Mi dispiace, davvero.
So cosa provi.
Lui mi chiese qualche tempo per permettergli di troncare con lei, perchè essendo la sua collega, voleva fare le cose pulite. Io la sentii di nuovo come una mancanza di rispetto, forse con il sennò di poi, era quasi normale.
Dopo l'ennesima discussione lui mi disse che avrebbe rotto senza indugi, comunque non prima di una decina di giorni, e per dimostrarlo mi disse che potevo in ogni momento guardare il suo cellulare e che al massimo avrei trovato dei messaggi di lei ma al quale lui non avrebbe dato risposta.
E così fu. Trovai un messaggio con scritto: "Ci sei?" e dopo un po' sempre di lei "Nulla" come a voler dimostrare che lui non avesse risposto.
Scatenai l'inferno di nuovo, l'idea che lei avesse pretese su di lui, che erano così avanti, che erano così vicini, e avere lì in mano la prova di questo legame mi aveva di nuovo stordito.
E' il dolore di riconoscere quello che è stato.
Non un momento, ne un attimo, ma qualcosa che comprendeva in qualche modo dei legami importanti.
Piansi, mi arrabbiai ed ero davvero sul punto di scoppiare. Anche se era la dimostrazione ulteriore che avesse scelto me... ma l'idea del dubbio, dell'essere messa in discussione era intollerabile. Ancora di più perchè lui per me non lo era mai stato.
Fa male, purtroppo.
Quindi so che qualsiasi parola non può esserti di conforto, perchè quello che brucia non è quello che lei sceglierà, ma che è arrivata a dover fare una scelta.
Un abbraccio