Dopo un anno di separazione, non riesco a riprendermi e non capisco più niente ...

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mafalda76

Utente
Dopo un anno di separazione, non riesco a riprendermi e non capisco più niente ...

Carissimi,
ricorro a questo forum per cercare aiuto perché sto malissimo.
Vi racconto in breve la mia storia.
Insieme da 10 anni, quell'amore che si riconosce come "ci siamo trovati, è lui l'uomo della mia vita". Diciamo nove anni di serenità e amore e meraviglia, anche se con i soliti problemi che si affrontano e si risolvono, una vita insieme splendida. Poi inizia un periodo pesante, lui musicista, non lavora, non progetta, io a spaccarmi la schiena in tutti i modi per sopravvivere, io che ho bisogno di miglioramenti e evoluzioni, lui fermo, immobile...non facevamo più l'amore...non c'era più vita di coppia.
Io, dopo seri problemi di famiglia e conseguenti attacchi di panico invalidanti, decido di andare in terapia per risolvere e lì succede il patatrac. Mi smuove tutto dentro, cerco aria, cerco un'altra vita, pur continuando ad amare tantissimo mio marito. Ma cerco altro, cerco nuovi amici, mi attacco a nuove persone, nuovi ambienti, cerco di coinvolgerlo ma lui non è interessato, non si trova bene. Compare questa persona che mi fa sentire bene ed ecco il disastro. Mio marito sa tutto, gli dico che è solo un amico ma lui è geloso. E aveva ragione.
Poi, decidiamo che siamo incapaci di risolvere e che forse separandoci per un pò avremmo potuto risolvere. Io vado via, perché abitavamo sotto casa della mamma e non potevamo fare altrimenti. Ospite da amiche, l'altra persona scompare, la allontano nel giro di poco perché mi rendo conto dell'errore. Continuo ad avere mio marito come punto di riferimento. Dopo qualche mese e tante discussioni, ci ritroviamo insieme, a fare l'amore e io spero di evolva, ma niente. Dopo ancora qualche mese, gli dico che vorrei riprovare, che io amo lui e solo lui, ma lui niente...Lui in un anno, non ha fatto nulla per riprendermi, nulla per aiutarmi che ero senza casa, nulla di nulla...si è allontanato, mi ha mollato e basta. Così, come se non esistessi più. Fatto sta che dopo 1 anno, e tante fasi passate, per me tutte di assenza e perdizione, di tentativi di vivere senza pensarci, dicendomi "passerà", io vorrei morire. Ho perso il senso della vita. Lui ha un'altra. Lui mi ha detto che non mi ama più, che non è più attratto da me. Io non trovo senso. Non sto qui a raccontarvi le condizioni di vita che ho, che metterebbero chiunque in crisi, ma parlo solo dell'amore quello vero e profondissimo.
Si, ho sbagliato. Ho chiesto scusa in tutti i modi, ho cercato di far capire che ero in totale disequilibrio, senza punti fermi, che ho sbagliato ma ero stravolte, non capivo niente e che sono stata e sto malissimo...dopo un anno ancora non passa e io non posso credere di aver perso lui e la nostra famiglia. Io vorrei solo morire...
Vi prego, se qualcuno ha vissuto qualcosa di simile, mi dica cosa posso fare, come posso reagire...non capisco più nulla...Grazie...
 

Ultimo

Escluso
Carissimi,
ricorro a questo forum per cercare aiuto perché sto malissimo.
Vi racconto in breve la mia storia.
Insieme da 10 anni, quell'amore che si riconosce come "ci siamo trovati, è lui l'uomo della mia vita". Diciamo nove anni di serenità e amore e meraviglia, anche se con i soliti problemi che si affrontano e si risolvono, una vita insieme splendida. Poi inizia un periodo pesante, lui musicista, non lavora, non progetta, io a spaccarmi la schiena in tutti i modi per sopravvivere, io che ho bisogno di miglioramenti e evoluzioni, lui fermo, immobile...non facevamo più l'amore...non c'era più vita di coppia.
Io, dopo seri problemi di famiglia e conseguenti attacchi di panico invalidanti, decido di andare in terapia per risolvere e lì succede il patatrac. Mi smuove tutto dentro, cerco aria, cerco un'altra vita, pur continuando ad amare tantissimo mio marito. Ma cerco altro, cerco nuovi amici, mi attacco a nuove persone, nuovi ambienti, cerco di coinvolgerlo ma lui non è interessato, non si trova bene. Compare questa persona che mi fa sentire bene ed ecco il disastro. Mio marito sa tutto, gli dico che è solo un amico ma lui è geloso. E aveva ragione.
Poi, decidiamo che siamo incapaci di risolvere e che forse separandoci per un pò avremmo potuto risolvere. Io vado via, perché abitavamo sotto casa della mamma e non potevamo fare altrimenti. Ospite da amiche, l'altra persona scompare, la allontano nel giro di poco perché mi rendo conto dell'errore. Continuo ad avere mio marito come punto di riferimento. Dopo qualche mese e tante discussioni, ci ritroviamo insieme, a fare l'amore e io spero di evolva, ma niente. Dopo ancora qualche mese, gli dico che vorrei riprovare, che io amo lui e solo lui, ma lui niente...Lui in un anno, non ha fatto nulla per riprendermi, nulla per aiutarmi che ero senza casa, nulla di nulla...si è allontanato, mi ha mollato e basta. Così, come se non esistessi più. Fatto sta che dopo 1 anno, e tante fasi passate, per me tutte di assenza e perdizione, di tentativi di vivere senza pensarci, dicendomi "passerà", io vorrei morire. Ho perso il senso della vita. Lui ha un'altra. Lui mi ha detto che non mi ama più, che non è più attratto da me. Io non trovo senso. Non sto qui a raccontarvi le condizioni di vita che ho, che metterebbero chiunque in crisi, ma parlo solo dell'amore quello vero e profondissimo.
Si, ho sbagliato. Ho chiesto scusa in tutti i modi, ho cercato di far capire che ero in totale disequilibrio, senza punti fermi, che ho sbagliato ma ero stravolte, non capivo niente e che sono stata e sto malissimo...dopo un anno ancora non passa e io non posso credere di aver perso lui e la nostra famiglia. Io vorrei solo morire...
Vi prego, se qualcuno ha vissuto qualcosa di simile, mi dica cosa posso fare, come posso reagire...non capisco più nulla...Grazie...
L'amore, quello delle fiabe non esiste, esiste quella voglia che con la crescita della "famiglia" si chiama maturità e maturazione di questa. Se uno dei due decide nel tempo la separazione, per un qualsiasi motivo, vuol dire che uno dei due ha fatto la sua scelta, questa si deve rispettare. Eventualmente bisognerebbe capire i motivi che hanno portato alla separazione, e accettarli.

Vivere nel ricordo è giusto, trasformarlo tipo in un'icona o chimera, è soltanto una maniera per volersi far male.
 

mafalda76

Utente
Noi abbiamo deciso insieme di separarci, perché forse ci avrebbe aiutato a ritrovato noi stessi e il nostro amore...per me è stato così, per lui no...ma non riesco a guardarlo, non riesco a trovare un senso.
Sono esageratamente profonda e per me il nostro amore era qualcosa di speciale.
L'ho lasciato libero di decidere e di capire ma non posso credere che io non sia più niente per lui...cioè...tutti mi dicono che passerà, ma dopo un anno e tante fasi, torna sempre, torna ed è così doloroso che non riesco a viverlo
 

sienne

lucida-confusa
Ciao e benvenuta!

mi dispiace tantissimo, per questo periodo così oscuro che stai vivendo.

leggendo la tua storia, mi sono chiesta, perché ritieni ancora, che lui sia l'uomo giusto?
cioè, in una famiglia ... in una vita di coppia, si tiene conto anche dell'altra parte.
Lui è rimasto senza lavoro ... e tu ti sei spaccata la schiena. E lui? L'ho ha visto? Ha visto te?
Sei entrata in crisi ... vi siete allontanati ... e lui, cosa ha fatto? Ti ha cercata?
ecc. ecc.

Ora ha un'altra ...

Sai cosa penso? Affinché le cose andavano bene ... lui si accomodava.
Ora, un ritrovarsi ... richiederebbe lavoro, un impegnarsi,
un interrogarsi, un ammettere di aver anche sbagliato ...

Credo ... che vi è una cosa ... non era l'uomo giusto per te ...
Tu non vali questo tipo di abbandono! Sbaglio o non sbaglio.
Non vali, di essere stata trattata anche prima così ...
Qua vi è qualcosa di molto sbagliato!

sienne
 

Ultimo

Escluso
Ciao e benvenuta!

mi dispiace tantissimo, per questo periodo così oscuro che stai vivendo.

leggendo la tua storia, mi sono chiesta, perché ritieni ancora, che lui sia l'uomo giusto?
cioè, in una famiglia ... in una vita di coppia, si tiene conto anche dell'altra parte.
Lui è rimasto senza lavoro ... e tu ti sei spaccata la schiena. E lui? L'ho ha visto? Ha visto te?
Sei entrata in crisi ... vi siete allontanati ... e lui, cosa ha fatto? Ti ha cercata?
ecc. ecc.

Ora ha un'altra ...

Sai cosa penso? Affinché le cose andavano bene ... lui si accomodava.
Ora, un ritrovarsi ... richiederebbe lavoro, un impegnarsi,
un interrogarsi, un ammettere di aver anche sbagliato ...

Credo ... che vi è una cosa ... non era l'uomo giusto per te ...
Tu non vali questo tipo di abbandono! Sbaglio o non sbaglio.
Non vali, di essere stata trattata anche prima così ...
Qua vi è qualcosa di molto sbagliato!

sienne

Ho pensato la stessa cosa.
 
Noi abbiamo deciso insieme di separarci, perché forse ci avrebbe aiutato a ritrovato noi stessi e il nostro amore...per me è stato così, per lui no...ma non riesco a guardarlo, non riesco a trovare un senso.
Sono esageratamente profonda e per me il nostro amore era qualcosa di speciale.
L'ho lasciato libero di decidere e di capire ma non posso credere che io non sia più niente per lui...cioè...tutti mi dicono che passerà, ma dopo un anno e tante fasi, torna sempre, torna ed è così doloroso che non riesco a viverlo

Mi sta sul culo da come ne parli.
Dev'essere una persona senza sentimenti.
10 anni insieme e ti tratta come se non esistessi? È una merda
Ma l'altro? Non puoi ricontattarlo?
 

Ultimo

Escluso
Noi abbiamo deciso insieme di separarci, perché forse ci avrebbe aiutato a ritrovato noi stessi e il nostro amore...per me è stato così, per lui no...ma non riesco a guardarlo, non riesco a trovare un senso.
Sono esageratamente profonda e per me il nostro amore era qualcosa di speciale.
L'ho lasciato libero di decidere e di capire ma non posso credere che io non sia più niente per lui...cioè...tutti mi dicono che passerà, ma dopo un anno e tante fasi, torna sempre, torna ed è così doloroso che non riesco a viverlo

Sai Mafalda, indipendentemente dalla tua storia, sai cosa ho pensato? Che arrivando ad una certa età o ad un tot numero di anni di convivenza sarebbe necessario smetterla di fare gli adolescenti, questo per non piangersi addosso dopo aver comunemente preso una scelta.

Mi dispiace apparire duro nelle risposte, non voglio esserlo, quindi prendi le mie parole diversamente da quello che possono apparire, perchè sicuramente non voglio nè offenderti nè altro ancora, l'intento è quello di scrivere ciò che penso. Sperando di esserti d'aiuto.
 

sienne

lucida-confusa
Sai Mafalda, indipendentemente dalla tua storia, sai cosa ho pensato? Che arrivando ad una certa età o ad un tot numero di anni di convivenza sarebbe necessario smetterla di fare gli adolescenti, questo per non piangersi addosso dopo aver comunemente preso una scelta.

Mi dispiace apparire duro nelle risposte, non voglio esserlo, quindi prendi le mie parole diversamente da quello che possono apparire, perchè sicuramente non voglio nè offenderti nè altro ancora, l'intento è quello di scrivere ciò che penso. Sperando di esserti d'aiuto.
Ciao Ultimo,

si ... direi, espresso in modo duro ...
tenendo conto dello stato d'animo di Mafalda.

Cara Mafalda,
tu parli d'amore ... una vita assieme ...
forse te lo ha fatto credere, forse tu lo volevi credere.
Si ... credere. Perché la realtà ha dimostrato, che amore non era.

Accendi il tuo senso critico ... e fa un viaggio attraverso la vostra storia.
Probabilmente ... trovarei alcune risposte ...

sienne
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Carissimi,
ricorro a questo forum per cercare aiuto perché sto malissimo.
Vi racconto in breve la mia storia.
Insieme da 10 anni, quell'amore che si riconosce come "ci siamo trovati, è lui l'uomo della mia vita". Diciamo nove anni di serenità e amore e meraviglia, anche se con i soliti problemi che si affrontano e si risolvono, una vita insieme splendida. Poi inizia un periodo pesante, lui musicista, non lavora, non progetta, io a spaccarmi la schiena in tutti i modi per sopravvivere, io che ho bisogno di miglioramenti e evoluzioni, lui fermo, immobile...non facevamo più l'amore...non c'era più vita di coppia.
Io, dopo seri problemi di famiglia e conseguenti attacchi di panico invalidanti, decido di andare in terapia per risolvere e lì succede il patatrac. Mi smuove tutto dentro, cerco aria, cerco un'altra vita, pur continuando ad amare tantissimo mio marito. Ma cerco altro, cerco nuovi amici, mi attacco a nuove persone, nuovi ambienti, cerco di coinvolgerlo ma lui non è interessato, non si trova bene. Compare questa persona che mi fa sentire bene ed ecco il disastro. Mio marito sa tutto, gli dico che è solo un amico ma lui è geloso. E aveva ragione.
Poi, decidiamo che siamo incapaci di risolvere e che forse separandoci per un pò avremmo potuto risolvere. Io vado via, perché abitavamo sotto casa della mamma e non potevamo fare altrimenti. Ospite da amiche, l'altra persona scompare, la allontano nel giro di poco perché mi rendo conto dell'errore. Continuo ad avere mio marito come punto di riferimento. Dopo qualche mese e tante discussioni, ci ritroviamo insieme, a fare l'amore e io spero di evolva, ma niente. Dopo ancora qualche mese, gli dico che vorrei riprovare, che io amo lui e solo lui, ma lui niente...Lui in un anno, non ha fatto nulla per riprendermi, nulla per aiutarmi che ero senza casa, nulla di nulla...si è allontanato, mi ha mollato e basta. Così, come se non esistessi più. Fatto sta che dopo 1 anno, e tante fasi passate, per me tutte di assenza e perdizione, di tentativi di vivere senza pensarci, dicendomi "passerà", io vorrei morire. Ho perso il senso della vita. Lui ha un'altra. Lui mi ha detto che non mi ama più, che non è più attratto da me. Io non trovo senso. Non sto qui a raccontarvi le condizioni di vita che ho, che metterebbero chiunque in crisi, ma parlo solo dell'amore quello vero e profondissimo.
Si, ho sbagliato. Ho chiesto scusa in tutti i modi, ho cercato di far capire che ero in totale disequilibrio, senza punti fermi, che ho sbagliato ma ero stravolte, non capivo niente e che sono stata e sto malissimo...dopo un anno ancora non passa e io non posso credere di aver perso lui e la nostra famiglia. Io vorrei solo morire...
Vi prego, se qualcuno ha vissuto qualcosa di simile, mi dica cosa posso fare, come posso reagire...non capisco più nulla...Grazie...
Mi dispiace ma x quanto tu abbia sbagliato all'inizio (forse?) a me sembra che tu sia stata da sempre innamorata e lui si sian nel tempo distaccato sempre più ...arrivo quai a pensare che lui abbia colto l'occasione della tua confusione e del tuo sbandamento per fare quel passo (separazione) che non aveva avuto il coraggio di attuare ... Magari mi sbaglio ma dal tuo racconto mi sembra che lui aspetti gli eventi senza agire ..un peso morto o un'opportunista ...in questi 10 anni quali iniziative ha preso per voi? E quando ti ha visto smarrita ti ha chiesto spiegazioni? Ha cercato di capire? Insomma si è realmente preoccupato di voi?
 

mafalda76

Utente
Cari...prima di tutto grazie che dedicare del tempo per aiutare una persona che nemmeno conoscete è sorprendete e vi sono davvero grata...Poi, si, avete ragione...anche tu Ultimo, che usi parole dure, non preoccuparti...me le dico da sola...sempre meglio essere sinceri che trattenersi, lo preferisco sempre!
Si, è vero...lui non si è mosso, lui era ed è rimasto immobile quando sono iniziati i problemi. O meglio, lo vedevo sperso, forse non sapeva cosa fare, ma per farmi sentire il suo interesse, non ha fatto nulla...
Il problema è che continuo a sentire un peso enorme per l'errore che ho fatto. Sicuramente saprete che quando sei analisi, spesso accade che tutti i tuoi io si ritrovino confusi e agisci in un modo che poi ti svegli un giorno e dici" ma che ho fatto? non ero io!" e così è successo a me...ho cercato un'altra me, che però non era quello che volevo. Cercavo una fuga da quello che mi stava facendo soffrire, forse il rendermi conto che non sentivo da parte sua tutto l'amore a cui ero abituata e che ho sempre cercato.
Ho cercato in tutti i modi di scusarmi, di far capire cosa mi era successo, di far capire quanto stessi male per averlo fatto soffrire e pensavo di esserci riuscita. Ma invece continuo a sentire il peso di ciò come se tutto dipendesse da quello.
Certo, anche lui ha avuto storie passeggere dopo la separazione, ma io non ho sofferto, perché sapevo che ero io il suo cuore e che magari cercava un modo per non pensare alla sofferenza e non sono così piccola da attaccarmi a una notte di sesso per pensare che non mi amasse più. Che poi è quello che ho passato io. Ma ora vedo solo lui che soffre, per colpa mia. Niente di più.
Certo, lui non ha fatto nulla. Ho continuato a ripetermi, in tutto questo tempo, "siamo cambiati", o meglio, io ero cambiata, cercavo qualcosa di sicuro, cercavo responsabilità e famiglia e sicurezza e lui non ha fatto nulla per dimostrarmi che voleva aiutarmi a stare meglio. Ma questa è la razionalità, non è quello che davvero sento...
Purtroppo tra noi c'è un legame empatico che non riesco ad allentare...le sue posture, i suoi sguardi, le sue parole...vivo la sua sofferenza, quella interna, quella profondissima e sento che quel legame è l'amore che ho sempre cercato.
Con lui avevo raggiunto la serenità, bastavamo noi, sul divano, un bel film, due coccole e due risate e quella era quella che dovrebbe essere la felicità.
E come faccio ora? Come posso accettare che quello che per me era l'obiettivo raggiunto, non ci sia più???
Oddio...impazzirò...credo che impazzirò...
 

sienne

lucida-confusa
Ciao Mafalda,

te lo ha detto lui, che soffre? o è una tua deduzione ...

se te lo ha detto lui, l'altra allora che ruolo ha? ...

scusa, solo per capire ...

sienne
 

mafalda76

Utente
Ciao Sienne, no, in realtà io parlo di quando stavamo ancora tentando insieme, di quando ci eravamo appena separati, di quella sofferenze lì, parlo, cioè di un anno fa...Io non ho smesso di soffrire, per quanto come ho accennato prima, mi sia anestetizzata per un pò perchè non ce la facevo a viverla, quella sofferenza...ma è sempre stata lì e ho sempre saputo che prima o poi sarebbe arrivato il momento di viverla tutta. Lui ora non soffre, no che non soffre...anzi, lui sta benissimo!
 
Se non riesce a perdonarti un errore vuol dire che non ci tiene tanto a te. Tutti possono sbagliare. Una persona che compie UN unico errore e che poi è pentita e soprattutto come dici tu eri in una fase particolare per cui non ti riconosci nemmeno in quello che hai fatto... Hai tutti i diritti di avere un'altra possibilità. Se lui soffre così tanto deve farsi curare. Tu non puoi più fare nulla. Deve farsi curare. E soprattutto, visto che poi ha fatto i suoi porci comodi quando gli pareva, non è giusto che continui a farti sentire in colpa.

Quanti anni hai?
 
Ciao Sienne, no, in realtà io parlo di quando stavamo ancora tentando insieme, di quando ci eravamo appena separati, di quella sofferenze lì, parlo, cioè di un anno fa...Io non ho smesso di soffrire, per quanto come ho accennato prima, mi sia anestetizzata per un pò perchè non ce la facevo a viverla, quella sofferenza...ma è sempre stata lì e ho sempre saputo che prima o poi sarebbe arrivato il momento di viverla tutta. Lui ora non soffre, no che non soffre...anzi, lui sta benissimo!

Ah ecco, non soffre. Sta benissimo. Che vada a fanculo allora. Se ci ha messo così poco tempo a riprendersi e a stare benissimo non puoi fare altro che andare avanti e fartene una ragione. Sicuramente è una persona superficiale e non gli è mai importato granché di te
 

mafalda76

Utente
Ho 37 anni...e lui ora sta bene...sono io che sto pensando di tornare in analisi perché non riesco a superare questo momento...e sono spaventata...io sono attaccata alla vita da pazzi ma ora mi sento così persa che ho paura...
 
Ho 37 anni...e lui ora sta bene...sono io che sto pensando di tornare in analisi perché non riesco a superare questo momento...e sono spaventata...io sono attaccata alla vita da pazzi ma ora mi sento così persa che ho paura...

Ecco brava, torna in analisi. Se hai pensieri suicidi ti consiglio anche uno psichiatra. Hai 37 anni, sei ancora giovane e sei in tempo per tornare a vivere una vita vera. Magari troverai anche qualcuno un po' meno egoista, chissà?
 

sienne

lucida-confusa
Ciao Mafalda,

ho qualche anno in più ... e mi trovo in separazione, dopo 21 anni ...
è difficile. sì, sicuramente. ma rifletti, su cosa esattamente sei triste e disperata?
cioè, dipende così tanto da lui? un lui, che nell'arco di così poco tempo ha voltato pagina?
ha spazzato via la vostra storia ...

rimani con i piedi per terra! e osserva cosa hai tu! ...
spesso si fa un calcolo inconsapevole sbagliato:
sola = non posso raggiungere totalmente lo stare bene
solo un due = si può vivere totalmente
nasconde la paura, di proseguire da sola ... di incompletezza ...

non è vero!
e poi sei giovane ...
tu sei completa e hai tutto!

punta l'occhiata su quello che hai e su quello che sei!

e quoto Quintina ...

sienne
 

mafalda76

Utente
Io vi ringrazio, davvero...sia Quintina che Sienne...ma come mi sembra di aver fatto capire, ho una consapevolezza di me stessa e dei miei strumenti abbastanza forte...e il voler tornare in analisi è solo un pensiero che mi viene quando mi rendo conto di stare troppo a pezzi. In questo caso, non c'è bisogno di essere duri, ma solo di cercare di capire come sto. Sempre mi sono detta che lui avesse fatto troppo presto a cancellarmi, a non pensarmi più, a non preoccuparsi minimamente di come stessi io, che me ne sono dovuta andare di casa, lasciare tutto, i miei gatti, il mio cane, che vi assicuro che è ancora un'assenza enorme e sono ancora in bilico, senza casa, senza un punto fisso...Ora, ho analizzato bene la situazione e so bene che, ora, non è paura di stare sola...Io sto bene, da sola, ma sto bene SOLO da sola...non riesco a vedere un futuro ricostruito con qualcuno, non riesco a pensare di amare qualcun'altro...perché ho amato lui più di me stessa e forse è stato quello l'errore...ma io sono così, totale, non sono nata single, ho bisogno di condividere la mia vita, è quello che mi piace e mi fa stare bene...Ripeto, sto bene da sola, mi curo, non sono a quel punto di depressione, ecco...Ma quello che mi devasta è pensare che magari io abbia sbagliato nel momento più delicato e abbia causato il suo allontanamento definitivo...Questo mi distrugge.
 

Tebe

Egocentrica non in incognito
Cari...prima di tutto grazie che dedicare del tempo per aiutare una persona che nemmeno conoscete è sorprendete e vi sono davvero grata...Poi, si, avete ragione...anche tu Ultimo, che usi parole dure, non preoccuparti...me le dico da sola...sempre meglio essere sinceri che trattenersi, lo preferisco sempre!
Si, è vero...lui non si è mosso, lui era ed è rimasto immobile quando sono iniziati i problemi. O meglio, lo vedevo sperso, forse non sapeva cosa fare, ma per farmi sentire il suo interesse, non ha fatto nulla...
Il problema è che continuo a sentire un peso enorme per l'errore che ho fatto. Sicuramente saprete che quando sei analisi, spesso accade che tutti i tuoi io si ritrovino confusi e agisci in un modo che poi ti svegli un giorno e dici" ma che ho fatto? non ero io!" e così è successo a me...ho cercato un'altra me, che però non era quello che volevo. Cercavo una fuga da quello che mi stava facendo soffrire, forse il rendermi conto che non sentivo da parte sua tutto l'amore a cui ero abituata e che ho sempre cercato.
Ho cercato in tutti i modi di scusarmi, di far capire cosa mi era successo, di far capire quanto stessi male per averlo fatto soffrire e pensavo di esserci riuscita. Ma invece continuo a sentire il peso di ciò come se tutto dipendesse da quello.
Certo, anche lui ha avuto storie passeggere dopo la separazione, ma io non ho sofferto, perché sapevo che ero io il suo cuore e che magari cercava un modo per non pensare alla sofferenza e non sono così piccola da attaccarmi a una notte di sesso per pensare che non mi amasse più. Che poi è quello che ho passato io. Ma ora vedo solo lui che soffre, per colpa mia. Niente di più.
Certo, lui non ha fatto nulla. Ho continuato a ripetermi, in tutto questo tempo, "siamo cambiati", o meglio, io ero cambiata, cercavo qualcosa di sicuro, cercavo responsabilità e famiglia e sicurezza e lui non ha fatto nulla per dimostrarmi che voleva aiutarmi a stare meglio. Ma questa è la razionalità, non è quello che davvero sento...
Purtroppo tra noi c'è un legame empatico che non riesco ad allentare...le sue posture, i suoi sguardi, le sue parole...vivo la sua sofferenza, quella interna, quella profondissima e sento che quel legame è l'amore che ho sempre cercato.
Con lui avevo raggiunto la serenità, bastavamo noi, sul divano, un bel film, due coccole e due risate e quella era quella che dovrebbe essere la felicità.
E come faccio ora? Come posso accettare che quello che per me era l'obiettivo raggiunto, non ci sia più???
Oddio...impazzirò...credo che impazzirò...

ho letto fino qui.
Intanto benvenuta e si fa per dire, poi.
Tra voi c'è un legame empatico, ma no. Non c'è. O meglio tu lo hai. Solo tu. Sei tu che riconosci i suoi sguardi. Le sue posture. Le sue espressioni. Tu e solo tu.
Lui ha un altra. L'empatia, se mai ne fosse capace, al limite la prova con lei.
Perchè se lui fosse interessato a te, come donna con cui ha vissuto 10 anni della sua vita, avrebbe scalato montagne per riprenderti.
Non ha fatto nulla di tutto questo. Anzi. Si sta rifacendo una vita con un altra.


E tu non impazzirai. Non ti permettere di impazzire. Troppo comodo così. E' la scusante per tutto.
Dico sempre che non vedo l'ora di arrivare a settanta anni per poter dire e fare che cazzo voglio, e naturalmente userò la scusa che ho la demenza senile, tanto anche quella insieme alla schizofrenia e altre cosucole è di famiglia Tebana.

Mafalda tu vivi al passato. Sei ancorata lì. Vedi segni tipo Medjugorje da lui che esistono solo nella tua testa. Non è più lo stesso uomo.
Io capisco che sia più facile e meno doloroso vedere cose. Dare un senso a delle occhiate, che magari due anni fa un senso lo avevano ma oggi? Oggi non credo. Tutto sta a dimostrarlo.
Non è con te. E nemmeno si è interessato o si interessa di come vivi.
Ma che uomo è?
Mafalda. Cerca. Di aprire. Gli occhietti santi.
Tu lo ami ancora d' accordo e si sa, quando si hanno le cataratte amorose non si vede un cazzo di niente, però.
Oggettivamente. Cosa vedi in lui?
Cosa fa per te? Cosa ti dice?
Tu scrivi al passato.
Ma il passato è là dietro.
Non è davanti.



e non mi rileggo nemmeno, quindi ti becchi pure refusi e errori ortografici.
Oltre alle virgole random e i punti al loro posto
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Carissimi,
ricorro a questo forum per cercare aiuto perché sto malissimo.
Vi racconto in breve la mia storia.
Insieme da 10 anni, quell'amore che si riconosce come "ci siamo trovati, è lui l'uomo della mia vita". Diciamo nove anni di serenità e amore e meraviglia, anche se con i soliti problemi che si affrontano e si risolvono, una vita insieme splendida. Poi inizia un periodo pesante, lui musicista, non lavora, non progetta, io a spaccarmi la schiena in tutti i modi per sopravvivere, io che ho bisogno di miglioramenti e evoluzioni, lui fermo, immobile...non facevamo più l'amore...non c'era più vita di coppia.
Io, dopo seri problemi di famiglia e conseguenti attacchi di panico invalidanti, decido di andare in terapia per risolvere e lì succede il patatrac. Mi smuove tutto dentro, cerco aria, cerco un'altra vita, pur continuando ad amare tantissimo mio marito. Ma cerco altro, cerco nuovi amici, mi attacco a nuove persone, nuovi ambienti, cerco di coinvolgerlo ma lui non è interessato, non si trova bene. Compare questa persona che mi fa sentire bene ed ecco il disastro. Mio marito sa tutto, gli dico che è solo un amico ma lui è geloso. E aveva ragione.
Poi, decidiamo che siamo incapaci di risolvere e che forse separandoci per un pò avremmo potuto risolvere. Io vado via, perché abitavamo sotto casa della mamma e non potevamo fare altrimenti. Ospite da amiche, l'altra persona scompare, la allontano nel giro di poco perché mi rendo conto dell'errore. Continuo ad avere mio marito come punto di riferimento. Dopo qualche mese e tante discussioni, ci ritroviamo insieme, a fare l'amore e io spero di evolva, ma niente. Dopo ancora qualche mese, gli dico che vorrei riprovare, che io amo lui e solo lui, ma lui niente...Lui in un anno, non ha fatto nulla per riprendermi, nulla per aiutarmi che ero senza casa, nulla di nulla...si è allontanato, mi ha mollato e basta. Così, come se non esistessi più. Fatto sta che dopo 1 anno, e tante fasi passate, per me tutte di assenza e perdizione, di tentativi di vivere senza pensarci, dicendomi "passerà", io vorrei morire. Ho perso il senso della vita. Lui ha un'altra. Lui mi ha detto che non mi ama più, che non è più attratto da me. Io non trovo senso. Non sto qui a raccontarvi le condizioni di vita che ho, che metterebbero chiunque in crisi, ma parlo solo dell'amore quello vero e profondissimo.
Si, ho sbagliato. Ho chiesto scusa in tutti i modi, ho cercato di far capire che ero in totale disequilibrio, senza punti fermi, che ho sbagliato ma ero stravolte, non capivo niente e che sono stata e sto malissimo...dopo un anno ancora non passa e io non posso credere di aver perso lui e la nostra famiglia. Io vorrei solo morire...
Vi prego, se qualcuno ha vissuto qualcosa di simile, mi dica cosa posso fare, come posso reagire...non capisco più nulla...Grazie...
intanto trovati una sistemazione ed un bravo divorzista,per il resto benvenuta.

direi che stai parecchio sott'acqua,quindi per ora cerca di ritornare in te,come uscirne lo vedremo. hai figli?
 
Stato
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