Ho vissuto in un mondo senza musica

Brunetta

Utente di lunga data
Io ascolto.
Tra gli italiani:
Alberto Camerini "Cenerentola e il pane quotidiano"
Alberto Fortis, i primi LP
Alice
Angelo Branduardi
Antonello Venditti, da Theorius Campus per tutti gli anni 70
Bertoli
Celentano gli inizi, quando faceva rock'n roll
Baglioni, quando faceva concept album stile fotoromanzo ma anche dopo
Collage - hanno il sapore dei fotoromanzi e dei negozi di parrucchiera anni 70
bennato
ruggeri e decibel
estra
finardi - dai primi agli ultimi
de andre tutti
faust'o dove trovi le periferie anni 80
battiato dallo sperimentale agli anni 80
guccini
jannacci
khrisma
la crus
litfiba i primi 3
battisti tutto
dalla fino agli anni 80
mango
matia bazar con la Ruggero inarrivabili pop
Mina anni 60 modernissima
new trolls hard rock melodico primi anni 70
nomadi
patty pravo
pooh anni 60/70
Area
Le orme
Osanna
Renato Zero anni 70/80
Riccardo Cocciante
Rino Gaetano
Ron
Subsonica
Tiziano Ferro
PFM Storia di un minuto
Khrisma? :eek:
Ascolti proprio tutto :carneval:
 

Nocciola

Super Moderatore
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Però ascoltare di tutto non porta a non appassionarsi realmente a niente?
io posso capire la curiosità di ascoltare tanti generi ma poi secondo me la playlist deve essere composta solo delle cose che veramente ci emozionano, ci fanno cantare, ci strappano un sorriso
Non potrei "affezionarmi" a troppi autori e generi
 

brenin

Utente
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Però ascoltare di tutto non porta a non appassionarsi realmente a niente?
io posso capire la curiosità di ascoltare tanti generi ma poi secondo me la playlist deve essere composta solo delle cose che veramente ci emozionano, ci fanno cantare, ci strappano un sorriso
Non potrei "affezionarmi" a troppi autori e generi
Si e no, nel senso che nell'ipotetica playlist entrano canzoni che, in base ad un particolare momento della nostra vita ed a prescindere dal genere, hanno lasciato " il segno " in noi....


breve OT.... sto cominciando ad accantonare fondi....:sbatti:
 

danny

Utente di lunga data
Però ascoltare di tutto non porta a non appassionarsi realmente a niente?
io posso capire la curiosità di ascoltare tanti generi ma poi secondo me la playlist deve essere composta solo delle cose che veramente ci emozionano, ci fanno cantare, ci strappano un sorriso
Non potrei "affezionarmi" a troppi autori e generi
Io sono affezionato solo a poche canzoni.
Mi piace piuttosto ascoltare sempre cose diverse.
 

ologramma

Utente di lunga data

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Biagio Antonacci no.
(E anche altri...).
Zucchero non lo sopporto, per esempio.
Il jazz in rari casi.
Rarissimi.
.
Saremo il primo caso di coppia che chiede la separazione prima di sposarsi:mad:
 

Ms.Razionalità

Utente di lunga data
Si e no, nel senso che nell'ipotetica playlist entrano canzoni che, in base ad un particolare momento della nostra vita ed a prescindere dal genere, hanno lasciato " il segno " in noi....
Esatto, vale un po' come per i libri.
Il fattore tempo incide molto sia nell'elenco dei miei "Libri preferiti" che in quello delle "musiche preferite".

Negli scorsi anni ho avuto la brutta idea di rileggere alcuni libri di cui avevo un bel ricordo, a livello viscerale od emotivo.

Beh, ho preso delle batoste assurde. Che non mi aspettavo... Ciò che lasciò il segno in quel preciso contesto, non è detto che susciti ora un effetto ugualmente positivo.

Allo stesso modo, ricordo chiaramente che alle elementari comprai la musicassetta di Ambra Angiolini e la sentivo quasi a nastro.

Le palylist per me possono essere molto varie, ma aggiornate.

Le emozioni purtroppo o per fortuna sono contestualizzate.
 

perplesso

Administrator
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Però ascoltare di tutto non porta a non appassionarsi realmente a niente?
io posso capire la curiosità di ascoltare tanti generi ma poi secondo me la playlist deve essere composta solo delle cose che veramente ci emozionano, ci fanno cantare, ci strappano un sorriso
Non potrei "affezionarmi" a troppi autori e generi
spaziare tra i generi serve appunto per trovare qualcosa che trasmetta sensazioni o che esprima le emozioni che proviamo in un determinato momento.

è lo spettro che conta
 

Nocciola

Super Moderatore
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spaziare tra i generi serve appunto per trovare qualcosa che trasmetta sensazioni o che esprima le emozioni che proviamo in un determinato momento.

è lo spettro che conta
.
Pensavo alle playlist
Io ne ho due di due cantanti diversi e sono quelle che ascolto
Poi posso decidere una volta ogni tanto di ascoltare altro ma appunto non fanno parte della mia musica
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
.
Pensavo alle playlist
Io ne ho due di due cantanti diversi e sono quelle che ascolto
Poi posso decidere una volta ogni tanto di ascoltare altro ma appunto non fanno parte della mia musica
conservativa :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Biagio Antonacci no.
(E anche altri...).
Zucchero non lo sopporto, per esempio.
Il jazz in rari casi.
Rarissimi.
Antonacci e Zucchero no e i Khrisma sì :eek:?! Comunque Maurizio Arceri è morto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Esatto, vale un po' come per i libri.
Il fattore tempo incide molto sia nell'elenco dei miei "Libri preferiti" che in quello delle "musiche preferite".

Negli scorsi anni ho avuto la brutta idea di rileggere alcuni libri di cui avevo un bel ricordo, a livello viscerale od emotivo.

Beh, ho preso delle batoste assurde. Che non mi aspettavo... Ciò che lasciò il segno in quel preciso contesto, non è detto che susciti ora un effetto ugualmente positivo.

Allo stesso modo, ricordo chiaramente che alle elementari comprai la musicassetta di Ambra Angiolini e la sentivo quasi a nastro.

Le palylist per me possono essere molto varie, ma aggiornate.

Le emozioni purtroppo o per fortuna sono contestualizzate.
Non sentivi musica e non vedevi TV, ma vedevi Non è la RAI? :eek:
 

Brunetta

Utente di lunga data
@danny

[video=youtube;x7B0cMDYCwc]https://www.youtube.com/watch?v=x7B0cMDYCwc[/video]
 

Brunetta

Utente di lunga data

danny

Utente di lunga data
Antonacci e Zucchero no e i Khrisma sì :eek:?! Comunque Maurizio Arceri è morto.
I Khrisma nel panorama della musica italiana erano abbastanza innovativi, pur essendo quasi inascoltabili.
Antonacci e lo Zucchero di adesso sono molto conformi al gusto corrente.
Il che mi tedia.
Provo molte più emozioni con un Finardi o un Branduardi. Sicuramente con De André.
O con i Porcupine Tree.
O con le colonne sonore e la musica classica.
 
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