Io ho letto
E dalle risposte fornite paiono tutti genitori modello con figli modelli
@paulpaulpaul gli insegnanti servono anche ad educare cmq
Dipende dagli utenti... quello che ha scritto Jim volendo stare in un gergo da bravi lontani-vicini si potrebbe chiudere in un "
so ragazzi, cresceranno", oppure si può fare gnorri, rispondere riportano gli stati di un affitto con magari una bella virata OT finendo a parlare di altri argomenti.
Continuo nella risposta a Jim.
Ok, perfetto.
La ricostruzione è corretta.
Diciamo però che urlare (al figlio) e insultare (il sottoscritto) non è il modo migliore per instaurare una comunicazione civile.
Con tutto quello che ne può conseguire in termini di reazioni.
Ma è la dinamica in cui cadi, che devi spezzare, non per far favore a lei, ma perchè faresti del bene a te stesso e a tuo figlio.
Se tu reagisci mostri un comportamento a tuo figlio, mostri come gestisci una situazione critica. Tutto quello che potresti dire a parole, tu e anche lei, diventa aria.
Lui che è adolescente, inoltre si porrà anche in modo critico nei vostri riguardi, ma comunque acquisisce.
Io non ti scrivo queste cose perchè mi sento migliore, ma perchè non dirtele varrebbe non dire niente. Poi non so se ho capito male, ma tu hai scritto che il ragazzo ha divelto una lampada, io ho capito che lo ha fatto intenzionalmente, non che giocava a palla dentro in casa.
Ha creato un danno a questa lampada. Tua moglie si è arrabbiata, a urlato al ragazzo giusto? Poi si è diretta verso di te, sempre facendo "rumore". Tu dici che sei pronto a reagire, facendo altro "rumore". In tutto questo a lui cosa arriva? Rumore rumore rumore, e non è la canzone della Carrà.
Qui dicono che ti si pressa, che bisogna darti tempo, che ti sei appena separato, va bene, ma tra tre anni tuo figlio sarà maggiorenne. E le cose cambieranno. Sei stato ragazzo anche tu, sai cosa accade.
Ma ora sei un uomo adulto, non hai bisogno di riconfermati rispondendo ogni volta alle sue provocazioni. Altrimenti mostri che tuo figlio ha fatto bene. Lei urlava. Lui ha divelto un oggetto. Ha ottenuto che urlava ancora di più. Lo so che adesso sto parlando di tua moglie, e magari saresti tentato di rispondere e parlare di lei ma prova a riflettere nella dinamica -non su di lei- che ha messo in atto tuo figlio, prova a chiederti quale altra via sia migliore, ma finalizzata a spezzare tutto questo.
Lo scopo deve essere il risultato, non una riconferma del tuo valore di uomo.
Il problema è che se tu madre inneschi una reazione di quel tipo nei confronti di tuo figlio (che, esasperato, sradica una lampada) io mi devo incazzare anzitutto con te perché le tue modalità comunicative fanno cacare.
Dopodiché posso e devo certamente dire a mio figlio che quella reazione è sbagliata.
Il problema è che se questa persona provoca cerri tipi di reazioni forse è lei che si dovrebbe fare qualche domanda.
Questa è la dinamica in cui affondi, pensi a lei.
E nel momento che pensi a lei vince il dominio del rumore.