Bella la storia dell'accordare il canto. Per potersi riconoscere.
Io preferisco questo.
[video=youtube;bQ4u9Vq3ZZI]https://www.youtube.com/watch?v=bQ4u9Vq3ZZI[/video]
Ma non penso che, parlando di femmine umane, possa bastare il riconoscimento e l'assonanza.
E tanto meno la permanenza nel nido del maschio. (che certi maschi riuscire a farli uscire è liberarsi!)
L'alleanza che costituiscono le aquile io la trovo interessante. In termini metaforici. E con i dovuti accomodamenti.
Sicuramente mi sembra più calata nella quotidianità di un modo di relazionarsi che mette maschio e femmina in condizione di partecipare insieme uno al vivere dell'altro. A prescindere dal nido.
Per le femmine umane il ventaglio delle possibilità decisionali è ben più ampio.
Non hanno più bisogno di un maschio che si prenda cura. Possono fare da sole. E sanno fare da sole.
E socialmente questo è sempre più riconosciuto.
In termini sessuali la grossa differenza è che le femmine umane possono decidere di accoppiarsi anche per il semplice desiderio di farlo. Anche come forma di comunicazione con un maschio interessante o incuriosente.
E questo non è più necessariamente espressione femminile di "costruirsi il nido".
E "costruirsi il nido" non è più l'esigenza che guida la sessualità umana. Non l'unica spinta almeno.
Non penso lo sia mai stata. Ma credo che le femmine prima e le donne poi, in particolare, abbiano fatto molta fatica a dirselo.
L'idea che la famiglia non sia più il raggiungimento massimo, ha cambiato schemi fondanti.
Il riconoscere(si) la libertà di non desiderare di continuare la specie attraverso la riproduzione, ne ha cambiati altrettanti.
Se un maschio umano stesse con me, perchè è troppo "pigro" per ricominciare il rito di "ricerca di assonanza" con un'altra femmina...lo prenderei a calci nel culo!

....per alleanza, con quello che comporta un'alleanza in termini umani, mi sembra già meglio.
Ma che il fulcro dell'alleanza non sia il "nido" lo ritengo fondamentale.
Come ritengo fondamentale che l'alleanza non sia semplicemente di comodo o frutto di pigrizia o di paura.