Condivido tutti i post, questo coglione dovrebbe essere licenziato e spero che la Meloni lo porti in tribunale e gli chieda i danni morali. Gli insegnanti guadagnano poco e toccarlo economicamente non guastarebbe..
Ma tutti parlate del dito, nessuno dela luna che lui indicava. Le stragi dell'esercito israeliano a Gaza sono inumane e il nostro governo non prende posizione, è una vergogna. La Spagna ha interotto molte collaborazioni con Isreale, lo stesso la Regione Emilia Romagna ed il comune di Bologna.
Il professore è l'ennesima vittima del dilagante ego-ismo, magari ha pensato di poter diventare famoso, nella sua disarmante stupidità.
Però, non confondiamo i fatti. Il suo comportamento è stato vergognoso. Senza giustificazioni. Punto.
Poi, concordo che quello che succede nel Medio Oriente è parimenti vergognoso, e lo è da tanto tempo.
L'attacco del 7 ottobre 2023 da parte dei miliziani di Hamas nei confronti di inermi civili israeliani (nella gran parte) è stato un atto intenzionale da parte di un movimento d'insorgenza illegale, che si nasconde tra la popolazione civile per definizione (era stato Mao-Tse-Tung a teorizzare che il guerrigliero si deve confondere tra la popolazione, come il pesce nella flora e fauna acquatica). A stretto rigore del diritto internazionale, ai movimenti d'insorgenza non si applicano le Convenzioni di Ginevra (non sono entità statuali, è la tesi prevalente).
Quell'attacco di Hamas ha inevitabilmente innescato una rappresaglia, dove inutilmente si cerca oggi di comprendere cosa fosse "giusto" e "sufficiente" come reazione.
Concordo che quanto succede a Gaza è divenuto semplicemente vergognoso ed indegno, travalica ogni principio morale moderno, a maggior ragione da parte di un popolo che si proclama "eletto da Dio". E son così religiosi che offrono capsule di cianuro ai militari in servizio che temono di cadere prigionieri (soprattutto donne). Perché gli arabi (e non solo loro) non fanno sconti a quelli che prendono prigionieri.
Ma in tutte le guerre si compiono atrocità vergognose, soprattutto nei confronti di persone inermi. Durante la Seconda Guerra Mondiale in Italia sono ufficialmente morti circa 470 mila persone, dei quali circa 150 mila erano civili. I morti civili sono stati imputabili non solo a deportazioni, internamenti, rappresaglie da parte dei nazisti o dei fascisti di Salò: circa 40 mila sono caduti sotto i bombardamenti degli anglo-americani, per dire.
Talvolta le atrocità avvengono, senza nemmeno invocare la pseudo giustificazione della rappresaglia, che è stata considerata legittima nella storia, per secoli senza limiti e, poi, nell'epoca moderna entro limiti non sempre definibili ed accettati. Ad esempio, i protocolli aggiuntivi alle Convenzioni di Ginevra del 1977 vietano esplicitamente la rappresaglia contro la popolazione civile e ogni forma di repressione collettiva.
Ma Israele non ha mai sottoscritto quei protocolli. Nel Medio Oriente sono solo 4 (che sappia) i paesi arabi che li hanno sottoscritti (Iran, Giordania, Libano e Siria) formalmente (perché sono cambiati i governi, ad esempio). Gli altri paesi dell'area non li hanno sottoscritti.
Nemmeno gli USA, la Russia e la Cina, a dire il vero.
Italia, Francia, Inghilterra (Regno Unito), Germania e Spagna li hanno ratificati.
La triste verità che emerge quando parli con chi si è battuto in un conflitto è che la pietà sembra scomparire quando si combatte per la (umana) paura di morire e non si sente vergogna. I sensi di colpa vengono dopo, semmai, quando i guai si sono verificati e le anime si sono sporcate per sempre.