Ognuno vive il dolore secondo la propria storia, e le sfaccettature di ogni storia possono, anzi sono, innumerevoli. Babsi, scusa ma io ho visto un po' di compiacimento nelle tue affermazioni, come se dicessi guardate quanto è facile destreggiarsi, essere disinvolti, talmente facile che davvero non capisco come voi siate così inetti ad addomesticare il dolore. Non tutti nascono domatori. A volte, credimi, si hanno talmente tanti cavoli che resta perfino poco tempo per accudire la propria sofferenza. E poi, quando uno la prova la prova. I miei figli mi hanno insegnato parecchio in questo. Certe reazioni di sofferenza estrema in loro a stimoli che a me sembravano di poco conto, con l'attenzione si percepiscono invece pieni di risvolti e sfaccettature che ai più sicuramente sfuggono. Ognuno soffre secondo i propri mezzi e la propria dotazione, che è storica per ogni persona. Personalmente nei miei momenti-larva qui sul forum ho avuto scossoni positivi da chi aveva un atteggiamento opposto al tuo, magari anche un po' aggressivo e categorico, come colei che poneva mio marito all'obitorio, non certo da di diceva "ah, io proprio non capisco come si faccia a..." . Anche a me paradossalmente danno disagio alcune lamentazioni, ma mi servono per specchiarmi. Poi ogni tradimento è a sé, io ne ho avuti due, e subito dopo il primo ci fu gran festa per anni, e qualche benedizione la trovo anche in questo, ma percepisco grandi diversità all'interno di una stessa vita. Insomma, tutto giusto...diciamo che gli eccessi sono eccessi, dall'una e dall'altra parte ;-)