Credo che il nostro percorso individuale sia proprio nel modo in cui affrontiamo il CAOS.
Il Caos, il Caso, fa parte della vita, il fatto stesso che siamo vivi è una questione di fortuna e/o sfortuna. Non solo nascere da quella madre e da quel padre, ma nascere in un determinato periodo o come primo o secondo figlio... o chissà che altro.
Quello che siamo è una serie di infinite circostanze così effimere ma anche così determinanti che pensare ad una semplice coincidenza mi sembra di svalutare il motivo stessa della vita.
Ultimamente sono arrivata ad una conclusione tutta mia: credo che questa mia vita sia solo uno dei percorsi della mia esistenza. Le sue coincidenze, le sue fortune e sfortune, sono solo ostacoli che mi occorrono per arricchire il mio viaggio di nuova conoscenza. Ma ci sarà un altra vita con altre fortune e sfortune... per imparare altro.
Ho la visione dell'esistenza più lunga di questa vita... ma credo che la mia esistenza come quella in generale di ogni persona non si ferma ad un solo vissuto. Questa mia vita, così importante per me ora ma anche così fragile, in balia di ogni evento e del caso, fa solo parte di un percorso più lungo e importante.
Questa vita, così come la conosco ora, con questi pensieri, con questi sogni, con queste certezze, figlia di quello che ho scelto ma anche di quello che non ho potuto scegliere ma donato dal Dio Caos, è solo parte del mio viaggio in questa esistenza, e quello che impariamo da questa vita lo porteremo dall'altra parte... quale parte sia non lo so.
Sono andata OT?!