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Jim Cain

Utente di lunga data
E' un peccato che la pensi così. E' proprio inutile parlare di questi temi, se basta il giudizio universale.
Tra l'altro, per quanto mi riguarda, ho sempre detto apertamente che ho compreso che non amo abbastanza mio marito, da sopportare le mancanze che si sono verificate nella nostra coppia, e cercare, quindi, di compensarle. Perciò, di arrampicate ne ho fatte ben poche.
l'arrampicata l'hai appena finita se ti concentri sull'egocentrismo del marito di Circe, che mi pare aspetto davvero residuale rispetto al quadro generale.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Se vai a vedere cosa ho scritto da quando sono qui dentro troverai che ho sempre ammesso di avere tradito per semplice egoismo, mi piaceva l'altro ed ho tradito, punto...il problema è che in una vita passata con mio marito anche lui qualche minchiata o comportamenti che possono avermi dato fastidio ci saranno stati? certo che si, è una persona come tutti quindi anche se tradito potrà sbagliare...giusto?...oh tutte le volte che mi può venire da parlare di difetti di mio marito viene presa come un autoassoluzione al tradimento...è una cosa che sinceramente mi sta stufando...
Ma non credo che sia questa la questione.
Intanto nel forum, come ovunque, si dialoga con chi si può dialogare.
Tu sei una persona mite e civile e sei una interlocutrice sulla quale si può scaricare le proprie rabbie oppure paure.
Qui ci sono utenti che, se vengono messi in dubbio, ti massacrano. Sono prevalentemente uomini, ma, anche se rivendicano il diritto a tradire con argomenti più che deboli, direi disgustosi, nessuno si guarda bene da contestarli, anzi prevalentemente vengono plauditi.
Non devi prenderla come un fatto personale nei tuoi confronti, ma come espressione di problemi di chi ti contesta.
In particolare qui hai accennato all’ipotetico fastidio sociale di tuo marito, mentre tu avresti semmai capito un fastidio sentimentale.
Chi patisce il peso del giudizio sociale, non poteva non risentirsi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Prima infatti non ho mai parlato di mancanze da parte sua
Tu hai detto che non capisci come si faccia a stabilire delle mancanze. ci sono mancanze oggettive
Un caso non fa la regola.
 

hammer

Utente di lunga data
Se vai a vedere cosa ho scritto da quando sono qui dentro troverai che ho sempre ammesso di avere tradito per semplice egoismo, mi piaceva l'altro ed ho tradito, punto...il problema è che in una vita passata con mio marito anche lui qualche minchiata o comportamenti che possono avermi dato fastidio ci saranno stati? certo che si, è una persona come tutti quindi anche se tradito potrà sbagliare...giusto?...oh tutte le volte che mi può venire da parlare di difetti di mio marito viene presa come un autoassoluzione al tradimento...è una cosa che sinceramente mi sta stufando...

Non giudico il tuo tradimento, né quello di chiunque altro, né qui sul forum né nella vita reale: non l'ho mai fatto.
Il punto è che non hai parlato dei difetti di tuo marito menzionando, ad esempio, un problema come l’alito cattivo o l’abitudine di ruttare in pubblico.

Hai invece toccato una questione strettamente legata al tradimento.

Capirai che, conoscendo la tua storia per come l’hai raccontata, è naturale provare qualche perplessità, soprattutto considerando che tuo marito è un tradito inconsapevole, criticato senza neppure avere la possibilità di difendersi in quanto gli manca, o gli è mancata, una parte essenziale della verità.
 

Nicky

Utente di lunga data
Soggettivo = ego riferito.
Certo che è egoriferito. Ma penso che nessuno stia in una relazione per fare felice solo l'altro, se accade, c'è un problema.
Il punto è, per me, che certamente il tradimento è un torto. Ma questo non vuol dire che avvenga per forza in relazioni perfettamente funzionali e non si vede perché chi ha tradito non possa avere consapevolezza della disfuzionalità del rapporto che vive.
 

Gaia

Utente di lunga data
È inutile prendersi in giro.
Non puoi addossare mancanze all’altro e prenderle a giustificazione di un tradimento.
Si potrebbe sempre chiudere una relazione insoddisfacente.
Ciò non significa che non vi possano essere mancanze, ma il punto e’ cosa se ne fa una volta che le si è rilevate.
C’è chi tradisce e tiene tutto in piedi e chi molla.
Delle due, per come sono fatta io, preferisco la prima perché osservo ogni giorno come sia facile, inseguendo l’amore, distruggere intere famiglie e patrimoni.
Però ognuno fa come crede.
 

Gaia

Utente di lunga data
Ritengo inoltre che il significato di matrimonio sia diverso per ognuno.
Per me e’ una cosa definitiva, salvo casi eccezionali (botte etc).
Non mi aspetto, ne’ mai mi sono aspettata che fosse perfetto.
E’ un patto, un accordo di mutuo aiuto.
Inserirvi l’amore e farlo diventare elemento fondante e’ riduttivo dell’istituto.
L’amore se c’è non ha necessità di essere trascritto.
si trascrive tutto il resto, invece.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Non giudico il tuo tradimento, né quello di chiunque altro, né qui sul forum né nella vita reale: non l'ho mai fatto.
Il punto è che non hai parlato dei difetti di tuo marito menzionando, ad esempio, un problema come l’alito cattivo o l’abitudine di ruttare in pubblico.

Hai invece toccato una questione strettamente legata al tradimento.

Capirai che, conoscendo la tua storia per come l’hai raccontata, è naturale provare qualche perplessità, soprattutto considerando che tuo marito è un tradito inconsapevole, criticato senza neppure avere la possibilità di difendersi in quanto gli manca, o gli è mancata, una parte essenziale della verità.
Ho anche scritto che questo suo modo di vedere la cosa l'aveva esternata addirittura prima del mio tradimento, quindi in un momento che io non avevo fatto niente di male...ed è una cosa che ti assicuro mi ha veramente fatto male, e ripeto...volevo solo raccontare una cosa che mi era accaduta totalmente staccata dal mio tradimento...mi dispiace solo che anche in un forum come questo le persone vengono ascoltate partendo dal fatto se chi sta parlando è tradito o traditore, viene iniziato un discorso e inevitabilmente si ricasca nella guerra tra le due fazioni e con ciò viene ucciso la discussione.
 

Nicky

Utente di lunga data
È inutile prendersi in giro.
Non puoi addossare mancanze all’altro e prenderle a giustificazione di un tradimento.
Sono d'accordo, ma si parla di giustificazione, quando ci si pone nell'ottica di stabilire chi ha ragione e chi ha torto. Chi tradisce ha torto, non c'è ragione di stabilire l'ovvio.
Quindi, quando si parla di questi argomenti, si dovrebbe passare alla fase della spiegazione, della ricerca del perché si fanno certe scelte.
Invece, da una parte, si dice che nessuno cerca i perché, dall'altra se prova a enunciarli, facendo riferimento al bisogno profondo che c'è alla base di una scelta, lo si legge come una giustificazione.
E, quindi, non ha senso il confronto.
Lo so anche io che potevo, ad esempio, rinunciare al sesso o lasciare mio marito. Ci arrivo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Certo che è egoriferito. Ma penso che nessuno stia in una relazione per fare felice solo l'altro, se accade, c'è un problema.
Il punto è, per me, che certamente il tradimento è un torto. Ma questo non vuol dire che avvenga per forza in relazioni perfettamente funzionali e non si vede perché chi ha tradito non possa avere consapevolezza della disfuzionalità del rapporto che vive.
Chi tradisce potrebbe essere consapevole, ma difficilmente riferisce delle disfunzionalità.
Forse perché sarebbero meglio risolvibili con una separazione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
È inutile prendersi in giro.
Non puoi addossare mancanze all’altro e prenderle a giustificazione di un tradimento.
Si potrebbe sempre chiudere una relazione insoddisfacente.
Ciò non significa che non vi possano essere mancanze, ma il punto e’ cosa se ne fa una volta che le si è rilevate.
C’è chi tradisce e tiene tutto in piedi e chi molla.
Delle due, per come sono fatta io, preferisco la prima perché osservo ogni giorno come sia facile, inseguendo l’amore, distruggere intere famiglie e patrimoni.
Però ognuno fa come crede.
Il problema è che tradendo, la disfunzionalità aumenta in modo esponenziale.
 

Gaia

Utente di lunga data
Sono d'accordo, ma si parla di giustificazione, quando ci si pone nell'ottica di stabilire chi ha ragione e chi ha torto. Chi tradisce ha torto, non c'è ragione di stabilire l'ovvio.
Quindi, quando si parla di questi argomenti, si dovrebbe passare alla fase della spiegazione, della ricerca del perché si fanno certe scelte.
Invece, da una parte, si dice che nessuno cerca i perché, dall'altra se prova a enunciarli, facendo riferimento al bisogno profondo che c'è alla base di una scelta, lo si legge come una giustificazione.
E, quindi, non ha senso il confronto.
Lo so anche io che potevo, ad esempio, rinunciare al sesso o lasciare mio marito. Ci arrivo.
Te la puoi raccontare come ti pare @Nicky .
Il punto è che vuoi tutto.
E sinceramente non ci vedo nulla di male.
Però non mi piace che le cose vengano chiamate con un nome diverso.
Non è che se chiami Fiore un albero quello muta la sua natura.
 

Nicky

Utente di lunga data
Te la puoi raccontare come ti pare @Nicky .
Il punto è che vuoi tutto.
E sinceramente non ci vedo nulla di male.
Però non mi piace che le cose vengano chiamate con un nome diverso.
Non è che se chiami Fiore un albero quello muta la sua natura.
Certo che voglio tutto. Voglio tutto quello che normalmente si ha da una relazione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho anche scritto che questo suo modo di vedere la cosa l'aveva esternata addirittura prima del mio tradimento, quindi in un momento che io non avevo fatto niente di male...ed è una cosa che ti assicuro mi ha veramente fatto male, e ripeto...volevo solo raccontare una cosa che mi era accaduta totalmente staccata dal mio tradimento...mi dispiace solo che anche in un forum come questo le persone vengono ascoltate partendo dal fatto se chi sta parlando è tradito o traditore, viene iniziato un discorso e inevitabilmente si ricasca nella guerra tra le due fazioni e con ciò viene ucciso la discussione.
Ribadisco che il discrimine non è essere traditi o traditori, ma poter essere usati da punchingball .
 

Brunetta

Utente di lunga data

CIRCE74

Utente di lunga data
Sono d'accordo, ma si parla di giustificazione, quando ci si pone nell'ottica di stabilire chi ha ragione e chi ha torto. Chi tradisce ha torto, non c'è ragione di stabilire l'ovvio.
Quindi, quando si parla di questi argomenti, si dovrebbe passare alla fase della spiegazione, della ricerca del perché si fanno certe scelte.
Invece, da una parte, si dice che nessuno cerca i perché, dall'altra se prova a enunciarli, facendo riferimento al bisogno profondo che c'è alla base di una scelta, lo si legge come una giustificazione.
E, quindi, non ha senso il confronto.
Lo so anche io che potevo, ad esempio, rinunciare al sesso o lasciare mio marito. Ci arrivo.
e GAC😂😂😂
 

hammer

Utente di lunga data
Ho anche scritto che questo suo modo di vedere la cosa l'aveva esternata addirittura prima del mio tradimento, quindi in un momento che io non avevo fatto niente di male...ed è una cosa che ti assicuro mi ha veramente fatto male, e ripeto...volevo solo raccontare una cosa che mi era accaduta totalmente staccata dal mio tradimento...mi dispiace solo che anche in un forum come questo le persone vengono ascoltate partendo dal fatto se chi sta parlando è tradito o traditore, viene iniziato un discorso e inevitabilmente si ricasca nella guerra tra le due fazioni e con ciò viene ucciso la discussione.
Capisco il dolore che hai provato e il bisogno di raccontare questa esperienza, a prescindere dal tradimento.
È vero, a volte sembra che le persone ascoltino partendo dal ruolo, tradito o traditore, e questo finisce per trasformare ogni discussione in uno scontro tra le due parti.
Allo stesso tempo, però, è normale provare empatia anche per il tradito, empatia che ho provato pur non essendo mai stato tradito (spero).
Sapere che c’è una parte della verità che gli manca o gli mancava, e che viene criticato senza potersi difendere, fa nascere delle perplessità.
Forse è proprio questo il punto: quando si parla di situazioni così delicate, è difficile tenere separati i vari aspetti senza che tutto si intrecci.
E questo, spesso, complica il dialogo.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Quindi, quando si parla di questi argomenti, si dovrebbe passare alla fase della spiegazione, della ricerca del perché si fanno certe scelte.
Se la spiegazione è inorridire di fronte alla circostanza che il tradito possa dare maggiore rilevanza agli aspetti pubblici di un tradimento anziché a quelli più intimi bisognerebbe accettare l'idea che per qualcuno siano aspetti totalmente irrilevanti.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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