Economia dell'amore

Lostris

Utente Ludica
Anche io ultimamente mi interrogo sul matrimonio, e se ci si i interroga avendo la razionalità come parametro, si arriverà sempre alla stessa conclusione: sposarsi è un investimento ad altissimo rischio, di un capitale enorme.
Non c'è altro da dire, ipotecare la propria vita, materiale, sentimentale, sessuale, affettiva, per un tempo che sulla carta dovrebbe essere " fin che morte non ci separi" è come puntare tutte le proprie ricchezze su di un numero, un'azzardo pazzesco.
È un passo infatti che si fa in genere in gioventù dove la componente idealista e ottimista, è ancora molto forte, dove i rischi si sottovalutano e si esaltano valori poco tangibili. Io oggi con l'esperienza di vita che ho alle spalle, non mi sposerei, e trovo infatti davvero folle, chi lo fa superati i 40.
Insomma vedo il matrimonio come una " follia di gioventù!"
Pensa che invece a me, tendenzialmente, i matrimoni tardivi-tardoni piacciono tantissimo.

Se non altro perché al “finché morte non ci separi” c’è meno tempo.. e quindi statisticamente più possibilità di riuscita 😂

(Non parlo di chi si sposa per farsi da badanti eh)

Mi piacciono perché di solito ci si sceglie consapevoli del mondo, delle possibilità e della merda che c’è intorno... ciascuno con il proprio bagaglio di merda spalata e con la pala in mano, magari.

Mi piacciono perché è un crederci più saldo e cosciente.
Perché la componente di speranza c’è, ma solitamente si fonda meno sull’amore magico e più su quello di cui essere co-responsabili e fautori.

Mi piacciono le persone positive che hanno speranza in ció a cui scelgono di credere.

E se quella dei vent’anni mi fa tenerezza, perché incosciente, di quella dei quaranta-cinquanta e oltre io ho rispetto.

Io non mi sono sposata e magari non mi sposerò mai, ma di certo non lo escludo categoricamente a priori.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Pensa che invece a me, tendenzialmente, i matrimoni tardivi-tardoni piacciono tantissimo.

Se non altro perché al “finché morte non ci separi” c’è meno tempo.. e quindi statisticamente più possibilità di riuscita 😂

(Non parlo di chi si sposa per farsi da badanti eh)

Mi piacciono perché di solito ci si sceglie consapevoli del mondo, delle possibilità e della merda che c’è intorno... ciascuno con il proprio bagaglio di merda spalata e con la pala in mano, magari.

Mi piacciono perché è un crederci più saldo e cosciente.
Perché la componente di speranza c’è, ma solitamente si fonda meno sull’amore magico e più su quello di cui essere co-responsabili e fautori.

Mi piacciono le persone positive che hanno speranza in ció a cui scelgono di credere.

E se quella dei vent’anni mi fa tenerezza, perché incosciente, di quella dei quaranta-cinquanta e oltre io ho rispetto.

Io non mi sono sposata e magari non mi sposerò mai, ma di certo non lo escludo categoricamente a priori.
Una volta che ci sono figli di mezzo, matrimonio o non matrimonio credo che poco cambi. E' comunque un impegno di qui ad almeno un bel po' di anni. Ne bastano anche solo una ventina perché sia comunque "una vita". E non è un caso che quell'amore maturo di cui parli tu (quello che si fonda sulla co-responsabilità e sull'essere co-fautori) di solito non arriva all'età media dei matrimoni (che pure qui da noi è tardi). Io ho imparato che senza la follia dei vent'anni (e anche oltre) oramai ci saremmo estinti. A pensarci dobbiamo quasi tutti la vita a chi ha fatto "una gran cazzata" :).
Ora esagero, ma credo nemmeno troppo. Basta chiedere in camera caritatis (e non certo solo qui dentro) se, TOLTI I FIGLI (cioè facendo finta che non ci siano, come a ricreare lo status quo ante), quanti sarebbero ancora della idea di creare una famiglia. Per cui gran "cazzoni" credo la maggior parte dei genitori :).
L'ho buttata un po' in vacca, ma dubito più di tanto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io sono abituata a dire “ma chi si sposa una seconda volta, cosa non ha capito la prima?” è così ho scoperto tante persone al secondo matrimonio.
 
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