Bella domanda.... " a pelle " - letto il suo programma - penso che miri essenzialmente a rivedere ( od in alcuni casi addirittura annullare ) molti "privilegi" a suo tempo concessi dai "socialos" ( socialisti/ecologiati) come ad esempio le 35 ore settimanali.... Avrà vita dura, immagino io, perchè la gauche francese è da sempre ancorata al mantenimento di uno status oramai non più "sopportabile" dalle casse statali, e che gli stessi - per difendere le loro privilegiate posizioni - non mancheranno di organizzare manifestazioni e scioperi selvaggi che i transalpini ben conoscono da decenni.Pensa solo al fatto che ha già dichiarato che i dipendenti pubblici dovranno calare,inizialmente,di almeno 500.000 unità per immaginare che riscontro " di piazza" potrebbe avere un'eventuale attuazione del suo piano/programma elettorale. Di sicuro parte dei francesi, esasperati da Sarkozy, vedono in lui il candidato ottimale per risollevare le sorti del paese ; tutto sta a vedere chi candiderà la sinistra ( il Fronte Nazionale resta un'incognita quanto ad esito finale,ma dubito che i francesi - come presidente - voteranno madame Le Pen nel caso ipotetico in cui arrivi alla votazione finale ). Aggiungo che "guardando" a sinistra al momento non si vedono candidature all'altezza della situazione,essenzialmente perchè restano sempre e comunque "ostaggi" della CGT ( la CGIL francese ), da sempre loro serbatoio di voti. Da ultimo bisognerà vedere cosa voterà l'elettorato " non schierato " , ovvero gli elettori che - non potendone più da Sarkozy e di tutti i suoi intrallazzi - preferirono a suo tempo votare l'attuale Presidente.