Ci sono due scuole di pensiero nella educazione dei figli.
Una è “tanto lo fanno comunque (sesso, droga e rock and roll) meglio che lo faccia in modo sicuro“ perciò la canna gliela passo io, il letto lo offro io e gli do i preservativi e che trap, gli faccio ascoltare i Pink Floid.
L’altra è “cerco di evitare esperienze precoci”.
Hanno ragione entrambi e hanno torto entrambi.
Qualsiasi scelta si compia credo che sia importante il messaggio che si trasmette e che si trasmette consapevolmente.
In entrambi i casi si può dare importanza al figlio, ai suoi desideri, all’importanza della responsabilità e del rispetto di sé, rispettando i suoi tempi di maturazione. Altrimenti comunque diventa “basta che non ci siano gravidanze”.
mia mamma era di quelle che era arrivata vergine al matrimonio, sesso tabù, mi aveva a mala pena spiegato le mestruazioni
io ho avuto la mia prima esperienza a 14 anni, come tante mie amiche (una addirittura a12)
avere con i figli un dialogo sul sesso e cercare di dar loro anche un'educazione sentimentale non è sbagliato e fare sesso presto non è una vergogna
certo, ci vogliono le precauzioni, ma i ragazzini nonostante tutto con chi parlano? tra di sé, cercano poco anche su internet, si fidano delle esperienze degli amici, allora meglio un adulto che spiega per bene davvero come stanno le cose
ovvio che l'adulto certe cose le debba sapere e debba avere anche la coerenza nella vita tra quello che fa e quello che dice