O
Old grace
Guest
la fottutissima lettera
non conosco la tua storia, giulia (se mi dici in quale discussione la trovo vorrei leggerla). però il tuo post mi ha fatto ripensare alla mia (non) storia ... e - più in generale - alle responsabilità e al ruolo della cosiddetta "amante".
sono stata tradita e lasciata dal mio uomo, e a distanza di pochi mesi sono stata 'assediata' da un uomo sposato che mi ha fatto una corte impareggiabile per molto tempo (anni). impareggiabile per romanticismo, dimostrazioni di desiderio, colpi di scena, ecc. ecc. (sembrava scritta da un regista francese :mrgreen
. non ho ceduto nemmeno un po', anche se ad un certo punto mi sembrava di essermene innamorata, e ancora oggi sono sì contenta di non aver ceduto ma ho anche qualche rimpianto, perchè lui un po' mi ha convinta di quelle stronzate sulla predestinazione, sull'essere noi le due metà della mela (stronzate che mi sembra caratterizzino molte relazioni clandestine, come evinco da altri post di questo forum). comunque, non ho ceduto perchè nel frattempo avevo saputo che era sposato con figlie.
racconto questa mia (non) storia per sottolineare come nel giro di pochi mesi sono passata dall'essere la compagna ufficiale tradita all'essere una candidata al ruolo di potenziale amante complice di un tradimento. credo che questo 'sbalzo' sia stato salutare per me, persino affascinante. ha corroso alcune mie certezze, è vero, quelle che mi avevano caratterizzato quando rivestivo il ruolo di compagna ufficiale, le stesse certezze che probabilmente hanno contribuito a minare quel rapporto. anche alcune certezze che avevo sul mio conto.
poi mi ha fatto riflettere sull'altra del mio compagno, ma soprattutto sul mio compagno.
perchè guardando il comportamento del mio corteggiatore sposato, giorno dopo giorno, non potevo non pensare che il mio compagno probabilmente si era comportato come lui per conquistare l'altra. e il comportamento del corteggiatore sposato era davvero spudorato: intanto non mi ha mai detto che era sposato, e che aveva figlie; mi ha corteggiata davanti a suoi conoscenti come se fosse stato un single; avrebbe voluto seguirmi nei miei viaggi di lavoro all'estero (ho dovuto far di tutto per impedirglielo). ma soprattutto rivendicava questo 'nostro' (?) amore con un'innocenza che - a ragion veduta - mi ha spiazzato. mi ha detto le parole d'amore più belle che io abbia mai sentito.
lo ha fatto anche il mio compagno con l'altra? non l'ho mai saputo, lui non mi ha mai degnato di nessuna verità. però io non ho potuto non pensarlo. e così il ruolo e le responsabilità dell'altra - cui solo mesi prima avrei volentieri scritto una lettera di insulti - si sono ridisegnati, assumendo contorni molto meno precisi.
quello che mi pare chiaro ora è che non è stata l'arte erotica (un eufemismo) dell'altra a far tradire il mio compagno; così come non sono stata io (freddissima e controllata) a far sbroccare il mio corteggiatore sposato.
non ho ancora chiaro cosa accada ad un certo punto nelle storie d'amore, e com'è che due persone che si erano promesse e date tutto si ritrovino a fare i conti con il disamore. in ogni caso spero di aver accettato l'evenienza che tutto ciò accada (è l'unica condizione per potersi innamorare di nuovo, e io voglio fortemente innamorarmi di nuovo).
questo mio post non è diretto a te giulia, poichè non conosco la tua storia e non ho la presunzione di dire alcunchè sulla tua vita senza neanche conoscerla.
avevo piuttosto voglia di postare queste mie riflessioni e questo mi è sembrato un posto adatto ad accoglierle.
(comunque ti sono vicina e conosco e capisco la tua rabbia, accipicchia se la conosco!)
non conosco la tua storia, giulia (se mi dici in quale discussione la trovo vorrei leggerla). però il tuo post mi ha fatto ripensare alla mia (non) storia ... e - più in generale - alle responsabilità e al ruolo della cosiddetta "amante".
sono stata tradita e lasciata dal mio uomo, e a distanza di pochi mesi sono stata 'assediata' da un uomo sposato che mi ha fatto una corte impareggiabile per molto tempo (anni). impareggiabile per romanticismo, dimostrazioni di desiderio, colpi di scena, ecc. ecc. (sembrava scritta da un regista francese :mrgreen
racconto questa mia (non) storia per sottolineare come nel giro di pochi mesi sono passata dall'essere la compagna ufficiale tradita all'essere una candidata al ruolo di potenziale amante complice di un tradimento. credo che questo 'sbalzo' sia stato salutare per me, persino affascinante. ha corroso alcune mie certezze, è vero, quelle che mi avevano caratterizzato quando rivestivo il ruolo di compagna ufficiale, le stesse certezze che probabilmente hanno contribuito a minare quel rapporto. anche alcune certezze che avevo sul mio conto.
poi mi ha fatto riflettere sull'altra del mio compagno, ma soprattutto sul mio compagno.
perchè guardando il comportamento del mio corteggiatore sposato, giorno dopo giorno, non potevo non pensare che il mio compagno probabilmente si era comportato come lui per conquistare l'altra. e il comportamento del corteggiatore sposato era davvero spudorato: intanto non mi ha mai detto che era sposato, e che aveva figlie; mi ha corteggiata davanti a suoi conoscenti come se fosse stato un single; avrebbe voluto seguirmi nei miei viaggi di lavoro all'estero (ho dovuto far di tutto per impedirglielo). ma soprattutto rivendicava questo 'nostro' (?) amore con un'innocenza che - a ragion veduta - mi ha spiazzato. mi ha detto le parole d'amore più belle che io abbia mai sentito.
lo ha fatto anche il mio compagno con l'altra? non l'ho mai saputo, lui non mi ha mai degnato di nessuna verità. però io non ho potuto non pensarlo. e così il ruolo e le responsabilità dell'altra - cui solo mesi prima avrei volentieri scritto una lettera di insulti - si sono ridisegnati, assumendo contorni molto meno precisi.
quello che mi pare chiaro ora è che non è stata l'arte erotica (un eufemismo) dell'altra a far tradire il mio compagno; così come non sono stata io (freddissima e controllata) a far sbroccare il mio corteggiatore sposato.
non ho ancora chiaro cosa accada ad un certo punto nelle storie d'amore, e com'è che due persone che si erano promesse e date tutto si ritrovino a fare i conti con il disamore. in ogni caso spero di aver accettato l'evenienza che tutto ciò accada (è l'unica condizione per potersi innamorare di nuovo, e io voglio fortemente innamorarmi di nuovo).
questo mio post non è diretto a te giulia, poichè non conosco la tua storia e non ho la presunzione di dire alcunchè sulla tua vita senza neanche conoscerla.
avevo piuttosto voglia di postare queste mie riflessioni e questo mi è sembrato un posto adatto ad accoglierle.
(comunque ti sono vicina e conosco e capisco la tua rabbia, accipicchia se la conosco!)