Del circoscrivere, ovvero: l'arte del raffreddamento

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Lettrice

Utente di lunga data
Infatti, come dico sopra, non lo chiedevo per me...ma all'interno di discussioni.
Quel che provo io lo so bene...
Persa, io credo che se ognuno di noi SI desse una definizione di amore... o quantomeno di cio' che si va cercando in una relazione... non si andrebbe ad incappare in un sacco di relazioni deludenti... e/o quanto meno ci sarebbero delusioni consapevoli... nel senso che se le cose vanno storte si conosce almeno una parte del problema ossia CIO' CHE IO VADO CERCANDO...

ti ho quotata solo per rafforzare il tuo pensiero che condivido
 

Bruja

Utente di lunga data
Tornando a monte...

Non sarebbe più semplice pensare che in amore, come in tutte le altre manifestazioni dell'animo umano, noi cerchiamo di essere come vorremmo ma siamo semplicemente come possiamo? Quello che diciamo oggi non è necessariamente quello che pensiamo domani, il vero problema è che "domani" non si avrà il coraggio di dire che le cose sono cambiate, e allora si inizia a mentire e a trasgredire.........
Pare una cosetta buttata lì tanto per dire, ma alla fine è la storie delle storie.......
Bruja
 

Old bastardo dentro

Utente di lunga data
Non sarebbe più semplice pensare che in amore, come in tutte le altre manifestazioni dell'animo umano, noi cerchiamo di essere come vorremmo ma siamo semplicemente come possiamo? Quello che diciamo oggi non è necessariamente quello che pensiamo domani, il vero problema è che "domani" non si avrà il coraggio di dire che le cose sono cambiate, e allora si inizia a mentire e a trasgredire.........
Pare una cosetta buttata lì tanto per dire, ma alla fine è la storie delle storie.......
Bruja
no, io non credo. l'amore non e solo gioia ma anche noia e anche difficolta. non e sempre un cammino in discesa e abbandonare le salite prima di tentare di ascenderle puo precludere grandi traguardi. anche questa consapevolezza mi aiuta giorno per giorno a superare momenti piu o meno difficili. abbandonare il campo puo essere la via piu facile e quella che fa soffrire meno ma forse anche quella che preclude le vette piu alte. un caro saluto

bastardo dentro
 
O

Old Addos

Guest
Uno alla volta per carità

Si tratta di organizzarsi ; si trova il tempo per tutto ; io non amo il calcio ( non più , per meglio dire ) , ma se fossi un tifoso e la mia partner volesse l' amore bruciante la domenica pomeriggio , penserei che lo fa apposta per farmi dispetto , con tutte le sere libere che ci sono nella settimana ;

idem dicasi per le rarissime volte in cui vado a trovare i miei genitori o sono al telefono con loro ;

è vero che l' universo mondo ruota attorno alla passera , ma ogni tanto ci sono anche altre incombenze a cui fare fronte.
 

Nobody

Utente di lunga data
Si tratta di organizzarsi ; si trova il tempo per tutto ; io non amo il calcio ( non più , per meglio dire ) , ma se fossi un tifoso e la mia partner volesse l' amore bruciante la domenica pomeriggio , penserei che lo fa apposta per farmi dispetto , con tutte le sere libere che ci sono nella settimana ;

idem dicasi per le rarissime volte in cui vado a trovare i miei genitori o sono al telefono con loro ;

è vero che l' universo mondo ruota attorno alla passera , ma ogni tanto ci sono anche altre incombenze a cui fare fronte.
Penserei? Ne sarei certo! La cosa fondamentale in un rapporto è mantenere i propri spazi...per i propri amici e le proprie passioni. Non tutto si può e si deve condividere.
 

Iris

Utente di lunga data
no, io non credo. l'amore non e solo gioia ma anche noia e anche difficolta. non e sempre un cammino in discesa e abbandonare le salite prima di tentare di ascenderle puo precludere grandi traguardi. anche questa consapevolezza mi aiuta giorno per giorno a superare momenti piu o meno difficili. abbandonare il campo puo essere la via piu facile e quella che fa soffrire meno ma forse anche quella che preclude le vette piu alte. un caro saluto

bastardo dentro
Vado decisamente fuori topic. ma rispondo a B.D., perchè non sono assolutamente d'accordo sul concetto di amore che sottintende.
Che la costruzione di un rapporto richieda impegno e superamento di difficoltà, è senza dubbio vero.
Ma che l'amore sia sofferenza, direi proprio di no. Se rimanere accanto ad una persona rappresenta un costo, un sacrificio, un superamento di sè sopra oltre ogni limite, possiamo chiamarlo come vogliamo, ma non amore.
Personalmente vorrei che il mio compagno mi amasse con gioia, e che non considerasse il rimanermi accanto un atto di eroismo.
Una cosa è non buttare all'aria un matrimonio per un capriccio, o un'illusione, altra cosa è costringersi a ritrovare sentimenti ormai spenti.
Che mio marito consideri la convivenza con me, un modo per espiare le sue colpe, raggiungere la santità, attraverso il martirio che gli infliggo, proprio non lo vorrei.
Non c'entra nulla con il topic, ma siccome questo del matrimonio come mortificazione, è un concetto che BD va ripetendo, ho voluto rispondere.
 
O

Old Anna A

Guest
Vado decisamente fuori topic. ma rispondo a B.D., perchè non sono assolutamente d'accordo sul concetto di amore che sottintende.
Che la costruzione di un rapporto richieda impegno e superamento di difficoltà, è senza dubbio vero.
Ma che l'amore sia sofferenza, direi proprio di no. Se rimanere accanto ad una persona rappresenta un costo, un sacrificio, un superamento di sè sopra oltre ogni limite, possiamo chiamarlo come vogliamo, ma non amore.
Personalmente vorrei che il mio compagno mi amasse con gioia, e che non considerasse il rimanermi accanto un atto di eroismo.
Una cosa è non buttare all'aria un matrimonio per un capriccio, o un'illusione, altra cosa è costringersi a ritrovare sentimenti ormai spenti.
Che mio marito consideri la convivenza con me, un modo per espiare le sue colpe, raggiungere la santità, attraverso il martirio che gli infliggo, proprio non lo vorrei.
Non c'entra nulla con il topic, ma siccome questo del matrimonio come mortificazione, è un concetto che BD va ripetendo, ho voluto rispondere.
e come fai ad avere la certezza che non sia così?
se c'è una cosa che ho imparato a mie spese, è che c'è sempre un momento, non so per quale strano diabolico meccanismo, in cui si smette di dirsi la verità. ossia, si smette di dirsi tutto.
io non sono mai più stata sicura di quello che mi diceva mio marito, perchè nel mucchio delle cose che si dicono resta sempre un altro mucchio accantonato in qualche altra nostra nicchia.
 

Bruja

Utente di lunga data
Mah

Io ho imparato che non esistono certezze e che preordinare quello che sarà l'amore, anche parlando in generale, è spesso utopico.
E' lapalissiano che ci sono gioie e dolori, progetti e cose irrealizzate, ma che c'entra con il modo di porsi a cui io mi riferivo? Quello attiene all'indole, al carattere e perfino alla formazione della persona.
Non lo ordina il medico che l'amore finisca o cambi natura, ma accade, è neppure viene ordinato che non se ne parli quando accade e che si finga, più per i "propri" piani che altro, che nulla sia cambiato, specie se i famosi segnali che sempre si dicono inviati, sono inviati in codice o sotto traccia..... non è che il/la nostro/a partner debba per forza fare parte dell'intelligence!!!
Le cose a mio avviso sono molto più semplici di quanto a volte le si arzigogoli..... quando manca il coraggio del dialogo o la forza della rinuncia, la diplomazia farisaica interviene a tutto campo!
Bruja
 

Old bastardo dentro

Utente di lunga data
Vado decisamente fuori topic. ma rispondo a B.D., perchè non sono assolutamente d'accordo sul concetto di amore che sottintende.
Che la costruzione di un rapporto richieda impegno e superamento di difficoltà, è senza dubbio vero.
Ma che l'amore sia sofferenza, direi proprio di no. Se rimanere accanto ad una persona rappresenta un costo, un sacrificio, un superamento di sè sopra oltre ogni limite, possiamo chiamarlo come vogliamo, ma non amore.
Personalmente vorrei che il mio compagno mi amasse con gioia, e che non considerasse il rimanermi accanto un atto di eroismo.
Una cosa è non buttare all'aria un matrimonio per un capriccio, o un'illusione, altra cosa è costringersi a ritrovare sentimenti ormai spenti.
Che mio marito consideri la convivenza con me, un modo per espiare le sue colpe, raggiungere la santità, attraverso il martirio che gli infliggo, proprio non lo vorrei.
Non c'entra nulla con il topic, ma siccome questo del matrimonio come mortificazione, è un concetto che BD va ripetendo, ho voluto rispondere.
dipende dal tuo grado di sensibilità. le persone, anche i più stretti parenti o compagni di una vita intera a volte non mostrano sensibilità. io riesco a soffrire davvero con poco.... so che per questo vivo male e per questo mi sono costruito una corazza da superman, essere vincente con tutto e con tutti èstato il mio comandamento per celare proprio quella sensibilità, fatta di gesti di parole o anche solo di sguardi. sto iniaizndo a capire che sono io che non vado e tutto il mondo è così, ognuno è preso dietro ai fatti suoi. ma come è bello quando qualcuno riesce ad entrare in certi silenzi.... un caro saluto

bastardo dentro
 
O

Old Anna A

Guest
dipende dal tuo grado di sensibilità. le persone, anche i più stretti parenti o compagni di una vita intera a volte non mostrano sensibilità. io riesco a soffrire davvero con poco.... so che per questo vivo male e per questo mi sono costruito una corazza da superman, essere vincente con tutto e con tutti èstato il mio comandamento per celare proprio quella sensibilità, fatta di gesti di parole o anche solo di sguardi. sto iniaizndo a capire che sono io che non vado e tutto il mondo è così, ognuno è preso dietro ai fatti suoi. ma come è bello quando qualcuno riesce ad entrare in certi silenzi.... un caro saluto

bastardo dentro
i silenzi li devi aver conosciuti, solo così riesci ad entrare in punta di piedi nei silenzi di un altro. sì. la sensibilità non è saper essere delicati, è saper cogliere il momento.
ma poi sai, è la vita che ti viene a cercare, prima o poi. e non ci sono corazze che tengano, se sei vivo dentro.
ma quanto ti lascia dentro un momento vero?... è come un bel dipinto di Mantegna, anche se resta solo nel tuo cuore...
 

Verena67

Utente di lunga data
Non c'entra nulla con il topic, ma siccome questo del matrimonio come mortificazione, è un concetto che BD va ripetendo, ho voluto rispondere.
Sono in assoluta sintonia con Iris su questo


E' in fondo la provocazione "post - estiva" che volevo lanciare a BD.

Io sono dell'idea che si puo' stare insieme per 2000 diversi motivo (compreso l'abbonamento annuale a TUTTOSPORT) ma starci per espiare proprio no


Lo trovo proprio sbagliato come concetto. Arriva un momento in cui il senso di colpa DEVE essere stato elaborato, e di riffa e di raffa bisogna che le proprie energie vadano indirizzate sulla costruzione del presente - futuro.

Da quel momento in poi, secondo me puo' essere utile una lucida razionalizzazione del tipo: "OK ho tradito mia moglie /Marito, quel che provo per lei non esattamente quel che forse vorrei/potrei provare per un compagno, al momento e per il futuro mi impegno comunque nel rapporto perché per n motivi ritengo vada salvato. Cio' non toglie che mi lascio la libertà emotiva e se volete anche intellettuale di dirmi che in futuro potrei AMARE ANCORA".

Quest'impostazione a mio avviso peccherà di mancato romanticismo, ma è una visione realistica di un rapporto matrimoniale che si è deciso di non condannare.

Anche perché al di là dell'"amore" (e per ciascuno di noi ha un significato diverso...) esistono sentimenti non meno importanti, e l'amore nel tempo si sviluppa in tolleranza, affetto, comprensione, riconoscimento degli "spazi" dell'altro, etc.

Ma stare a passarsi il cilicio un giorno si e l'altro pure significa solo che presto...temo...arriverà la relazione clandestina n. 2



Bacio!!
 

Rebecca

Utente di lunga data
Si può capire come una persona ragiona dalla sua vita...
Se uno/a ha avuto amanti per gran parte della sua vita matrimoniale si può intuire il valore che dia a parole come amore, per sempre, lealtà...
Se uno/a si fa mille problemi a accettare un caffè e parla di amore dopo mesi ...forse è un po' più affidabile...

Emh....
 

Rebecca

Utente di lunga data
?

Citazione:
Originalmente inviato da Persa/Ritrovata
Si può capire come una persona ragiona dalla sua vita...
Se uno/a ha avuto amanti per gran parte della sua vita matrimoniale si può intuire il valore che dia a parole come amore, per sempre, lealtà...
Se uno/a si fa mille problemi a accettare un caffè e parla di amore dopo mesi ...forse è un po' più affidabile...
Emh....
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data

Old bastardo dentro

Utente di lunga data
Sono in assoluta sintonia con Iris su questo


E' in fondo la provocazione "post - estiva" che volevo lanciare a BD.

Io sono dell'idea che si puo' stare insieme per 2000 diversi motivo (compreso l'abbonamento annuale a TUTTOSPORT) ma starci per espiare proprio no


Lo trovo proprio sbagliato come concetto. Arriva un momento in cui il senso di colpa DEVE essere stato elaborato, e di riffa e di raffa bisogna che le proprie energie vadano indirizzate sulla costruzione del presente - futuro.

Da quel momento in poi, secondo me puo' essere utile una lucida razionalizzazione del tipo: "OK ho tradito mia moglie /Marito, quel che provo per lei non esattamente quel che forse vorrei/potrei provare per un compagno, al momento e per il futuro mi impegno comunque nel rapporto perché per n motivi ritengo vada salvato. Cio' non toglie che mi lascio la libertà emotiva e se volete anche intellettuale di dirmi che in futuro potrei AMARE ANCORA".

Quest'impostazione a mio avviso peccherà di mancato romanticismo, ma è una visione realistica di un rapporto matrimoniale che si è deciso di non condannare.

Anche perché al di là dell'"amore" (e per ciascuno di noi ha un significato diverso...) esistono sentimenti non meno importanti, e l'amore nel tempo si sviluppa in tolleranza, affetto, comprensione, riconoscimento degli "spazi" dell'altro, etc.

Ma stare a passarsi il cilicio un giorno si e l'altro pure significa solo che presto...temo...arriverà la relazione clandestina n. 2



Bacio!!

mah? forse. non escludo che arrivi la storia 2... però credo non abbiate capito del tutto ciò che intendevo.provo a spiegare meglio il mio pensiero. quando parlo di "sacrificio" parlo di momenti non intensi, di fredda quotidianità, di gentilezze non riconosciute. Chi più chi meno ognuno di noi soffre per queste piccole ferite che la routine e le pressioni della nostra società rendono, con il passare degli anni, sempre più frequenti in un rapporto. Nonostante questo tutti noi facciamo un bilancio e troviamo quotidianamente le ragioni per restare dentro al nostro rapporto (o non le troviamo). In tutti i contesti della mia vità ho sempre cercato di "succhiare" la vita come il più grande dei doni. vivere ogni momento intensamente, con passione. Per questo ho sempre messo tutto me stesso a mantenere vivo e vitale il mio rapporto, con il dialogo, con la massima intesa fisica, con la voglia di stare insieme e di rispettare i propri spazi. Tuttto questo mi ha regalato bellissimi anni di fidanzamento e di matrimonio. tuttavia non posso non dire in una ideale bilancia che ero sempre io che mettevo la legna sul fuoco... E' ho pagato il mio sofrzo.... L'arrivo dei bambini e il non riuscire a comprendere la straordinarietà di un evento che è quello della maternità mi ha portato a staccarmi, a cercare quelle atmosfere, quell'intimità che mia moglie - gioco forza - sembrava non volere più e non c'era più comunicazione, comprensione e rispetto. Sicuramente ci è stata immaturità da parte mia - come uomo. Non ho saputo evolvermi. Sicuramente ho anche sbagliato nell'abbandonarmi totalmente a qualcosa cui non dovevo dare spazio ma anche l' non ho potuto fare a meno di costruire, di creare situazioni e scenografie che accrescessero il mio sentimento e la mia affezione verso questa persona. Non credo basti tutto ciò a fare ciò che ho fatto io. Bisogna anche trovare qualcuno che ti susciti determinate cose - parlo dal punto di vista intellettuale - e anche, ovviamente, fisico. Passato lo tsunami io ricostruisco, con forza e passione la mia barca, più forte di prima, ancora più solida ma..... alla fine se forse vi fosse stata un pochino di comprensione in più nei miei confronti ed un maggiore spirito di sacrificio (da parte di entrambi) io credo che tutto questo non sarebbe accaduto. non lo rinnego, ma di certo, dopo mesi - e per quanto senta la mancanza della persona che non sento più da lungo tempo - ora posso dire tranquillamente che non ne è valsa poi molto la pena. Concludendo, se avessi meglio gestito la materità di mia moglie ed i miei stati d'animo,le mie insicurezze, sicuramente ora, vedendo giocare i miei bambini con i loro genitori, insieme, non avrei spesso il nodo alla gola e il profondo senso di colpa di avere mancato come persona, come uomo come compagno oltre che come genitore. non importa non essere stato scoperto. certe cose non si devono dimenticare. è vero si deve guardare avanti ma, prima, il conto va pagato (intermente) e vi assicuro che il mio è molto salato.

bastardo dentro
 

Old bastardo dentro

Utente di lunga data
Sono in assoluta sintonia con Iris su questo


E' in fondo la provocazione "post - estiva" che volevo lanciare a BD.

Io sono dell'idea che si puo' stare insieme per 2000 diversi motivo (compreso l'abbonamento annuale a TUTTOSPORT) ma starci per espiare proprio no


Lo trovo proprio sbagliato come concetto. Arriva un momento in cui il senso di colpa DEVE essere stato elaborato, e di riffa e di raffa bisogna che le proprie energie vadano indirizzate sulla costruzione del presente - futuro.

Da quel momento in poi, secondo me puo' essere utile una lucida razionalizzazione del tipo: "OK ho tradito mia moglie /Marito, quel che provo per lei non esattamente quel che forse vorrei/potrei provare per un compagno, al momento e per il futuro mi impegno comunque nel rapporto perché per n motivi ritengo vada salvato. Cio' non toglie che mi lascio la libertà emotiva e se volete anche intellettuale di dirmi che in futuro potrei AMARE ANCORA".

Quest'impostazione a mio avviso peccherà di mancato romanticismo, ma è una visione realistica di un rapporto matrimoniale che si è deciso di non condannare.

Anche perché al di là dell'"amore" (e per ciascuno di noi ha un significato diverso...) esistono sentimenti non meno importanti, e l'amore nel tempo si sviluppa in tolleranza, affetto, comprensione, riconoscimento degli "spazi" dell'altro, etc.

Ma stare a passarsi il cilicio un giorno si e l'altro pure significa solo che presto...temo...arriverà la relazione clandestina n. 2



Bacio!!

mah? forse. non escludo che arrivi la storia 2... però credo non abbiate capito del tutto ciò che intendevo.provo a spiegare meglio il mio pensiero. quando parlo di "sacrificio" parlo di momenti non intensi, di fredda quotidianità, di gentilezze non riconosciute. Chi più chi meno ognuno di noi soffre per queste piccole ferite che la routine e le pressioni della nostra società rendono, con il passare degli anni, sempre più frequenti in un rapporto. Nonostante questo tutti noi facciamo un bilancio e troviamo quotidianamente le ragioni per restare dentro al nostro rapporto (o non le troviamo). In tutti i contesti della mia vità ho sempre cercato di "succhiare" la vita come il più grande dei doni. vivere ogni momento intensamente, con passione. Per questo ho sempre messo tutto me stesso a mantenere vivo e vitale il mio rapporto, con il dialogo, con la massima intesa fisica, con la voglia di stare insieme e di rispettare i propri spazi. Tuttto questo mi ha regalato bellissimi anni di fidanzamento e di matrimonio. tuttavia non posso non dire in una ideale bilancia che ero sempre io che mettevo la legna sul fuoco... E' ho pagato il mio sofrzo.... L'arrivo dei bambini e il non riuscire a comprendere la straordinarietà di un evento che è quello della maternità mi ha portato a staccarmi, a cercare quelle atmosfere, quell'intimità che mia moglie - gioco forza - sembrava non volere più e non c'era più comunicazione, comprensione e rispetto. Sicuramente ci è stata immaturità da parte mia - come uomo. Non ho saputo evolvermi. Sicuramente ho anche sbagliato nell'abbandonarmi totalmente a qualcosa cui non dovevo dare spazio ma anche l' non ho potuto fare a meno di costruire, di creare situazioni e scenografie che accrescessero il mio sentimento e la mia affezione verso questa persona. Non credo basti tutto ciò a fare ciò che ho fatto io. Bisogna anche trovare qualcuno che ti susciti determinate cose - parlo dal punto di vista intellettuale - e anche, ovviamente, fisico. Passato lo tsunami io ricostruisco, con forza e passione la mia barca, più forte di prima, ancora più solida ma..... alla fine se forse vi fosse stata un pochino di comprensione in più nei miei confronti ed un maggiore spirito di sacrificio (da parte di entrambi) io credo che tutto questo non sarebbe accaduto. non lo rinnego, ma di certo, dopo mesi - e per quanto senta la mancanza della persona che non sento più da lungo tempo - ora posso dire tranquillamente che non ne è valsa poi molto la pena. Concludendo, se avessi meglio gestito la materità di mia moglie ed i miei stati d'animo,le mie insicurezze, sicuramente ora, vedendo giocare i miei bambini con i loro genitori, insieme, non avrei spesso il nodo alla gola e il profondo senso di colpa di avere mancato come persona, come uomo come compagno oltre che come genitore. non importa non essere stato scoperto. certe cose non si devono dimenticare. è vero si deve guardare avanti ma, prima, il conto va pagato (intermente) e vi assicuro che il mio è molto salato.

bastardo dentro
 

Old bastardo dentro

Utente di lunga data
Sono in assoluta sintonia con Iris su questo


E' in fondo la provocazione "post - estiva" che volevo lanciare a BD.

Io sono dell'idea che si puo' stare insieme per 2000 diversi motivo (compreso l'abbonamento annuale a TUTTOSPORT) ma starci per espiare proprio no


Lo trovo proprio sbagliato come concetto. Arriva un momento in cui il senso di colpa DEVE essere stato elaborato, e di riffa e di raffa bisogna che le proprie energie vadano indirizzate sulla costruzione del presente - futuro.

Da quel momento in poi, secondo me puo' essere utile una lucida razionalizzazione del tipo: "OK ho tradito mia moglie /Marito, quel che provo per lei non esattamente quel che forse vorrei/potrei provare per un compagno, al momento e per il futuro mi impegno comunque nel rapporto perché per n motivi ritengo vada salvato. Cio' non toglie che mi lascio la libertà emotiva e se volete anche intellettuale di dirmi che in futuro potrei AMARE ANCORA".

Quest'impostazione a mio avviso peccherà di mancato romanticismo, ma è una visione realistica di un rapporto matrimoniale che si è deciso di non condannare.

Anche perché al di là dell'"amore" (e per ciascuno di noi ha un significato diverso...) esistono sentimenti non meno importanti, e l'amore nel tempo si sviluppa in tolleranza, affetto, comprensione, riconoscimento degli "spazi" dell'altro, etc.

Ma stare a passarsi il cilicio un giorno si e l'altro pure significa solo che presto...temo...arriverà la relazione clandestina n. 2



Bacio!!

mah? forse. non escludo che arrivi la storia 2... però credo non abbiate capito del tutto ciò che intendevo.provo a spiegare meglio il mio pensiero. quando parlo di "sacrificio" parlo di momenti non intensi, di fredda quotidianità, di gentilezze non riconosciute. Chi più chi meno ognuno di noi soffre per queste piccole ferite che la routine e le pressioni della nostra società rendono, con il passare degli anni, sempre più frequenti in un rapporto. Nonostante questo tutti noi facciamo un bilancio e troviamo quotidianamente le ragioni per restare dentro al nostro rapporto (o non le troviamo). In tutti i contesti della mia vità ho sempre cercato di "succhiare" la vita come il più grande dei doni. vivere ogni momento intensamente, con passione. Per questo ho sempre messo tutto me stesso a mantenere vivo e vitale il mio rapporto, con il dialogo, con la massima intesa fisica, con la voglia di stare insieme e di rispettare i propri spazi. Tuttto questo mi ha regalato bellissimi anni di fidanzamento e di matrimonio. tuttavia non posso non dire in una ideale bilancia che ero sempre io che mettevo la legna sul fuoco... E' ho pagato il mio sofrzo.... L'arrivo dei bambini e il non riuscire a comprendere la straordinarietà di un evento che è quello della maternità mi ha portato a staccarmi, a cercare quelle atmosfere, quell'intimità che mia moglie - gioco forza - sembrava non volere più e non c'era più comunicazione, comprensione e rispetto. Sicuramente ci è stata immaturità da parte mia - come uomo. Non ho saputo evolvermi. Sicuramente ho anche sbagliato nell'abbandonarmi totalmente a qualcosa cui non dovevo dare spazio ma anche l' non ho potuto fare a meno di costruire, di creare situazioni e scenografie che accrescessero il mio sentimento e la mia affezione verso questa persona. Non credo basti tutto ciò a fare ciò che ho fatto io. Bisogna anche trovare qualcuno che ti susciti determinate cose - parlo dal punto di vista intellettuale - e anche, ovviamente, fisico. Passato lo tsunami io ricostruisco, con forza e passione la mia barca, più forte di prima, ancora più solida ma..... alla fine se forse vi fosse stata un pochino di comprensione in più nei miei confronti ed un maggiore spirito di sacrificio (da parte di entrambi) io credo che tutto questo non sarebbe accaduto. non lo rinnego, ma di certo, dopo mesi - e per quanto senta la mancanza della persona che non sento più da lungo tempo - ora posso dire tranquillamente che non ne è valsa poi molto la pena. Concludendo, se avessi meglio gestito la materità di mia moglie ed i miei stati d'animo,le mie insicurezze, sicuramente ora, vedendo giocare i miei bambini con i loro genitori, insieme, non avrei spesso il nodo alla gola e il profondo senso di colpa di avere mancato come persona, come uomo come compagno oltre che come genitore. non importa non essere stato scoperto. certe cose non si devono dimenticare. è vero si deve guardare avanti ma, prima, il conto va pagato (intermente) e vi assicuro che il mio è molto salato.

bastardo dentro
 
O

Old Sad

Guest
Ahime'

Allora, principalmente l'idea che mi sono fatta io negli anni è che sia una questione neuronale.

"loro"... loro, gli uomini, non sono multitasking.
Lo sappiamo, è un dato di fatto, lo sanno pure loro, no?

Ecco, io credo che il sacro fuoco dell'amore e della passione (parliamo di quando va tutto ok) semplicemente venga circoscritto al momento in cui è necessario.

Il loro sistema operativo non supporta l'applicazione amore bruciante in contemporanea con altre.

Non so... se aprono partita alla domenica, amore bruciante lo iconizzano già al sabato.

Se lanciano mamma mi ha chiamato, amore bruciante va in debug.

E via così...

Ora, io credo che ci sia solo che da imparare.

Sarà anche un sistema giurassico ma non lo affosi mai più.

Sono più che d'accordo con la cara Lupa
...
 
Stato
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