Ecco un nuovo tradito ...

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
abbiamo trasmesso: l'essenza essenziale dell'essere essendo esso
il conte:rotfl::rotfl::rotfl:
Infatti: quando ebbi i miei primi problemi di disfunzione erettile mi dissi:

" Ahimè, sono perduto!
Giammai la rivedrò
Te vermiglia pelosetta!"

Ohi, non sentirmi amato provoca brutti scherzi eh?:rotfl::rotfl::rotfl:
 
La firma l'ho dimenticata.....:eek::)
Ma sei stata tu?
Ma sai che anch'io ho approvato quel post?
Oddio non mi sono sperticato in romanticherie, ma mi ha fatto molto riflettere...
Sul serio eh? Non sto scherzando.
 

Diletta

Utente di lunga data
non credo tu partecipassi al forum quando io sono entrata

sono stata tutt'altro che passiva
ma nel forum alcuni hanno interpretato il mio comportamento come ora viene interpretato quello di niko

anche per me era lui che doveva decidere nella massima libertà

io ho gli ho lasciato esplicitamente la possibilità di scegliere
"me o non me"
che il non me fosse per l'altra o meno era secondario
chiarendo che se era "me" non poteva essere "me e lei" o "me ed altre"
e che mi aspettavo che se fosse stato "me" fosse per amore, perchè per qualunque altra ragione non ne sarebbe valsa la pena
tra l'altro, dato che per i figli o altro aspetto lo avrei agevolato

proprio perchè quella era la mia esigenza, gli dissi di prendersi il tempo per capire cosa voleva fare

credi sia stato facile?
non lo è stato affatto
oltretutto all'inizio ero sicura che se ne sarebbe andato
e non riuscivo a smettere di amarlo
l'ho protetto, in certo qual modo, dalla parte più viscerale e incontrollabile delle mie emozioni e persino da sè stesso
per lui ho, un minimo, tutelato la str... da suo marito

sai perchè?
perchè lui si sentisse LIBERO DI SCEGLIERE
e non dovesse farlo sulla spinta di variabili incontrollate
o almeno questo è ciò che ho provato a fare

non è stata una strada nè facile nè rapida
lo immaginavo
ma è stata ancor più difficile e lunga non solo di quanto immaginassi all'inizio
ma anche di quel che all'inizio avrei creduto di poter sopportare
eppure sono qui

Sono stata toccata anch'io emotivamente dal tuo scritto.
Quanta sofferenza.
Ti meriti tutta la felicità possibile.
Mi puoi dire se i sentimenti che provi per lui si sono trasformati in qualcosa di diverso rispetto a quelli avuti prima della crisi?
Deve essere sicuramente un grande amore quello per tuo marito ed è quello che ti ha permesso di proseguire per quella strada così sofferta, fino alla meta finale.
Ma non è che un amore, pur così forte, ne resti intaccato e alla fine del percorso ci si accorga che non ne è restato un granchè? Sto parlando di un mio timore, anche il mio amore è grande, ma non so più fino a che punto sia forte da reggere un percorso che si preannuncia tutto in salita.

E poi sono stanca, stanca di obbligarmi a pensare compulsivamente.
Voglio pensare anch'io a cose futili, almeno ogni tanto, dedicarmi nuovamente alle cose che mi piacciono e che sono ora accantonate.
Mi pesa tutto, occuparmi dei figli è come una violenza su me stessa.
Sto solo sopravvivendo e mi sento anche in colpa per chi lo sta facendo per motivi più gravi del mio, eppure c'è solo il mio di problema, non riesco a vedere altro.
Mi rendo conto che lui era la mia vita, tutto il resto faceva da corollario, e io riesco poco a spostare l'attenzione su me stessa, come invece vorrei.

Il mio psicologo dice di non forzarmi in questo perchè sa che per me è prioritario risolvere il rapporto con lui, quindi è lì che mi devo impegnare, tutte le distrazioni che posso cercare per dedicarmi di più a me stessa ben vengano, ma sono palliativi nel mio caso.
E ha ragione perchè non me ne frega assolutamente niente.
Mi domando fino a che punto è giusto star male così per un uomo, vorrei mandarlo a quel posto, non solo a parole, come ho già fatto tante volte, ma sul serio.
Poi, leggo il forum e vedo che lui è solo uno dei tanti, e meno peggio di tanti, e allora dovrei esserne rincuorata.
Lui è al limite della sopportazione: questi alti e bassi lo distruggono e lo capisco, ma non riesco a dominarmi, anzi non ci provo neanche più.

Che sfogo patetico...scusate, se non altro mi ha alleggerito un pochino
 

oscuro

Utente di lunga data
Vabbè

Vabbè mi sembra evidente che il significato che dò alla parola amore non è lo stesso che danno alcuni di voi....poi ognuno è libero di pensare o credere ogni cosa!!!:up:
 

lothar57

Utente di lunga data
Come dicono da noi Lothar:

Lassa pur che el mondo el diga
ma el mejo buso xè la....

Oppure:

Se lavora e se fadiga
per il pane e la...

Ma la morale è sempre quella:

Coadura, mai paura!:)
Si certo ma sbaglio lo stesso Conte,ho tutto quello che voglio,non mi manca niente di niente,anzi...il contrario.
Non ci sono giustificazioni di nessun tipo.......si puo'cambiare registro??Tu cosa dici?
 
Sono stata toccata anch'io emotivamente dal tuo scritto.
Quanta sofferenza.
Ti meriti tutta la felicità possibile.
Mi puoi dire se i sentimenti che provi per lui si sono trasformati in qualcosa di diverso rispetto a quelli avuti prima della crisi?
Deve essere sicuramente un grande amore quello per tuo marito ed è quello che ti ha permesso di proseguire per quella strada così sofferta, fino alla meta finale.
Ma non è che un amore, pur così forte, ne resti intaccato e alla fine del percorso ci si accorga che non ne è restato un granchè? Sto parlando di un mio timore, anche il mio amore è grande, ma non so più fino a che punto sia forte da reggere un percorso che si preannuncia tutto in salita.

E poi sono stanca, stanca di obbligarmi a pensare compulsivamente.
Voglio pensare anch'io a cose futili, almeno ogni tanto, dedicarmi nuovamente alle cose che mi piacciono e che sono ora accantonate.
Mi pesa tutto, occuparmi dei figli è come una violenza su me stessa.
Sto solo sopravvivendo e mi sento anche in colpa per chi lo sta facendo per motivi più gravi del mio, eppure c'è solo il mio di problema, non riesco a vedere altro.
Mi rendo conto che lui era la mia vita, tutto il resto faceva da corollario, e io riesco poco a spostare l'attenzione su me stessa, come invece vorrei.

Il mio psicologo dice di non forzarmi in questo perchè sa che per me è prioritario risolvere il rapporto con lui, quindi è lì che mi devo impegnare, tutte le distrazioni che posso cercare per dedicarmi di più a me stessa ben vengano, ma sono palliativi nel mio caso.
E ha ragione perchè non me ne frega assolutamente niente.
Mi domando fino a che punto è giusto star male così per un uomo, vorrei mandarlo a quel posto, non solo a parole, come ho già fatto tante volte, ma sul serio.
Poi, leggo il forum e vedo che lui è solo uno dei tanti, e meno peggio di tanti, e allora dovrei esserne rincuorata.
Lui è al limite della sopportazione: questi alti e bassi lo distruggono e lo capisco, ma non riesco a dominarmi, anzi non ci provo neanche più.

Che sfogo patetico...scusate, se non altro mi ha alleggerito un pochino
per nulla:)
 

tradito77

Utente di lunga data
Che sfogo patetico...scusate, se non altro mi ha alleggerito un pochino

Non è uno sfogo patetico.

Quando si è in queste situazioni si tende ad accumulare ed accumulare (pensieri, dubbi, rabbia,...) finchè pima o poi si esplode.
A me questo forum è servito un po' come valvola di sfogo, quindi ben venga anche per te!
 

oscuro

Utente di lunga data
Lothar

Ti dirò di più.....secondo me....qualcuno non sa proprio cosa significa amore.....!Amore e tradimento son due cose che non viaggiano insieme....!!!
 

Amoremio

Utente di lunga data
Sono stata toccata anch'io emotivamente dal tuo scritto.
Quanta sofferenza.
Ti meriti tutta la felicità possibile.
Mi puoi dire se i sentimenti che provi per lui si sono trasformati in qualcosa di diverso rispetto a quelli avuti prima della crisi?
Deve essere sicuramente un grande amore quello per tuo marito ed è quello che ti ha permesso di proseguire per quella strada così sofferta, fino alla meta finale.
Ma non è che un amore, pur così forte, ne resti intaccato e alla fine del percorso ci si accorga che non ne è restato un granchè? Sto parlando di un mio timore, anche il mio amore è grande, ma non so più fino a che punto sia forte da reggere un percorso che si preannuncia tutto in salita.

.............

ti ringrazio dell'augurio

no,
l'amore non si è trasformato
lo amo esageratamente e ancora mi commuovo a volte nel guardarlo

nemmeno la stima è mutata
l'ho sempre considerato un uomo di intelligenza superiore
che abbia fatto una cazzata plateale è solo l'eccezione che confema la regola

nè è cambiato il fastidio che mi suscitano certi suoi difetti

però posso dirti che , nel corso di quella vicenda, mi è risultato ben chiaro che oltre un certo punto e tempo non sarei arrivata

il punto: non avrei mai accettato di condividerlo con un'altra o con altre, anche in "supplenza parziale e temporanea"
dò e pretendo esclusività
senza quella il matrimonio per me non ha senso
un deragliamento da quella regola c'è stato
un secondo concretizzerebbe un dolore che non mi potrei permettere neanche se lo volessi

il tempo: in quella vicenda ho "retto" per un tempo molto maggiore di quanto avrei creduto
so quanto mi è costato
e conosco i trucchi mentali che ho usato su di me per riuscirci
non gli ho mai detto "risolvi entro x tempo"
nè ho dato a me stessa un ultimatum del genere
ma in più momenti ho riconosciuto dentro di me che qualcosa stava cambiando
cose lievi
non ancora uno "sfilacciamento dell'amore"
ma come se gradualmente lasciassi disattivare dei sistemi di sicurezza antiusura del sentimento per lui
non volontariamente
per stanchezza
per l'esigenza di impegnare risorse mentali ed emotive sempre più limitate in altro
quasi consapevolmente dicendomi "qui non ce la faccio più a reggere, se è importante che non si usuri provvederà lui"

e a un certo punto gli dissi che quelle che stavano per arrivare potevano essere le nostre ultime vacanze insieme
che non sarei arrivata a quelle successive nello stesso modo
non era un ultimatum
era una constatazione di fatto
era molto doloroso anche il solo fatto di riconoscerlo
e non l'ho detto a lui per fargli pressione
ma per sincerità
(potete crederlo o meno :eek:)

non è che lui si stesse facendo piacevolmente gli affaracci suoi
intendiamoci
percepiva parte di ciò che non gli facevo vedere, mi conosce troppo bene
e ne soffriva
l'altra faceva la matta
e se ne sentiva responsabile
lui era confuso e anche deluso di sè

ognuno di noi stava facendo un percorso per uscire da quella situazione
a volte il percorso era lo stesso
a volte erano percorsi diversi in cui ci si riusciva a tener d'occhio
ma a un certo punto o ci ritrovavamo stabilmente sulla stessa strada
o le strade si sarebbero separate definitivamente

un giorno, forse fraintendendo, ho creduto di vederlo a un bivio combattuto tra me e lei
dilaniato tra due attrazioni opposte

e volontariamente l'ho spinto
verso di lei

invece lui ha afferrato la mia mano
e abbiamo ripreso a camminare insieme

volevo rispondere alle tue domande
e dirti alcune cose sul resto del tuo scritto
ma solo per rispondere è venuto un post lunghissimo :eek:
il resto al prossimo post :p
 

Sterminator

Utente di lunga data
Sono stata toccata anch'io emotivamente dal tuo scritto.
Quanta sofferenza.
Ti meriti tutta la felicità possibile.
Mi puoi dire se i sentimenti che provi per lui si sono trasformati in qualcosa di diverso rispetto a quelli avuti prima della crisi?
Deve essere sicuramente un grande amore quello per tuo marito ed è quello che ti ha permesso di proseguire per quella strada così sofferta, fino alla meta finale.
Ma non è che un amore, pur così forte, ne resti intaccato e alla fine del percorso ci si accorga che non ne è restato un granchè? Sto parlando di un mio timore, anche il mio amore è grande, ma non so più fino a che punto sia forte da reggere un percorso che si preannuncia tutto in salita.

E poi sono stanca, stanca di obbligarmi a pensare compulsivamente.
Voglio pensare anch'io a cose futili, almeno ogni tanto, dedicarmi nuovamente alle cose che mi piacciono e che sono ora accantonate.
Mi pesa tutto, occuparmi dei figli è come una violenza su me stessa.
Sto solo sopravvivendo e mi sento anche in colpa per chi lo sta facendo per motivi più gravi del mio, eppure c'è solo il mio di problema, non riesco a vedere altro.
Mi rendo conto che lui era la mia vita, tutto il resto faceva da corollario, e io riesco poco a spostare l'attenzione su me stessa, come invece vorrei.

Il mio psicologo dice di non forzarmi in questo perchè sa che per me è prioritario risolvere il rapporto con lui, quindi è lì che mi devo impegnare, tutte le distrazioni che posso cercare per dedicarmi di più a me stessa ben vengano, ma sono palliativi nel mio caso.
E ha ragione perchè non me ne frega assolutamente niente.
Mi domando fino a che punto è giusto star male così per un uomo, vorrei mandarlo a quel posto, non solo a parole, come ho già fatto tante volte, ma sul serio.
Poi, leggo il forum e vedo che lui è solo uno dei tanti, e meno peggio di tanti, e allora dovrei esserne rincuorata.
Lui è al limite della sopportazione: questi alti e bassi lo distruggono e lo capisco, ma non riesco a dominarmi, anzi non ci provo neanche più.

Che sfogo patetico...scusate, se non altro mi ha alleggerito un pochino
Ma come fate ad annullarvi in un'altra persona?Per me e' malato un rapporto sbilanciato tutto a favore di un partner ed indica anche avere zero considerazione di se stessi.

Sentirsi realizzati solo perche' si riveste il ruolo di moglie o di madre e venendo a mancare il soggetto delle nostre attenzioni salta il castello di carte, non riesco a concepirlo.

Che poi scusa avevi detto che non eri in analisi?Boh?

Quindi secondo il guru come dovresti risolvere il problema con tuo marito, continuando a farneticare con la storiella dell'uomo cacciatore ed abbozzare sempre nei secoli a venire?
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Per i traditori, potete dire che si tradisce nonostante si ami il coniuge, ma la realtà è che se si venisse scoperti il tradito non ci crederà. Non importa quello che possiate dire, per lui sarà falso, perchè non ci può credere. Qundi a conti fatti per una relazione scoperta conta solo il punto di vista dell'anello debole, si sa che una catena ha la forza ti tensione pari a quella dell'anello più debole e in questo caso è il tradito, la sua verità sarà la verità sul vostro rapporto con tutte le conseguenze. Chiediamo ai traditi che hanno lasciato, tutti sono convinti di non essere più amati a prescindere dalle parole del traditore ed i pochi che ne sono usciti sono riusciti facendo anche in parte violenza a se stessi ad andare oltre a questa idea.
Come dico sempre, se la idea della separazione non vi dà problemi, tradite pure, ma se vi disturba almeno un poco il rischio non è venire scoperti, ma la distruzione di tutto quello che avete fatto negli anni per costruire quel mondo.
Ci sono utenti qua a cui non frega nulla di quello che hanno costruito e per me incosciamente vogliono essere beccati per distruggere quel legame che da soli non sarebbero capaci di distruggere, ma è psicologia sppiccia questa.;)
 

Amoremio

Utente di lunga data
........
anche il mio amore è grande, ma non so più fino a che punto sia forte da reggere un percorso che si preannuncia tutto in salita.

E poi sono stanca, stanca di obbligarmi a pensare compulsivamente.(1)
Voglio pensare anch'io a cose futili, almeno ogni tanto, dedicarmi nuovamente alle cose che mi piacciono e che sono ora accantonate.
Mi pesa tutto, occuparmi dei figli è come una violenza su me stessa.
Sto solo sopravvivendo e mi sento anche in colpa per chi lo sta facendo per motivi più gravi del mio, eppure c'è solo il mio di problema, non riesco a vedere altro.
Mi rendo conto che lui era la mia vita, tutto il resto faceva da corollario, e io riesco poco a spostare l'attenzione su me stessa, come invece vorrei.

Il mio psicologo dice di non forzarmi in questo perchè sa che per me è prioritario risolvere il rapporto con lui (2), quindi è lì che mi devo impegnare, tutte le distrazioni che posso cercare per dedicarmi di più a me stessa ben vengano, ma sono palliativi nel mio caso (3).
E ha ragione perchè non me ne frega assolutamente niente.
(4) Mi domando fino a che punto è giusto star male così per un uomo, vorrei mandarlo a quel posto, non solo a parole, come ho già fatto tante volte, ma sul serio.
Poi, leggo il forum e vedo che lui è solo uno dei tanti, e meno peggio di tanti, e allora dovrei esserne rincuorata.
Lui è al limite della sopportazione: questi alti e bassi lo distruggono e lo capisco, ma non riesco a dominarmi, anzi non ci provo neanche più.

Che sfogo patetico...scusate, se non altro mi ha alleggerito un pochino

ti dico subito che non trovo affatto che questo sfogo sia patetico
anzi
se mi permetti trovavo patetici alcuni dei post in cui teorizzavi la scappatella regolamentata
anche perchè leggevo spesso nelle tue parole delle "arrampicate" che mi facevano pensare che stessi cercando di forzarti a convincerti di qualcosa che ti risultava troppo alieno

se è un grande amore saprà darti la forza che ti serve

il grassetto lo capisco: l'ho vissuto

il mio lungo racconto del post precedente serviva anche per darti un'idea di come ho fatto io per sopportare tutto quel dolore

1. non obbligarti a pensare compusivamente
non importi una soluzione immediata
non lasciarti prendere dalla fretta di risolvere
ricorda che la soluzione se c'è non è tua ma vostra

lascia che i tuoi pensieri fluiscano sciolti
quando e come vengono
semmai li riordini in un secondo momento

lo so che è difficile
ma trova il modo di non obbligarti a pensare
e obbligati a non pensare

ricorda che "a botta calda" il pensiero non è al top della lucidità
ma a volte può sembrarlo

per me la musica ad alto volume ostacola la mia concentrazione su pensieri concreti
ma poichè a lavoro non avrei potuto
e stare a casa mi focalizzava sull'inferno
soprattutto all'inizio facevo estenuanti camminate con l'i-pod sparato a palla

prenditi tutto il tempo che ti serve per riconquistare un po' di lucidità


2. il tuo psicologo probabilmente sta cercando di farti "sfogare"
ma non può non sapere che se non sei "centrata" su te stessa e sulle tue esigenze non potrai realmente risolvere il tuo rapporto con la nuova immagine di tuo marito
e che qualunque soluzione che dovresti trovare sarebbe destinata a rimasticamenti e forse al fallimento sul medio periodo
queste sì che sarebbero palliativi
e pure sostanziali perdite di tempo

3. concediti ogni e qualunque benevolenza verso te stessa
coccolati
è vero sono blandi palliativi
ma sapessi quanto servono!
ti spunta un desiderio? certo che sai che in fondo non è una cosa importante! ma invece conceditelo, dedicatici

4. la domanda è legittima
e anch'io me la son posta spesso
ma che sia giusto o meno non cambia la sostanza: tu ci stai male
quindi ci sarà un suo perchè

non fare che ti rispondi che non è giusto (e in astratto è così)
ma siccome tu ci soffri allora sei sbagliata tu

è un meccanismo perverso
che in diverse sue manifestazioni rischia di avvitarsi, e avvitarti, verso la depressione

invece tu devi riguadagnare la tua lucidità per individuare dentro di te come vorresti uscire da questa situazione
tenendo obiettivamente d'occhio le tue capacità di sostenere la soluzione scelta nel tempo

una volta che avrai fatto una scelta
trova la strada
sei una donna adulta
hai sicuramente mille motivi per definirti una donna in gamba
(anche se più pensi a questa situazione più può venirti difficile vederli)
nei tuoi punti di forza e nella tua conoscenza di tuo marito troverai quello che ti serve

ma ricorda
non perderti di vista
tu sei il fulcro di tutto
il centro del tuo mondo
è importante, per te e per lui, che tu non fraintenda questo semplice fatto oggettivo
(non è femminismo è un dato di fatto)

che tu abbia concesso a lui il posto d'onore è un omaggio che hai fatto
non a lui
ma al TUO amore per lui
 

Sterminator

Utente di lunga data
ti dico subito che non trovo affatto che questo sfogo sia patetico
anzi
se mi permetti trovavo patetici alcuni dei post in cui teorizzavi la scappatella regolamentata
anche perchè leggevo spesso nelle tue parole delle "arrampicate" che mi facevano pensare che stessi cercando di forzarti a convincerti di qualcosa che ti risultava troppo alieno

se è un grande amore saprà darti la forza che ti serve

il grassetto lo capisco: l'ho vissuto

il mio lungo racconto del post precedente serviva anche per darti un'idea di come ho fatto io per sopportare tutto quel dolore

1. non obbligarti a pensare compusivamente
non importi una soluzione immediata
non lasciarti prendere dalla fretta di risolvere
ricorda che la soluzione se c'è non è tua ma vostra

lascia che i tuoi pensieri fluiscano sciolti
quando e come vengono
semmai li riordini in un secondo momento

lo so che è difficile
ma trova il modo di non obbligarti a pensare
e obbligati a non pensare

ricorda che "a botta calda" il pensiero non è al top della lucidità
ma a volte può sembrarlo

per me la musica ad alto volume ostacola la mia concentrazione su pensieri concreti
ma poichè a lavoro non avrei potuto
e stare a casa mi focalizzava sull'inferno
soprattutto all'inizio facevo estenuanti camminate con l'i-pod sparato a palla

prenditi tutto il tempo che ti serve per riconquistare un po' di lucidità


2. il tuo psicologo probabilmente sta cercando di farti "sfogare"
ma non può non sapere che se non sei "centrata" su te stessa e sulle tue esigenze non potrai realmente risolvere il tuo rapporto con la nuova immagine di tuo marito
e che qualunque soluzione che dovresti trovare sarebbe destinata a rimasticamenti e forse al fallimento sul medio periodo
queste sì che sarebbero palliativi
e pure sostanziali perdite di tempo

3. concediti ogni e qualunque benevolenza verso te stessa
coccolati
è vero sono blandi palliativi
ma sapessi quanto servono!
ti spunta un desiderio? certo che sai che in fondo non è una cosa importante! ma invece conceditelo, dedicatici

4. la domanda è legittima
e anch'io me la son posta spesso
ma che sia giusto o meno non cambia la sostanza: tu ci stai male
quindi ci sarà un suo perchè

non fare che ti rispondi che non è giusto (e in astratto è così)
ma siccome tu ci soffri allora sei sbagliata tu

è un meccanismo perverso
che in diverse sue manifestazioni rischia di avvitarsi, e avvitarti, verso la depressione

invece tu devi riguadagnare la tua lucidità per individuare dentro di te come vorresti uscire da questa situazione
tenendo obiettivamente d'occhio le tue capacità di sostenere la soluzione scelta nel tempo

una volta che avrai fatto una scelta
trova la strada
sei una donna adulta
hai sicuramente mille motivi per definirti una donna in gamba
(anche se più pensi a questa situazione più può venirti difficile vederli)
nei tuoi punti di forza e nella tua conoscenza di tuo marito troverai quello che ti serve

ma ricorda
non perderti di vista
tu sei il fulcro di tutto
il centro del tuo mondo
è importante, per te e per lui, che tu non fraintenda questo semplice fatto oggettivo
(non è femminismo è un dato di fatto)

che tu abbia concesso a lui il posto d'onore è un omaggio che hai fatto
non a lui
ma al TUO amore per lui
Praticamente e' un'istigazione a soffrire...:mrgreen:

c'e' un buco nel codice penale...

:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 

Sterminator

Utente di lunga data
no,
ancora non ha cominciato

finora si è lasciata governare dai suoi timori e dalla fretta di dissiparli
Ma se va pure in analisi...e prima aveva detto di no...

ha aggiunto che la confessione il marito l'ha concessa perche' lei era gia' dall'avvocato...

ha anche aggiunto che hanno avuto altri momenti "turbolenti" con sfankulamenti...

ma deve scendere il padreterno per risolverla???

per me voi siete pazzi se vi infilate in cazzi di calvari del genere...
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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