domanda ai traditori

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MK

Utente di lunga data
perfetto.
la decisione di uscirci la prendi tu e, come vedi, hai tempo per 'decidere', per 'pensare'.
quello stesso tempo lo potresti utilizzare per 'dire'... prima di tradire.
Certo, dire vado alla festa vado al cinema vado a cena con l'amico/a...
Se uno/una già esce con l'idea di... beh altra cosa non trovi?
 
C

ciao

Guest
Certo, dire vado alla festa vado al cinema vado a cena con l'amico/a...
Se uno/una già esce con l'idea di... beh altra cosa non trovi?
ma uno 'l'idea di...' già ce l'ha, aspetta solo che si manifesti l'occasione.
che poi non voglia ammetterlo è un altro discorso.
se questa idea non fosse già presente non si arriverebbe a tradire.
la situazione è solo un detonatore che serve a dare concretezza all'idea.
 

MK

Utente di lunga data
ma uno 'l'idea di...' già ce l'ha, aspetta solo che si manifesti l'occasione.
che poi non voglia ammetterlo è un altro discorso.
se questa idea non fosse già presente non si arriverebbe a tradire.
la situazione è solo un detonatore che serve a dare concretezza all'idea.
Anch'io la pensavo così. Sperimentando capisci che non è sempre così.
 
O

Old chensamurai

Guest
ma uno 'l'idea di...' già ce l'ha, aspetta solo che si manifesti l'occasione.
che poi non voglia ammetterlo è un altro discorso.
se questa idea non fosse già presente non si arriverebbe a tradire.
la situazione è solo un detonatore che serve a dare concretezza all'idea.
... calma, la questione non è così semplice... la fai troppo "facile"...
 
C

ciao

Guest
qualcosa mi dice che parleremo d'inconscio...
il mio inconscio, però, sta lampeggiando su 'fame'.... non ho pranzato.
 
O

Old chensamurai

Guest
calma.... la difficoltà sta nel 'farla' semplice.
comunque, falla difficile, ti ascolto...
... l'importante è non semplificare ciò che invece è assai complesso... senti, tu affermi che una persona è psicologicamente predisposta ad un atto, prima che l'atto venga compiuto... non è sempre così... ed è facilmente dimostrabile: esiste la colpa.... quel fenomeno che si scatena quando la persona compie un atto ma, POI, non si riconosce in quel che ha fatto e, in qualche modo, dice a sé stesso: "Io non posso aver fatto una cosa del genere"... alcune persone, in transizione di colpa (termine tecnico), arrivano al suicidio... quindi, amico mio, le cose che riguardano gli esseri umani, non procedono mai secondo le leggi meccaniche della logica... il pensiero umano non è mai compiuto una volta per sempre... e la metafisica della linearità consequenziale, con gli esseri umani, serve come le mosche d'estate...

... chiediti perché gli studi degli psicoterapeuti sono pieni di traditi... ma anche di traditori... hi, hi, hi...
 
C

ciao

Guest
... l'importante è non semplificare ciò che invece è assai complesso... senti, tu affermi che una persona è psicologicamente predisposta ad un atto, prima che l'atto venga compiuto... non è sempre così... ed è facilmente dimostrabile: esiste la colpa.... quel fenomeno che si scatena quando la persona compie un atto ma, POI, non si riconosce in quel che ha fatto e, in qualche modo, dice a sé stesso: "Io non posso aver fatto una cosa del genere"... alcune persone, in transizione di colpa (termine tecnico), arrivano al suicidio... quindi, amico mio, le cose che riguardano gli esseri umani, non procedono mai secondo le leggi meccaniche della logica... il pensiero umano non è mai compiuto una volta per sempre... e la metafisica della linearità consequenziale, con gli esseri umani, serve come le mosche d'estate...


... chiediti perché gli studi degli psicoterapeuti sono pieni di traditi... ma anche di traditori... hi, hi, hi...
te la faccio breve... non per maleducazione o disinteresse, tutt'altro, ma perchè devo ancora pranzare e ho poco tempo.
la tua analisi non fa una piega, ma quando un soggetto non si riconosce nell'azione 'tradimento' (e consideriamo questo caso perchè è il più emblematico, non certo il più frequente!!!), converrai con me che costui non era, evidentemente, 'centrato' neanche nell'idea di non-tradimento.
voglio dire, non c'è consapevolezza, non c'è stabilità... non si conosce e, di conseguenza, non sa, e non può sapere, neanche quello che vuole, quello di cui ha bisogno... e allora vuole un po' tutto.... brancola nel 'suo' buio e afferra alla cieca.
in pratica, una mina vagante.... per sè e per chi ha con lui una relazione affettiva.

ciao genio, a dopo....
 

MK

Utente di lunga data
non c'è consapevolezza, non c'è stabilità... non si conosce e, di conseguenza, non sa, e non può sapere, neanche quello che vuole, quello di cui ha bisogno... e allora vuole un po' tutto.... brancola nel 'suo' buio e afferra alla cieca.
in pratica, una mina vagante.... per sè e per chi ha con lui una relazione affettiva.
Basta dirlo a chi con lui/lei ha una relazione affettiva (anche se l'affetto non ce lo vedo). E dirlo a chi viene afferrato.
 
L

leone73

Guest
te la faccio breve... non per maleducazione o disinteresse, tutt'altro, ma perchè devo ancora pranzare e ho poco tempo.
la tua analisi non fa una piega, ma quando un soggetto non si riconosce nell'azione 'tradimento' (e consideriamo questo caso perchè è il più emblematico, non certo il più frequente!!!), converrai con me che costui non era, evidentemente, 'centrato' neanche nell'idea di non-tradimento.
voglio dire, non c'è consapevolezza, non c'è stabilità... non si conosce e, di conseguenza, non sa, e non può sapere, neanche quello che vuole, quello di cui ha bisogno... e allora vuole un po' tutto.... brancola nel 'suo' buio e afferra alla cieca.
in pratica, una mina vagante.... per sè e per chi ha con lui una relazione affettiva.

ciao genio, a dopo....

BRAVISSIMO, hai sintetizto al mia esperienza!!!
 
O

Old chensamurai

Guest
te la faccio breve... non per maleducazione o disinteresse, tutt'altro, ma perchè devo ancora pranzare e ho poco tempo.
la tua analisi non fa una piega, ma quando un soggetto non si riconosce nell'azione 'tradimento' (e consideriamo questo caso perchè è il più emblematico, non certo il più frequente!!!), converrai con me che costui non era, evidentemente, 'centrato' neanche nell'idea di non-tradimento.
voglio dire, non c'è consapevolezza, non c'è stabilità... non si conosce e, di conseguenza, non sa, e non può sapere, neanche quello che vuole, quello di cui ha bisogno... e allora vuole un po' tutto.... brancola nel 'suo' buio e afferra alla cieca.
in pratica, una mina vagante.... per sè e per chi ha con lui una relazione affettiva.

ciao genio, a dopo....
... hi, hi, hi... mi piace il tuo modo di ragionare... ma, te lo dico senza volerti sminuire, sia chiaro, dato che si vede bene che sei una persona intelligente... ti sbagli... ancora una volta stai semplificando le cose... la persona, al primo tradimento, non sa ancora cos'è un tradimento... capisci?... non ne ha esperienza... ne ha, forse, una costruzione anticipatoria fantasmatica... diciamo, nell'immaginazione... ma non ne ha esperienza concreta... non ha conoscenza di sé, come attore di quell'atto concreto... per questo non è né centrato né s-centrato... lo sarà, eventualmente, dopo (in un certo senso)... ciò che accade è, invece, la possibilità o meno che quella persona, sulla base delle sue anticipazioni, si conceda quell'esperienza... e attraverso quell'esperienza, produrrà conoscenza di sé, ovvero COLPA, ovvero GIOIA, ovvero LA VOGLIA DI RIFARLO, ovvero IL NON RIFARLO MAI PIU'... risponderà, insomma, all'eterna domanda che tutti ci tormenta:

CHI SONO, IO?
 
O

Old chensamurai

Guest
Sì. La prima volta però. Gioia mi sembra esagerato eh...
... ecco, subito, tu sposti in avanti la questione... su un terreno complesso... intrattabile, in maniera semplice, in un forum... semplificando e forse anche banalizzando, posso risponderti che per certi aspetti e per certe persone è sempre una prima volta... è un po' come chiedere continuamente all'esperienza di dirti chi sei... mai pago della risposta che ricevi... vedi, in un forum è difficile spiegare queste cose...
 
L

leone73

Guest
... hi, hi, hi... mi piace il tuo modo di ragionare... ma, te lo dico senza volerti sminuire, sia chiaro, dato che si vede bene che sei una persona intelligente... ti sbagli... ancora una volta stai semplificando le cose... la persona, al primo tradimento, non sa ancora cos'è un tradimento... capisci?... non ne ha esperienza... ne ha, forse, una costruzione anticipatoria fantasmatica... diciamo, nell'immaginazione... ma non ne ha esperienza concreta... non ha conoscenza di sé, come attore di quell'atto concreto... per questo non è né centrato né s-centrato... lo sarà, eventualmente, dopo (in un certo senso)... ciò che accade è, invece, la possibilità o meno che quella persona, sulla base delle sue anticipazioni, si conceda quell'esperienza... e attraverso quell'esperienza, produrrà conoscenza di sé, ovvero COLPA, ovvero GIOIA, ovvero LA VOGLIA DI RIFARLO, ovvero IL NON RIFARLO MAI PIU'... risponderà, insomma, all'eterna domanda che tutti ci tormenta:

CHI SONO, IO?
LA RIUSPEOTSA ESEMPLICE N

NESSUNO OPPURE UNA PERSONA PRONDAMENTE SOLA CHE NON CONOSCE EIL VERO AMORE OIL SENTIMENTO E CHE VERAA' SEMRPE TRATTATA COME UN 'OGGETTO E NON V ALORIZZATA COME PERSONA
 
O

Old chensamurai

Guest
LA RIUSPEOTSA ESEMPLICE N

NESSUNO OPPURE UNA PERSONA PRONDAMENTE SOLA CHE NON CONOSCE EIL VERO AMORE OIL SENTIMENTO E CHE VERAA' SEMRPE TRATTATA COME UN 'OGGETTO E NON V ALORIZZATA COME PERSONA
... Leone, quando capirai che queste sono le TUE risposte... e solo le TUE?... che riflettono quello che ti PIACEREBBE che fosse... il TUO desiderio... il destino che TU scriveresti per l'altro... che, invece, vuole scriverselo da solo...
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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