Non pretendo di insegnare alcunché in materia, ma non mi risulta che stiano così le cose.
Senza offesa ma per chiarezza, c'è stata una evoluzione, sia nella giurisprudenza che nelle determinazioni dell'INPS, da quando ti sei separata.
Basta interpellare IA (Copilot) su quando il coniuge separato ha diritto alla pensione di reversibilità e scoprirai che il coniuge superstite del pensionato (senza divorzio) ha diritto alla pensione di reversibilità, anche se separato, quando la separazione è consensuale.
Recenti sviluppi della giurisprudenza della Cassazione hanno esteso il diritto alla reversibilità anche per coniugi che hanno subito l'addebito.
La Circolare dell’INPS n. 185 del 18 novembre 2015 ha stabilito che “
anche il coniuge separato ha diritto al trattamento pensionistico ai superstiti” ma,
in caso di addebito della separazione, tale attribuzione spetta solo nel caso in cui lo stesso “
risulti titolare di assegno di mantenimento stabilito dal tribunale”.
Di conseguenza, si subordina il diritto alla pensione all’ipotesi in cui il coniuge separato, per colpa o con addebito della separazione con sentenza passata in giudicato, riceva gli alimenti dal coniuge deceduto.
Limitazione che non sussiste per la separazione consensuale.
Esiste, invero, anche una ulteriore evoluzione (che non risulta pienamente operativa) ad opera dell’INPS con la Circolare del 1° febbraio 2022 numero 19, con la quale il medesimo Istituto "
ha di fatto recepito un consolidato orientamento della giurisprudenza di Cassazione in merito al diritto al trattamento pensionistico all’ex coniuge, separato per colpa o addebito della separazione con sentenza passata in giudicato, a prescindere dal diritto agli alimenti a carico del deceduto." Dunque, secondo tale versione, riportata al link
Pensione reversibilità coniugi separati: come funziona e istruzioni Inps | LeggiOggi la pensione di reversibilità, o pensione ai superstiti, spetterebbe anche al coniuge separato con addebito e persino senza assegno alimentare.
Ma in un caso di un amico, appunto deceduto a maggio 2023 pochi giorni prima del divorzio, l’INPS ha risposto negativamente alla moglie separata con addebito che aveva chiesto il trattamento di reversibilità, proprio perché non le era stato riconosciuto alcun assegno di mantenimento con sentenza passata in giudicato (dopo due gradi di giudizio).