E' come un sortilegio ...

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Eratò

Utente di lunga data
Sono d'accordo e me lo ripeto anche per me stesso. Ma è proprio questa la parte difficile, per me.
Ma è difficile alla luce di un tradimento.... Già. Perché il tradimento cambia la prospettiva. Ciò che prima non era un difetto dopo lo diventa e per la perdita di fiducia e nel gran calderone si aggiunge ogni piccolo elemento... Ma in realtà la persona è la stessa, siamo noi che siamo diventati intolleranti....
 

oro.blu

Never enough
...è una parola!
Qui dobbiamo rimboccarci le maniche noi, gli inviti non so neanche più cosa siano!!
Ma questo è il meno, se sto bene lo faccio volentierissimo...
e chi se ne frega se gli altri gli gli inviti non sanno cosa sono....anch'io per 10 anni, sempre a casa mia. sempre a rompermi le scatole a organizzare pulire sistemare prima e dopo....un anno ho detto a mia sorella, dai per una volta fai tu... da allora andiamo al ristorante :cool:

Come te sono "imprigionata" ma le cose che proprio non sopporto più le taglio. Comincia dal Natale che tanto non è indispensabile
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
E quante volte l'ho dichiarato che è il male minore!!
lo dichiari a noi. ma a noi frega il giusto. non per essere cattivi, ma perchè è così

non siamo noi che dobbiamo essere convinti. è te stessa che devi convincere.
 
Che Diletta non si voglia separare è ovvio. Che Diletta abbia dei culmini di sofferenza pure. Partendo dal idea che lei non vuole fare una determinata scelta la si dovrebbe consigliare. L'avra scelto e lo sentirà come unica via di uscita. Fatti suoi. Ma non è che ogni volta che arriva qui a sfogarsi bisogna dirle "L'hai scelto e ben ti sta...".Secondo me è l'ascolto e lo sfogo che cerca...
Si secondo me cerca conforto.
 
Non confondiamo obblighi con scelte e doveri in base alle scelte fatte, per piacere, sono altra cosa.
Qua non si parla di benzina.
Allora facciamo un altro esempio.
O scegli di entrare in amministrazione controllata o portiamo i libri in tribunale.
Scegli.
Se abbandoniamo il compagno di una vita abbandoniamo anche tutto quello che lui ha rappresentato per noi per tanti anni.
Io penso che il dolore di Diletta non riguardi più tanto le umiliazioni da tradimento, quanto una sorta di sofferenza interiore.
Cioè lei direbbe a suo marito: Ma guarda in che condizione mi hai messo.
Cioè è come se dicessi a mio padre, rifatti una vita con una nuova compagna e il dolore ti passerà.
 

spleen

utente ?
Allora facciamo un altro esempio.
O scegli di entrare in amministrazione controllata o portiamo i libri in tribunale.
Scegli.
Se abbandoniamo il compagno di una vita abbandoniamo anche tutto quello che lui ha rappresentato per noi per tanti anni.
Io penso che il dolore di Diletta non riguardi più tanto le umiliazioni da tradimento, quanto una sorta di sofferenza interiore.
Cioè lei direbbe a suo marito: Ma guarda in che condizione mi hai messo.
Cioè è come se dicessi a mio padre, rifatti una vita con una nuova compagna e il dolore ti passerà.
No.
Il dolore di Diletta deriva dalla consapevolezza dell' impotenza, ed è un problema suo, è lei il suo problema.
Quanto alla frase in neretto, non attribuirmi cose che non ho mai scritto, nè inteso affermare. Ho scritto cose diverse.

Del resto qua nessuno vuole male a Diletta.
 
Ultima modifica:

Mary The Philips

Utente di lunga data
No.
Il dolore di Diletta deriva dalla consapevolezza dell' impotenza, ed è un problema suo, è lei il suo problema.
Quanto alla frase in neretto, non attribuirmi cose che non ho mai inteso affermare. Ho scritto cose diverse.

Del resto qua nessuno vuole male a Diletta.

Io la capisco Diletta, che' anch'io negli ultimi anni del mio primo matrimonio mi sentivo esattamente cosi: davanti a tre pareti altissime impossibili da scalare e indietro cio' in cui non volevo stare. Tecnicamente una trappola. Ho iniziato a muovermi con circospezione, valutando seriamente la possibilita' di un'altra realta'; il nulla per molto tempo e una sorta di rabbiosa rassegnazione come compagna di vita. Poi e' arrivato da se' il coraggio di rischiare il tutto per tutto, come una miccia accesa da un fulmine casuale, e ho fatto scoppiare la bomba. Nelle mie fantasie a riguardo avrebbe dovuto prendere corpo ogni idea che mi ero fatta sul dopo, e invece la realta' mi ha stupita.
Sentire il diaframma che ristabiliva una sincronia col ritmo della vita, lasciar andare ogni bruttura, dimenticarla quasi, sembra impossibile, ma e' venuto naturale. La Vita, e me stessa (qualcosa in me), mi ha ripresa per i capelli e restituito tutto quanto una relazione malata aveva succhiato via da me.

Ci sono stati anche passaggi difficili, specie con i figli, ma se la spinta verso una sorta di benessere personale, che non chiamerei egoismo, diventa travolgente, tutti intorno finiscono per capire e perfino beneficiarne.

Auguro a Diletta di trovare, in qualsiasi modo, pace. Ma pace vera, non quella finta di certi momenti.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Io la capisco Diletta, che' anch'io negli ultimi anni del mio primo matrimonio mi sentivo esattamente cosi: davanti a tre pareti altissime impossibili da scalare e indietro cio' in cui non volevo stare. Tecnicamente una trappola. Ho iniziato a muovermi con circospezione, valutando seriamente la possibilita' di un'altra realta'; il nulla per molto tempo e una sorta di rabbiosa rassegnazione come compagna di vita. Poi e' arrivato da se' il coraggio di rischiare il tutto per tutto, come una miccia accesa da un fulmine casuale, e ho fatto scoppiare la bomba. Nelle mie fantasie a riguardo avrebbe dovuto prendere corpo ogni idea che mi ero fatta sul dopo, e invece la realta' mi ha stupita.
Sentire il diaframma che ristabiliva una sincronia col ritmo della vita, lasciar andare ogni bruttura, dimenticarla quasi, sembra impossibile, ma e' venuto naturale. La Vita, e me stessa (qualcosa in me), mi ha ripresa per i capelli e restituito tutto quanto una relazione malata aveva succhiato via da me.

Ci sono stati anche passaggi difficili, specie con i figli, ma se la spinta verso una sorta di benessere personale, che non chiamerei egoismo, diventa travolgente, tutti intorno finiscono per capire e perfino beneficiarne.

Auguro a Diletta di trovare, in qualsiasi modo, pace. Ma pace vera, non quella finta di certi momenti.
Chi ha sperimentato il positivo della liberazione può offrire la possibilità di immaginare come può essere sereno il dopo. Ascoltare solo chi ha accettato con rassegnazione le situazioni non aiuta a scegliere per il meglio.
 

Diletta

Utente di lunga data
Ringrazio

tutte e tutti per l'attenzione che mi avete riservato e per la pazienza che avete avuto a leggermi!
Sì, era uno sfogo e mi ha giovato. Scusate comunque se ho utilizzato il forum per questo motivo. :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
tutte e tutti per l'attenzione che mi avete riservato e per la pazienza che avete avuto a leggermi!
Sì, era uno sfogo e mi ha giovato. Scusate comunque se ho utilizzato il forum per questo motivo. :)
Ma ci mancherebbe!
Ognuno lo utilizza come gli pare!
Ci manca solo la sezione bricolage e ti senti i difetto tu che sei in argomento?!:nuke:
Stai meglio?
Guarda che ti strigliamo per affetto :)
 

danny

Utente di lunga data
Le circostanze mi obbligano, la situazione mi obbliga.
Il fatto che non ho un lavoro mi obbliga e la certezza che porterei la famiglia nel peggio.
Questo è realismo: il vedere le cose come stanno e che non cambieranno nel breve periodo.
E' aver scelto fra due mali quello che sembrava, ed è, quello minore, ma sempre due mali erano.

Basta questo.
Direi che non sei sicuramente la sola a tollerare situazioni frustranti perché imbrigliata da necessità economiche.
Facciamo la conta, anche qui?
 

danny

Utente di lunga data
Che Diletta non si voglia separare è ovvio. Che Diletta abbia dei culmini di sofferenza pure. Partendo dal idea che lei non vuole fare una determinata scelta la si dovrebbe consigliare. L'avra scelto e lo sentirà come unica via di uscita. Fatti suoi. Ma non è che ogni volta che arriva qui a sfogarsi bisogna dirle "L'hai scelto e ben ti sta...".Secondo me è l'ascolto e lo sfogo che cerca...

:up::up::up:
 

Tessa

Escluso
Basta questo.
Direi che non sei sicuramente la sola a tollerare situazioni frustranti perché imbrigliata da necessità economiche.
Facciamo la conta, anche qui?
Diletta ha piu' volte scritto di avere i mezzi per andarsene. Ed anche tu se volessi una soluzione la troveresti.
Le necessita' economiche sono l'alibi che nasconde altre paure, iniziare a guardarle in faccia e a riconoscerle e' il primo passo per affrontarle. Non si puo' vivere cosi male.....
 

danny

Utente di lunga data
Sono d'accordo e me lo ripeto anche per me stesso. Ma è proprio questa la parte difficile, per me.

Concordo pienamente.
Non c'è molto da dire.
Se si sta bene, si sta bene.
Se si sta male, ci si dovrebbe lasciare.
Non lo si fa, per le solite ragioni.
Indipendenza economica, opportunità varie, speranze (generalmente disilluse), età, contesto, priorità.
Si sopravvive, si va avanti, ma le frustrazioni emergono e schiacciano le opportunità di serenità e felicità.
Ci si sfoga, perché altrimenti si impazzisce.
Lo si fa con chi regge gli sfoghi (pochi a dire il vero, per tanti solo questo forum), si finge col restante mondo.
Ed è questa finzione a renderci muti di fronte a noi.
Vai in cerca di angoli di sincerità in cui sei veramente tu.
Tutti dicono che la vita si sceglie.
Non è vero: la nostra vita è fatta di interazioni con le azioni degli altri e caso oltre che di scelte personali, e a determinare il risultato non è mai solo la nostra volontà.
Poi dare una risposta del genere a una che non lavora e che deve pure tenersi probabilmente buono il marito che la mantiene è del tutto inutile. Ascoltiamo gli sfoghi, che non sono altro che un modo temporaneo per riappropriarsi di se stessa.
 

danny

Utente di lunga data
Diletta ha piu' volte scritto di avere i mezzi per andarsene. Ed anche tu se volessi una soluzione la troveresti.
Le necessita' economiche sono l'alibi che nasconde altre paure, iniziare a guardarle in faccia e a riconoscerle e' il primo passo per affrontarle. Non si puo' vivere cosi male.....
Perché questa contraddizione?
Che mezzi può avere una che non lavora?
Diletta, puoi spiegare meglio, che non ho capito.
 
Stato
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