So che sto per riesumare uno zombie, con nuovo "giro" sulle gattemorte. Ma come ti intortavano con sguardi e moine? Cioè, non penso a una roba stile signorina Silvani con Fantozzi. Concretizza un po', se ti va, sto discorso.Devo dire che l'essermi affrancato dalle "gatte morte" è stato un bel traguardo. Prima di conoscere quella che sarebbe diventata mia moglie ammetto di essere caduto tra le grinfie di più di una. Mi facevo intortare facilmente dalle moine, dai gesti, gli sguardi......per poi starci male quando mi ritrovavo con un pugno di mosche.
Adesso non mi filano proprio, è tanto che nessuna ci prova a fare questi giochini con me. Magari non me ne accorgo più neanche perchè non lascio spazi in cui possono infilarsi.
Considerandomi uno sfigato insicuro, e al contempo molto arrapato, ero una preda molto facile. non dico che bastasse parlarmi per zerbinarmi ma quasi.So che sto per riesumare uno zombie, con nuovo "giro" sulle gattemorte. Ma come ti intortavano con sguardi e moine? Cioè, non penso a una roba stile signorina Silvani con Fantozzi. Concretizza un po', se ti va, sto discorso.![]()
So che sto per riesumare uno zombie, con nuovo "giro" sulle gattemorte. Ma come ti intortavano con sguardi e moine? Cioè, non penso a una roba stile signorina Silvani con Fantozzi. Concretizza un po', se ti va, sto discorso.![]()
Vabbè... Immagino foste ragazzini, o poco più.Considerandomi uno sfigato insicuro, e al contempo molto arrapato, ero una preda molto facile. non dico che bastasse parlarmi per zerbinarmi ma quasi.
Me ne ricordo due in particolare, quando uscivamo in compagnia si sedevano sulle mie ginocchia anche se c'erano sedie libere in giro, si appoggiavano addosso, se sentivano l'erezione ammiccavano e lanciavano doppi sensi provocatori. Quando si prospettava il momento per fare un passo in più scomparivano sempre d'incanto oppure rimanevano stupite che avessi un "interesse" per loro.
Alla fine ero solo funzionale al loro ego e mi sono accorto che ripetevano gli stessi schemi all'infinito. Entrambe hanno sposato due cretini adoranti che sono pieni di corna ( lo so per certo anche se non sono stato io)
Non è il mio atteggiamento usuale eh. Però una volta nella vita vorrei saper sbattere le ciglia così, proprio riuscire a farlo!
Ma.. Allora le gatte morte Non sono verginiConsiderandomi uno sfigato insicuro, e al contempo molto arrapato, ero una preda molto facile. non dico che bastasse parlarmi per zerbinarmi ma quasi.
Me ne ricordo due in particolare, quando uscivamo in compagnia si sedevano sulle mie ginocchia anche se c'erano sedie libere in giro, si appoggiavano addosso, se sentivano l'erezione ammiccavano e lanciavano doppi sensi provocatori. Quando si prospettava il momento per fare un passo in più scomparivano sempre d'incanto oppure rimanevano stupite che avessi un "interesse" per loro.
Alla fine ero solo funzionale al loro ego e mi sono accorto che ripetevano gli stessi schemi all'infinito. Entrambe hanno sposato due cretini adoranti che sono pieni di corna ( lo so per certo anche se non sono stato io)
Ero timido, lento, ingenuo e imbranato e mica mi dispiaceva come gioco, ci mettevo sempre un po' a capire che per loro finiva lì.Vabbè... Immagino foste ragazzini, o poco più.
Io però dico anche una cosa: tu sicuramente eri funzionale a dare loro conferma che lo facevano rizzare. Chiaramente non gliene fregava niente di come stessi tu. Ma tu? Cioè... Dai una volta, ma alla seconda se non piace il gioco vedi un po' che quando si accomodano... Oplà che finiscono pure con il culo per terra. No? Senza bisogno di sapere che ci fossero altre sedie. Non riesco, in altre parole, a vederti come la povera vittima sacrificale. Loro non andavano oltre, del resto tu ad averne addirittura due che lo facevano in contemporanea... Voglio dire, non eri schifato. Ti saliva giusto la carogna perché nessuna terminava. Però oggettivamente... A parte che mi sembra una cosa da ragazzi molto giovani, ma credo anche che nel tuo sentirti sfigato (e quindi vittima) ci mettessi parecchio di tuo, almeno dalla seconda volta in avanti. Non so se arriva il mio discorso.
Si.....ma non sono stato ioMa.. Allora le gatte morte Non sono vergini![]()
Secondo te (a parte l'espressione che puoi avere usato per rendere l'idea) sarebbe corretto parlare "seriamente" di vittima e carnefice? Chiedo eh, proprio. Perché non so cosa ti sia passato per la testa, a me per il corrispondente maschile non passerebbe.Ero timido, lento, ingenuo e imbranato e mica mi dispiaceva come gioco, ci mettevo sempre un po' a capire che per loro finiva lì.
Non erano in contemporanea ed ero un po' più che vent'enne. Mi saliva la carogna ma me la prendevo con la mia inadeguatezza.
La "fame" era tanta e gli ormoni imbizzarriti non aiutavano.
Nella maggior parte dei casi ad ogni carnefice corrisponde una vittima. Diciamo che probabilmente facevo finta di non ricordarmi come era andata la volta precedente, e avevo speranza perchè non riconoscevo subito il meccanismo. Ero la vittima che con gioia offriva la giugulare al carnefice.
Ho usato questa espressione perchè il gioco era loro e io ci cascavo con entusiasmo. Loro avevano un tornaconto che per me al momento era oscuro.Secondo te (a parte l'espressione che puoi avere usato per rendere l'idea) sarebbe corretto parlare "seriamente" di vittima e carnefice? Chiedo eh, proprio. Perché non so cosa ti sia passato per la testa, a me per il corrispondente maschile non passerebbe.
A me una arrivò a spalmarmi il pube sulle ginocchia, in classe, strusciandosi mentre ascoltavano una canzone insieme. Credo si eccitasse. Una volta successiva si sdraio' su di me con la mano sulla cerniera con conseguenze prevedibili.Considerandomi uno sfigato insicuro, e al contempo molto arrapato, ero una preda molto facile. non dico che bastasse parlarmi per zerbinarmi ma quasi.
Me ne ricordo due in particolare, quando uscivamo in compagnia si sedevano sulle mie ginocchia anche se c'erano sedie libere in giro, si appoggiavano addosso, se sentivano l'erezione ammiccavano e lanciavano doppi sensi provocatori. Quando si prospettava il momento per fare un passo in più scomparivano sempre d'incanto oppure rimanevano stupite che avessi un "interesse" per loro.
Alla fine ero solo funzionale al loro ego e mi sono accorto che ripetevano gli stessi schemi all'infinito. Entrambe hanno sposato due cretini adoranti che sono pieni di corna ( lo so per certo anche se non sono stato io)
Credo di averti in parte risposto con il mio intervento di poco faHo usato questa espressione perchè il gioco era loro e io ci cascavo con entusiasmo. Loro avevano un tornaconto che per me al momento era oscuro.
Per me il corrispondente maschile non esiste, è proprio un gioco basato su sessualità diverse.
Esistono, ovviamente, gli uomini che pigliano per il culo e se ne approfittano ma per me i presupposti sono diversi e così anche lo svolgimento del tutto.
No, parlacene!Ho avuto un’adolescenza insignificante![]()
Più che gattomortismo direi che sto tizio qualche problema lo aveva. Più che altro lo definirei un inconcludente, le gatte morte hanno altro in menteNon so se sia il corrispondente del gattamortismo declinato al maschile.
C'è stato un anno al liceo (tra il primo e il secondo... anche più di un anno) in cui mi piaceva un compagno di classe. Racconto questa storia perché comunque al tempo il suo segno lo lasciò, ma sto parlando dei miei 15 anni.
Questo qui era abilissimo nel darmi segnali, e il momento dopo nel ritirarli. Tipo che un momento era capace di dirmi en passant "ti amo" (seeee... Vabbè), e il momento dopo andava a tampinare un'altra. Sotto il mio naso. Questo tira e molla (mi pareva di stare sulle montagne russe) andò avanti un bel po'. E lo compartecipai per rendergli pan per focaccia. Finché un giorno ci misi una pietra sopra. L'anno dopo cambiai scuola, lui pure, e peraltro chiese di essere messo nella mia stessa sezione (a mia insaputa). Io arrivata nella nuova, dopo poco uscii con un compagno di classe (era impossibile nasconderglielo, perché questo fenomeno aveva pensato comunque bene di dirlo a tutti). Ricordo ancora quello che mi disse, in particolare l'interrogatorio che mi fece al di fuori della scuola, e le considerazioni sarcastiche. Ha lasciato comunque il segno, ma in prospettiva (visto che avevamo praticamente fatto una gara all'incontrario per arrivare a un passo e poi mollarci un ceffone) posso solo evitare di invocare la timidezza a mia discolpa, e dire che tutto sommato siamo stati scemo &+ scema
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Non ricordo di essermi mai seduta su qualcuno che non volessi farmi davvero.No, parlacene!![]()
anch'io.....qualcuno ( i maligni) sonstengono che sto recuperandoHo avuto un’adolescenza insignificante![]()
Calcola che eravamo entrambi bamboccioni, primi due anni di liceo. Che a dirlo oggi fa quasi ridere...Più che gattomortismo direi che sto tizio qualche problema lo aveva. Più che altro lo definirei un inconcludente, le gatte morte hanno altro in mente