Sn la prima di tre figli. E ho dovuto fare da mamma alla piu` piccina e collaborare attivamente in casa. Ho iniziato a lavorare piccolissima per pagarmi gli studi. Ho subito una violenza a 13 anni e ho dovuta superarla da sola perche` mi vergognavo terribilmente. Ma nn mi piace compatirmi, e nn sn abituata a parlare di me per qst vi sembra di dover usare "le pinze"..
Ho imparatoa d essere forte, ad andare avanti da sola.
E poi e` arrivato lui..e ho cominciato a vivere.
Nn e` stato facile accettare il fatto di sentire l'esigenza di tradirlo.
cara Diana, se dovessimo fare l'analisi vedremmo qui tante di quelle cose!
Una bambina un pò trascurata dopo la nascita di due sorelle minori.
Una bambina costretta a diventare donna (non riesco ad immaginare una ragazzina di 13 anni i cui genitori non si accorgano di una violenzqa...rabbrividisco).
Una donna di 13 anni che non sa più piangere, urlare, soffrire. Ma tiene duro, va avanti, sopporta tutto.
Immagino che "non mi piace compatiri" significhi anche "non ci voglio pensare".
Il vuoto che devi colmare con questi uomini è forse lo stesso vuoto che l'assenza di pensiero ha generato. Iniziavi il tread dicendo che arrivavi qui per non pensare ai tuoi problemi.
Stare fra le braccia del tuo uomo ti aiuta a metabolizzare tutto, ti fa sentire amata e felice. Tra le braccia degli alltri cerchi un interruttore che spenga i tuoi pensieri, le ansie, le aspettative che tutti hanno riversato su di te (gurada che bella ragazza! e poi così intelligente! lavora anche, sai, si mantiene! ed è brillante all'università! chissà che donna realizzata sarà enlla vita). Solo che tu non vuoi essere una donna realizzata, ma una bambina che a 13 aanni corre a piangere e a farsi consolare dalla mamma. Che si fa abbracciare e coccolare e accarezzare. E vive. Da bambina.
A volte la vita ci riserva cose terribile che vanno ben oltre la nostra età.
Ma non è questo il modo id superarle. A 22anni puoi sperare in qualcosa di più di un fidanzato che non ti soddisfa completamente e un amante ogni tanto per non dover pensare, sentire, soffrire, gestire....
Forse partendo da qui e dalle riflessioni degli altri potrai placare un pò quell'ansia, quella fame che, ne sono certa, questi uomini non placano più.
Ti abbraccio.