Non sono d'accordo, senza offesa.
Argomento sulla base dell'osservazione e dell'esperienza.
Talvolta ci sono coppie che si formano già su presupposti traballanti ed incerti (ad es. dopo lunghi fidanzamenti senza convivenza che non si ha coraggio di troncare e si prova la carta dell'intensificazione della relazione, come quelli che per risolvere una crisi fanno un figlio).
In quei casi le mancanze ci sono dalle premesse ma si trascurano nell'illusione che tutto si risolva con la formazione della coppia.
Poi ci sono mancanze che sopravvengono dopo la formazione della coppia, che trovano alimento da consapevolezze tardive o nuove di incompatibilità per cambiamenti intervenuti nei partners.
Una delle consapevolezze tardive, ad esempio, riguarda l'assenza o scarsa esperienza sessuale prima di conoscere il partner con il quale si forma la coppia. O persino l'ignoranza della sessualità propria e dell'altro, una propria carenza di autostima che fa accettare una soluzione apparente alla paura di rimanere soli. O semplicemente non aver conosciuto (anche non sessualmente) abbastanza persone da compiere una scelta ponderata sulla persona da scegliere per formare la coppia.
Il traditore non seriale scopre sempre (talvolta drammaticamente) delle mancanze nel rapporto di coppia.
Quello seriale, invece, non resiste alla tentazione in modo sistematico, ha sviluppato una propria propensione che non riesce a controllare. Ecco,
@Pincopallino mi sa che ricade in quel genere di umani.
Penso che, a guardar bene, tutti sono, in diversa misura, ego-riferiti, ego-centrici ed ego-isti.
Io, ma posso sbagliare, di altruisti al 100 % non ne ho visto alcuno.
Al massimo, sono degli ego-isti falliti o sconfitti, che si riposizionano socialmente.
Se si parte dalla constatazione che tutti, ripeto, più o meno pensano al proprio bene-stare (e dunque sono ego-isti, ecc.), una volta formata la coppia (incontro di due ego-isti), i partners entrati in una relazione durevole possono trovarsi nella condizione di provare nuovi bisogni, desideri o esigenze che non è detto che il partner di coppia voglia o possa soddisfare.
Ed è più facile (e meno impegnativo) rivolgersi fuori della coppia per soddisfarli.