo in spiaggia quando mi hai detto "ho voglia di abbracciarti" e per farlo siamo dovuti tornare a casa. ma non importa. importa che abbiamo una casa. importa che tu sei la mia casa e io la tua.
per sempre.
 

Sbriciolata

Escluso
io mi vergogno, a scrivere di me. e per questo ho deciso di scrivere le cose che più mi fanno vergognare. poi prendo una piccola vacanza, perchè bisogna fare così, ogni tanto.

io lo amo.
più di me stesso.
e il momento in cui l'ho amato di più è stato quando ho deciso di restare con lui, fedele a lui, nel momento in cui lui non mi emozionava più.
era un amore nudo, scarno, povero. era l'amore più vero. quello tagliente, quello che fa male. era come contare i passi, buttare un piede dopo l'altro, sentire la fatica di ogni respiro, quando sali in alto, in montagna e ti sembra di non farcela più. non senti più niente di buono. solo la fatica. e la convinzione testarda di andare avanti.
l'ho amato come sono salito in montagna, tante volte. anche con lui.
e con la stessa determinazione lui ha sopportato, pazientato, atteso.
ma soprattutto ha camminato con me, nel silenzio e nella fatica.
senza nulla di buono, neppure per lui.

poi i giorni sono cambiati, sarà stato il sole, o il vento, non lo so.
e ora lo amo di nuovo nell'emozione, lo amo nella passione, lo amo nell'entusiasmo.
ora stare con lui è di nuovo la mia gioia.
eppure ora lo so, non è questo il momento dell'amore più vero. ora è troppo facile, ora è troppo bello.

la prima sera che ti ho visto ho pensato "wow".
poi ho passato giorni a guardarti.
ricordi quel giorno sul lago? io lanciavo sassi e tu parlavi.
parlavi del tuo ex.
"non mi ha mai amato"
e io ti rispondevo "chi lo sa, magari a modo suo"... ma in cuor mio pensavo "Dio come deve essere bello essere amati da una persona come lui, essere amati da lui".
poi lo sai che cosa hai fatto alla mia vita: ci sei entrato dentro e l'hai stravolta.

ti sento dentro la mia pelle, non so più capire dove sei tu e dove sono io. nè lo voglio capire. so solo che sei il mio amore, la mia vita. quando te ne sei andato sono morto in un momento solo. mi sentivo come se mi avessero strappato il cuore dal petto. sai la prima fitta di dolore l'ho provata aprendo lo sportello in cucina, il mattino dopo: c'erano i tuoi cereali e io ho pensato solo "come fa oggi a fare colazione?". poi la coltellata nello sterno. e tutte quelle lacrime che sembravano non esaurirsi mai.

a volte ti guardo e mi dispiace perchè so di non riuscire a dirti che cosa sei tu. la persona che mi fa sentire chi sono io. che mi fa scoprire chi sono io, e desiderare di diventarlo sempre di più. la persona con cui sono a casa, sempre e comunque. la persona con cui mi confronto, in cui cerco conforto. la persona per i cui occhi vale la pena vivere e anche morire.

solo una volta ti ho dato un bacio in aeroporto, dopo uno dei miei tanti viaggi. e poi ho deciso di non volere più viaggiare. non sei venuto alle mie cene aziendali. non ti ho mai accompagnato a trovare la tua famiglia. ci siamo tenuti le mani sotto la tovaglia, al ristorante. toccati con le ginocchia a teatro. eravamo in spiaggia quando mi hai detto "ho voglia di abbracciarti" e per farlo siamo dovuti tornare a casa. ma non importa. importa che abbiamo una casa. importa che tu sei la mia casa e io la tua.
per sempre.
Un amore come questo dovrebbe essere di ispirazione per tutti. Un abbraccio a tutti e due.
 

oceansize

Utente di lunga data
È una testimonianza d'amore. Non vergognarti mai . Non è di questo che ci si deve vergognare
Quoto appalla!!! E cmq ti odio non mi puoi far commuovere alle 8 di mattina!:)
Edit: perché non le fai leggere a lui queste parole? ;)
 
Ultima modifica:

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
io mi vergogno, a scrivere di me. e per questo ho deciso di scrivere le cose che più mi fanno vergognare. poi prendo una piccola vacanza, perchè bisogna fare così, ogni tanto.

io lo amo.
più di me stesso.
e il momento in cui l'ho amato di più è stato quando ho deciso di restare con lui, fedele a lui, nel momento in cui lui non mi emozionava più.
era un amore nudo, scarno, povero. era l'amore più vero. quello tagliente, quello che fa male. era come contare i passi, buttare un piede dopo l'altro, sentire la fatica di ogni respiro, quando sali in alto, in montagna e ti sembra di non farcela più. non senti più niente di buono. solo la fatica. e la convinzione testarda di andare avanti.
l'ho amato come sono salito in montagna, tante volte. anche con lui.
e con la stessa determinazione lui ha sopportato, pazientato, atteso.
ma soprattutto ha camminato con me, nel silenzio e nella fatica.
senza nulla di buono, neppure per lui.

poi i giorni sono cambiati, sarà stato il sole, o il vento, non lo so.
e ora lo amo di nuovo nell'emozione, lo amo nella passione, lo amo nell'entusiasmo.
ora stare con lui è di nuovo la mia gioia.
eppure ora lo so, non è questo il momento dell'amore più vero. ora è troppo facile, ora è troppo bello.

la prima sera che ti ho visto ho pensato "wow".
poi ho passato giorni a guardarti.
ricordi quel giorno sul lago? io lanciavo sassi e tu parlavi.
parlavi del tuo ex.
"non mi ha mai amato"
e io ti rispondevo "chi lo sa, magari a modo suo"... ma in cuor mio pensavo "Dio come deve essere bello essere amati da una persona come lui, essere amati da lui".
poi lo sai che cosa hai fatto alla mia vita: ci sei entrato dentro e l'hai stravolta.

ti sento dentro la mia pelle, non so più capire dove sei tu e dove sono io. nè lo voglio capire. so solo che sei il mio amore, la mia vita. quando te ne sei andato sono morto in un momento solo. mi sentivo come se mi avessero strappato il cuore dal petto. sai la prima fitta di dolore l'ho provata aprendo lo sportello in cucina, il mattino dopo: c'erano i tuoi cereali e io ho pensato solo "come fa oggi a fare colazione?". poi la coltellata nello sterno. e tutte quelle lacrime che sembravano non esaurirsi mai.

a volte ti guardo e mi dispiace perchè so di non riuscire a dirti che cosa sei tu. la persona che mi fa sentire chi sono io. che mi fa scoprire chi sono io, e desiderare di diventarlo sempre di più. la persona con cui sono a casa, sempre e comunque. la persona con cui mi confronto, in cui cerco conforto. la persona per i cui occhi vale la pena vivere e anche morire.

solo una volta ti ho dato un bacio in aeroporto, dopo uno dei miei tanti viaggi. e poi ho deciso di non volere più viaggiare. non sei venuto alle mie cene aziendali. non ti ho mai accompagnato a trovare la tua famiglia. ci siamo tenuti le mani sotto la tovaglia, al ristorante. toccati con le ginocchia a teatro. eravamo in spiaggia quando mi hai detto "ho voglia di abbracciarti" e per farlo siamo dovuti tornare a casa. ma non importa. importa che abbiamo una casa. importa che tu sei la mia casa e io la tua.
per sempre.
Mi hai fatto commuovere.... Sei la prova che il tipo di amore che desidero e che vorrei esiste. Un abbraccio
 

Ultimo

Escluso
io mi vergogno, a scrivere di me. e per questo ho deciso di scrivere le cose che più mi fanno vergognare. poi prendo una piccola vacanza, perchè bisogna fare così, ogni tanto.

io lo amo.
più di me stesso.
e il momento in cui l'ho amato di più è stato quando ho deciso di restare con lui, fedele a lui, nel momento in cui lui non mi emozionava più.
era un amore nudo, scarno, povero. era l'amore più vero. quello tagliente, quello che fa male. era come contare i passi, buttare un piede dopo l'altro, sentire la fatica di ogni respiro, quando sali in alto, in montagna e ti sembra di non farcela più. non senti più niente di buono. solo la fatica. e la convinzione testarda di andare avanti.
l'ho amato come sono salito in montagna, tante volte. anche con lui.
e con la stessa determinazione lui ha sopportato, pazientato, atteso.
ma soprattutto ha camminato con me, nel silenzio e nella fatica.
senza nulla di buono, neppure per lui.

poi i giorni sono cambiati, sarà stato il sole, o il vento, non lo so.
e ora lo amo di nuovo nell'emozione, lo amo nella passione, lo amo nell'entusiasmo.
ora stare con lui è di nuovo la mia gioia.
eppure ora lo so, non è questo il momento dell'amore più vero. ora è troppo facile, ora è troppo bello.

la prima sera che ti ho visto ho pensato "wow".
poi ho passato giorni a guardarti.
ricordi quel giorno sul lago? io lanciavo sassi e tu parlavi.
parlavi del tuo ex.
"non mi ha mai amato"
e io ti rispondevo "chi lo sa, magari a modo suo"... ma in cuor mio pensavo "Dio come deve essere bello essere amati da una persona come lui, essere amati da lui".
poi lo sai che cosa hai fatto alla mia vita: ci sei entrato dentro e l'hai stravolta.

ti sento dentro la mia pelle, non so più capire dove sei tu e dove sono io. nè lo voglio capire. so solo che sei il mio amore, la mia vita. quando te ne sei andato sono morto in un momento solo. mi sentivo come se mi avessero strappato il cuore dal petto. sai la prima fitta di dolore l'ho provata aprendo lo sportello in cucina, il mattino dopo: c'erano i tuoi cereali e io ho pensato solo "come fa oggi a fare colazione?". poi la coltellata nello sterno. e tutte quelle lacrime che sembravano non esaurirsi mai.

a volte ti guardo e mi dispiace perchè so di non riuscire a dirti che cosa sei tu. la persona che mi fa sentire chi sono io. che mi fa scoprire chi sono io, e desiderare di diventarlo sempre di più. la persona con cui sono a casa, sempre e comunque. la persona con cui mi confronto, in cui cerco conforto. la persona per i cui occhi vale la pena vivere e anche morire.

solo una volta ti ho dato un bacio in aeroporto, dopo uno dei miei tanti viaggi. e poi ho deciso di non volere più viaggiare. non sei venuto alle mie cene aziendali. non ti ho mai accompagnato a trovare la tua famiglia. ci siamo tenuti le mani sotto la tovaglia, al ristorante. toccati con le ginocchia a teatro. eravamo in spiaggia quando mi hai detto "ho voglia di abbracciarti" e per farlo siamo dovuti tornare a casa. ma non importa. importa che abbiamo una casa. importa che tu sei la mia casa e io la tua.
per sempre.
E' bello leggerti! E' bello conoscere l'amore!
Però un vaffanculo te lo becchi! non posso entrare qua ed emozionarmi subito!
 

melania

Utente di lunga data
io mi vergogno, a scrivere di me. e per questo ho deciso di scrivere le cose che più mi fanno vergognare. poi prendo una piccola vacanza, perchè bisogna fare così, ogni tanto.

io lo amo.
più di me stesso.
e il momento in cui l'ho amato di più è stato quando ho deciso di restare con lui, fedele a lui, nel momento in cui lui non mi emozionava più.
era un amore nudo, scarno, povero. era l'amore più vero. quello tagliente, quello che fa male. era come contare i passi, buttare un piede dopo l'altro, sentire la fatica di ogni respiro, quando sali in alto, in montagna e ti sembra di non farcela più. non senti più niente di buono. solo la fatica. e la convinzione testarda di andare avanti.
l'ho amato come sono salito in montagna, tante volte. anche con lui.
e con la stessa determinazione lui ha sopportato, pazientato, atteso.
ma soprattutto ha camminato con me, nel silenzio e nella fatica.
senza nulla di buono, neppure per lui.

poi i giorni sono cambiati, sarà stato il sole, o il vento, non lo so.
e ora lo amo di nuovo nell'emozione, lo amo nella passione, lo amo nell'entusiasmo.
ora stare con lui è di nuovo la mia gioia.
eppure ora lo so, non è questo il momento dell'amore più vero. ora è troppo facile, ora è troppo bello.

la prima sera che ti ho visto ho pensato "wow".
poi ho passato giorni a guardarti.
ricordi quel giorno sul lago? io lanciavo sassi e tu parlavi.
parlavi del tuo ex.
"non mi ha mai amato"
e io ti rispondevo "chi lo sa, magari a modo suo"... ma in cuor mio pensavo "Dio come deve essere bello essere amati da una persona come lui, essere amati da lui".
poi lo sai che cosa hai fatto alla mia vita: ci sei entrato dentro e l'hai stravolta.

ti sento dentro la mia pelle, non so più capire dove sei tu e dove sono io. nè lo voglio capire. so solo che sei il mio amore, la mia vita. quando te ne sei andato sono morto in un momento solo. mi sentivo come se mi avessero strappato il cuore dal petto. sai la prima fitta di dolore l'ho provata aprendo lo sportello in cucina, il mattino dopo: c'erano i tuoi cereali e io ho pensato solo "come fa oggi a fare colazione?". poi la coltellata nello sterno. e tutte quelle lacrime che sembravano non esaurirsi mai.

a volte ti guardo e mi dispiace perchè so di non riuscire a dirti che cosa sei tu. la persona che mi fa sentire chi sono io. che mi fa scoprire chi sono io, e desiderare di diventarlo sempre di più. la persona con cui sono a casa, sempre e comunque. la persona con cui mi confronto, in cui cerco conforto. la persona per i cui occhi vale la pena vivere e anche morire.

solo una volta ti ho dato un bacio in aeroporto, dopo uno dei miei tanti viaggi. e poi ho deciso di non volere più viaggiare. non sei venuto alle mie cene aziendali. non ti ho mai accompagnato a trovare la tua famiglia. ci siamo tenuti le mani sotto la tovaglia, al ristorante. toccati con le ginocchia a teatro. eravamo in spiaggia quando mi hai detto "ho voglia di abbracciarti" e per farlo siamo dovuti tornare a casa. ma non importa. importa che abbiamo una casa. importa che tu sei la mia casa e io la tua.
per sempre.
Vabbè però non è che ci puoi far piangere tutti così...non si fa.
A parte questo, sai che cosa mi fa vergognare invece?
Mi vergogno che ci sia al mondo chi pensa che l'amore non sia un sentimento universale, ma sia qualcosa di vero se esiste solo fra un uomo e una donna..
Che palle però mi si è stinto il mascara!:lipstick:
 

Diletta

Utente di lunga data
io mi vergogno, a scrivere di me. e per questo ho deciso di scrivere le cose che più mi fanno vergognare. poi prendo una piccola vacanza, perchè bisogna fare così, ogni tanto.

io lo amo.
più di me stesso.
e il momento in cui l'ho amato di più è stato quando ho deciso di restare con lui, fedele a lui, nel momento in cui lui non mi emozionava più.
era un amore nudo, scarno, povero. era l'amore più vero. quello tagliente, quello che fa male. era come contare i passi, buttare un piede dopo l'altro, sentire la fatica di ogni respiro, quando sali in alto, in montagna e ti sembra di non farcela più. non senti più niente di buono. solo la fatica. e la convinzione testarda di andare avanti.
l'ho amato come sono salito in montagna, tante volte. anche con lui.
e con la stessa determinazione lui ha sopportato, pazientato, atteso.
ma soprattutto ha camminato con me, nel silenzio e nella fatica.
senza nulla di buono, neppure per lui.

poi i giorni sono cambiati, sarà stato il sole, o il vento, non lo so.
e ora lo amo di nuovo nell'emozione, lo amo nella passione, lo amo nell'entusiasmo.
ora stare con lui è di nuovo la mia gioia.
eppure ora lo so, non è questo il momento dell'amore più vero. ora è troppo facile, ora è troppo bello.

la prima sera che ti ho visto ho pensato "wow".
poi ho passato giorni a guardarti.
ricordi quel giorno sul lago? io lanciavo sassi e tu parlavi.
parlavi del tuo ex.
"non mi ha mai amato"
e io ti rispondevo "chi lo sa, magari a modo suo"... ma in cuor mio pensavo "Dio come deve essere bello essere amati da una persona come lui, essere amati da lui".
poi lo sai che cosa hai fatto alla mia vita: ci sei entrato dentro e l'hai stravolta.

ti sento dentro la mia pelle, non so più capire dove sei tu e dove sono io. nè lo voglio capire. so solo che sei il mio amore, la mia vita. quando te ne sei andato sono morto in un momento solo. mi sentivo come se mi avessero strappato il cuore dal petto. sai la prima fitta di dolore l'ho provata aprendo lo sportello in cucina, il mattino dopo: c'erano i tuoi cereali e io ho pensato solo "come fa oggi a fare colazione?". poi la coltellata nello sterno. e tutte quelle lacrime che sembravano non esaurirsi mai.

a volte ti guardo e mi dispiace perchè so di non riuscire a dirti che cosa sei tu. la persona che mi fa sentire chi sono io. che mi fa scoprire chi sono io, e desiderare di diventarlo sempre di più. la persona con cui sono a casa, sempre e comunque. la persona con cui mi confronto, in cui cerco conforto. la persona per i cui occhi vale la pena vivere e anche morire.

solo una volta ti ho dato un bacio in aeroporto, dopo uno dei miei tanti viaggi. e poi ho deciso di non volere più viaggiare. non sei venuto alle mie cene aziendali. non ti ho mai accompagnato a trovare la tua famiglia. ci siamo tenuti le mani sotto la tovaglia, al ristorante. toccati con le ginocchia a teatro. eravamo in spiaggia quando mi hai detto "ho voglia di abbracciarti" e per farlo siamo dovuti tornare a casa. ma non importa. importa che abbiamo una casa. importa che tu sei la mia casa e io la tua.
per sempre.

Bellissimo post!
Questo è amore all'ennesima potenza: nutrimento per il corpo e per l'anima.
Ti auguro ogni bene!
 
J

JON

Guest
io mi vergogno, a scrivere di me. e per questo ho deciso di scrivere le cose che più mi fanno vergognare. poi prendo una piccola vacanza, perchè bisogna fare così, ogni tanto.

io lo amo.
più di me stesso.
e il momento in cui l'ho amato di più è stato quando ho deciso di restare con lui, fedele a lui, nel momento in cui lui non mi emozionava più.
era un amore nudo, scarno, povero. era l'amore più vero. quello tagliente, quello che fa male. era come contare i passi, buttare un piede dopo l'altro, sentire la fatica di ogni respiro, quando sali in alto, in montagna e ti sembra di non farcela più. non senti più niente di buono. solo la fatica. e la convinzione testarda di andare avanti.
l'ho amato come sono salito in montagna, tante volte. anche con lui.
e con la stessa determinazione lui ha sopportato, pazientato, atteso.
ma soprattutto ha camminato con me, nel silenzio e nella fatica.
senza nulla di buono, neppure per lui.

poi i giorni sono cambiati, sarà stato il sole, o il vento, non lo so.
e ora lo amo di nuovo nell'emozione, lo amo nella passione, lo amo nell'entusiasmo.
ora stare con lui è di nuovo la mia gioia.
eppure ora lo so, non è questo il momento dell'amore più vero. ora è troppo facile, ora è troppo bello.

la prima sera che ti ho visto ho pensato "wow".
poi ho passato giorni a guardarti.
ricordi quel giorno sul lago? io lanciavo sassi e tu parlavi.
parlavi del tuo ex.
"non mi ha mai amato"
e io ti rispondevo "chi lo sa, magari a modo suo"... ma in cuor mio pensavo "Dio come deve essere bello essere amati da una persona come lui, essere amati da lui".
poi lo sai che cosa hai fatto alla mia vita: ci sei entrato dentro e l'hai stravolta.

ti sento dentro la mia pelle, non so più capire dove sei tu e dove sono io. nè lo voglio capire. so solo che sei il mio amore, la mia vita. quando te ne sei andato sono morto in un momento solo. mi sentivo come se mi avessero strappato il cuore dal petto. sai la prima fitta di dolore l'ho provata aprendo lo sportello in cucina, il mattino dopo: c'erano i tuoi cereali e io ho pensato solo "come fa oggi a fare colazione?". poi la coltellata nello sterno. e tutte quelle lacrime che sembravano non esaurirsi mai.

a volte ti guardo e mi dispiace perchè so di non riuscire a dirti che cosa sei tu. la persona che mi fa sentire chi sono io. che mi fa scoprire chi sono io, e desiderare di diventarlo sempre di più. la persona con cui sono a casa, sempre e comunque. la persona con cui mi confronto, in cui cerco conforto. la persona per i cui occhi vale la pena vivere e anche morire.

solo una volta ti ho dato un bacio in aeroporto, dopo uno dei miei tanti viaggi. e poi ho deciso di non volere più viaggiare. non sei venuto alle mie cene aziendali. non ti ho mai accompagnato a trovare la tua famiglia. ci siamo tenuti le mani sotto la tovaglia, al ristorante. toccati con le ginocchia a teatro. eravamo in spiaggia quando mi hai detto "ho voglia di abbracciarti" e per farlo siamo dovuti tornare a casa. ma non importa. importa che abbiamo una casa. importa che tu sei la mia casa e io la tua.
per sempre.
Invitarlo a leggere in qualche modo? Non si può?

Mi sorprende il vostro ritorno di fiamma e passione, evidentemente è possibile anche per quelle coppie che attraversano una profonda crisi.
Il fatto di essere costretti a contenersi in pubblico mi ha fatto molto pensare. Nonostante tutto, forse, questo aspetto rende il vostro rapporto ancora più esclusivo e complice.

Non so se farti gli auguri per questo momento di passione o se farteli per una pronta guarigione dal mal d'amore. :)
 

Konrad

Utente di lunga data
Sono meravigliose le tue parole, sono la dimostrazione della forza di un sentimento che consente di affrontare i momenti più brutti sapendo che l'amore non è solo felicità ma anche fatica e maturità nel comprenderlo.
Vi auguro di essere felici... e con tutto il cuore spero che un giorno questo mondo cambi abbastanza da permettervi di abbracciarvi senza dover tornare a casa prima.
 

Ultimo

Escluso
Invitarlo a leggere in qualche modo? Non si può?

Mi sorprende il vostro ritorno di fiamma e passione, evidentemente è possibile anche per quelle coppie che attraversano una profonda crisi.
Il fatto di essere costretti a contenersi in pubblico mi ha fatto molto pensare. Nonostante tutto, forse, questo aspetto rende il vostro rapporto ancora più esclusivo e complice.

Non so se farti gli auguri per questo momento di passione o se farteli per una pronta guarigione dal mal d'amore. :)
Ho un parente che è bisessuale, e con questo fin da piccoli uscivamo insieme in comitiva, circa tre anni fa, eravamo in un pub, finiamo di bere ed usciamo, esce anche un'altro si avvicina al mio parente e lo bacia in bocca velocemente.
Io ero davanti, ed ho visto la scena a loro insaputa, ho fatto finta di nulla e la serata è proseguita; ora cerco di scrivere quello che ho provato io, sono rimasto abbastanza sconvolto, non esageratamente sconvolto, ma la parola esprime bene il concetto quindi l'ho scritta, con il passare del tempo le mie riflessioni sono state queste: che bravo che sono! io che mi reputo così avanti, così libero! vedo due uomini baciarsi e rimango sconvolto? Poi la riflessione mi dice anche, bhe Clà non sei abituato a vedere due uomini baciarsi, l'importante è che dopo quello provato inizialmente tutto proceda come se nulla fosse, cioè nella più totale normalità.
Forse, anzi sicuramente anche chi crede di non fare distinzioni, deve fare i conti con la normalità che ci dovrebbe essere tra gay, ma per far accadere questo, oltre avere le idee chiare, cioè non fare distinzioni, ci deve essere la completa apertura alla luce del sole. E questo sono sicuro che accadrà.
 

Simy

WWF
io mi vergogno, a scrivere di me. e per questo ho deciso di scrivere le cose che più mi fanno vergognare. poi prendo una piccola vacanza, perchè bisogna fare così, ogni tanto.

io lo amo.
più di me stesso.
e il momento in cui l'ho amato di più è stato quando ho deciso di restare con lui, fedele a lui, nel momento in cui lui non mi emozionava più.
era un amore nudo, scarno, povero. era l'amore più vero. quello tagliente, quello che fa male. era come contare i passi, buttare un piede dopo l'altro, sentire la fatica di ogni respiro, quando sali in alto, in montagna e ti sembra di non farcela più. non senti più niente di buono. solo la fatica. e la convinzione testarda di andare avanti.
l'ho amato come sono salito in montagna, tante volte. anche con lui.
e con la stessa determinazione lui ha sopportato, pazientato, atteso.
ma soprattutto ha camminato con me, nel silenzio e nella fatica.
senza nulla di buono, neppure per lui.

poi i giorni sono cambiati, sarà stato il sole, o il vento, non lo so.
e ora lo amo di nuovo nell'emozione, lo amo nella passione, lo amo nell'entusiasmo.
ora stare con lui è di nuovo la mia gioia.
eppure ora lo so, non è questo il momento dell'amore più vero. ora è troppo facile, ora è troppo bello.

la prima sera che ti ho visto ho pensato "wow".
poi ho passato giorni a guardarti.
ricordi quel giorno sul lago? io lanciavo sassi e tu parlavi.
parlavi del tuo ex.
"non mi ha mai amato"
e io ti rispondevo "chi lo sa, magari a modo suo"... ma in cuor mio pensavo "Dio come deve essere bello essere amati da una persona come lui, essere amati da lui".
poi lo sai che cosa hai fatto alla mia vita: ci sei entrato dentro e l'hai stravolta.

ti sento dentro la mia pelle, non so più capire dove sei tu e dove sono io. nè lo voglio capire. so solo che sei il mio amore, la mia vita. quando te ne sei andato sono morto in un momento solo. mi sentivo come se mi avessero strappato il cuore dal petto. sai la prima fitta di dolore l'ho provata aprendo lo sportello in cucina, il mattino dopo: c'erano i tuoi cereali e io ho pensato solo "come fa oggi a fare colazione?". poi la coltellata nello sterno. e tutte quelle lacrime che sembravano non esaurirsi mai.

a volte ti guardo e mi dispiace perchè so di non riuscire a dirti che cosa sei tu. la persona che mi fa sentire chi sono io. che mi fa scoprire chi sono io, e desiderare di diventarlo sempre di più. la persona con cui sono a casa, sempre e comunque. la persona con cui mi confronto, in cui cerco conforto. la persona per i cui occhi vale la pena vivere e anche morire.

solo una volta ti ho dato un bacio in aeroporto, dopo uno dei miei tanti viaggi. e poi ho deciso di non volere più viaggiare. non sei venuto alle mie cene aziendali. non ti ho mai accompagnato a trovare la tua famiglia. ci siamo tenuti le mani sotto la tovaglia, al ristorante. toccati con le ginocchia a teatro. eravamo in spiaggia quando mi hai detto "ho voglia di abbracciarti" e per farlo siamo dovuti tornare a casa. ma non importa. importa che abbiamo una casa. importa che tu sei la mia casa e io la tua.
per sempre.
ho sempre pensato che tu fossi una persona splendida! e questo post è l'ennessima dimostrazione di quanto sei speciale!
un abbraccio
 
io mi vergogno, a scrivere di me. e per questo ho deciso di scrivere le cose che più mi fanno vergognare. poi prendo una piccola vacanza, perchè bisogna fare così, ogni tanto.

io lo amo.
più di me stesso.
e il momento in cui l'ho amato di più è stato quando ho deciso di restare con lui, fedele a lui, nel momento in cui lui non mi emozionava più.
era un amore nudo, scarno, povero. era l'amore più vero. quello tagliente, quello che fa male. era come contare i passi, buttare un piede dopo l'altro, sentire la fatica di ogni respiro, quando sali in alto, in montagna e ti sembra di non farcela più. non senti più niente di buono. solo la fatica. e la convinzione testarda di andare avanti.
l'ho amato come sono salito in montagna, tante volte. anche con lui.
e con la stessa determinazione lui ha sopportato, pazientato, atteso.
ma soprattutto ha camminato con me, nel silenzio e nella fatica.
senza nulla di buono, neppure per lui.

poi i giorni sono cambiati, sarà stato il sole, o il vento, non lo so.
e ora lo amo di nuovo nell'emozione, lo amo nella passione, lo amo nell'entusiasmo.
ora stare con lui è di nuovo la mia gioia.
eppure ora lo so, non è questo il momento dell'amore più vero. ora è troppo facile, ora è troppo bello.

la prima sera che ti ho visto ho pensato "wow".
poi ho passato giorni a guardarti.
ricordi quel giorno sul lago? io lanciavo sassi e tu parlavi.
parlavi del tuo ex.
"non mi ha mai amato"
e io ti rispondevo "chi lo sa, magari a modo suo"... ma in cuor mio pensavo "Dio come deve essere bello essere amati da una persona come lui, essere amati da lui".
poi lo sai che cosa hai fatto alla mia vita: ci sei entrato dentro e l'hai stravolta.

ti sento dentro la mia pelle, non so più capire dove sei tu e dove sono io. nè lo voglio capire. so solo che sei il mio amore, la mia vita. quando te ne sei andato sono morto in un momento solo. mi sentivo come se mi avessero strappato il cuore dal petto. sai la prima fitta di dolore l'ho provata aprendo lo sportello in cucina, il mattino dopo: c'erano i tuoi cereali e io ho pensato solo "come fa oggi a fare colazione?". poi la coltellata nello sterno. e tutte quelle lacrime che sembravano non esaurirsi mai.

a volte ti guardo e mi dispiace perchè so di non riuscire a dirti che cosa sei tu. la persona che mi fa sentire chi sono io. che mi fa scoprire chi sono io, e desiderare di diventarlo sempre di più. la persona con cui sono a casa, sempre e comunque. la persona con cui mi confronto, in cui cerco conforto. la persona per i cui occhi vale la pena vivere e anche morire.

solo una volta ti ho dato un bacio in aeroporto, dopo uno dei miei tanti viaggi. e poi ho deciso di non volere più viaggiare. non sei venuto alle mie cene aziendali. non ti ho mai accompagnato a trovare la tua famiglia. ci siamo tenuti le mani sotto la tovaglia, al ristorante. toccati con le ginocchia a teatro. eravamo in spiaggia quando mi hai detto "ho voglia di abbracciarti" e per farlo siamo dovuti tornare a casa. ma non importa. importa che abbiamo una casa. importa che tu sei la mia casa e io la tua.
per sempre.
non leggiamo spesso di amore in questi termini, con questa intensità, grazie passante.
 
J

JON

Guest
Ho un parente che è bisessuale, e con questo fin da piccoli uscivamo insieme in comitiva, circa tre anni fa, eravamo in un pub, finiamo di bere ed usciamo, esce anche un'altro si avvicina al mio parente e lo bacia in bocca velocemente.
Io ero davanti, ed ho visto la scena a loro insaputa, ho fatto finta di nulla e la serata è proseguita; ora cerco di scrivere quello che ho provato io, sono rimasto abbastanza sconvolto, non esageratamente sconvolto, ma la parola esprime bene il concetto quindi l'ho scritta, con il passare del tempo le mie riflessioni sono state queste: che bravo che sono! io che mi reputo così avanti, così libero! vedo due uomini baciarsi e rimango sconvolto? Poi la riflessione mi dice anche, bhe Clà non sei abituato a vedere due uomini baciarsi, l'importante è che dopo quello provato inizialmente tutto proceda come se nulla fosse, cioè nella più totale normalità.
Forse, anzi sicuramente anche chi crede di non fare distinzioni, deve fare i conti con la normalità che ci dovrebbe essere tra gay, ma per far accadere questo, oltre avere le idee chiare, cioè non fare distinzioni, ci deve essere la completa apertura alla luce del sole. E questo sono sicuro che accadrà.
L'amore gay mi lascia nella più totale indifferenza, cosi come quello etero.

Mio padre ha lavorato per anni in un contesto dove i suoi datori di lavoro erano gay. Ero piccolo, mai che avesse riportato a casa un becero commento su di loro o una qualsivoglia espressione di cinismo. Anzi, gli unici commenti che sentivo erano riferiti al fatto che fossero delle persone molto intelligenti....e non poteva essere altrimenti date le loro capacità imprenditoriali.

Tutta questa solfa per dire che è solo ed esclusivamente una questione di background. Ai miei figli (molto piccoli) ho già spiegato cos'è l'amore gay e non ho aggiunto altro.
 

bastardo dentro

Utente di lunga data
io mi vergogno, a scrivere di me. e per questo ho deciso di scrivere le cose che più mi fanno vergognare. poi prendo una piccola vacanza, perchè bisogna fare così, ogni tanto.

io lo amo.
più di me stesso.
e il momento in cui l'ho amato di più è stato quando ho deciso di restare con lui, fedele a lui, nel momento in cui lui non mi emozionava più.
era un amore nudo, scarno, povero. era l'amore più vero. quello tagliente, quello che fa male. era come contare i passi, buttare un piede dopo l'altro, sentire la fatica di ogni respiro, quando sali in alto, in montagna e ti sembra di non farcela più. non senti più niente di buono. solo la fatica. e la convinzione testarda di andare avanti.
l'ho amato come sono salito in montagna, tante volte. anche con lui.
e con la stessa determinazione lui ha sopportato, pazientato, atteso.
ma soprattutto ha camminato con me, nel silenzio e nella fatica.
senza nulla di buono, neppure per lui.

poi i giorni sono cambiati, sarà stato il sole, o il vento, non lo so.
e ora lo amo di nuovo nell'emozione, lo amo nella passione, lo amo nell'entusiasmo.
ora stare con lui è di nuovo la mia gioia.
eppure ora lo so, non è questo il momento dell'amore più vero. ora è troppo facile, ora è troppo bello.

la prima sera che ti ho visto ho pensato "wow".
poi ho passato giorni a guardarti.
ricordi quel giorno sul lago? io lanciavo sassi e tu parlavi.
parlavi del tuo ex.
"non mi ha mai amato"
e io ti rispondevo "chi lo sa, magari a modo suo"... ma in cuor mio pensavo "Dio come deve essere bello essere amati da una persona come lui, essere amati da lui".
poi lo sai che cosa hai fatto alla mia vita: ci sei entrato dentro e l'hai stravolta.

ti sento dentro la mia pelle, non so più capire dove sei tu e dove sono io. nè lo voglio capire. so solo che sei il mio amore, la mia vita. quando te ne sei andato sono morto in un momento solo. mi sentivo come se mi avessero strappato il cuore dal petto. sai la prima fitta di dolore l'ho provata aprendo lo sportello in cucina, il mattino dopo: c'erano i tuoi cereali e io ho pensato solo "come fa oggi a fare colazione?". poi la coltellata nello sterno. e tutte quelle lacrime che sembravano non esaurirsi mai.

a volte ti guardo e mi dispiace perchè so di non riuscire a dirti che cosa sei tu. la persona che mi fa sentire chi sono io. che mi fa scoprire chi sono io, e desiderare di diventarlo sempre di più. la persona con cui sono a casa, sempre e comunque. la persona con cui mi confronto, in cui cerco conforto. la persona per i cui occhi vale la pena vivere e anche morire.

solo una volta ti ho dato un bacio in aeroporto, dopo uno dei miei tanti viaggi. e poi ho deciso di non volere più viaggiare. non sei venuto alle mie cene aziendali. non ti ho mai accompagnato a trovare la tua famiglia. ci siamo tenuti le mani sotto la tovaglia, al ristorante. toccati con le ginocchia a teatro. eravamo in spiaggia quando mi hai detto "ho voglia di abbracciarti" e per farlo siamo dovuti tornare a casa. ma non importa. importa che abbiamo una casa. importa che tu sei la mia casa e io la tua.
per sempre.
Caro Passante, la mia sensibilità mi permette di godere appieno del tuo messaggio, del vero sentimento emana e da ogni parola che trasuda "pathos" nei momenti felici ed in quelli meno felici. Mio padre e mia madre hanno vissuto la seconda guerra mondiale - mio padre l'ha pure combattuta - e mi hanno insegnato ad accogliere ogni diversità a non giudicare a cercare di capire nel più assoluto rispetto reciproco. Queste erano e sono le mie convinzioni. appena diciottenne avevo una bella fidanzatina francese e mi trovai a casa sua a Parigi e dopo una festa dormimmo tutti insieme e a pochi passi da me due ragazze facevano l'amore. quella fu la prima volta in cui venni faccia a faccia con i miei principi perchè mi sentìì colpito, mi sentivo in qualche modo non a posto con quella visione, non tranquillo. Mi interrogai, profondamente e mi chiesi: "è questo il tuo modo di rispettare ciò che è diverso da Te?" mi spaventava la mia reazione perchè alla prova dei fatti, messo faccia a faccia con i miei principi, anche in me lo spettro del pregiudizio e del preconcetto si faceva sentire. mi vergognavo della mia sensazione ma contemporaneamente la provavo. La stessa percezione - in senso opposto - l'ho oggi quando sono in giro con il mio secondo bimbo disabile che è fisicamente bellissimo ma palesemente un po' "strano"... i genitori degli altri bimbi non si avvicinano, qualcuno anzi, allontana i suoi bimbi forse per, paura, diffidenza ed ignoranza. Non so se ho la forza ancora di lottare contro un modo come questo e uso le mie banconote per isolare lui ed anche me da tutto questo e circondarlo di cose belle, piacevoli e solo di persone che gli vogliono bene. So che non è bello, so che dovrei usare la mia forza la mia intelligenza e anche quello stupido potere che ho per migliorare le cose per combattere per i diritti di tutti compreso il tuo e quello del tuo compagno che - grazie al tuo manifesto di amore - merita plauso e rispetto. ma a volte, Passante caro, soccombo di fronte alla stupidità grettezza ed all'ignoranza di chi, ancora si volta schifato se vede due uomini prendersi per mano e magari la sera cerca una ragazzina per divertirsi un pò ... mentre la sua perfetta famiglia guarda in TV l'ultima fiction di RAI 1....

bastardo dentro
 

Andy

Utente di lunga data
Bel post, ma qualcosa mi sfugge.

Non conosco la storia di Passante.
 

Simy

WWF

Andy

Utente di lunga data
Non conosco la sua storia, mi pare che si parli di un rapporto omosessuale, o sbaglio?
 

Simy

WWF
Stato
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