Una mia amica di 31 anni da 10 stava, ultimamente anche convivendo, con un ragazzo.
Dalle sue confidenza c'erano un po' di problemi, soprattutto sul fronte della progettualità.
Lui, più grande, quando sentiva parlare di famiglia, figli, continuava a rimandare.
"Non è il momento".
Lei ovviamente aveva bisogno di chiarezza, ma lui in un modo sibillino continuava a rispondere sempre in maniera da evitare un confronto leale.
Quando lei simulava un allontanamento, lui chiaramente mostrava, senza però lasciar trasparire una convinzione sincera, un avvicinamento al tema, senza però mai spostarsi dal suo procrastinare continuo.
Un giorno lei lo ha mandato fuori di casa.
Si era stufata.
Qualche giorno dopo accettò di uscire col collega, ci finì a letto.
Inutile dire che è ancora insieme a quest'ultimo, sono una coppia finalmente in sintonia, lei ha ritrovato la serenità e ovviamente sente finalmente più probabile che si avveri anche il suo progetto di costituire una famiglia.
Noi uomini alcune volte non capiamo la spinta progettuale delle donne, e non abbiamo idea di quanto essa sia importante per la tenuta di una relazione.
L'ex l'ho incontrato di recente e mi ha chiesto se avevo idea delle ragioni per cui lei dopo 10 anni lo aveva mollato.
Dopo questa domanda posso dire che lei ha fatto solo bene a mollarlo.