Ringrazio i miei genitori per non aver mai edulcorato la pillola.
Non sono stata viziata, ne’ vezzeggiata.
Se andavo bene a scuola, mentre gli altri ricevevano regali, i miei mi dicevano che avevo fatto solo la metà del mio dovere.
Quindi in definitiva li ringrazio per avermi insegnato il senso del dovere, molto forte in me come in loro.
Li ringrazio pure per avermi cresciuta determinata e questo è stato possibile dandomi pochi si è molti no.
Pertanto quando mi dicevano di sì mi pareva di aver conquistato l’Everest. Il resto del tempo lo trascorrevo per trasformare i no in si, con scarsissimi risultati.
Li ringrazio per essersi smazzati i loro cazzi di coppia fra di loro, ma anche lì facendomi vedere che le persone che si vogliono bene litigano, anche molto, ma poi sanno fare pace.
ringrazio mia madre, che da ragazza ho molto osteggiato, per avermi amata nonostante non fossi come mi avrebbe voluto.
Ringrazio mio padre per avermi cresciuta impavida rispetto alle sfide della vita.
Li ringrazio inoltre per avermi fatto sentire sempre la loro presenza senza essere oppressivi e senza mai sostituirsi a me e alle mie responsabilità.
In definitiva li ringrazio per avermi dato una famiglia felice, disfunzionale come ogni famiglia lo è a modo suo, ma felice.
per avermi dato la sicurezza che tutto è mutevole nella vita, ma la famiglia resta sempre l’unico punto fermo, il rifugio al quale tornare per curare le proprie ferite. Li ringrazio per aver mantenuto il porto sicuro e inespugnabile.
Sono stati nel complesso bravi genitori.
Lo dico ora da 40enne perché alla fine, raggiunta la maturità, mi sono resa conto che non erano supereroi, ma solo un uomo e una donna con le loro fragilità e i loro pregi.