Non ho detto che debbano assimilarlo nel suo significato adulto. Ma, magari, con un po di accorgimenti (vedere entrambi i genitori sempre, etc etc) potrebbero non esserne devastati. Perché, in casa, adesso, credi che ci sia un clima rose e fiori? IL divorzio è una batosta incredibile, specie poi se la madre o il padre vanno a km e km di distanza. Una separazione, transitoria, potrebbe (dico: potrebbe), se gestita oculatamente di comune accordo, essere il minore dei mali. Credo.
Concordo.
Anche perchè mi hai fatto venire in mente una cosa che era persa nelle mie memorie.
COrreva l'anno 1971.
Eravamo tre bambini piccoli.
Mia madre era stufa agra e ogni sera si sfogava con mio padre e diceva basta io torno dai miei.
Lui per tutta risposta se ne tornava a lavorare dalla sua amante: l'officina.
Poi avvenne che mio padre andò per due mesi all'ospedale per una grave crisi reumatica.
Dalla sera alla mattina mia madre provò nelle sue carni cos'era la sua vita senza mio padre.
Arrivò Natale e io ero incazzato perchè non c'era albero, nè presepe, e dicevo a mia madre...visto sei una buona a nulla...
Da quando mio padre tornò non la sentii mai più osare fare certi discorsi.
Dopo anni ho capito che la lite era così.
Ecco, alla domenica, le mogli degli operai sono a spasso, e invece tu sei pieno di debiti e lavori pure la domenica, per quel casso di attività che ti sei piantato.
Ma è anche vero, signori miei, che mia madre non ha MAI lavorato in vita sua, e la nostra famiglia ha goduto di un benessere maggiore delle famiglie operaie.
Ma anche mia madre cercava la "poesia" del matrimonio.
Per mio padre, una volta sfamato moglie e figli, il suo dovere era fatto.