In linea di principio non ci dovrebbero essere discriminanti fra generi: chi è molto disinvolto e cambia partner come si cambia un vestito è un soggetto "leggero", diciamo così, a prescindere se sia uomo o donna.
Poi, è ovvio che, ne stiamo parlando tanto, la donna che tiene questo comportamento, anche se non ha legami, non è proprio vista benissimo dai più, mentre per gli uomini ci siamo ahimé abituati a considerarli leggerini in certe situazioni.
Nessuno si è mai stupito se un uomo dice di sì ad una buona occasione.
Io non lo so se la realtà è che le donne provino gli stessi desideri fisici degli uomini e se questo che è stato celato per secoli è stato tutto frutto della cultura e delle convenzioni.
Non lo so...non l'ho ancora capito, anche perché tra amiche non se ne parla o, se si fa, il discorso rimane troppo in superficie.
Mi piacerebbe tanto saperlo.
Il mio dubbio è che la donna voglia dimostrare di esserne all'altezza e di averne diritto a pieno titolo, come di una rivalsa nei confronti del maschio e, così facendo, abbia finito per esagerare.
Se ci fosse questa componente ne sarei dispiaciuta.
Se, invece, si risolve tutto in una questione di ormoni, ci abitueremo a questo. (lo stiamo già facendo no?).
E se si rispettassero le regole del gioco, ovvero se i mariti/mogli degli altri fossero inviolabili, che problema ci sarebbe?
Ognuno faccia come meglio crede e come più gli aggrada...
Ciao
la questione è complessa, credo, anzi, ne sono convita.
E allo stesso tempo, credo, che sia anche facilissima ...
Prima che entrasse in ballo il senso di proprietà e il sapere, che la gravidanza è dovuta ad un solo uomo, quello iniziale, le donne si accoppiavano con più uomini, perché vi era la credenza che, doveva raccogliere le migliori caratteristiche di ciascuno di essi. E il sentire degli uomini era, che tutti si facevano carico della prole ... si viveva in comunità. Le responsabilità venivano portate e sopportate da tutti i membri alla pari ...
Poi, il passaggio della proprietà. E qui, si ha iniziato a dividere. Il senso dell'unione tra uomo e donna era solo per assicurare un luogo di appartenenza alla prole. Un padre dava sua figlia, e poi, si decideva, a secondo del avere a quale stirpe poi la prole facesse parte - gli uomini morirono spesso, tra guerre e ferite ecc. ma anche la donna durante i parti ecc. La prole doveva essere protetta. Ma non solo, erano anche considerati dei futuri braccianti ecc. e servivano a far accrescere la proprietà ecc.
La religione - e sono due milla anni - ha avuto anche un suo ruolo fondamentale, in una posizione di irarchia e di considerazioni che riguardano la donna in rapporto all'uomo. Lei è sottomessa all'uomo sotto vari punti di vista. Già solo del perché è stata creata ed è stata creata dopo Adamo e dopo gli animali. Ti riporto qualche passaggio del nuovo Testamento, perché il vecchio è proprio allucinante sotto vari aspetti. Ma anche il nuovo ...
NT: Efesini 5,22 (di san Paolo): "Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto."
NT: 1-Corinzi 7, 34 + 38 (di san Paolo):"Così la donna non sposata, come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito... In conclusione, colui che sposa la sua vergine fa bene e chi non la sposa fa meglio. "
NT: 1-Timoteo 2,12 (di san Paolo): "Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva;
e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole
di trasgressione. Essa potrà essere salvata partorendo figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella santificazione, con modestia."
E altri passaggi ancora, che spiegano che la donna non può provare piacere al sesso; Che è il marito che la può ripudiare (in casi specifichi anche alla donna è concesso); Tutto il passaggio della purificazione dopo un parto, che varia se ha partorito un maschietto o una femminuccia -> doppia purificazione se è femminuccia. Ecc. ecc. ecc.
Certo, c'è tutta una retorica dietro ... ma rimane pur sempre che è di serie C, solo se si tratta dei peccati la donna è di serie A. Non chiedermi il perché ... di tanta ostilità verso la donna. Ma credo, che dopo due mila anni, questo sentire, anche se non più in forme così forti, sono rimaste dentro di noi in modo da confonderli con gli istinti, con tante altre cose. Ed hanno influenzato enormemente i nostri giudizi. Ci tocca fare un atto difficilissimo, tentare di spogliarci piano piano di questo retaggio ... la strada è ancora lunga, non siamo per nulla arrivati.
La rivoluzione sessuale, non ha come voce, zompate a destra e a manca, ma dichiara una sessualità autonoma della donna. Poi sta a lei scoprirla e anche come gestirla. A me sembra chiaro, che dopo una tale liberazione, il pendalo oscilli nei vari estremi ... e prima o poi troverà un suo punto di equilibrio. Ma ci troviamo ancora, che la donna deve scoprirsi ... proprio sessualmente. Ha un suo piacere, una sua funzione, una sua vita da gestire, che è sicuramente in alcuni aspetti diversa da quella dell'uomo ... ma dove e come esattamente? Difficile ... perché, volendo o dolendo, siamo in una società ... il tutto s'influenza reciprocamente di continuo ...
Credo, che la cosa più preziosa che possiamo cogliere da tutto ciò, è il diritto di una autonomia per un percorso sessuale, per scoprirlo e per conviverci bene. Per ora, ci troviamo in pieno laboratorio ... sappiamo già molto, molto ancora no. E va bene così ...
Su tanti altri aspetti, ne abbiamo anche già parlato ...
sienne