Ciao a tutti, vi ricordate di me?
Io mi ricordo bene di voi; e conservo ancora i vostri consigli come un utile e piacevole ricordo.
Son qui perché le cose, a volte, si ripresentano in maniera simile. E credo che il contesto meriti un approfondimento mediato da persone più esperte di me.
In breve: dalla fine della mia ultima storia - che spero alcuni di voi ricordino - sono stato ben tranquillo: dati gli esami che dovevo dare con zelo, ripreso a fare sport, diminuito notevolmente uso di alcolici e tabacco, ripreso in mano i pezzi della mia vita e reincollati nella migliore delle maniere. Dimagrito di sei chili, bello tirato, prossimo oramai alla laurea perfettamente in tempo. Mesi di grande fatica, connubiati alla consolante consapevolezza che ogni giorno sarebbe stato meglio. E così è stato! Qualche volta la rivedo per caso... e da fastidio, certo. Ma un fastidio gestibile.
Nel frattempo mi son dato da fare: chiodo schiaccia chiodo, no? E qualche piacevole e fugace conquista; nulla di troppo impegnativo, ma sicuramente un modo sano di occupare il tempo.
Ma poi ho incontrato lei. 36 anni, sposata da tre, due figli, bellissima e molto intelligente.
Le solite banalità: si approccia lei, io colgo la palla al balzo, comincio a fare il cretino (ma senza impegno). E poi si esce una volta e non succede nulla. La seconda e succede qualcosa. La terza e succede di più.
Ed ogni volta è l'ultima, ovviamente. E poi ce n'é sempre un'altra, ovviamente.
Io non le scrivo mai, io non ritorno mai. Rispondo solo alle sue provocazioni ed è sempre lei che ci ricasca. E certo tiro l'acqua al mio mulino.
Ora mi ha fatto promettere (dopo l'ultimo, passionale incontro) che non le scriverò. Non ho faticato a dirle di sì poiché non l'ho mai fatto prima e non capisco perché dovrei farlo ora: ma tant'é.
Ma la penso un sacco e mi piace moltissimo. E, come nella passata situazione, tutti mi dicono che sono un idiota che si comporta da idiota e che fa idiozie. E mi dicono di lasciar perdere e di trovarmi una coetanea con cui portare avanti qualcosa di normale.
Ma io penso a lei, da bravo idiota che sono.
E quindi due domande:
1) Che fare? Che ne pensate?
2) Sono malato?
Per ogni informazione aggiuntiva non esitate a chiedere, ché risponderò.
Piacere, in ogni caso, di essere di nuovo tra voi.