Buongiorno a tutti. Ho bisogno di un supporto morale da qualcuno che sia in grado di darmelo...ma accetto comunque tutti i consigli. Riassumo in poche parole: 3 anni fa scopro che il mio compagno mi ha tradita con una collega (siamo fidanzati da 16 anni e conviviamo da 7). Scoperta traumatica, il mondo crollato di colpo addosso, il principe azzurro che diventa un rospo, urla, rabbia,ecc...tutte cose che voi ben conoscete!
In questi 3 anni ho fatto di tutto per cercare di perdonare, di dimenticare e di tornare a vivere serena con l'unico uomo che io abbia veramente amato e che amo ancora. Lui ha pianto con me, si è rimesso in discussione, ha fatto di tutto per supportarmi e sopportarmi durante le mie crisi ma...da quasi un anno si è stancato di lottare per me e il mese scorso mi ha lasciata dicendo che non ce la fa più a vivere con le mie crisi che ad intermittenza ricompaiono.
Il problema è che nonostante sia lui ad avermi lasciata, è proprio lui quello che soffre di più, mi manda spesso messaggi dolci e le sue telefonate sono cariche di amore... Siamo entrambi d'accordo sul fatto che un periodo di pausa ci farà bene ma quando gli chiedo se sarà mai possibile un riavvicinamento lui ci pensa e mi risponde di no per nn darmi illusioni ma dice che nella vita non si può mai sapere...
Ho passato giorni interi a fissare il vuoto ed a piangere per questo abbandono poi ho deciso di reagire ed ho iniziato a frequentare un ragazzo che è assolutamente adorabile e mi fa sentire "nuova" ma nonostante sia molto presa da lui (sotto tutti i punti di vista!) e nonostante la consapevolezza della fine del precedente rapporto, sento che il mio cuore apparterrà sempre a "lui".
Vi chiedo: è possibile che riuscire ad andare avanti con un uomo a cui vuoi bene ma sentire nel tuo cuore che non apparterrai mai ad alcuno che non sia "Lui"?
In questi 3 anni ho fatto di tutto per cercare di perdonare, di dimenticare e di tornare a vivere serena con l'unico uomo che io abbia veramente amato e che amo ancora. Lui ha pianto con me, si è rimesso in discussione, ha fatto di tutto per supportarmi e sopportarmi durante le mie crisi ma...da quasi un anno si è stancato di lottare per me e il mese scorso mi ha lasciata dicendo che non ce la fa più a vivere con le mie crisi che ad intermittenza ricompaiono.
Il problema è che nonostante sia lui ad avermi lasciata, è proprio lui quello che soffre di più, mi manda spesso messaggi dolci e le sue telefonate sono cariche di amore... Siamo entrambi d'accordo sul fatto che un periodo di pausa ci farà bene ma quando gli chiedo se sarà mai possibile un riavvicinamento lui ci pensa e mi risponde di no per nn darmi illusioni ma dice che nella vita non si può mai sapere...
Ho passato giorni interi a fissare il vuoto ed a piangere per questo abbandono poi ho deciso di reagire ed ho iniziato a frequentare un ragazzo che è assolutamente adorabile e mi fa sentire "nuova" ma nonostante sia molto presa da lui (sotto tutti i punti di vista!) e nonostante la consapevolezza della fine del precedente rapporto, sento che il mio cuore apparterrà sempre a "lui".
Vi chiedo: è possibile che riuscire ad andare avanti con un uomo a cui vuoi bene ma sentire nel tuo cuore che non apparterrai mai ad alcuno che non sia "Lui"?