Io non riesco ad accettare di essere stata tradita, Andy. Questo è il mio problema adesso, ed è un problema grosso, perchè la cacca capita e se continui a starci sopra non risolvi niente. Infatti mi sto sforzando di andare avanti, il che non vuol dire mettere un bel fiocco sulla cosa e farsela piacere, vuol dire da una parte razionalizzare e farsi una mano di conti su quali siano le possibilità, d'altra parte capire cosa desidera anche la parte irrazionale di me. Perchè io non cammino sulle acque e non sono pura da ogni peccato, per niente, quindi sì, devo accettare che anche gli altri possano fare sbagli, anche grossi. E partire da lì, perchè partendo dal rancore, dalla rabbia e dal dolore non vai da nessuna parte. Devo fare questo per evitare di infilarmi in una spirale di autocommiserazione ma lo devo fare perchè esistono due personcine alle quali ho il dovere di dar conto delle mie decisioni: le ho messe al mondo io. Naturalmente questo discorso presuppone che il tradimento sia un fatto finito, altrimenti sarebbe tutt'altro discorso per me, e presuppone anche che le ragioni del tradimento siano venute a mancare in qualche modo.E tra le ragioni del tradimento, che mi piaccia o no, ci sono anche io con i miei comportamenti, fosse pure solo che non ho capito cosa succedeva, perchè alcune cose le sapevo, tra queste il fatto che eravamo in un momento di crisi... ma dire tutto questo non significa giustificare, minimizzare, è solo fare il razionale perchè il razionale è alla base di tutto. E se io adesso comincio a dire: ma quanto stronzo è stato mio marito, ma quanto male mi ha fatto... è entropia.