Ho letto tutto quello che avete scritto... e ci sono tante cose da aggiungere, in quel momento avevo bisogno di sfogarmi con le cose che mi toccavano più in quel momento.
Io non voglio rendere reale quella persona virtuale, so bene che quello che lui racchiude sono i miei desideri, è pura illusione, ma il fatto di aver pensato al tradimento mi ha dato una scossa per iniziare a fare dei passi nel reale.
Lo so, devo cancellarlo. Ci arrivo. E' un paliativo, un sollievo momentaneo alla solitudine della situazione.
Mio marito al pc gioca, videogiochi di ruolo, giocatore incallito da sempre. Ha sempre parlato poco e io pure, ma c'era una sintonia prima, che ora non c'è più.
Anche io ho pensato che sia ludodipendente... Ma la mia conoscenza è limitata nel campo, ma approfondirò.
Il motivo per cui in passato non gli ho mai rotto l'anima assillandolo con minacce di spaccargli il pc è proprio perchè so che è un tipo introverso, so che altrimenti macera.
Con solo un lavoro le preoccupazioni ci hanno schiacciato, non è facile, sapevo, e mi ha confermato, che videogiocare è un modo di sfogare il nervoso e la preoccupazione.
Io mi sentivo e mi sento inutile perchè non lavorando non posso contribuire al benessere della mia famiglia.
Abbiamo rinunciato a vacanze, vestiti, divertimenti, tutto quello che spendiamo è per nostro figlio, ma su quello nessuno dei due ha mai incolpato l'altro. Sono tempi duri, si tira avanti, ho fatto qualche lavoretto salutario, sempre contratti a tempo determinato, ma nulla che ci abbia potuto dare un po' di respiro.
Così per un po' l'ho lasciato stare... Ma adesso io sono al limite e quindi ho deciso che se non voleva vedere lui, dovevo raccontarglielo io.
Mi aspettavo che se non a fatti, ma almeno a parole mi avrebbe offerto scuse e ti amo, non ti voglio perdere, ne usciremo insieme. Invece no.
Nelle notti peggiori la penso come traccia, parola per parola.. Nei momenti migliori come Vincent Vega.
Non voglio che il mio matrimonio finisca, non senza averci provato davvero a salvare il salvabile, ma adesso sto sedimentando ancora com'è andata l'ultima discussione.
Era tranquillo, e pontificava sulla mia depressione. Io seduta sul divano, lui accanto a me, distaccato, voglio credere che si dimostrasse tranquillo per infondermi serenità, ma mentre le lacrime scendevano sul mio viso lui mi ha solo accarezzato una spalla, dicendomi ci tengo a te.
Ho scritto qui perchè voglio leggere opinioni di chi è fuori da questa storia, nel bene e nel male, occhi diversi che vedono il tutto, perchè a me, per ora, sembra che la strada sia segnata.
Intanto... quantificare da quanto non va più? Da dopo la nascita di mio figlio. Qualcuno ha detto che potrei essere davvero depressa, e confermo che ho sofferto di una forte depressione post parto, e so che adesso non sono del tutto in forma mentalmente, cosa che mi ha portato a rimandare fino al limite il momento di parlare perchè temevo di essere io a vedere tutto nero!
Sono una che tende a riflettere molto, forse troppo, prima di agire. Adesso lo so che sono emotivamente fragile.
Ma se da un lato mi dico che non si può buttare un matrimonio dopo averne parlato solo un paio di volte, dall'altro mi dico chi me lo fa fare di struggermi così per un uomo che evidentemente non mi ama più, che non vuole prendersi la responsabilitò di nulla (e qui potrei aprire un capitolo intero sul suo carattere e modo di affrontare le difficoltà) e che, quando ero in depressione nera, col bimbo di pochi mesi, tornava a casa e,vedendomi con gli occhi gonfi di pianto, irritata e nervosa e brusca con mio figlio, sola tutto il giorno... Non mi ha mai domandato... Anto cosa c'è?
Eh si, qualcuno pensa a ragione che io possa vedere le cose più nere di quelle che sono. Sarà così...
Nel parlare con lui non ho nominato separazione, altri uomini, tradimenti, non volevo accusarlo di nulla, non volevo diventasse un gioco al massacro, un rinfacciargli cose vecchie... speravo solo che capisse che non va tutto bene, e che almeno si ponesse qualche dubbio.
Non volevo arrivare a dovergli mettere un cartello gigante con su scritto "SIAMO UFFICIALMENTE IN CRISI".. forse ho sbagliato, avrei dovuto metterlo subito in allarme e metterlo sulla graticola? Ci sto riflettendo...
A me pare che per lui sia cambiato nulla da quando abbiamo parlato.
Se ho pensato alla separazione? Si, ci ho pensato... dovrei dirglielo? Probabilmente si... E poi consulente, qualcuno lo ha suggerito... non per portare necessariamente alla fine, ma per iniziare a seguire un cammino in comune.
Non so se lo amo più, lo ribadisco, ma certo è che adesso non basta più l'amore per superare le difficoltà e le incomprensioni.
Con orrore ho passato una notte in bianco cercando di ricordare il perchè l'ho sposato, perchè ci ho fatto un figlio, di ricordare com'era quando eravamo innamorati (o credevamo di esserlo), è tutto così lontano. Comunque se la cosa mi fa così male, mi sa che l'amore c'è, solo che è finito chissà dove.
Mi devo scuotere da questi pensieri e agire, ho solo bisogno di un altro po' di tempo.