Vero, però a tirar troppo la corda poi questa si spezza....nutro molti dubbi sulle capacità di rivolta degli italiani
Vero, però a tirar troppo la corda poi questa si spezza....nutro molti dubbi sulle capacità di rivolta degli italiani
Perfetto. Questa è una proposta ragionevole e sensata. Direi obbligata.l'unica soluzione logica e concreta che vedo è che le Asl dovrebbero convenzionare cliniche private ed accollarsi i costi dell'intervento stabiliti da un tariffario,come del resto per tutti gli altri interventi e/o esami.
...
Basterebbe che ogni ospedale pubblicasse il numero dei medici obiettori e non, senza ovviamente citare i nomi, affinchè ognuno sappia prima dove potersi rivolgere senza dover elemosinare un qualcosa che spetta di diritto.
E' per quello che poi tutti fanno gli obiettori di coscienza.E' fastidioso questo discorso...moltissimo.
Per un periodo ho collaborato con medici abortisti (te pensa che stronzata nel 2000!!) e il rovescio della medaglia è che loro si trovano oberati di lavoro. Che si ritrovano a praticare aborti a ritmo serrato per riempire i vuoti e rispondere comunque alle richieste.
E praticare aborti non è semplicemente svuotare l'utero di una donna.
E' relazionarsi con quella donna. Accompagnarla. Svuotarla.
Non è robetta leggera leggera...
...in effetti, non farsi carico di questa annosa richiesta femminile...significa vivere più tranquilli, "con-creatori di vita" non portatori di morte, giammai...
LA medicina del futuro dona la vita eterna...del dolore, della paura, delle scelte che riguardano la morte...se ne occupi qualcun altro...
Io ho le nastrine che mi aspettano sul tavolo della colazione...
E poi è una scelta, no?
Stato laico, stipendio laico, servizio laico...ma io ho il mio credo. E che cazzo! E il mio credo ha comunque ragione. Tanto da imporla anche dove dovrebbe essere uno spazio libero da imposizioni di credo e governato dalle leggi condivise e rappresentanti la totalità dei cittadini.
Io non ne ho.nutro molti dubbi sulle capacità di rivolta degli italiani
Non è morale, togliere la vita è un tabù atavico come la pedofilia e l'incesto. Non scherziamo.Io non entro nella questione morale.
Non mi interessa.
Il giudizio di disumanità non è nei confronti della donna. E' sulla pratica in sè.Semplicemente come donna desidero poter disporre del mio corpo come Mio, non dello stato, non delle credenze, non della maggioranza. Io sono io. E desidero semplicemente poter disporre di me. Senza dover incorrere in giudizi di disumanità, di forma, di vizio, punitivi o tutto quello che gira intorno all'interruzione di una gravidanza.
Senza dover giustificare con una malattia il non desiderio di fare figli.
E affermando la mia libertà di scegliere cosa fare della Mia Vita.
Se lo stato ha una legge che mi garantisce questo diritto, desidero poterne fruire.
Il discorso è molto semplice. Per come la vedo io.
In caso contrario, che si tolga la legge. E io mi organizzo in altro modo.
Come nei millenni hanno d'altra parte fatto le donne.
Prima che la medicina diventasse anche manifestazione del potere maschile di decidere del corpo delle donne, come se fosse un unico corpo e non singoli corpi. E le donne che si occupavano del corpo delle donne iniziassero a bruciare sui roghi. E adesso di roghi non ce ne sono...ma pochissime le donne che si occupano del corpo delle donne. Intero e non rispondente agli immaginari maschili e religiosi e morali e moralistici.
Non è questione di diritti. Ma di legge. E di coerenza.
Che questo stato si prenda in mano i coglioni e dica le cose come stanno: qui, signore care, se volete disporre del vostro corpo dovrete essere fortunate, avere soldi e conoscere le persone giuste. Alternativamente vi troverete a correre il rischio di vagare di ospedale in ospedale, affrontando le facce a metà fra il fastidio e il disprezzo di chi vi dirà che non c'è spazio per la vostra libertà fisica...volete il vostro corpo? Lottate. Se siete capaci. Se ci riuscite.
Il terzo grassetto parla esattamente del livello culturale di questo paese.
Ma appunto ora si va a tentoniPerfetto. Questa è una proposta ragionevole e sensata. Direi obbligata.
Contestavo la lettera scarlatta applicata a chi obietta, perchè l'aborto non è una passeggiata quando la natura fa selezione (chi c'è passato lo sa), figuriamoci quando è una scelta volontaria.
Si parla di questo (e non credo sia una mistificazione di Adinolfi).
[video]www.youtube.com/watch?v=GHQSQd3hDqk [/video]
E' legittimo che qualcuno si rifuti? Secondo me sì, eccome.
E' legittimo che chi si rifiuti venga discriminato nell'assunzione/demansionato? Secondo me no.
E' legittimo che una donna che voglia abortire possa farlo? Ovviamente sì.
Penso che sia l'unico modo per uscire dall'impasse, altre soluzioni o alternative non ne vedo perchè allo stato attuale mi sembra si sia al " muro contro muro " .Perfetto. Questa è una proposta ragionevole e sensata. Direi obbligata.
Contestavo la lettera scarlatta applicata a chi obietta, perchè l'aborto non è una passeggiata quando la natura fa selezione (chi c'è passato lo sa), figuriamoci quando è una scelta volontaria.
Si parla di questo (e non credo sia una mistificazione di Adinolfi).
[video]www.youtube.com/watch?v=GHQSQd3hDqk [/video]
E' legittimo che qualcuno si rifuti? Secondo me sì, eccome.
E' legittimo che chi si rifiuti venga discriminato nell'assunzione/demansionato? Secondo me no.
E' legittimo che una donna che voglia abortire possa farlo? Ovviamente sì.
L'avevo letto anche io questo articolo.http://www.rivistastudio.com/standard/aborto-medici-obiettori-di-coscienza/
Qui ci sono alcune testimonianze di medici che praticano l'aborto.
Alla fine le questione è un po' come per un CTF finire in farmacia o a fare analisi di laboratorio piuttosto che fare ricerca.
Se si potesse scegliere, godendo dell'opzione, chi si rifiuterebbe di intraprendere un percorso lavorativo che offra maggiori possibilità di far carriera?
Non so se vi sia ovunque vero disprezzo o che questo sia la percezione dei medici (chiamiamoli così per semplicità) abortisti.L'avevo letto anche io questo articolo.
Ammettendo (come c'è scritto nell'articolo) che gli abortisti lavorerebbero in "un clima di disprezzo da parte dei colleghi" l'articolo perde di senso. Cioè: se la questione è veramente la carriera, perchè dovrei disprezzare uno che si scansa dalla mia strada verso la scalata professionale?
Si è già trovata una soluzione, a questo punto, al problema.Comunque il medico non obiettore in Molise a domanda perché un così alto numero di obiettori risposta per convenienza relativa a carriera e compensi
Una ginecologa che prima effettuava aborti ora ha rinunciato divenendo obiettore perché
1) non era ben retribuita rispetto alla mole di lavoro
2) non era tutelata da un punto di vista legale
ma il discorso carriera e compensi mica è da ridere per tanti è il nocciolo della questioneSi è già trovata una soluzione, a questo punto, al problema.
Quando nessuno vuole fare un determinato lavoro, probabilmente è sottopagato, per lo stesso principio per cui se in due anni non sei riuscito a vendere una casa probabilmente l'hai sovrastimata.
Anch'io la penso così, anche se credo che forse non basterebbe il bonus.ma il discorso carriera e compensi mica è da ridere per tanti è il nocciolo della questione
Se i non obiettori ricevessero un bonus e fossero tutelati legalmente in modo incisivo io mi gioco qualsiasi cosa che il rapporto 7/10 cambierebbe
Un po' cinica lo so
Beh si credo che il rallentamento della carriera dipenda anche da correnti politiche siamo comunque in un paese cattolicissimoAnch'io la penso così, anche se credo che forse non basterebbe il bonus.
Ipotizzo che in determinati settori ospedalieri vi siano anche delle ingerenze politiche e la questione di cui stiamo parlando è troppo rilevante da questo punto di vista.
In Italia ci sono ingerenze politiche in ogni settore, non è che possiamo pensare che la Sanità ne sia esente.Anch'io la penso così, anche se credo che forse non basterebbe il bonus.
Ipotizzo che in determinati settori ospedalieri vi siano anche delle ingerenze politiche e la questione di cui stiamo parlando è troppo rilevante da questo punto di vista.
sulla cattolicità degli italiani mi riservo ampi dubbi.Beh si credo che il rallentamento della carriera dipenda anche da correnti politiche siamo comunque in un paese cattolicissimo
Penso che il nostro sia stato e tuttora sia un paese fortemente condizionato, in alcune scelte, dal Vaticano.Beh si credo che il rallentamento della carriera dipenda anche da correnti politiche siamo comunque in un paese cattolicissimo
se sono cittadini italiani, non vedo come tu possa limitarglierlo. chiuso OTPenso che il nostro sia stato e tuttora sia un paese fortemente condizionato, in alcune scelte, dal Vaticano.
Breve OT scusatemi.... e ci sarebbe anche da discutere sul diritto di voto agli appartenenti al Clero ( che tra l'altro non partecipano all'elezione del Pontefice ), il cui voto ( posso immaginare che sia pilotato dall'alto ? ) può incidere in modo rilevante sull'esito delle consultazioni.
Come fa la donna a abortire se i medici sono liberi e addirittura invogliati a rifiutarsi? Mi pare che una affermazione neghi l'altra.E' legittimo che chi si rifiuti venga discriminato nell'assunzione/demansionato? Secondo me no.
E' legittimo che una donna che voglia abortire possa farlo? Ovviamente sì.