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danny

Utente di lunga data
Per sbroccare o per non sbroccare?
Per sbrogliare la matassa, decisamente più intricata di quel che pensassi, e non mi riferisco al tradimento, ma alle modalità relazionali.
Sullo sbroccare...
Ci siamo passati tutti.
I primi tempi l'aggressività è la norma.
Noi abbiamo litigato come tutti, come tutti ho minacciato la separazione...
Come tutti ho pensato che l'amante fosse uno stronzo...
Come tutti mi sono augurato sparisse dalla faccia della terra...
E tutto il resto che non c'è bisogno che lo racconti.
Non sono un'asceta, e certe mie reazioni non le ho raccontate qui.
Poi arrivi a un certo punto del percorso che le cose diventano più comprensibili e riesci a comprendere meglio la tua relazione, e osservi quanto è accaduto con sufficiente distacco.
Quello per cui a me dell'amante ora posso dichiarare in tutta sincerità che non frega assolutamente nulla.
A quel punto puoi fare, se ce ne sono le condizioni, una scelta consapevole e soprattutto proficua per te.
Ma non ci puoi arrivare subito, non quando sei nei casini iniziali, quando l'equilibrio di coppia che c'era prima lo hai perso e non ne trovi un altro.
L'obiettivo di tutti quanti noi è stare bene. Nient'altro.
Non salvare una coppia, o accettare qualcosa che non ci piace, o digerire qualcosa che invece abbiamo ancora sullo stomaco.
Ognuno, per questo, deve trovare la sua modalità.
Ma è una cosa che richiede tempo.
Non mesi, ci vogliono anni, e non ci si riesce da soli.
Anche Brunetta ha impiegato anni per trovare la serenità che ora traspare da quello che scrive.
Io sono profondamente cambiato rispetto a quando sono arrivato qui, in preda allo sconvolgimento, e scrivevo tutte le frasi e le situazioni che reputavo inaccettabili o incomprensibili per confrontarmi con le valutazioni esterne alla coppia.
Ma ci ho impiegato tempo...
 
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Blaise53

Utente di lunga data
Per sbrogliare la matassa, decisamente più intricata di quel che pensassi, e non mi riferisco al tradimento, ma alle modalità relazionali.
Sullo sbroccare...
Ci siamo passati tutti.
I primi tempi l'aggressività è la norma.
Noi abbiamo litigato come tutti, come tutti ho minacciato la separazione...
Come tutti ho pensato che l'amante fosse uno stronzo...
Come tutti mi sono augurato sparisse dalla faccia della terra...
E tutto il resto che non c'è bisogno che lo racconti.
Non sono un'asceta, e certe mie reazioni non le ho raccontate qui.
Poi arrivi a un certo punto del percorso che le cose diventano più comprensibili e riesci a comprendere meglio la tua relazione, e osservi quanto è accaduto con sufficiente distacco.
Quello per cui a me dell'amante ora posso dichiarare in tutta sincerità che non frega assolutamente nulla.
A quel punto puoi fare, se ce ne sono le condizioni, una scelta consapevole e soprattutto proficua per te.
Ma non ci puoi arrivare subito, non quando sei nei casini iniziali, quando l'equilibrio di coppia che c'era prima lo hai perso e non ne trovi un altro.
L'obiettivo di tutti quanti noi è stare bene. Nient'altro.
Non salvare una coppia, o accettare qualcosa che non ci piace, o digerire qualcosa che invece abbiamo ancora sullo stomaco.
Ognuno, per questo, deve trovare la sua modalità.
Ma è una cosa che richiede tempo.
Non mesi, ci vogliono anni, e non ci si riesce da soli.
Anche Brunetta ha impiegato anni per trovare la serenità che ora traspare da quello che scrive.
Io sono profondamente cambiato rispetto a quando sono arrivato qui, in preda allo sconvolgimento, e scrivevo tutte le frasi e le situazioni che reputavo inaccettabili o incomprensibili per confrontarmi con le valutazioni esterne alla coppia.
Ma ci ho impiegato tempo...
Però troppo è il tempo per metabolizzare, mi chiedo dove prendi la forza. Credo che il pensiero a ciò che ti è stato fatto sia sempre presente. Come ti relazioni con tua moglie con questo pensiero fisso?
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

Per sbrogliare la matassa, decisamente più intricata di quel che pensassi, e non mi riferisco al tradimento, ma alle modalità relazionali.
Sullo sbroccare...
Ci siamo passati tutti.
I primi tempi l'aggressività è la norma.
Noi abbiamo litigato come tutti, come tutti ho minacciato la separazione...
Come tutti ho pensato che l'amante fosse uno stronzo...
Come tutti mi sono augurato sparisse dalla faccia della terra...
E tutto il resto che non c'è bisogno che lo racconti.
Non sono un'asceta, e certe mie reazioni non le ho raccontate qui.
Poi arrivi a un certo punto del percorso che le cose diventano più comprensibili e riesci a comprendere meglio la tua relazione, e osservi quanto è accaduto con sufficiente distacco.
Quello per cui a me dell'amante ora posso dichiarare in tutta sincerità che non frega assolutamente nulla.
A quel punto puoi fare, se ce ne sono le condizioni, una scelta consapevole e soprattutto proficua per te.
Ma non ci puoi arrivare subito, non quando sei nei casini iniziali, quando l'equilibrio di coppia che c'era prima lo hai perso e non ne trovi un altro.
L'obiettivo di tutti quanti noi è stare bene. Nient'altro.
Non salvare una coppia, o accettare qualcosa che non ci piace, o digerire qualcosa che invece abbiamo ancora sullo stomaco.
Ognuno, per questo, deve trovare la sua modalità.
Ma è una cosa che richiede tempo.
Non mesi, ci vogliono anni, e non ci si riesce da soli.
Anche Brunetta ha impiegato anni per trovare la serenità che ora traspare da quello che scrive.
Io sono profondamente cambiato rispetto a quando sono arrivato qui, in preda allo sconvolgimento, e scrivevo tutte le frasi e le situazioni che reputavo inaccettabili o incomprensibili per confrontarmi con le valutazioni esterne alla coppia.
Ma ci ho impiegato tempo...
A me sta sul culo il ruolo.

Quello che ti fa "saltare il banco"

Che "rompe l'incantesimo" ( o presunto tale)

Indipendentemente sia Pippo o Paolo.

Quello che asseconda con successo desideri e idee evidentemente preesistenti da parte di chi hai vicino.

Ecco.. Col tempo ho imparato a avere a che fare sempre meno prima con la persona, poi col ruolo.

Per concentrarmi invece su quei desideri e idee che sono stati evidentemente sollecitati.

Quelli bruciavano e davano noia, soprattutto.

Certo.. Per concentrarsi su di essi bisogna in qualche modo averci a che fare, e conoscerli...

E non è facile, perché si tende sempre a girarci molto alla larga.

Perché quelli soprattutto fanno paura.

Discorso generale, eh? Nessun riferimento specifico, se non a me stesso
 

Brunetta

Utente di lunga data

ologramma

Utente di lunga data
Poi restiamo tutti senza l'acqua calda e la casa non imbiancata?
.
Vero, ma vuoi mettere come le persone con cultura siano capaci di farlo?
Si improvvisa uno studio accurato e spesso anche i calcoli esatti:up: per risolvere
 

danny

Utente di lunga data
A me sta sul culo il ruolo.

Quello che ti fa "saltare il banco"

Che "rompe l'incantesimo" ( o presunto tale)

Indipendentemente sia Pippo o Paolo.

Quello che asseconda con successo desideri e idee evidentemente preesistenti da parte di chi hai vicino.

Ecco.. Col tempo ho imparato a avere a che fare sempre meno prima con la persona, poi col ruolo.

Per concentrarmi invece su quei desideri e idee che sono stati evidentemente sollecitati.

Quelli bruciavano e davano noia, soprattutto.

Certo.. Per concentrarsi su di essi bisogna in qualche modo averci a che fare, e conoscerli...

E non è facile, perché si tende sempre a girarci molto alla larga.

Perché quelli soprattutto fanno paura.

Discorso generale, eh? Nessun riferimento specifico, se non a me stesso
Quoto.
Stai indicando la meta.
 

danny

Utente di lunga data
Però troppo è il tempo per metabolizzare, mi chiedo dove prendi la forza. Credo che il pensiero a ciò che ti è stato fatto sia sempre presente. Come ti relazioni con tua moglie con questo pensiero fisso?
Non ho questo pensiero fisso.
Ne ho altri, che non posso raccontare qui.
Intendo dire che ci sono altri problemi, da un po', che esulano dalla tematica di questo forum e fanno parte di una sfera più privata.
 

danny

Utente di lunga data
.
Vero, ma vuoi mettere come le persone con cultura siano capaci di farlo?
Si improvvisa uno studio accurato e spesso anche i calcoli esatti:up: per risolvere
Quello che conta è la volontà di comprendere i problemi, con la necessaria flessibilità e con un'accesa curiosità che funga da stimolo per ricercare e individuare le soluzioni.
Ho conosciuto persone geniali con una bassa scolarità (nella vecchie generazioni era la norma) e laureati molto inquadrati che non riuscivano ad avere altre idee al di fuori di quello che avevano imparato.
Alla fine, siamo tutti preziosi quando ci ritroviamo solo persone.
 

Blaise53

Utente di lunga data
Quello che conta è la volontà di comprendere i problemi, con la necessaria flessibilità e con un'accesa curiosità che funga da stimolo per ricercare e individuare le soluzioni.
Ho conosciuto persone geniali con una bassa scolarità (nella vecchie generazioni era la norma) e laureati molto inquadrati che non riuscivano ad avere altre idee al di fuori di quello che avevano imparato.
Alla fine, siamo tutti preziosi quando ci ritroviamo solo persone.
Quando le varie esperienze viaggiano nello stesso senso.
 

trilobita

Utente di lunga data
Quello che conta è la volontà di comprendere i problemi, con la necessaria flessibilità e con un'accesa curiosità che funga da stimolo per ricercare e individuare le soluzioni.
Ho conosciuto persone geniali con una bassa scolarità (nella vecchie generazioni era la norma) e laureati molto inquadrati che non riuscivano ad avere altre idee al di fuori di quello che avevano imparato.
Alla fine, siamo tutti preziosi quando ci ritroviamo solo persone.
Quoto,confermo e accendo senza indugi
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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