Beh..quindi va bene così no?
Buscopann
Nessuno ha detto questo.
Non credo affatto che chi ha votato no sia reazionario, conservatore o soddisfatto di questa situazione.
E chiunque interpreti, a livello politico, il No in questa maniera è, a mio parere, in malafede.
La nostra è una democrazia per delega: su questa base dovremmo pretendere che venga fatto il nostro interesse nel migliore dei modi possibili.
Sono anni che attendo che venga messa in pratica questo banale concetto.
Nel frattempo ho visto letteralmente sparire quel minimo di sicurezze, prospettive, garanzie, servizi che dovremmo noi cittadini avere dopo aver pagato tasse, imposte, contributi.
Praticamente nessuna pensione all'orizzonte.
Tagli a caserme e al sistema di controllo idrogeologico sul territorio.
Io attendo sotto casa mia, al confine tra due comuni popolosi, da anni, e dopo incessanti raccolte firme, proteste, comitati, promesse elettorali, liste civiche che si faccia una minima manutenzione, assente come la pulizia da decenni.
Mia moglie attende pure che si possa raggiungere la sua sede di lavoro senza dover utilizzare un fuoristrada, viste le condizioni della strada (non illuminata).
Non entro nei particolari del grottesco che ho visto in questi anni, perché ci sono episodi che sono tali e dimostrano i limiti di sopravvivenza di questa situazione, noi siamo ancora (per poco)
un paese dove si può vivere e lavorare bene "malgrado tutto"
E io sono nel ricco nord in uno dei più ricchi comuni d'Italia, dove anche la segnaletica orizzontale, oggi, quando mantenuta, viene vista quasi come un'innovazione, non come la banalità della gestione.
E non parliamo di tutti i costi accessori a carico delle singole imprese sul fronte di certificazioni, sicurezza, pratiche, corsi, anticipi fiscali, dichiarazioni congrue e non coerenti, in via di aggravamento negli anni, perché su queste cose si legifera benissimo e si è visto, e chiunque sia a contatto col mondo dell'impresa sa, si rende conto che ci sono dei problemi enormi.
E ora, tutta l'Italia, per uno o due mesi, si trova a discutere, al bar, su internet, su FB, di un sì o di un no, come se questo referendum fosse una scopa in grado di spazzare via una classe politica insediata come un lichene su una roccia, come se dall'esito positivo del Sì, finalmente sarebbe avvenuto il grande cambiamento.
Io non mi aspetto più nulla per delega: sono convinto che se si vogliono cambiare le cose bisogna agire in prima persona, esponendosi. Cosa che, per esperienza, reputo difficile, perché le persone sono ormai divenute incapaci di agire diversamente da come sono state abituate, ovvero a limitarsi a dare un voto per far lavorare qualcun altro.