Non penso voi abbiate fatto cosi. Vi sarete presi del tempo di assorbire un minimo.di dolore cazzarola. Mi state buttando addosso parole fortissime e si lo so che l avvocato lo devo chiamare ma è successo tutto pochi giorni fa cavolo datemi il tempo di realizzare cosa sta succedendo
A parte il fatto che non importa cosa hanno fatto gli altri, ognuno è nella sua propria situazione e non sono paragonabili in nessun modo.
Gli altri come termine di paragone sono fuorvianti per te ora come ora.
Si tratta di osservare i fatti.
Sei in bilico, una parte di te dice "me ne vado" una parte di te dice "ma, però, non si mai. Magari lui smette di bere. Magari lui arriva con una soluzione per entrambi".
Quando si è in bilico, non si riesce decidere nulla di sensato, si prendono decisioni oscillanti.
E le decisioni oscillanti creano ancora più disorientamento e confusione.
La presenza di una figura neutra, non uno psicoterapeuta ma un legale, serve proprio per creare il tempo che ti serve per elaborare il tuo dolore.
E il tempo che ti serve, volente e nolente, non è compatibile con la situazione in cui sei. Te ne serve troppo rispetto alla contingenza.
Il tempo che ti serve lo devi creare tu.
Puoi decidere se crearlo tardigando, ma questo aumenta la tua confusione e la tua stanchezza, oppure puoi decidere se crearlo costruendo attorno a te le condizioni affinchè quel tempo esista davvero.
E le condizioni devono essere concrete.
Processuali.
Quando non si riesce ad essere razionali è buon senso riconoscerlo e ammetterlo senza fare troppi giri.
E dopo averlo ammesso cercare qualcuno che lo può essere, almeno in parte, per te.
Pensare a cosa farai ad ottobre, per dire, è perfettamente insensato.
Ottobre non esiste. Agosto non esiste.
Oggi è il 17 luglio. Questo esiste.