Eppure.....
Temo, e lo dico con tutta la migliore intenzione, che chi ha passato la fase tradimento, abbia una visuale oggettiva ed umana diversa da chi lo ha subito.
E' vero che spesso le situazioni sono inbtercambiabili, ma la natura umana vive spesso il presente e tende a dimenticare il pregresso, se così non fosse non si scorderebbero i dolori del parto nel giro di pochi giorni.
Vediamo di chiarire; non si tratta di mandare sulla forca nessuno, nè di lapidare per le intenzioni ma quando ci renderemo conto che al di là ed al di sopra di queste intenzioni dall'altra parte ci sono persone che soffrono, sono stupite, spiazzate e spesso confuse quando la persona amata e che si presume ci ami inizia una serie di distrazioni, di stranezze, di anormalità che se si trattase di un'auto vedremmo le spie del cruscotto accendersi tutte insieme?
Non si tratta di essere umorale o aggressiva, è che personalmente, e ripeto parlo per me, a chi mi riservasse di questi dubbi e problemi risponderei con un sano e assoluto "badare a me e non andare in crisi"......... Questo ho consigliato e questo penso!
Chi ha dei momenti di défaillance, non è che diventa idiota all'improvviso, quindi sa bene che sta facendo qualcosa che creerà problemi e malesseri; perchè scusare questi atteggiamenti quando non li scuseremmo in nessun altro tipo di relazione umana?
Ultimo e non meno importante, ma chi l'ha detto che se uno sbaglia debba esserle concessa la chance di riserva? La si offre, come ho sempre sostenuto, se la persona ha i presupposti, le giustificazioni, se l'amore è tale da comprendere e se la persona è collaudata come compagno/a di vita irrinunciabile, diversamente sono per scegliere strade pulite, chiare, trasparenti e, magari autogratificanti.....
Credo e sò di dire una considerazione forte, se la si smettesse di essere molli e permissivi, metà delle trasgressioni avrebbero una definizione più semplice e breve: o la trasgressione vale la pena e allora la si sceglie o la si smette di giocare al grande amore quando neppure si metterebbe in piedi un fotoromanzo di serie B.
Questo post non è ovviamente indirizzato alla persona che ha aperto la discussione, ma in senso generale; se uno di disamora, ha il dono della parola e della decisionalità, che senso ha fare il povero dispiaciuto che per non dire una verità, più pesante per lui che per chi deve ascoltarla, preferisce stare in un limbo senza oneri e senza onori. Solo per questo per me sarebbe una persona con la quale dividere la vita diventerebbe un cattivo investimento esistenziale.
Il coraggio è parlare non evitare di dare dispiaceri per ciò che si fa all'insaputa della sola persona che dovrebbe sapere!
Spesso ho detto che parlare dopo è inutile se davvero si vuole ricostruire, specie se ci si è resi conto che si stava meglio proprio con chi abbiamo tradito, ma appunto dopo, mentre prima dialogare sarebbe il vero coraggio e la vera matura e consapevole capacità di rapportarsi con gli altri!
Bruja