Tu vedi la comunità marocchina milanese ben integrata con i milanesi storici italiani?
Conoscerò gente strana io.
Finché si parla di persone che si conoscono per varie ragioni nel quotidiano, è ovvio che ci siano persone con cui si hanno buoni rapporti che sembrano smentire il problema.
Mia figlia ha un'amica marocchina, si vedono tutti i giorni. La ragazza marocchina è molto bella nel profilo Instagram, non porta il velo, ma non può uscire di sera, non può avere ragazzi, non può baciare, non può fare quello che la maggior parte dei ragazzi italiani fa.
C'è una differenza culturale di base e questa tende a favorire e a mantenere comunità separate ove le tue scelte differenti da altri hanno un peso diverso, non ti escludono, ma ti integrano con altre persone in cui puoi riconoscerti.
L'unica forma di integrazione possibile è quella determinata dall'assenza di comunità, ma se si osserva la tendenza è esattamente opposta in tutto il mondo. D'altronde, nemmeno in Iugoslavia sono mai riusciti a creare un unico popolo, non ci facciamo illusioni.
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Carola sempre lì arrivi.
Per te e altri si muore di fame con stipendi normali con cui milioni di persone vivono serenamente.
Se hai già una casa di proprietà e i figli grandi sì.
Se vivi in provincia sì.
Se hai più di 60 anni e la pensione, ovvero un reddito fisso che ti mette al riparo qualsiasi cosa accada, sì.
Se vivi a Milano con 1400 euro al mese, a 30 anni, paghi casa, cibo finisce lì.
Certo, sopravvivi.
Ma ti confronti tutti i giorni con gente che ha un altro tenore di vita e questo ti esclude non poco dalla vita sociale.
Anche solo per uscire la sera, ti partono soldi che non hai.
Anche solo le 40 euro per andare a mangiare fuori che diventano 80/100 se offri a una ragazza.
Fai una vita di merda, diciamolo chiaramente.
Da me infatti è un dormitorio mica per niente: la gente la sera si appiccica alla TV. Quello può permettersi.
E tieni conto che se ti arriva una malattia sei letteralmente finito. Se perdi sul posto sei finito.
Sei a rischio.
Il modello a cui tendiamo è quello americano, ormai, ma con un sistema fiscale che lo rende insostenibile.
Mi chiedo come tu non riesca a notarlo.
Tu parli di una separata.
In due a 1400 diventano 2800 non sono pezzenti.
Il caso di un padre che non può o non vuole dare il dovuto è un’altra storia.
I casi sfortunati non rappresentano un esempio per definire la realtà. Ribadisco che è lo stipendio di milioni di persone.
È lo stipendio degli statali a metà carriera.
Sì, ma devi stare sempre in due...
Noi in tre arriviamo a 2600...
Ce la facciamo perché abbiamo comprato casa anni fa e perché mia moglie ha nel frattempo ereditato.
Ma se ci separassimo sarebbe impossibile vivere decentemente.
Con tutti i rischi poi che comporta oggi essere dipendenti privati ultracinquantenni.
Hai citato il pubblico: per la stessa malattia di mia moglie, quella del mio collega si è fatta 180 giorni a casa, ovvero il massimo.
Mia cognata è stata a casa due anni col mantenimento del posto di lavoro per un tumore.
Mia moglie ieri è andata in ufficio per portare avanti alcune cose, anche se in malattia e col drenaggio e operata da un mese, e non è la prima volta..
Lavorare nel privato o peggio ancora come collaboratore è sempre stato diverso che essere dipendente pubblico.
Non puoi permetterti stipendi troppo bassi perché corri il rischio di restare a casa, indi devi avere un salvagente.
E oltre i 50 anni nel privato non ti caga nessuno. Prova a cercare lavoro... Vedi cosa trovi, senza amicizie.
Le offerte sono tutte ferme a max 35, quando va bene.
Ma anche la colazione al bar tutte le mattine, pure per i figli, è una cosa piacevole, ma di cui si può fare anche a meno senza sofferenza. Sono le piccole cose sommate che possono contare.
Chi l'ha mai fatta?
Guarda che con 1400 euro al mese sono altre le cose a cui si deve rinunciare, la colazione al bar è roba d'altri tempi per gente che sta bene.
Per esperienza, oggi si rinuncia al pagamento delle spese condominiali o come i miei vicini alle utenze.
Hanno avuto il contatore piombato più volte.
Due lavori, tre figli.