Teoricamente dovrebbe essere così ...poi però dove li mettiamo gli stimoli, la ricerca del nuovo , la voglia di evasione che continuo a leggere come profondamente giustificate in queste pagine ?
E soprattutto, cosa significa (non in astratto) alimentare l’amore? Come lo alimenti quando la quotidianità e la gestione di una famiglia ti portano a distrarti dal partner e dargli meno stimoli di quanto certamente potrebbe dare una terza persona ...e si può vivere al giorno d’oggi senza stimoli? Soprattutto se te lo puoi permettere ....
Alimentare l’amore....È pura retorica ....ognuno pensa a se e all’essere gratificato ( ora e subito ).
L’empatia sta scomparendo ...
Io sono del parere che l'amore quasi sempre finisce. Che sia fisiologico.
Quindi anche a me i discorsi del tipo "alimentare l'amore" lasciano perplessa.
Ma mi rendo conto che tante, troppe persone tendono a dare gli altri per scontati. E sono giunta alla conclusione che questo avviene per ogni relazione umana. Perfino con i figli, a volte.
Sarà perché ho vissuto un divorzio, sarà che dopo i 40 anni comincio a dare più valore alle poche persone che amo davvero, ma ho scoperto negli ultimi anni cosa vuol dire dare attenzione a chi amo.
Per questo, oggi, se devo fare una telefonata in più a mia madre, la faccio. Se devo fare una sorpresa a mio marito o ai miei ragazzi, solo per vederli felici, la faccio. Se mi viene da dire alla mia collega e amica quanto sia importante per me, lo dico.
Questo è ciò che rende veramente VIVO un rapporto di affetto o di amore. E questo è ciò che intendo io per alimentare: curare, nutrire, non lasciare cose non dette o non fatte, trovare il tempo per dare vera attenzione all'altro.
Ovvio che non si può resuscitare ció che muore.
Ma si può dare energia a un amore che abbiamo e a cui teniamo molto, senza aspettare di rischiare di perderlo.