Tu sai quanto io ammiri tuo padre per dove è arrivato e per quello che ha realizzato partendo dal nulla.
Non è affatto un signor nessuno.
Per potertene allontanare devi sfuggire al suo potere economico.
Nella mia vita ho visto come lui, che nessuno può portarmi via le cose che ho realizzato con le mie forze e con il sudore della mia fronte, se invece ste cose le devo a regalie di parenti e amici...io sarò sempre nella condizione dell'animale domestico...e non ci sto dentro.
Ma pensa alle figlie che non hanno potuto vivere un certo benessere perchè figlie di semplici operai, pensa a quelle che si sono fatti gli studi universitari facendo le cameriere, le pulizie negli hotel ecc..ecc..ecc...
Quello che mi stupisce di tuo padre è che è un uomo che se volesse potrebbe godersi la vita...specie ora che è nell'autunno no?
Invece...eh...si blocca su cose....
Probabilmente lui oggi sarebbe un uomo tutto diverso se avesse avuto al suo fianco una donna diversa, e lo stesso tua madre sarebbe diversa se avesse avuto al suo fianco un uomo diverso...
Secondo me quell'uomo si dice...si si si si tutti mi odiano, ma intanto gli fanno comodo i miei soldi e il mio sapere.
Mio padre è un uomo solo come un cane.
Disprezzato, odiato, trattato con deferenza solo dalle persone sulle quali ha potere.
Un uomo forte coi deboli, e debole coi forti.
E' una persona estremamente sola, e ne soffre moltissimo. Sente perfettamente il grande fallimento della sua vita familiare (solo che non se ne vuole prendere neppure la pur minima responsabilità, è tutta colpa degli altri).
Non è per nulla soddisfatto della sua vita.
Anche sul lavoro, al di là dell'innegabile successo in molte cose, in altre, cui teneva moltissimo, risulta perdente perchè si sono demolite sotto le sue mani per la sua incapacità di interagire con le persone.
Una persona così, non la considero di successo.
Considero di successo chi è soddisfatto della sua vita, al di là della portata degli obiettivi raggiunti.
Mio padre è, alla luce di come lui stesso considera la sua vita, uno dei più tristi perdenti.
E lo è perchè non è stato minimamente in grado di mettersi in discussione. Mai, neppure per la più piccola cosa.
Sì, forse le cose sarebbero state diverse con una donna diversa.
Sarebbero state diverse anche con una piccolissima disponibilità da parte sua verso il mondo esterno.
Invece, mio padre ragiona esclusivamente su rapporti di potere, solo quello capisce.
E la sua vita, ne è il risultato.
Sul discorso del benessere economico, certo è bello averlo. Non l'ho mai negato e ne ho sempre ringraziato ampiamente (anche perchè se non ringraziavo ampiamente ed umilmente erano cazzi amari).
Tuttavia, ho avuto la proibizione di lavorare per mantenermi all'epoca, dovendo cmq prostrarmi per ringraziare della fortuna che avevo.
Non mi sarebbe piaciuto essere così povera e disastrata da non poter studiare.
Ma dover lavorare per studiare, e però tornare la sera a casa col desiderio di abbracciare mio padre invece che con la paura e il disgusto, l'avrei preferito.