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trilobita

Utente di lunga data
Non è quello che hai scritto ma come ti sei rivolto a me con quella frase . Tutto qui per il resto ok. Forse in questi momenti non sono in grado di afferrare .
In realtà quella frase era rivolta a chiunque in situazioni simili alla tua e non era chiaramente il mio pensiero,ma ciò che si vorrebbe si dicesse di volta in volta a chi sta vivendo una situazione così problematica,chiedo comunque scusa se davvero pensi fosse espressamente rivolta a te.
 

francoff

Utente di lunga data
In realtà quella frase era rivolta a chiunque in situazioni simili alla tua e non era chiaramente il mio pensiero,ma ciò che si vorrebbe si dicesse di volta in volta a chi sta vivendo una situazione così problematica,chiedo comunque scusa se davvero pensi fosse espressamente rivolta a te.
Ok tutto a posto
 

mistral

Utente di lunga data
Probabilmente sono sempre talmente innamorata da non distinguerlo come stato straordinario :carneval:

Seriamente...certo che conosco lo stupore di fronte al nuovo. Subisco per certi versi il fascino dello sconosciuto...da giovane lo subivo ancora di più, visto che lo ricercavo attivamente...

Ma ho sempre saputo che era un qualcosa che riguardava me, non l'altro.
In quello stato di stupore non è l'altro che si vede. Secondo me.

Si vedono immagini, fantasie, parti di sè. Proiettate sull'altro. E di quelle si gode. Insieme ad un altro che sta vivendo lo stesso stato.

Alberoni lo definiva movimento collettivo a due...

Certo è che le descrizioni splendenti, tanto da essere abbaglianti l'intelletto che sento e che ho letto...a me sembrano rigurgiti di favole per bambini...E attaccamento a immagini ideali interne, più che esterne.

Sicuramente un traditore che a me venisse a raccontare che è "giustificato" perchè era innamorato se gli va bene gli scoppio a ridere in faccia se gli va male...non te lo dico :cool::carneval:

Non riconoscere questa differenza...sti cazzi...dai...

Il traditore non capisce un cazzo di niente, il più delle volte perchè si racconta stronzate. Per non dirsi che sta facendo lo stronzo. Non so se mi spiego.
Se partisse, prima di scopare, dall'assunto che sta agendo sotto l'impulso del proprio egoismo e che di quello è responsabile, senza nessun tipo di giustificazione sentimentale ad alleggerire il conto...sono piuttosto convinta che sarebbero molti di più i traditori che, come me, sembrerebbero cinici e disillusi, ma semplicemente non si raccontano la storia dell'orso per soddisfare i loro bisogni/desideri/capricci o quel che è.
@ipazia,hai spiegato perfettamente ciò che mi ha fatta arrovellare per tanto tempo.
Non capivo come si potesse cambiare da un istante all'altro ,uscire di colpo da una relazione che fino al giorno prima era piacevole.Il vedere le cose come non lo erano e poi vederle realmente.
Quando mio marito ha confessato la relazione con l'altra ,l'impressione che posso descrivere di lui è stata come uno specchio che in un attimo andava in frantumi .Smetteva di riflettere l'immagine che lui ci metteva davantie rimaneva solo la realtà.
La cosa che a lui piaceva di quella storia ,era l'essere messo al centro,veniva fatto sentire come un Dio autorevole e onnisciente ,a detta sua lei non batteva ciglio senza voler sentire il suo parere.Lei dal canto suo ci tenne a dirmi che lui pendeva dalle sue labbra,era geloso e ,udite udite aveva i superpoteri ,ovvero trovava tutte le sue password di Facebook e dell'account del telefono che usava per geo localizzarla....( si è appurato che le password gliele dava lei per caricare crediti di un giochino ).Peccato,se fosse stato così mio marito si sarebbe fatto i milioni con il metodo dello scovare le password con tanta facilità.
Entrambi si sentivano i burattinai della situazione e nessuno dei due si sentiva burattino.Entrambi erano convinti di avere il maggior potere sull'altro.Ma questo non è possibile se non pensando che agissero per ottenere in cambio una risposta dall'altro a loro congeniale.Stimolavano nell'altro la risposta ai loro bisogni,accondiscendendo ad interpretare il ruolo che l'altro richiedeva.
Nell'istante in cui lo specchio si è rotto,entrambi sono rientrati nel ruolo ordinario ed è scoppiato il caos e il non riuscire più a "ricordare " che cosa muoveva il tutto perché appariva totalmente inconsistente .Si sono disconosciuti,lui non riconosceva più lei che lo descriveva come un definente morto di figa e lei non riconosceva lui che pendeva dalle sue labbra ma aveva osato dirle che tra loro era finita disubbidendole.L'altro quindi fungeva da semplice specchio magico che restituiva l'immagine desiderata e non la realtà.
É tardi,ho un male di gola bestiale e non so se mi sono spiegata :facepalm:
 
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mistral

Utente di lunga data
Anche se la domanda è rivolta a Franco, dico la mia. Da una parte può averglielo raccontato per dimostrargli l'estrema sincerità con la quale si sta muovendo, dall'altra può essere che ci sia una componente narcisistica, tanto per darse a se stessa, attraverso i gesti dell'altro, ancora più valore agli occhi del marito. Per rendersi preziosa insomma, o qualcosa del genere. Ma secondo me è la prima: lei ha abbracciato un percorso e lo sta portando avanti. Io magari glielo avrei detto al ritorno, faccia a faccia; così non mi sembra di buongusto.
Oppure entrambe
 

mistral

Utente di lunga data
Visto che nei giorni scorsi l ho accusata di essere troppo accodiscendente con lui per non dire di peggio...forse me l' ha detto per lo stesso motivo per cui lo fece tua moglie: farmi vedere che è determinata.
Mio marito fu categorico ed irremovibile ma con l'idea che aveva lei di averlo in pugno ,non poteva credere che lui volesse o,potesse davvero troncare.Credeva fosse solo impaurito e attendesse che le acque si calmassero.
Infatti fece qualche tentativo infantile tipo contattarlo di sera per dirgli che qualcuno bussava alla porta di casa insistentemente ,lei aveva paura e chiedeva se fosse lui,oppure contattarlo per chiedere se fosse lui che la chiamava ripetutamente con numero anonimo (eravamo a cena io e lui quindi non la stava assolutamente chiamando) fino a contattarlo settimane dopo dandogli appuntamento a casa sua per fare sesso.Le prime due volte mio marito non volle risponderle ,mi mostró i messaggi e risposi io a lei dicendole di dormire tranquilla che lui era con me quindi non le stava sfondando la porta e non la stava chiamando .
Il messaggio con l'appuntamento per fare sesso non me lo mostró subito perché aveva paura della mia reazione e del fatto che si sarebbe nuovamente innescata una reazione poco piacevole da parte mia.Me lo fece vedere qualche giorno dopo credo che lo fece in parte per dimostrarmi di essere irremovibile ed in parte per vanità .Anche se ,l'essere trattato come un morto di figa che non rifiuterebbe un tale invito ,non è che lo facesse uscire così bene .Rendeva l'idea di cosa pensasse lei di lui.
Quindi dipende anche che testa di minchia sia l'altro e quanto il suo ego non gli permetta di accettare di essere stato scaricato .
 

Brunetta

Utente di lunga data
Una cosa che spero vivamente per oggi 7 marzo e' che non ci sia nessuna nuova puntata della telenovela .
Tanto il tormento lo produci tu.
Non puoi controllare proprio niente.
Lascia fluire il dolore.
 

mistral

Utente di lunga data
Solo per oggi almeno! Non ho chiesto di interpretare nulla e sono quello che si prende le pedate
In realtà sei co protagonista e puoi sceglierti il ruolo (anche se è all'interno di un film che non volevi girare)e onestamente quella nel casino mi pare sia più tua moglie .Guardala da qualunque lato ,ma qualsiasi decisione possa prendere lei ,non potrà mai trovarsi in una condizione serena e soddisfacente.E può accusare solo se stessa mentre farebbe tanto comodo poter dare la copla dei nostri mali a qualcun'altro.
 

stany

Utente di lunga data
In realtà sei co protagonista e puoi sceglierti il ruolo (anche se è all'interno di un film che non volevi girare)e onestamente quella nel casino mi pare sia più tua moglie .Guardala da qualunque lato ,ma qualsiasi decisione possa prendere lei ,non potrà mai trovarsi in una condizione serena e soddisfacente.E può accusare solo se stessa mentre farebbe tanto comodo poter dare la copla dei nostri mali a qualcun'altro.
Lanciati i dadi..."torna alla casella di partenza"...
Come sempre, detto prima a me, senza ironia ma constatando il quadro generale; concedendone il cambiamento al "colpo di reni" della volontà della ragione (apposta non dico: amore).

Sono molto restio ad usare il termine"amore" , come ampiamente approfondito. Ma in questo caso lo sforzo deve farlo la "volontà" dell'amore che, deve essere in sintonia con quella della ragione; vanno superate l'attrazione e l'innamoramento (che per definizione è irrazionale e subordinato all'emotività del contingente), e deve essere inteso non solo riferito alla coppia ma al "sistema" famiglia.Del resto, se ci sono buoni presupposti tra i due il lavoro sarà agevole.Stante che il rimuginare,rinfacciare,rivangare, sia compromettente e non si possa conoscere il pensiero dell'altro. Ripeto: se ci sono buoni presupposti; e questo lo si vede fin da subito.
Difficile ma lo si può fare.
 
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Divì

Utente senza meta
In realtà sei co protagonista e puoi sceglierti il ruolo (anche se è all'interno di un film che non volevi girare)e onestamente quella nel casino mi pare sia più tua moglie .Guardala da qualunque lato ,ma qualsiasi decisione possa prendere lei ,non potrà mai trovarsi in una condizione serena e soddisfacente.E può accusare solo se stessa mentre farebbe tanto comodo poter dare la copla dei nostri mali a qualcun'altro.
Sicuramente lei pare nella condizione di chi decide di saltare il fosso e si rende conto troppo tardi che è largo e non ce la farà mai a raggiungere l'altra sponda. Ma non può nemmeno tornare indietro e quindi può solo finire in acqua. Sperando non sia troppo profonda e sperando che sappia nuotare.

Ma anche al coprotagonista non è che siano date tante scelte: o si butta e la va a prendere o gira sui tacchi e la lascia affogare. In entrambi i casi tanto benessere e serenità non li vedo.

[MENTION=7035]francoff[/MENTION], purtroppo per qualche mese ogni giorno porterà una "novità", un tassello nuovo nel mosaico. Poi, come dice [MENTION=4739]Brunetta[/MENTION], il tormento o meno dipenderà da te e dal tuo modo di lasciar fluire il dolore.
 

trilobita

Utente di lunga data
Sicuramente lei pare nella condizione di chi decide di saltare il fosso e si rende conto troppo tardi che è largo e non ce la farà mai a raggiungere l'altra sponda. Ma non può nemmeno tornare indietro e quindi può solo finire in acqua. Sperando non sia troppo profonda e sperando che sappia nuotare.

Ma anche al coprotagonista non è che siano date tante scelte: o si butta e la va a prendere o gira sui tacchi e la lascia affogare. In entrambi i casi tanto benessere e serenità non li vedo.

[MENTION=7035]francoff[/MENTION], purtroppo per qualche mese ogni giorno porterà una "novità", un tassello nuovo nel mosaico. Poi, come dice [MENTION=4739]Brunetta[/MENTION], il tormento o meno dipenderà da te e dal tuo modo di lasciar fluire il dolore.
Purtroppo con il telefonino no riesco a nerettare e quindi devo riportare la frase per esteso.perché lei non può nemmeno tornare indietro?
Cosa lo impedirebbe,nel caso il marito girasse i tacchi o le rendesse il riavvicinamento troppo pesante?
 

delfino curioso

Utente di lunga data
Purtroppo con il telefonino no riesco a nerettare e quindi devo riportare la frase per esteso.perché lei non può nemmeno tornare indietro?
Cosa lo impedirebbe,nel caso il marito girasse i tacchi o le rendesse il riavvicinamento troppo pesante?

concordo ma in questo caso Franco ha preso già la sua "strada" e di quello che potrebbe fare la moglie penso non gli interessi.
Per quando concerne, invece il discorso delle "posizioni", è ovvio che lei abbia già un alternativa "pronta" ma anche in questo caso dipende da quanto sia "importante".
 

Divì

Utente senza meta
Purtroppo con il telefonino no riesco a nerettare e quindi devo riportare la frase per esteso.perché lei non può nemmeno tornare indietro?
Cosa lo impedirebbe,nel caso il marito girasse i tacchi o le rendesse il riavvicinamento troppo pesante?

E' sulla sponda da cui proviene che non può tornare, perché comunque tutto cambia, anche le sponde.

Non si può tornare chiedendo "fai come se non avessi mai provato a saltare", se sei tutta fradicia.

Non so se così è più chiaro.
 
Stato
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