devo formularla bene questa risposta. perche al confronto di lui mi sento una brutta persona. lascia stare madre, moglie...
persona.
io in generale sono rancorosa, non perdono e se lo faccio la faccio pagare cara. sono molto empatica ma pretendo che gli altri lo siano con me. me lo aspetto e se non succede mi incazzo.
in questi anni l ho visto in tante situazioni, che eludono la coppia, essere comprensivo, perdonare, passare oltre quando era possibile farlo e io non l ho mai sopportata questa cosa. provo rancore perche la sua mancanza di stress mi fa sentire che io debba stressarmi per due anche laddove non ce ne e' davvero bisogno.
perche invece di imparare da lui ad essere migliore ho trasformato lui in una persona stressata (cosa che mi ha detto ieri, cioe' che lui che non si stressa mai con me e' diventato stressato e non gli piace questa condizione, non ci si ritrova e non sa gestirla)
questo e' la base, poi subentrano le piccole dinamiche di coppia vedi lo strip club ecc che hanno contribuito ad aumentare la rabbia.
ma di fondo e' un invidia piu che rancore.
non credo di essermi espressa come volevo ma tant'e'
Hai scritto invidia alla fine, ma io lo pensavo mentre leggevo.
Tu sei invidiosa sia della capacità di lui di non arrabbiarsi, sia del fatto che non provi mai rancore per le persone che commettono qualche mancanza nei suoi confronti.
Ma gli altri sono gli altri.
Non si hanno le stesse aspettative verso gli estranei come con le persone vicine.
È come se io potessi soffrire per chi qui mi dice che sono cretina. Ma che mi frega? È come quando per strada dicevano “bella figa”. Mica dovevo fare una rissa, andavo oltre.
Ma in coppia hai aspettative di comprensione, anche quando commetti errori, perché presupponi una benevolenza nei tuoi confronti. Ti aspetti che il giudizio complessivo su di te sia che sei una brava persona, amabile. Sembra che tu sia invidiosa perché con gli altri passa oltre e con te no. E forzi questa cosa come per ricavarne una “prova d’amore.” Lo porti alla esasperazione per avere conferma che non è come tra tuo padre e tua madre, ma che voi siete più bravi. Voi resisterete in eterno. Però ognuno ha un limite e tu cerchi di portarlo? Quando si instaura questa modalità, non funziona più.
Questa brava persona ha detto/fatto una cosa sbagliata? Lo dici senza demolire la persona.
Se non è così, che coppia è? Che famiglia è?
Entrambi non avete avuto un esempio di famiglia armoniosa, soprattutto avete avuto l’esempio del conflitto agito.
E, mi sembra di intuire, ognuno di voi nel dialogo vuole emergere come chi ha ragione, per questo il dialogo diventa conflitto e poi lite.
Forse dovreste ragionare sulle modalità di comunicazione, più che sui singoli fatti,