Essere fedeli sempre, amare e onorare ...

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Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Sì, la soluzione più semplice sarebbe quella di non sposarsi, di rimanere liberi e di fare ciò che si ritiene più opportuno per sè stessi.

SE il matrimonio fosse veramente una scelta scevra da qualsiasi condizionamento esterno:ma anche affermare questo è raccontarsela.
SE fosse univocamente inteso come una missione di vita.
Generalizzare, quasiasi cosa matrimonio, tradimento, mi pare scorretto.
Ci sono per ognuno di noi dei condizionamenti, è in base ai condizionamenti che ci formiamo e ci sentiamo parte (in parte :rolleyes:;)) della società.
Penso che ognuno dovrebbe analizzare quali sono stati i condizionamenti propri che considera negativi e tuttora condizionanti e come liberarsene non come confermarli.
Se si è condizionati dal bisogno del denaro si dovrebbe onestamente valutare se è per sopravvivenza (anche quella che si considera tale nel proprio contesto storico-sociale) o per avere più del superfluo.
Poi si dovrebbe valutare se questo bisogno vale diventare una persona che mente e dissimula.
Chiaramente ci sono persone che si rispondono che ne vale la pena.
Del resto ci sono padri che hanno sostenuto il diritto della figlia di avere la carriera politica (o nello spettacolo, tanto per alcuni è lo stesso) perché aveva dato quel che doveva su una promessa e la promessa non era stata mantenuta.
Ognuno difende i propri valori.
 

Nocciola

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Tu non ti senti con la coscienza a posto e, forse, per questo sei qui.
Devi scegliere però se vuoi assolverti o capirti.
Prima dici che hai il diritto di essere egoista (ma l'egoismo è un diritto?) poi chiedi che gli altri capiscano (quindi con capacità empatica di uscire dal proprio egoismo) di capire le tue ragioni.
Sei un po' contraddittoria, no?
Guarda che qui ti capiscono tutti ...forse più di quanto ti sia capita finora tu.
Non metto in dubbio che a te questa cosa abbia fatto star bene ...per un po'.
Ma anche chi si ubriaca o si droga è convinto di farlo per star meglio. Tu consiglieresti l'alcolismo o la tossicodipendenza?
Cosa consiglieresti a chi avesse una di queste dipendenze per superare momenti difficili?
Non posso assolvermi da sola dovrebbe farlo mio marito ma questo implicherebbe una mia confessione.
Non ho chiesto di capire me ma di capire quello che scrivo.
Se pensi di capirmi più di quanto mi sono capita sarei contenta di sapere cosa hai capito mi sarà sicuramente d'aiuto.
Non ho mai consigliato a nessuno di tradire e mai lo farò.
Ho detto che nel mio caso è stato qualcosa che mi ha aiutato a stare meglio e a crescere.
Ti dico anche questo. Per il mio amico io non sono stata la prima e se non fosse successo quello che è successo e l'età glielo avesse permesso io non sarei stata sicuramente l'ultima.
Ha tradito sua moglie da sempre. Be io parlo con quella donna e le cose che mi ha detto di lui, della loro vita mi hanno fatto molto riflettere sul concetto di buona moglie e buon marito. Quando una donna accudisce come sta facendo lei il marito e che arriva a dirti preferivo succedesse a me che a lui e che pensa che la sua vita finirà insieme alla sua forse, ma ne ho quasi la certezza (una delle poche che mi è rimasta), lui è stato un buon marito molto più di tanti "bravi mariti" che io conosco. Inutile che sottolineo la disperazione dei figli. Quindi anche un ottimo papà.
Non siamo tutti uguali e non abbiamo tutti le stesse esigenze.
E io non sono nessuno per dire cos'è giusto o sbagliato posso condividere o non condividere ma anche su questo ho avuto modo di dovermi ricredere
 

Nocciola

Super Moderatore
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Certo, ma ti sfido a trovare qualcuno che non sia stato bene con il proprio amante...

Io con la mia amante stavo da dio, me ne stavo innamorando. Era la situazione che non sostenevo e che ritenevo "sporca", non lei e nemmeno me. Quando la si vive diventa una sorta di esigenza.

Detto questo, credo anch'io che sia un pò raccontarsela, ma in senso buono. La nostra mente cerca di giustificarsi per poter vivere bene, tutto qui. Ma se si pensa razionalmente alla cosa, la si vedrà per quello che è: un superficiale egoismo. Purtroppo siamo fatti così, chi più chi meno.
Io non sono mai riuscita a definirla sporca non potrei...
Sul superficiale egoismo hai ragione ma nel mio caso è tutta la vita che penso solo a fare quello che è meglio per come mi hanno cresciuta. Io ci sono sempre per tutti, per gli amici, per i parenti e non è che sono sempre stata ricambiata. Mi sono trovata un angolino tutto per me, anche qui stando attenta a non togliere le mie attenzioni verso gli altri.
Certo l'unico che paghebbe il conto, se a conoscenza della cosa, è mio marito e forse l'unico che non ha colpe. il conto che pago io è dentro di me e chissà quando smetterò di scontare la mia colpa ai miei occhi.
Si è vero un errore, ma uno nella vita un errore lo può commettere.
 

Kid

Utente un corno
Io non sono mai riuscita a definirla sporca non potrei...
Sul superficiale egoismo hai ragione ma nel mio caso è tutta la vita che penso solo a fare quello che è meglio per come mi hanno cresciuta. Io ci sono sempre per tutti, per gli amici, per i parenti e non è che sono sempre stata ricambiata. Mi sono trovata un angolino tutto per me, anche qui stando attenta a non togliere le mie attenzioni verso gli altri.
Certo l'unico che paghebbe il conto, se a conoscenza della cosa, è mio marito e forse l'unico che non ha colpe. il conto che pago io è dentro di me e chissà quando smetterò di scontare la mia colpa ai miei occhi.
Si è vero un errore, ma uno nella vita un errore lo può commettere.

Certo che si può commettere un errore nella vita.

Forse io la reputo sporca perchè l'ho vista con i miei occhi (letteralmente ahimè) ricambiata da mia moglie.

E' inutile (e comprensibile): un traditore non capirà mai ciò che ha fatto se non ci passa a sua volta.

Comunque, ma mi pare logico, non fare come me: acqua in bocca mi raccomando!
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Non posso assolvermi da sola dovrebbe farlo mio marito ma questo implicherebbe una mia confessione.
Non ho chiesto di capire me ma di capire quello che scrivo.
Se pensi di capirmi più di quanto mi sono capita sarei contenta di sapere cosa hai capito mi sarà sicuramente d'aiuto.
Non ho mai consigliato a nessuno di tradire e mai lo farò.
Ho detto che nel mio caso è stato qualcosa che mi ha aiutato a stare meglio e a crescere.
Ti dico anche questo. Per il mio amico io non sono stata la prima e se non fosse successo quello che è successo e l'età glielo avesse permesso io non sarei stata sicuramente l'ultima.
Ha tradito sua moglie da sempre. Be io parlo con quella donna e le cose che mi ha detto di lui, della loro vita mi hanno fatto molto riflettere sul concetto di buona moglie e buon marito. Quando una donna accudisce come sta facendo lei il marito e che arriva a dirti preferivo succedesse a me che a lui e che pensa che la sua vita finirà insieme alla sua forse, ma ne ho quasi la certezza (una delle poche che mi è rimasta), lui è stato un buon marito molto più di tanti "bravi mariti" che io conosco. Inutile che sottolineo la disperazione dei figli. Quindi anche un ottimo papà.
Non siamo tutti uguali e non abbiamo tutti le stesse esigenze.
E io non sono nessuno per dire cos'è giusto o sbagliato posso condividere o non condividere ma anche su questo ho avuto modo di dovermi ricredere
Nessuno può ancora dirti ancora molto per aiutarti perché sei piena di difese. Quella di affermare che lui è stato un marito e padre perfetto nonostante i numerosi tradimenti lo dimostra. Anche perché non ha senso difendere lui che non è in discussione (non ci interessa).
Il comportarsi bene dei familiari non garantisce il valore di nessuno. Se no si dovrebbe giudicare uomini meravigliosi i gerarchi nazisti seguiti fino al suicidio dalle mogli, compagne e famiglia. Potrebbe voler dire che lei è una brava moglie (o anche no ...potrebbe essere altro) e i figli bravi figli perché così educati dalla madre.
Non credo che tu debba né condannarti, né assolverti: questa, secondo me, è l'alternativa che ti blocca. Tu devi capirti. Se tu ritieni che sia stato un buon metodo quello che hai adottato, significa che credi che devi trovare fuori da te le risorse per star bene e le devi trovare fuori dal tuo rapporto di coppia. E' così? Perché?
Perché pensi che il luogo di condivisione primario, la famiglia, debba essere invece il luogo dove mostrarsi serene?
 

Alce Veloce

Utente di lunga data
Non posso assolvermi da sola dovrebbe farlo mio marito ma questo implicherebbe una mia confessione.
...........
Questo credo sia l'errore fondamentale che facciamo tutti: affidarci al giudizio altrui, mentre siamo NOI STESSI gli unici veri ed inflessibili giudici delle nostre azioni, consapevoli, pur nascondendoci dietro all'esile dito delle giustificazioni, delle reali responsabilità dei nostri gesti. Il giudizio altrui è sempre più comodo, però, perche contro di esso possiamo sempre invocare la disinformazione, la disonestà, la scorrettezza, la stupidità.......... che noi stessi mettiamo giudicando gli altri.
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
Mah... cosa al giorno d'oggi viene imposto? La morte e basta...

Ormai per scandalizzare non basta più nemmeno uccidere. E' una società libertina e perversa questa.

Se invece mi vuoi dire che a volte il matrimonio illude per poi deludere, questo è un altro discorso.... ma nemmeno questo è per colpa del partner.
Per condizionamento esterno io non intendo qualcuno che ti costringe col fucile puntato, certo...intendo anche tutto quel "buon senso" che ci viene insegnato fin da bambini.
Alla fine il matrimonio, per la maggior parte delle persone, è "avere qualcuno con cui condividere tutto e con cui invecchiare insieme", perchè questa è la scelta considerata ancora come la più vantaggiosa economicamente e socialmente.

Non dico che questo sia un errore: ma noi vorremmo, altro giusto desiderio, che insieme a questi vantaggi, perdurasse anche una fiamma d'amore sempre ardente.

Sì, siamo pretenziosi ed egoisti, anche adolescenziali, se vogliamo.
Ma siamo così: prendiamone atto.
Quando si presenta il momento in cui il desiderio di qualcosa di nuovo ed emozionante si fa sentire è giusto condividere col coniuge questa esigenza: si prova a coinvolgersi. Non sempre ci si riesce, perchè si hanno tempi diversi, indoli diverse. Io non sacrifico questi desideri, mi sentirei un individuo irrisolto.

Così, per dirla con Persa...me la racconto;)
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Io non sono mai riuscita a definirla sporca non potrei...
Sul superficiale egoismo hai ragione ma nel mio caso è tutta la vita che penso solo a fare quello che è meglio per come mi hanno cresciuta. Io ci sono sempre per tutti, per gli amici, per i parenti e non è che sono sempre stata ricambiata. Mi sono trovata un angolino tutto per me, anche qui stando attenta a non togliere le mie attenzioni verso gli altri.
Certo l'unico che paghebbe il conto, se a conoscenza della cosa, è mio marito e forse l'unico che non ha colpe. il conto che pago io è dentro di me e chissà quando smetterò di scontare la mia colpa ai miei occhi.
Si è vero un errore, ma uno nella vita un errore lo può commettere.
Quindi tu hai introiettato l'idea che tu possa essere amata solo se rispondi alle aspettative degli altri?
Credi di doverti mostrare solo perfetta e sempre disponibile? Se no cosa succederebbe?

http://www.liberonweb.com/asp/libro.asp?ISBN=8845249638

http://www.longanesi.it/scheda.asp?...RETA+PAURA+DELLE+DONNE+DI+ESSERE+INDIPENDENTI
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Per condizionamento esterno io non intendo qualcuno che ti costringe col fucile puntato, certo...intendo anche tutto quel "buon senso" che ci viene insegnato fin da bambini.
Alla fine il matrimonio, per la maggior parte delle persone, è "avere qualcuno con cui condividere tutto e con cui invecchiare insieme", perchè questa è la scelta considerata ancora come la più vantaggiosa economicamente e socialmente.

Non dico che questo sia un errore: ma noi vorremmo, altro giusto desiderio, che insieme a questi vantaggi, perdurasse anche una fiamma d'amore sempre ardente.

Sì, siamo pretenziosi ed egoisti, anche adolescenziali, se vogliamo.
Ma siamo così: prendiamone atto.
Quando si presenta il momento in cui il desiderio di qualcosa di nuovo ed emozionante si fa sentire è giusto condividere col coniuge questa esigenza: si prova a coinvolgersi. Non sempre ci si riesce, perchè si hanno tempi diversi, indoli diverse. Io non sacrifico questi desideri, mi sentirei un individuo irrisolto.

Così, per dirla con Persa...me la racconto;)
E l'amore ardente si trova in amanti temporanei?! :eek:
 

Kid

Utente un corno
Alla fine il matrimonio, per la maggior parte delle persone, è "avere qualcuno con cui condividere tutto e con cui invecchiare insieme", perchè questa è la scelta considerata ancora come la più vantaggiosa economicamente e socialmente.

Non dico che questo sia un errore: ma noi vorremmo, altro giusto desiderio, che insieme a questi vantaggi, perdurasse anche una fiamma d'amore sempre ardente.

E io che pensavo che il matrimonio significasse amarsi a tal punto da donare la propria vita reciprocamente, con tutte le magagne che il passare del tempo comporta... sono proprio all'antica! ;)
 

Nocciola

Super Moderatore
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Nessuno può ancora dirti ancora molto per aiutarti perché sei piena di difese. Quella di affermare che lui è stato un marito e padre perfetto nonostante i numerosi tradimenti lo dimostra. Anche perché non ha senso difendere lui che non è in discussione (non ci interessa).
Il comportarsi bene dei familiari non garantisce il valore di nessuno. Se no si dovrebbe giudicare uomini meravigliosi i gerarchi nazisti seguiti fino al suicidio dalle mogli, compagne e famiglia. Potrebbe voler dire che lei è una brava moglie (o anche no ...potrebbe essere altro) e i figli bravi figli perché così educati dalla madre.
Non credo che tu debba né condannarti, né assolverti: questa, secondo me, è l'alternativa che ti blocca. Tu devi capirti. Se tu ritieni che sia stato un buon metodo quello che hai adottato, significa che credi che devi trovare fuori da te le risorse per star bene e le devi trovare fuori dal tuo rapporto di coppia. E' così? Perché?
Perché pensi che il luogo di condivisione primario, la famiglia, debba essere invece il luogo dove mostrarsi serene?
Il paragone con i nazzisti mi sembra "leggermente" eccessivo. Io non lo sto difendendo, sto dicendo che ho cambiato il mio modo di vedere certe cose, le famose sfumature tra il bianco e il nero. Non ho mai capito come avesse fatto in tutti quegli anni ad avere una doppia vita e ne ho parlato spesso con lui. Ha sempre detto che la sua famiglia arrivava prima di tutto e io so che era la verità. Puoi non comprenderlo ma non mettere in dubbio che fosse così.
Non ho mai detto che è stato un buon metodo. Non ho usato lui come medicina al mio periodo buio. Che lui è stata una buona "medicina" l'ho capito adesso che è finita. L'ho capito perchè il mio cambiamento mi è piaciuto perchè la nuova io mi piace.
Non credo che ogni nostro disagio, preoccupazione vada condiviso con la famiglia. Le preoccupazioni, la vita frenetica di tutti i giorni, le mille cose da fare non c'è bisogno di aggiungere altro. In questi anni ero serena, non mi mostravo serena è diverso.
E' adesso che mi mostro serena ma non lo sono. Il dolore che ho dentro è così grande se poi lo aggiungi alla piena consapevolezza di quello che ho fatto, altro che fingere.......
 

Nocciola

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Quindi tu hai introiettato l'idea che tu possa essere amata solo se rispondi alle aspettative degli altri?
Credi di doverti mostrare solo perfetta e sempre disponibile? Se no cosa succederebbe?

http://www.liberonweb.com/asp/libro.asp?ISBN=8845249638

http://www.longanesi.it/scheda.asp?...RETA+PAURA+DELLE+DONNE+DI+ESSERE+INDIPENDENTI
No assolutamente no.
Io non sto bene con me stessa se non ci sono per le persone a cui voglio bene. Non è uno sforzo sono fatta così. Ma ho sempre preteso che anche gli altri fossero così verso di me. Ma così non è. Anche perchè io trascuro anche quel che è meglio per me se in quel momento devo aiutare o stare con qualcuno. Io non mi mostro perfetta, guarda ho un sacco di difetti. Adesso non è più così. Adesso mi ritaglio il mio spazio. Adesso so che anch'io ho diritto a dire adesso non posso. Agli occhi di chi mi conosce da sempre forse è l'unico cambiamento che sarà difficile accettare. Forse a qualcuno non piacerà, pazienza io ho cambiato un pochino la mia rotta e mi piace così.
 

Nocciola

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Quindi tu hai introiettato l'idea che tu possa essere amata solo se rispondi alle aspettative degli altri?
Credi di doverti mostrare solo perfetta e sempre disponibile? Se no cosa succederebbe?

http://www.liberonweb.com/asp/libro.asp?ISBN=8845249638

http://www.longanesi.it/scheda.asp?...RETA+PAURA+DELLE+DONNE+DI+ESSERE+INDIPENDENTI
Nessuno dei due libri c'entra molto con me.
Sono molto indipendente, non dipendo dagli altri sono gli altri che spesso dipendono da me. E io sento tutto il peso dei loro problemi e sofferenze.
Vorrei invece avere più spesso anch'io qualcuno a cui appoggiarmi e dire "sai non sono proprio così forte anch'io ho bisogno ogni tanto di piangere e di sfogarmi" e invece il più delle volte lo faccio da sola
Ecco perchè ho scritto qui. Perchè qui posso mostrare tutta la mia sofferenza, posso piangere e urlare. Se lo faccio a casa farei soffrire qualcuno. Pensi che io ne sia capace?
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Il paragone con i nazisti mi sembra "leggermente" eccessivo. Io non lo sto difendendo, sto dicendo che ho cambiato il mio modo di vedere certe cose, le famose sfumature tra il bianco e il nero. Non ho mai capito come avesse fatto in tutti quegli anni ad avere una doppia vita e ne ho parlato spesso con lui. Ha sempre detto che la sua famiglia arrivava prima di tutto e io so che era la verità. Puoi non comprenderlo ma non mettere in dubbio che fosse così.
Non ho mai detto che è stato un buon metodo. Non ho usato lui come medicina al mio periodo buio. Che lui è stata una buona "medicina" l'ho capito adesso che è finita. L'ho capito perchè il mio cambiamento mi è piaciuto perchè la nuova io mi piace.
Non credo che ogni nostro disagio, preoccupazione vada condiviso con la famiglia. Le preoccupazioni, la vita frenetica di tutti i giorni, le mille cose da fare non c'è bisogno di aggiungere altro. In questi anni ero serena, non mi mostravo serena è diverso.
E' adesso che mi mostro serena ma non lo sono. Il dolore che ho dentro è così grande se poi lo aggiungi alla piena consapevolezza di quello che ho fatto, altro che fingere.......
Non ho fatto un paragone, ma usato un esempio limite (quello di persone quasi universalmente considerate non ottime) per evidenziare che l'amore o la dedizione dei familiari non è segno che una persona si sia comportata nel modo migliore, neanche con loro.
Bisogna sempre tenere conto che chi vuol bene accetta le manchevolezze dell'altro facendole rientrare nel novero dei limiti umani di ognuno. Ma questo funziona fintanto che non si conoscono le reali ragioni di quelle, stanchezze, distanze e distrazioni. Se la famiglia fosse stata al corrente forse avrebbe valutato diversamente. Ora è un'altra questione e auguro loro di non sapere mai nulla.
Ripeto che la questione non è lui, ma tu.
Perché eri serena?
Perché evadevi dai tuoi problemi e non condividevi i tuoi sentimenti e i tuoi pensieri.
Sei davvero convinta che non sia la famiglia il luogo primario di condivisione?
E allora cosa sono la coppia e la famiglia? O meglio cosa credi dovrebbero essere?
 

Nocciola

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E io che pensavo che il matrimonio significasse amarsi a tal punto da donare la propria vita reciprocamente, con tutte le magagne che il passare del tempo comporta... sono proprio all'antica! ;)
Su questo sono molto più vicina a come la pensi tu rispetto a quello che scrive Chiara:)
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
No assolutamente no.
Io non sto bene con me stessa se non ci sono per le persone a cui voglio bene. Non è uno sforzo sono fatta così. Ma ho sempre preteso che anche gli altri fossero così verso di me. Ma così non è. Anche perchè io trascuro anche quel che è meglio per me se in quel momento devo aiutare o stare con qualcuno. Io non mi mostro perfetta, guarda ho un sacco di difetti. Adesso non è più così. Adesso mi ritaglio il mio spazio. Adesso so che anch'io ho diritto a dire adesso non posso. Agli occhi di chi mi conosce da sempre forse è l'unico cambiamento che sarà difficile accettare. Forse a qualcuno non piacerà, pazienza io ho cambiato un pochino la mia rotta e mi piace così.
Nessuno dei due libri c'entra molto con me.
Sono molto indipendente, non dipendo dagli altri sono gli altri che spesso dipendono da me. E io sento tutto il peso dei loro problemi e sofferenze.
Vorrei invece avere più spesso anch'io qualcuno a cui appoggiarmi e dire "sai non sono proprio così forte anch'io ho bisogno ogni tanto di piangere e di sfogarmi" e invece il più delle volte lo faccio da sola
Ecco perchè ho scritto qui. Perchè qui posso mostrare tutta la mia sofferenza, posso piangere e urlare. Se lo faccio a casa farei soffrire qualcuno. Pensi che io ne sia capace?
Hai confermato in entrambi i post quello che hai creduto di negare.
Stampati quello che hai scritto e leggitelo "di sorpresa"..
 

Nocciola

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Staff Forum
Non ho fatto un paragone, ma usato un esempio limite (quello di persone quasi universalmente non considerate ottime) per evidenziare che l'amore o la dedizione dei familiari non è segno che una persona si sia comportata nel modo migliore, neanche con loro.
Bisogna sempre tenere conto che chi vuol bene accetta le manchevolezze dell'altro facendole rientrare nel novero dei limiti umani di ognuno. Ma questo funziona fintanto che non si conoscono le reali ragioni di quelle, stanchezze, distanze e distrazioni. Se la famiglia fosse stata al corrente forse avrebbe valutato diversamente. Ora è un'altra questione e auguro loro di non sapere mai nulla.
Ripeto che la questione non è lui, ma tu.
Perché eri serena?
Perché evadevi dai tuoi problemi e non condividevi i tuoi sentimenti e i tuoi pensieri.
Sei davvero convinta che non sia la famiglia il luogo primario di condivisione?
E allora cosa sono la coppia e la famiglia? O meglio cosa credi dovrebbero essere?
Non ho detto questo, ho detto che non sempre si può pesare sulla famiglia a volte si può provare a cavarsela da soli.
Guarda per me la mia famiglia e mio marito sono le persone più importanti della mia vita. E lo sono anche adesso, soprattutto adesso, nonostante quello che ho fatto altrimenti non sarei qui avrei già preso una strada diversa.
Non rimarrei con mio marito se non sapessi che l'amore che ho per lui è vero. mio marito è l'uomo con cui ho deciso e voluto vivere la mia vita,. nel bene e nel male, ma qui si ricorda solo la parte che riguarda l'essere fedeli e il rispetto. Abbiamo due figli meravigliosi e una vita di coppia non diversa da quella di tante altre, certo non è perfetto ma ho capito che non esistono matrimoni perfetti.
Con lui ero serena perchè staccavo la spina da tutto. Sai cos'è la spensieratezza, quella che si ha da adolescenti, solo emozioni brividi chiudendo per due ore con tutto il resto del mondo. Be quella non la puoi avere con la persona con cui devi dividere i problemi che la quotidianità ti mette davanti, almeno per me è così
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Non ho detto questo, ho detto che non sempre si può pesare sulla famiglia a volte si può provare a cavarsela da soli.
Guarda per me la mia famiglia e mio marito sono le persone più importanti della mia vita. E lo sono anche adesso, soprattutto adesso, nonostante quello che ho fatto altrimenti non sarei qui avrei già preso una strada diversa.
Non rimarrei con mio marito se non sapessi che l'amore che ho per lui è vero. mio marito è l'uomo con cui ho deciso e voluto vivere la mia vita,. nel bene e nel male, ma qui si ricorda solo la parte che riguarda l'essere fedeli e il rispetto. Abbiamo due figli meravigliosi e una vita di coppia non diversa da quella di tante altre, certo non è perfetto ma ho capito che non esistono matrimoni perfetti.
Con lui ero serena perchè staccavo la spina da tutto. Sai cos'è la spensieratezza, quella che si ha da adolescenti, solo emozioni brividi chiudendo per due ore con tutto il resto del mondo. Be quella non la puoi avere con la persona con cui devi dividere i problemi che la quotidianità ti mette davanti, almeno per me è così
Che la tua famiglia sia importante per te è indubitabile.
Stai ripetendo in continuazione che hai tradito per paura di perderla...
 

Nocciola

Super Moderatore
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Hai confermato in entrambi i post quello che hai creduto di negare.
Stampati quello che hai scritto e leggitelo "di sorpresa"..
Lo farò. Adesso le ho rilette tre volte e non sono d'accordo. Magari con il tempo cambio idea:)
 

Nocciola

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Che la tua famiglia sia importante per te è indubitabile.
Stai ripetendo in continuazione che hai tradito per paura di perderla...
Ma dove e quando l'ho detto?
Forse il contrario adesso che ho tradito ho paura di perderla perchè non credo che mio marito sarebbe disposto a perdonarmi.
Guarda uno dei pochi motivi che mi avrebbero fatto troncare da subito la mia relazione sarebbe stato il solo sospetto che rischiavo di perderla.
Su questo ti sbagli e di grosso
 
Stato
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