Sono sveglia da un po'.
Dormo poco da mesi ma è il meno male.
In casa c è silenzio.
C è silenzio da poco più di un anno, da quando il mio ex ragazzo è finalmente uscito di casa. Una battaglia iniziata l anno prima ancora, quando si è piantonato dentro casa. Da lì, la violenza, le minacce, le offese, gli insulti, ogni giorno da quel giorno. La terapia per la devastazione psicologica, la chiusa personale. Non ridevo più, non uscivo quasi più, non mangiavo più e non dormivo più. Io, sempre solare, allegra, positiva, circondata di persone, all improvviso sola. Con lui in casa ancora più sola. Le mie amiche si fidavano del mio "va tutto bene" per non farle preoccupare.
Non parlavo con nessuno.
Quando ho vinto la mia battaglia, perché l ho vinta, ho capito alcune cose, anche con le terapia. Che me la cavo benissimo da me. E che si ha bisogno delle persone.
In qualunque modo. Va chiesto aiuto, consiglio, sostegno, supporto, ascolto nello sfogo. Perché possiamo farcela da soli, io sono sola, ma non mi sento sola.
Ho ricominciato a giocare a pallavolo, ad uscire con le amiche, a lasciarmi corteggiare, ad apprezzare i complimenti, ad ascoltare le critiche. A volermi bene, a circondarmi di persone. Simpatiche, meno simpatiche, gentili, ostili, serve tutto. Ho ripreso visione del mondo, il mondo è mio e non lo condiziona la gente ma la gente c è. Vicino, sul lavoro, in compagnia, dietro uno schermo.
E il mio equilibrio non vacilla, quando qualcuno mi viene "contro", si rafforza. Perché la vita è mia e le scelte sono le mie.
Sai, tante volte mi è stato detto come hai fatto? Ma proprio tu? Perché non hai parlato, chiesto aiuto subito?
Oggi sto con me. Ho imparato ad ascoltare, captare, capire, dare peso a un pensiero diverso dal mio. Che non cambia quello che voglio, quello che sento, quello che farò. Ma aggiunge. Nel bene e nel male, aggiunge punti, spunti, riflessioni. A volte ti permette di fare focus su cose che non vediamo. Chiusi nella sola nostra scatola cranica la mente che pensiamo di proteggere in realtà non è libera.
La critiche, i pensieri diversi, non mi mettono sulla difensiva perché io sono al primo posto e sono il mio centro. Gli "attacchi" non servono a pararsi, ma a valutare quanto hai preso forza e consapevolezza di te stesso. Ci vuole tempo, piano piano.
Il problema non è suocera, amica.
Senti ancora il tuo equilibrio fragile, e lo capisco. Quello che sono tornata ad essere c ho messo mesi per ritrovarlo. Così come so che ammettere di essere ancora delicati su tante cose è il primo passo per rafforzarlo quell'equilibrio lì.
Vivi, goditi ogni momento e ogni cosa, gli amici, le due ruote, anche la tua ex suocera

, vuoi scrivere qui? Bene, non vuoi farlo, non farlo. La vita è piena di colori e la tela è la tua. Magari un giorno ogni cosa che ti capiterà, ogni parola che ti verrà detta, su un forum, per strada, all'orecchio, da un amico intimo, da uno sconosciuto, ti arriverà come una sfumatura, e non in bianco e nero. Sei tu a decidere che colori usare.
E magari vedrai un quadro più ricco a fine lavoro, ma lo avrai comunque fatto tu.
Ti auguro cose belle davvero
Buongiorno