Disperatamente Giulia

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Proprio ieri mi sono vista un servizio alle iene che trattava dell'applicazione reale della legge 194 negli ospedali italiani
Premessa su 10 ginecologi in media 7 sono obiettori
In Molise c'è Un solo medico non obiettore che svolge 400 aborti l'anno
Aborti richiesti dalle donne per enne motivi :
Difficile trovare l'ospedale che ha medici non obiettori, a Roma se non erro solo al San Camillo dove la mattina all'alba si sta fuori ad una struttura laterale a fare la fila che aprono alle 7 e siccome non prendono più di 10 pazienti al giorno tocca arrivare presto ...assistenza seguente scarsa, impersonale, tipo carne da macello

Aborti terapeutico : una donna incinta, feto gravemente malformato, percentuale di sopravvivenza del feto 0%
Obbligo di legge :si deve procedere all'aborto assistito ...che dovrebbe essere 24h/24
Beh la signora in questione ha abortito in sala parto ( indotto) da sola con la sola assistenza del marito!!!! I ginecologi e infermieri sono capitati in sala parto APPENA lei era riuscita ad espellere il feto ...il marito ha dedotto che fossero nella stanza vicino e ascoltassero come procedeva per entrare nel momento assolutamente necessario ( post espulsione)

Ora a me sta bene tutto ...che i medici possano essere obiettori ma un minimo di assistenza è troppo pretenderla ? Boh
 

PresidentLBJ

Pettinatore di bambole
l'unica soluzione logica e concreta che vedo è che le Asl dovrebbero convenzionare cliniche private ed accollarsi i costi dell'intervento stabiliti da un tariffario,come del resto per tutti gli altri interventi e/o esami.
...
Basterebbe che ogni ospedale pubblicasse il numero dei medici obiettori e non, senza ovviamente citare i nomi, affinchè ognuno sappia prima dove potersi rivolgere senza dover elemosinare un qualcosa che spetta di diritto.
Perfetto. Questa è una proposta ragionevole e sensata. Direi obbligata.

Contestavo la lettera scarlatta applicata a chi obietta, perchè l'aborto non è una passeggiata quando la natura fa selezione (chi c'è passato lo sa), figuriamoci quando è una scelta volontaria.

Si parla di questo (e non credo sia una mistificazione di Adinolfi).
[video]www.youtube.com/watch?v=GHQSQd3hDqk [/video]

E' legittimo che qualcuno si rifuti? Secondo me sì, eccome.
E' legittimo che chi si rifiuti venga discriminato nell'assunzione/demansionato? Secondo me no.
E' legittimo che una donna che voglia abortire possa farlo? Ovviamente sì.
 

danny

Utente di lunga data
E' fastidioso questo discorso...moltissimo.

Per un periodo ho collaborato con medici abortisti (te pensa che stronzata nel 2000!!) e il rovescio della medaglia è che loro si trovano oberati di lavoro. Che si ritrovano a praticare aborti a ritmo serrato per riempire i vuoti e rispondere comunque alle richieste.

E praticare aborti non è semplicemente svuotare l'utero di una donna.
E' relazionarsi con quella donna. Accompagnarla. Svuotarla.

Non è robetta leggera leggera...

...in effetti, non farsi carico di questa annosa richiesta femminile...significa vivere più tranquilli, "con-creatori di vita" non portatori di morte, giammai...

LA medicina del futuro dona la vita eterna...del dolore, della paura, delle scelte che riguardano la morte...se ne occupi qualcun altro...

Io ho le nastrine che mi aspettano sul tavolo della colazione...

E poi è una scelta, no?

Stato laico, stipendio laico, servizio laico...ma io ho il mio credo. E che cazzo! E il mio credo ha comunque ragione. Tanto da imporla anche dove dovrebbe essere uno spazio libero da imposizioni di credo e governato dalle leggi condivise e rappresentanti la totalità dei cittadini.
E' per quello che poi tutti fanno gli obiettori di coscienza.
Perché alla fine ti riduci a fare solo aborti, probabilmente con ridotte possibilità di carriera.
Non credo affatto che sia sempre e solo questione di coscienza.
 

PresidentLBJ

Pettinatore di bambole
Io non entro nella questione morale.
Non mi interessa.
Non è morale, togliere la vita è un tabù atavico come la pedofilia e l'incesto. Non scherziamo.

Semplicemente come donna desidero poter disporre del mio corpo come Mio, non dello stato, non delle credenze, non della maggioranza. Io sono io. E desidero semplicemente poter disporre di me. Senza dover incorrere in giudizi di disumanità, di forma, di vizio, punitivi o tutto quello che gira intorno all'interruzione di una gravidanza.
Senza dover giustificare con una malattia il non desiderio di fare figli.

E affermando la mia libertà di scegliere cosa fare della Mia Vita.

Se lo stato ha una legge che mi garantisce questo diritto, desidero poterne fruire.

Il discorso è molto semplice. Per come la vedo io.

In caso contrario, che si tolga la legge. E io mi organizzo in altro modo.
Come nei millenni hanno d'altra parte fatto le donne.

Prima che la medicina diventasse anche manifestazione del potere maschile di decidere del corpo delle donne, come se fosse un unico corpo e non singoli corpi. E le donne che si occupavano del corpo delle donne iniziassero a bruciare sui roghi. E adesso di roghi non ce ne sono...ma pochissime le donne che si occupano del corpo delle donne. Intero e non rispondente agli immaginari maschili e religiosi e morali e moralistici.

Non è questione di diritti. Ma di legge. E di coerenza.

Che questo stato si prenda in mano i coglioni e dica le cose come stanno: qui, signore care, se volete disporre del vostro corpo dovrete essere fortunate, avere soldi e conoscere le persone giuste. Alternativamente vi troverete a correre il rischio di vagare di ospedale in ospedale, affrontando le facce a metà fra il fastidio e il disprezzo di chi vi dirà che non c'è spazio per la vostra libertà fisica...volete il vostro corpo? Lottate. Se siete capaci. Se ci riuscite.

Il terzo grassetto parla esattamente del livello culturale di questo paese.
Il giudizio di disumanità non è nei confronti della donna. E' sulla pratica in sè.

Sei sul piano teorico/filosofico, io su quello pratico. Nei fatti, lo Stato non esiste più. Nella ragnatela di diritti/tutele/garanzie incrociate che ci siamo costruiti e che continuiamo a dilatare in modo masochistico, non puoi nemmeno cambiare il conduttore del TG. Figuriamoci demansionare o discriminare una persona nell'assunzione.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Perfetto. Questa è una proposta ragionevole e sensata. Direi obbligata.

Contestavo la lettera scarlatta applicata a chi obietta, perchè l'aborto non è una passeggiata quando la natura fa selezione (chi c'è passato lo sa), figuriamoci quando è una scelta volontaria.

Si parla di questo (e non credo sia una mistificazione di Adinolfi).
[video]www.youtube.com/watch?v=GHQSQd3hDqk [/video]

E' legittimo che qualcuno si rifuti? Secondo me sì, eccome.
E' legittimo che chi si rifiuti venga discriminato nell'assunzione/demansionato? Secondo me no.
E' legittimo che una donna che voglia abortire possa farlo? Ovviamente sì.
Ma appunto ora si va a tentoni
E le risposte non si trovano
 

danny

Utente di lunga data
http://www.rivistastudio.com/standard/aborto-medici-obiettori-di-coscienza/

Qui ci sono alcune testimonianze di medici che praticano l'aborto.

Alla fine le questione è un po' come per un CTF finire in farmacia o a fare analisi di laboratorio piuttosto che fare ricerca.
Se si potesse scegliere, godendo dell'opzione, chi si rifiuterebbe di intraprendere un percorso lavorativo che offra maggiori possibilità di far carriera?
 
Ultima modifica:

brenin

Utente
Staff Forum
Perfetto. Questa è una proposta ragionevole e sensata. Direi obbligata.

Contestavo la lettera scarlatta applicata a chi obietta, perchè l'aborto non è una passeggiata quando la natura fa selezione (chi c'è passato lo sa), figuriamoci quando è una scelta volontaria.

Si parla di questo (e non credo sia una mistificazione di Adinolfi).
[video]www.youtube.com/watch?v=GHQSQd3hDqk [/video]

E' legittimo che qualcuno si rifuti? Secondo me sì, eccome.
E' legittimo che chi si rifiuti venga discriminato nell'assunzione/demansionato? Secondo me no.
E' legittimo che una donna che voglia abortire possa farlo? Ovviamente sì.
Penso che sia l'unico modo per uscire dall'impasse, altre soluzioni o alternative non ne vedo perchè allo stato attuale mi sembra si sia al " muro contro muro " .
 

PresidentLBJ

Pettinatore di bambole
http://www.rivistastudio.com/standard/aborto-medici-obiettori-di-coscienza/

Qui ci sono alcune testimonianze di medici che praticano l'aborto.

Alla fine le questione è un po' come per un CTF finire in farmacia o a fare analisi di laboratorio piuttosto che fare ricerca.
Se si potesse scegliere, godendo dell'opzione, chi si rifiuterebbe di intraprendere un percorso lavorativo che offra maggiori possibilità di far carriera?
L'avevo letto anche io questo articolo.
Ammettendo (come c'è scritto nell'articolo) che gli abortisti lavorerebbero in "un clima di disprezzo da parte dei colleghi" l'articolo perde di senso. Cioè: se la questione è veramente la carriera, perchè dovrei disprezzare uno che si scansa dalla mia strada verso la scalata professionale?
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Comunque il medico non obiettore in Molise a domanda perché un così alto numero di obiettori risposta per convenienza relativa a carriera e compensi
Una ginecologa che prima effettuava aborti ora ha rinunciato divenendo obiettore perché
1) non era ben retribuita rispetto alla mole di lavoro
2) non era tutelata da un punto di vista legale
 

danny

Utente di lunga data
L'avevo letto anche io questo articolo.
Ammettendo (come c'è scritto nell'articolo) che gli abortisti lavorerebbero in "un clima di disprezzo da parte dei colleghi" l'articolo perde di senso. Cioè: se la questione è veramente la carriera, perchè dovrei disprezzare uno che si scansa dalla mia strada verso la scalata professionale?
Non so se vi sia ovunque vero disprezzo o che questo sia la percezione dei medici (chiamiamoli così per semplicità) abortisti.
Però è innegabile che se in un'impresa finisci a fare un lavoro che non vuole fare nessuno, alla fine vai avanti a fare sempre e solo quello.
 

danny

Utente di lunga data
Comunque il medico non obiettore in Molise a domanda perché un così alto numero di obiettori risposta per convenienza relativa a carriera e compensi
Una ginecologa che prima effettuava aborti ora ha rinunciato divenendo obiettore perché
1) non era ben retribuita rispetto alla mole di lavoro
2) non era tutelata da un punto di vista legale
Si è già trovata una soluzione, a questo punto, al problema.
Quando nessuno vuole fare un determinato lavoro, probabilmente è sottopagato, per lo stesso principio per cui se in due anni non sei riuscito a vendere una casa probabilmente l'hai sovrastimata.
Ovviamente la questione è più complessa, e riguarda la gestione del settore ospedaliero, pubblico e privato, e richiederebbe competenze specifiche, ma in linea generale mi sento di avallare l'ipotesi che vi sia una minore convenienza in termini professionali ad accettare un determinato lavoro.
 
Ultima modifica:

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Si è già trovata una soluzione, a questo punto, al problema.
Quando nessuno vuole fare un determinato lavoro, probabilmente è sottopagato, per lo stesso principio per cui se in due anni non sei riuscito a vendere una casa probabilmente l'hai sovrastimata.
ma il discorso carriera e compensi mica è da ridere per tanti è il nocciolo della questione
Se i non obiettori ricevessero un bonus e fossero tutelati legalmente in modo incisivo io mi gioco qualsiasi cosa che il rapporto 7/10 cambierebbe

Un po' cinica lo so
 

danny

Utente di lunga data
ma il discorso carriera e compensi mica è da ridere per tanti è il nocciolo della questione
Se i non obiettori ricevessero un bonus e fossero tutelati legalmente in modo incisivo io mi gioco qualsiasi cosa che il rapporto 7/10 cambierebbe

Un po' cinica lo so
Anch'io la penso così, anche se credo che forse non basterebbe il bonus.
Ipotizzo che in determinati settori ospedalieri vi siano anche delle ingerenze politiche e la questione di cui stiamo parlando è troppo rilevante da questo punto di vista.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Anch'io la penso così, anche se credo che forse non basterebbe il bonus.
Ipotizzo che in determinati settori ospedalieri vi siano anche delle ingerenze politiche e la questione di cui stiamo parlando è troppo rilevante da questo punto di vista.
Beh si credo che il rallentamento della carriera dipenda anche da correnti politiche siamo comunque in un paese cattolicissimo
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Anch'io la penso così, anche se credo che forse non basterebbe il bonus.
Ipotizzo che in determinati settori ospedalieri vi siano anche delle ingerenze politiche e la questione di cui stiamo parlando è troppo rilevante da questo punto di vista.
In Italia ci sono ingerenze politiche in ogni settore, non è che possiamo pensare che la Sanità ne sia esente.

la questione va scissa per comprenderla.

ci sono medici che sono obiettori filosofici, puoi offrire loro quello che ti pare, l'induzione al travaglio non te la fanno lo stesso.

ci sono obbiettori per convenienza di carriera? io non ne conosco, tutti dicono che esistono, sarà vero, non lo so.
per loro il discorso carriera potrebbe avere senso. però ci sono alcune cose che non mi sono chiare.

1-non mi risulta che in Italia medici o infermieri non obbiettori siano stati menati/uccisi per la loro attività professionale
2-chi tende all'obiezione lo si sa dai tempi delle scuole di specializzazione medica, come mai non si interviene lì per valutare quanti medici non obbiettori vengono formati ogni anno?
3-esiste una statistica di medici non obbiettori che diventano obbiettori in seguito? perchè di questi casi ne ho conosciuto più di uno e sarebbe interessante verificarne le motivazioni.


Ultima questione, su cui siamo penso tutti d'accordo. se esiste gente che viene meno ai suoi doveri, come nel caso della donna del servizio delle Iene, si dovrebbe anche denunciare.
Come già detto il diritto all'obiezione termina con l'induzione al travaglio. fatto quello, se la donna si sente male, tu puoi essere obbiettore quanto vuoi, ma DEVI assisterla, perchè non sei "responsabile" dell'aborto e hai dinanzi a te una donna che sta male.


Beh si credo che il rallentamento della carriera dipenda anche da correnti politiche siamo comunque in un paese cattolicissimo
sulla cattolicità degli italiani mi riservo ampi dubbi.
 

brenin

Utente
Staff Forum
Beh si credo che il rallentamento della carriera dipenda anche da correnti politiche siamo comunque in un paese cattolicissimo
Penso che il nostro sia stato e tuttora sia un paese fortemente condizionato, in alcune scelte, dal Vaticano.

Breve OT scusatemi.... e ci sarebbe anche da discutere sul diritto di voto agli appartenenti al Clero ( che tra l'altro non partecipano all'elezione del Pontefice ), il cui voto ( posso immaginare che sia pilotato dall'alto ? ) può incidere in modo rilevante sull'esito delle consultazioni.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Penso che il nostro sia stato e tuttora sia un paese fortemente condizionato, in alcune scelte, dal Vaticano.

Breve OT scusatemi.... e ci sarebbe anche da discutere sul diritto di voto agli appartenenti al Clero ( che tra l'altro non partecipano all'elezione del Pontefice ), il cui voto ( posso immaginare che sia pilotato dall'alto ? ) può incidere in modo rilevante sull'esito delle consultazioni.
se sono cittadini italiani, non vedo come tu possa limitarglierlo. chiuso OT
 

feather

Utente tardo
E' legittimo che chi si rifiuti venga discriminato nell'assunzione/demansionato? Secondo me no.
E' legittimo che una donna che voglia abortire possa farlo? Ovviamente sì.
Come fa la donna a abortire se i medici sono liberi e addirittura invogliati a rifiutarsi? Mi pare che una affermazione neghi l'altra.
 
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