Tebe
Egocentrica non in incognito
-Vuoi una caramella?-
-No, non sei uno sconosciuto. Non mi fido.-
nella sua macchina. Fuori buio. Le ore volate. Per la prima volta. Volate.
E dover fare tutto di corsa. Ridendo.
L'ultimo bacio dentro la stanza. Un sorriso.
macchina. Pagare.
Arrivare alla mia e...
Ancora una sigaretta tebe
Ma è tardi per te.
Ho trovato traffico, e un sorriso.
E dopo la sigaretta.
-E' una caramella alla menta.-
L'ho presa, scartata. Infilata in bocca e. Devo avere fatto una faccia disgustata perchè...
-Liquirizia? Che schifo Cristo santo!- ho ripreso la carta e ho sputacchiato dentro la caramella.
Lui è scoppiato a ridere. Sonoramente. Perfetto nel suo completo da uomo adulto, con i pantaloni con mille bottoncini nascosti. Tre ore per slacciarli tutti.
Scriverò a Zegna. Non è possibile. Sono cinture di castità i suoi pantaloni. E che cazzo.
E' stato il giorno del guardami.
Guardami quando ti bacio sulla bocca.
Guardami quando bacio il seno e gioco con i chiodini
Guardami quando ti mordo il ventre.
E guardami. Quando. Ti lecco.
I suoi occhi. In quel momento. Erano chiari. Sembravano fosforescenti di riflesso alla luce violetta della stanza.
Vedevo solo quelli in un ambiente in bianco e nero. E qualche pennellata di grigio.
Ma i suoi occhi erano davvero.
Appoggiata sui gomiti fissavo la sua testa infilata tra le mie gambe, che teneva, e mi sembravano..piccole. Lui è una montagna e.
Non l'ho mai guardato. Me la sono sempre goduta in solitudine ma.
Ieri. Invece.
Incredibile.
Non era il Man che conoscevo. Sfacciato. Decisamente sfacciato.
E non ha voluto musica. Non ha voluto troppo buio.
Ha voluto me. E insieme a me.
I guardami. E anche i parlami.
Mamma. Mia.
-No, non sei uno sconosciuto. Non mi fido.-
nella sua macchina. Fuori buio. Le ore volate. Per la prima volta. Volate.
E dover fare tutto di corsa. Ridendo.
L'ultimo bacio dentro la stanza. Un sorriso.
macchina. Pagare.
Arrivare alla mia e...
Ancora una sigaretta tebe
Ma è tardi per te.
Ho trovato traffico, e un sorriso.
E dopo la sigaretta.
-E' una caramella alla menta.-
L'ho presa, scartata. Infilata in bocca e. Devo avere fatto una faccia disgustata perchè...
-Liquirizia? Che schifo Cristo santo!- ho ripreso la carta e ho sputacchiato dentro la caramella.
Lui è scoppiato a ridere. Sonoramente. Perfetto nel suo completo da uomo adulto, con i pantaloni con mille bottoncini nascosti. Tre ore per slacciarli tutti.
Scriverò a Zegna. Non è possibile. Sono cinture di castità i suoi pantaloni. E che cazzo.
E' stato il giorno del guardami.
Guardami quando ti bacio sulla bocca.
Guardami quando bacio il seno e gioco con i chiodini
Guardami quando ti mordo il ventre.
E guardami. Quando. Ti lecco.
I suoi occhi. In quel momento. Erano chiari. Sembravano fosforescenti di riflesso alla luce violetta della stanza.
Vedevo solo quelli in un ambiente in bianco e nero. E qualche pennellata di grigio.
Ma i suoi occhi erano davvero.
Appoggiata sui gomiti fissavo la sua testa infilata tra le mie gambe, che teneva, e mi sembravano..piccole. Lui è una montagna e.
Non l'ho mai guardato. Me la sono sempre goduta in solitudine ma.
Ieri. Invece.
Incredibile.
Non era il Man che conoscevo. Sfacciato. Decisamente sfacciato.
E non ha voluto musica. Non ha voluto troppo buio.
Ha voluto me. E insieme a me.
I guardami. E anche i parlami.
Mamma. Mia.