eccomi qua

danny

Utente di lunga data
No, quello che intendo dire, infatti, è che a livello politico e pubblico c'è un totale scollamento dalla realtà. Io ho perso le speranze.
IO mi son fatto un'idea.
Politicamente parlando, gli interessi dominanti rappresentano sempre più le classi ricche e le multinazionali.
Tutte le altre fasce della popolazione sono assolutamente ricattabili e pertanto inerti.
Ricattabili con la paura di perdere il lavoro, a qualsiasi età, o di non avere le pensione, o di non potersi pagare le cure per una malattia.
Questa paura genera insicurezza per il futuro e meno predisposizione alla natalità, che si aggiunge al resto già discusso.
Ma a una multinazionale cosa può importare se in Italia non si fanno più figli quando può vendere prodotti in India o in Cina?
Tendenzialmente, la situazione sta peggiorando.
A livelli di consumi, gli incentivi per le auto elettriche hanno favorito le classi più abbienti mettendo in difficoltà con i divieti chi riusciva a rendere sostenibile l'acquista dell'auto puntando sull'usato più datato. Il Green sembra la porta d'ingresso per ribaltare il sistema della tassazione sul reddito.
La stessa cosa sembra imminente anche per le abitazioni: è abbastanza intuibile che verranno tassate maggiormente le case più datate, e quindi in possesso di persone con redditi inferiori.
Nel lavoro, l'automazione riduce sempre più la redistribuzione delle ricchezze attraverso l'occupazione:
Xiaomi produce auto elettriche senza avere un solo operaio alla catena di montaggio: questo è il futuro per tutti e la motivazione alla base della scelta delle auto elettriche. E l'AI ovviamente sarà la mannaia per il terziario.
Ci sono problemi che andrebbero affrontati ma vengono ignorati, perché contrastanti con gli obiettivi di crescita dei ricchi e di tutto il mondo finanziario connesso. Ma la progressione è evidente, per chi non si limita a definire tutto con il termine "progresso" e a citare le ruota e il fuoco.
 

Etta

Utente di lunga data
@Etta cazz fare un figlio a 30 anni è una cosa farlo a 45 per la donna è un altra ..figuriamoci un neo papà di 55 anni...cazzo vai al nido e ti scambiano per il nonno...
È un gesto di egoismo totale...
Come hai detto tu e’ più l’età della donna che incide. Comunque se fai un figlio oltre i 40 anni, ed e’ il secondo o il terzo, già e’ diverso. Comunque calcoliamo anche che ci sono coppie che non riescono ad avere subito figli e magari arrivano a 40 anni proprio per questo motivo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
A me sembra che ognuno stia semplicemente difendendo la propria scelta.
Ma non è necessario farlo svalutando le altre.
È ovvio che io, che ho due figli, non condivida la scelta di chi non ne ha, come chi ne ha dieci, ma non ho bisogno di dire che sia sbagliata la scelta degli altri.
 

Etta

Utente di lunga data
mio marito bestemmia per andare a prendere mia figlia che esce dalla discoteca alle due di notte ed ha 45 anni...voglio immaginare un disgraziato di 60 anni svegliarsi ed andare...
Non ci vanno. Se vogliono andare in discoteca troveranno un passaggio.

Esistono le statistiche apposta. Popolazione stabile numericamente con 2,1 nascite, in Italia siamo 1,22.
Vuol dire che la popolazione italiana decresce inesorabilmente, e come mostra lo schema che ho postato prima invecchia percentualmente.

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Eppure qua da me mi giro e vedo solo donne incinte o con minimo 2-3 figli a testa.

E se poi l’imprenditore fallisce mentre ha tutti i figli in età scolare? La vita cambia, nemmeno la tua figura di oggi è identica a quella che era quando eri in coppia e piena di speranze per il vs futuro insieme.
Eppure guarda ora come sei messa, vivi dai tuoi con una figlia che non si sa se e quando rivedrà mai suo padre.
Lo vede ogni settimana. Oggi ad esempio.

Vuoi proprio farti insultare?
Già risposto.

Andare in discoteca a prenderli....
Lo facevo e lo faccio io a 56 anni.
E' questione di carattere.
Io sono sempre stato l'unico a sbattersi, fin da quando mia figlia era piccola e i genitori tutti più giovani.
Non è questo il problema.
Un coglione come me che porta in giro le figlie di tutti lo si trova sempre.:p
Sinceramente, per anni abbiamo avuto la casa piena di bimbe, ragazze e ragazzi, senza mai venir ricambiati.
In pratica la sensazione di essere quelli a cui sbattere i figli per farsi i cazzi propri la abbiamo avuta spesso.
Noi lo facevamo per nostra figlia, ovviamente.
Però, però...
Ah io sicuro invece non saro’ di quelle. Almeno che non la andra’ a prendere lui. 😂
 

danny

Utente di lunga data
Questo è quello che dice la cultura capitalista.
Ed è vero. Ma qual è il prezzo che si paga?
Si potrebbe essere consumisti senza eccedere con le deviazioni del capitalismo finanziario.
Ovvero, si potrebbe introdurre un nuovo assetto che non si riallacci necessariamente a quelli del '900.
 

iosolo

Utente di lunga data
Bisogna anche ragionare sulla scala delle priorità di ciò che si ritiene fondamentale per i figli.
Ad esempio far svolgere attività sportive è costoso e impegnativo, soprattutto se ogni figlio ha o crede di avere interessi diversi. Farli giocare liberamente in casa o fuori o mandarli all’oratorio, riduce di molto i problemi organizzativi ed economici.
Le priorità dei figli vanno di pari passo con il mondo sociale intorno a noi. Come quando si ragiona se cellulare si o cellulare no, nel momento in cui tutti hanno un cellulare, e tuo figlio a 15 anni non lo ha, finisce per essere emarginato.
Scelte di un certo tipo puoi farlo sulla tua vita, fai più fatica a decidere che tuo figlio sia un emarginato.
Non fare sport è un limite oggi, cosa che non lo era quando ero piccola io.
 

Brunetta

Utente di lunga data
IO mi son fatto un'idea.
Politicamente parlando, gli interessi dominanti rappresentano sempre più le classi ricche e le multinazionali.
Tutte le altre fasce della popolazione sono assolutamente ricattabili e pertanto inerti.
Ricattabili con la paura di perdere il lavoro, a qualsiasi età, o di non avere le pensione, o di non potersi pagare le cure per una malattia.
Questa paura genera insicurezza per il futuro e meno predisposizione alla natalità, che si aggiunge al resto già discusso.
Ma a una multinazionale cosa può importare se in Italia non si fanno più figli quando può vendere prodotti in India o in Cina?
Tendenzialmente, la situazione sta peggiorando.
A livelli di consumi, gli incentivi per le auto elettriche hanno favorito le classi più abbienti mettendo in difficoltà con i divieti chi riusciva a rendere sostenibile l'acquista dell'auto puntando sull'usato più datato. Il Green sembra la porta d'ingresso per ribaltare il sistema della tassazione sul reddito.
La stessa cosa sembra imminente anche per le abitazioni: è abbastanza intuibile che verranno tassate maggiormente le case più datate, e quindi in possesso di persone con redditi inferiori.
Nel lavoro, l'automazione riduce sempre più la redistribuzione delle ricchezze attraverso l'occupazione:
Xiaomi produce auto elettriche senza avere un solo operaio alla catena di montaggio: questo è il futuro per tutti e la motivazione alla base della scelta delle auto elettriche. E l'AI ovviamente sarà la mannaia per il terziario.
Ci sono problemi che andrebbero affrontati ma vengono ignorati, perché contrastanti con gli obiettivi di crescita dei ricchi e di tutto il mondo finanziario connesso.
Ma la cosa peggiore è l’alleanza delle classi inferiori (e tra queste vi è quello che si definiva ceto medio) con le classi dominanti.
Gradualmente si è stati portati a credere che fosse possibile salire all’infinito nella scala sociale, poi, quando si è visto che non funzionava, sono state diffuse le illusioni di poterlo fare attraverso i colpi di fortuna (il lotto era diffuso dove più vi era povertà) e poi con le attività che portano ricchezza senza impegno particolare, ma per doni di natura: lo spettacolo, lo sport, la televisione e poi gli influencer e ora Onlyfan dove basta vendere se stessi, il proprio corpo, la propria immagine.
È avvilente, ma è il segno della consapevolezza che non vi sono altre possibilità reali.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si potrebbe essere consumisti senza eccedere con le deviazioni del capitalismo finanziario.
Ovvero, si potrebbe introdurre un nuovo assetto che non si riallacci necessariamente a quelli del '900.
😂 scena meravigliosa!
Certamente bisogna pensare a un diverso modello. Ma non è facile.
Non ripropongo il libro che ho già segnalato o altri. C’è chi ne ha scritto, ma non esiste nessuno spettro che si aggira.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Le priorità dei figli vanno di pari passo con il mondo sociale intorno a noi. Come quando si ragiona se cellulare si o cellulare no, nel momento in cui tutti hanno un cellulare, e tuo figlio a 15 anni non lo ha, finisce per essere emarginato.
Scelte di un certo tipo puoi farlo sulla tua vita, fai più fatica a decidere che tuo figlio sia un emarginato.
Non fare sport è un limite oggi, cosa che non lo era quando ero piccola io.
No tutto dipende dal fatto che i genitori credono che sia necessario adeguarsi e questo trasmettono ai figli.
La paura della emarginazione è innanzitutto dei genitori.
 

danny

Utente di lunga data
Le priorità dei figli vanno di pari passo con il mondo sociale intorno a noi. Come quando si ragiona se cellulare si o cellulare no, nel momento in cui tutti hanno un cellulare, e tuo figlio a 15 anni non lo ha, finisce per essere emarginato.
Scelte di un certo tipo puoi farlo sulla tua vita, fai più fatica a decidere che tuo figlio sia un emarginato.
Non fare sport è un limite oggi, cosa che non lo era quando ero piccola io.
Eh sì.
A parte che lo smartphone è praticamente obbligatorio e con la limitazione progressiva dell'uso del contante diventerà sempre più un mezzo di pagamento, necessario anche solo per noleggiare uno dei monopattini usati dagli adolescenti per spostarsi di sera o prendersi un gelato con gli amici (la mancetta con Satispay...), c'è poi il discorso che oggi un ragazzo poco sportivo non è apprezzato dalle ragazze.
Se sei maschio e hai un discreto desiderio di natalità, visto l'argomento, come minimo devi puntare a essere fisicamente prestante.
La mia amica quarantenne per esempio l'altra sera mi deva che le piacerebbe provare a gettarsi col paracadute, pensa un po'.
Io mi caago sotto solo ad andare sul balcone de settimo piano.
Sono aumentate le esigenze ma anche le possibilità e chi si guarda attorno si rende conto che le giovani generazioni fino ai quarantenni fanno cose impensabili per un 60enne.
Chi resta indietro purtroppo difficilmente troverà uno spazio.




 

danny

Utente di lunga data
No tutto dipende dal fatto che i genitori credono che sia necessario adeguarsi e questo trasmettono ai figli.
La paura della emarginazione è innanzitutto dei genitori.
Direi di no.
I genitori manco se ne accorgono, spesso.
Non lo dico io, ma i vari medici specifici che mi è toccato di incontrare.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
a me quello che fa paura di fare figli in tarda età non è tanto quando sono piccoli ma quando crescono...mio marito bestemmia per andare a prendere mia figlia che esce dalla discoteca alle due di notte ed ha 45 anni...voglio immaginare un disgraziato di 60 anni svegliarsi ed andare...senza contare il cercare di capire il loro mondo...già siamo in difficoltà noi che li abbiamo fatti ad età diciamo "normali"...figurati quando gli anni di distanza sono sempre di più...abbiamo l'assurda presunzione che adesso a 50 anni siamo sempre giovani ma il fisico comunque ci lascia il conto...i dolori la mattina per alzarsi non c'erano a 30 anni...come anche il riprendersi dalle fatiche...ci vuole sempre più tempo...all'apparenza siamo giovani e dimostriamo molti meno anni ma questi ci sono comunque e si sentono.
da figlio di genitori "anziani" specialmente per l'epoca in cui sono nato io), certi discorsi li trovo lunari. a nessuno di noi sarebbe nemmeno mai venuto in mente di aspettare papà che mi viene a prendere in discoteca, a meno di incidenti

il problema è che sti ragazzi stanno crescendo senza una reale autonomia. su questo rifletterei.

la difficoltà di capire le nuove generazioni è fisiologica, proprio perchè si cresce in epoche differenti
 
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