I conti di Conte e i deliri di potenza

Marjanna

Utente di lunga data
Sì, intendo lo stato.

Ma non lo intendo come una decisione presa a tavolino. E non intendo per stato l'esecutivo e stop.
Una roba tipo "uh, adesso chi lasciamo morire?" detto fra gente che si frega le mani in attesa.

Lo intendo proprio come "conseguenza" (casuale ma prevedibile) della dinamica fra disponibilità di informazioni (bassa e incerta) e disponibilità di risorse (scarsa e storicamente instabile).

Non penso che abbiano scelto a tavolino la strage che è avvenuta nelle RSA o che abbiano deciso di lasciar crepare in casa gente soffocata dai loro stessi polmoni (quando penso a questa morte, avendo sperimentato la sensazione di soffocamento, mi vengono i brividi).

Come non penso che il non aver dpi sia studiato. Semplicemente, le indicazioni che sono sui tavoli dal 2005 anche solo riguardo le scorte di dpi qualcuno le ha seguite (e non ha grossi problemi di approvvigionamento) e qualcuno no. E allora ci si inventa le mascherine in tessuto e si cambiano in corsa linee produttive (dopo aver delocalizzato per anni.)

Ma non penso neanche che non immaginassero che prendere i malati covid e piantarli nei reparti sub acuti avrebbe significato delle perdite.
Semplicemente, non immaginavano un casino di questo genere.

Personalmente sono piuttosto convinta che pensassero che avrebbero potuto, come è stato fatto in tutti questi anni, sommergere nell'emergenza l'emergenza.
Non so bene come potessero immaginarlo eh.
Ma da gente che fa i giochi di prestigio pensando di far sparire i morti, come è stato tentato di fare, a questo punto mi aspetto l'inimmaginabile.

D'altro canto dichiarare, nel'indifferenza generale e nelle risatine, che "tanto muoiono gli anziani, state tranquilli" e vedere che nessuno dice bif, ma anzi...."eh, vabbè, prima o poi si deve pur morire" è un bell'incoraggiamento.

E non penso che questo tipo di linea sia nata oggi.
Questa è solo la coda di anni e anni di destrutturazione dei servizi e del senso di corresponsabilità sociale oltre che di costruzione della delega sociale in nome della sicurezza.

Le condizioni semplicemente non potevano essere inventate in 15 giorni. Si fa con quel che si ha. (non con quel che si dovrebbe avere).

Se elimini per anni il territorio, giocando con privatizzazioni e bandi a ribasso con il terzo settore, è scontato che in 15 giorni non ristrutturi un sistema. E vai di riduzione del danno. E di scudi penali.

E non lo ristrutturi neppure in due mesi.
Specialmente se non hai soldi neppure per comprare la carta igienica nelle scuole. (non è una favola).

Cosa pensi che stiano pensando per la riapertura delle scuole per esempio?
Come si potranno confrontare con lo stato fatiscente di un buon 60% degli edifici scolastici, che stanno aperti sulle deroghe territoriali in risposta alle rilevazioni sull'agibilità?
Come potranno gestire la carenza ormai fisiologica di collaboratori scolastici (vedi bidelli) che in situazione ordinaria sono costantemente sotto organico (e questo significa igiene pressapochista quotidiana oltre che impossibilità di gestione dei compiti previsti?)
E non è che se ne può fare a meno eh. Allo stato dell'arte.
Come fai a gestire gli ingressi scaglionati se non hai il personale per gestirli?
E vogliamo parlare delle riforme scolastiche che hanno previsto dai 20 ai 25-28 alunni per classe in sotto organico di insegnati?
O del fatto che se un insegnante si ammala il primo giorno non è previsto supplente, quindi la scuola si organizza con le risorse interne (che sono risicate grazie ai tagli sugli orari) per i primi due giorni perchè è dal secondo giorno che si può nominare un supplente? (e questo non significa supplente, nella maggior parte delle volte significa che classi vengono divise e classi di 25 passano da 25 a 30 alunni per ospitare quelli senza insegnante)
SE si vuole una riapertura con distanziamento, fermiamoci solo al personale necessario per metterli in atto. Servirebbero come minimo tre volte tanto i docenti.
Quanto costa, se non hai soldi?
Sorvoliamo sui disabili? la 104 prevederebbe la loro inclusione...voglio vederlo il distanziamento previsto con gente che non sa andare in bagno in autonomia. O che ha comportamenti problema. O che non ci vede. O che non ci sente.

Potrei andare avanti ad elencare...mi fermo.

Tutto questo per dire che questo virus (e la mancanza di informazioni precise dovuta alla non conoscenza) in dinamica con le condizioni precedenti al virus semplicemente mette lo stato in condizione di attuare una strategia che fondamentalmente dice
"non so bene come evolverà la pandemia, avrei bisogno di risorse che non ho e non so più dove andare a prenderle. Proviamo.
Iniziamo ad aprire gli spazi meno "rischiosi" anche da un punto di vista legale.
Se apro il ristorante e dentro mi parte anche solo una infezione anche secondaria (è interessante il discorso sullo stato dei servizi di acqua potabile e sul mantenimento...prima ancora della sanificazione) è un casino. In termini di denunce e richieste di controlli (che non ho le risorse per attuare) e di risarcimento. (che non ho i soldi per pagare)
Idem parrucchieri, estetisti, tatuatori. Bar.

Pensa ai luoghi di lavoro come la scuola....l'insegnante si ammala di covid sul luogo di lavoro.
Chi paga l'indennizzo? Inail.
Chi paga inail?

E nella scuola ci sono minori...il che espone le istituzioni a dei bei casini. Legali ed economici.
(già è esposta, nessuno parla del trattamento dei dati personali, neanche sensibili, che sono fuori da ogni indirizzo del dpgr in materia di privacy e completamente a carico del lavoratore che sta operando con mezzi inadeguati e rispettare le direttive di legge. Per ora sta andando liscia...io sono in attesa dei prossimi tempi).

E i minori vivono in famiglia.
Se apro un potenziale alto focolaio come la scuola, come gestisco il fatto che diciamo che sono circa 9 milioni gli studenti. Facciamo che per ogni studente c'è mamma e papà (e siamo a 27 milioni di persone potenzialmente coinvolte) facciamo che va di culo e si ammala un quinto (o anche un decimo)?

Quale è l'impatto sul sistema sanitario? (provato dal prima di questi mesi e da questi mesi, anche a livello di stato delle risorse umane...non sono robot gli operatori sanitari).
E sull'economia?

Io non vedo anormalità nei cori di vaffanculo.

Ma trovo triste le motivazioni per cui partono i cori di vaffanculo.

Ma tant'è.
Concordo con te sulla prima parte, e ti dirò che mi sembra anche una farsa tutto il parlare (ora) di stipendi di medici e dei vari ausili necessari perchè possano svolgere il loro lavoro. Un po' come quando dopo un terremoto si parla delle costruzioni.
Delle scuole sono poco informata, non avendo neppure figli, ma avevi postato tu un link delle visioni futuristiche sul "nuovo mondo" di uno dei membri della task force di Conte, non so come si possa passare dal "passato" al "nuovo mondo".
La strategia mi pare sempre quella di partenza "non ci capiamo un cazzo, qualcosa bisogna fare, tentiamo così", ma è troppo basata sul non calcolo di replica alcuna. Non son riusciti neppure ad immaginare che i fidanzati si sarebbero chiesti se entravano nei congiunti o meno.
Quello che scrivi è chiaro a te, perchè purtroppo tanti negozianti hanno capito che gli tocca perdere un altro mese. Non hanno capito che tra un mese si potrebbero sentire dire "spiace, ma meglio aspettare un altro ancora", ma non lo escludono (nel frattempo però questi devono pagare affitti di locali, e ho sentito qualcuno suggerire di chiedere agli affittuari di non farsi pagare, questi se hanno spese per lo stabile dovrebbero quindi a sua volta chiedere il lavoro svolto gratis, insomma volendo potrebbe diventare una catena infinita). E mi dico, ci vuole tanto a capire, a cambiare tipo di comunicazione? Partendo da mancanza di informazioni precise dovuta alla non conoscenza?
(Ci sono anche realtà connesse, tipo associazioni per persone down che insegnano loro a fare i camerieri, magari in una mensa, dandogli la possibilità di avere un guadagno).
Ipazia non puoi non fare partire gli estetisti, e fare partire i medici estetisti dove andare per farsi le labbra a canotto, o qualche laser antirughe. Sa di presa per il culo dai.. Se chiedi buonsenso cerca di darlo.
Intendiamoci non sono per "riapriamo tutto che tanto il virus non esiste", ma quello che sta accadendo era prevedibile, e anche non volendo fare lunghe previsioni si poteva parare il colpo (comunicativo almeno) da almeno metà marzo, e sto larga. Ricordiamoci che dopo 3 giorni, ancora in piena fase "ma che cazzo è sta roba? c'è un virus?" [non sto parlando di te, già si scriveva qui nel forum e ci siamo letti], già c'erano i flash mob come stessimo a giocarci i campionati mondiali di calcio. 3 giorni non si è resistiti a stare un attimo cheti. Già quello era un alert bello grosso. E non dirmi che da marzo si pensava veramente di riaprire tutto a maggio, o che c'era un margine di possibilità che il virus sarebbe scomparso.
Quale motivazioni tu vedi nei cori di vaffanculo? Dietro a me pare ci sia la paura, che di per se mi sembra anche lecita.
 
Ultima modifica:

Marjanna

Utente di lunga data
Anche io, come Ipazia, mi riferivo al punto di vista dello Stato. In tutti i capitoli salienti della storia italiana le disgrazie si sono affrontate (anche) sacrificando gli uni a vantaggio o monito per gli altri. Penso alle "fucilazioni disciplinari" dei soldati italiani durante la Grande Guerra*, ad esempio, secondo alcuni storici perpetrate in proporzione inaudita rispetto a quanto avveniva negli altri eserciti europei.

Il punto è che non c'è nemmeno da stupirsi, è la storia della civiltà ad essere intrisa di questo principio. Il "Noi vs Loro" è una costante che non mi aspetto di veder mutare nel comportamento umano.

*Scenario vagamente simile a quello che accade oggi: esercito piuttosto impreparato dal punto di vista tecnico e soprattutto psicologico -> Comando che pretendeva risultati ad ogni costo -> diffusa indisciplina e atteggiamenti di boicottaggio tra le truppe maggiormente sotto pressione -> fucilazioni "di ammonimento".
Però non capisco dove vogliate arrivare... da una parte popolo bambino, dall'altra si sa che va così, che ci vuoi fare i più deboli salteranno e simili. E questi però non devono scassare le palle e stare zitti a casa, pure se facendo due conti tra tre mesi non avranno di che vivere e pagare affitto, bollette, ect?
 

ologramma

Utente di lunga data
mi sono fatto una passeggiata nelle web cam sia di roma , Milano e verona come venezia ,be devo dire che Venezia e Verona si nota molta più gente in giro adesso cioè intendo ora , a roma nessuno e non abbiamo i dati del Nord.
Ripeto , sono monotono , la colpa la do al baffetto famoso che fece approvare l'articolo 5 della costituzione così le regioni possono dirigere come vogliono la sanità e quindi ci troviamo eccellenze come Lombardia poi smentite dai fatti odierni, e i debiti del Lazio gestione catastrofica di destra e sinistra.
Sono paragonate alla aziende e il potere politico invece di guardare le competenze vede solo l'appartenenza all'aria politica .
Comunque leggere tutti i giornali siamo messi male , non intendo il virus che sembra migliorare piano piano, ma l'affaracci che si fanno per il dio denaro siamo poveretti ci sono sempre più indagati e altri ne usciranno dopo, a noi ci lasciano con i nostri dubbi ma non vogliamo cambiare analizzando chi fa bene e chi si comporta da paraculo, quindi se votiamo i soliti volponi ci teniamo questa classe politica che non capisce un cazzo di niente anzi crede di capire , se vi fate un giretto per l'europa ,ahimè ora non si può , vedete come ci hanno surclassato nei comportamenti noi suiamo arruffoni e speriamo sempre di farla franca .
Ce ne sarebbero di cose da dire , però non ci roviniamo il 1 maggio festa dei lavoratori e di quei paraculi dei sindacati , il mio amico scomparso uGo la Malfa disse , se ricordo bene, le battaglie che facevano alcune giuste ma altre no , saranno la rovina dell'Italia , forse inizieranno a lavorare per i lavoratori e non per i loro tornaconti, stipendi , riunioni, e mai al lavoro .
Sfogo che forse non centra niente , ma il pensiero va alla sanità che messa sotto pressione : speremo bene
 

Marjanna

Utente di lunga data
Trovare il colpevole non sarebbe poco,o no?
Ciò che ne discende in ogni caso mi "serve" per regolarmi, per capire un domani chi debba e possa mandare affanculo .
Altrimenti ,mi accontento delle reti unificate e del Mainstream ufficiale.
Non mi servirebbe pormi domande, riempire pagine nei forum e confrontarmi con altri.
Eseguirei acriticamente, come uno al quale avessero installato un microchip sottocutaneo che avesse preso il controllo delle facoltà personali, comprese emozioni e discrezionalità .
L'uso del termine mainstream è mainstream. Ma ti rendi conto che non c'è nessun colpevole? Ovvero non esiste un capro espiatorio verso cui potersi sfogare per ciò che si ritiene ingiusto.
La situazione attuale è conseguenza di tanto di lasciato andare indietro nel tempo. Se salterà fuori qualcosa, di chiaro, sarà più in là nel tempo, parecchio più in là.
Questo è appena arrivato, ti piacerà: https://gazzettadelapocalipsis.word...PPO27zMLOb_oYxc3AhYIjBWzYnZTJxaX5-1HVvWDUW3QQ
Non sono arrivata alla fine. O robe tipo questo:
(manco guardato, però nella didascalia ti vendono un libro :ROFLMAO:)
Personalmente preferisco leggermi un link come questo https://www.nature.com/articles/d41586-020-01286-9 (l'ha messo @ipazia) che mal che vada forse imparo una robina in più.
Mi dispiace ma io trovo allucinante che nel momento di paura (ripeto quanto scritto sopra, lecita) si tenti di creare una scappatoia ad essa con notizie di questo tenore.
Che poi ci sia chi ci marcia sopra, da quello che tenta di vendere il libro, che sia Burioni al vattelapesca di YouTube o Facebook, a chi ha mandato a casa i mafiosi, ad altri ancora, purtroppo è storia di sempre.
 

Marjanna

Utente di lunga data
mi sono fatto una passeggiata nelle web cam sia di roma , Milano e verona come venezia ,be devo dire che Venezia e Verona si nota molta più gente in giro adesso cioè intendo ora , a roma nessuno e non abbiamo i dati del Nord.
In Veneto dal 28 aprile si può uscire per attività motoria (passeggiate, bici) entro il proprio comune, sempre con uso di mascherina, senza fare assembramenti, forse per questo ci hai visto più persone.
 

stany

Utente di lunga data
Ma ti rendi conto che non c'è nessun colpevole? Ovvero non esiste un capro espiatorio verso cui potersi sfogare per ciò che si ritiene ingiusto.
Anche fossero quelli che si mangiavano i pipistrelli,o più verosimilmente chi ha rimaneggiato il virus e, volontariamente o meno ,a causa di un errore ,l'avesse diffuso, ebbene, sarebbero responsabili ,per l'origine del danno causato. È come dire che Fukushima o Chernobyl non dipendessero direttamente dalla responsabilità statale dei relativi siti nucleari.
Il capro espiatorio nell'accezione del termine riconduce all'identificazione del soggetto responsabile,vero o presunto, ma più spesso solo presunto senza che esso ne sia veramente coinvolto al massimo livello; e ciò si verifica quando si deve dare in pasto all'opinione pubblica un "colpevole" , verosimile, plausibile....
Perché un colpevole, o meglio un responsabile c'è sempre ,in qualsiasi azione umana ; l'alternativa è accontentarsi dei Capri espiatori ,anche dovessero essere dei pipistrelli....
 

Marjanna

Utente di lunga data
Anche fossero quelli che si mangiavano i pipistrelli,o più verosimilmente chi ha rimaneggiato il virus e, volontariamente o meno ,a causa di un errore ,l'avesse diffuso, ebbene, sarebbero responsabili ,per l'origine del danno causato. È come dire che Fukushima o Chernobyl non dipendessero direttamente dalla responsabilità statale dei relativi siti nucleari.
Il capro espiatorio nell'accezione del termine riconduce all'identificazione del soggetto responsabile,vero o presunto, ma più spesso solo presunto senza che esso ne sia veramente coinvolto al massimo livello; e ciò si verifica quando si deve dare in pasto all'opinione pubblica un "colpevole" , verosimile, plausibile....
Perché un colpevole, o meglio un responsabile c'è sempre ,in qualsiasi azione umana ; l'alternativa è accontentarsi dei Capri espiatori ,anche dovessero essere dei pipistrelli....
Se ti può interessare il WWF ha lanciato questa petizione: https://sostieni.wwf.it/illegal-trade.html
Al momento pare sia vigente una sospensione temporanea del commercio: https://www.lifegate.it/persone/stile-di-vita/coronavirus-la-cina-vieta-consumo-animali-selvatici
Lo stato del Missuri ci ha provato a far causa alla Cina, ma senza esiti.

Non capisco perchè non trovi verosimile che la natura sia la causa del virus (con la malagestione dell'uomo), ma che pensi che per diventare così letale e non venire circoscritto debba esserci lo zampino dell'uomo.
Questo è un articolo del 2017:
Questo è un articolo del 2013:

Ce ne sono anche di più recenti, però non vorrei sembrino costruiti "su misura". Vedi sotto un altro aspetto potrei dirti che sarebbe più facile risolverla dicendo che l'ha inventato l'uomo, o modificato l'uomo, così scovato il colpevole gli altri tutti a posto. Parlare di virus legati ai cambiamenti climatici e alla deforestazione, già rende ben più ampio il collocamento del colpevole, anche se negli articoli scientifici si parla di cause eventualmente, di responsabilità, mentre in quelli complottistici si parla di colpe.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Difficile dire cosa ciascun individuo nel suo piccolo chieda, figuriamoci una comunità, e in questa situazione.

No, non lho capito, diciamo che non sono interessato a dedicarmi a capire

Potremmo aprire un 3d con cio che ciascuno chiede, la situazione personale familiare economica logistica sicuramente porteranno giuste istanze e molto diverse

Io posso dire cosa chiedo io, e limitatamente all'aspetto del chi è deputato a "governo e guida"

e cioè chiedo conto di una strategia di governo e guida. (magari balorda, ma una strategia)

E ritorno alla mia domanda, perché io la strategia del governo, adesso, con questo decreto fase 2, non la capisco

Tu che invece dici di averla colta perfettamente e sintetizzata con
"Mentre impari, se impari, ti do amadeus.
E ti dico che ti devi mettere la mascherina e tenere il distanziamento."

Ti chiedevo (passato Amadeus mascherina e distanziamento) :
Con questo decreto fase 2 cosa dovremmo imparare?
A distinguere un amico vero da uno fasullo?
Eppure, proprio quella che non sei interessato a capire è la domanda chiave in una situazione in cui se non si sapranno creare nuove reti sociali si affonderà. :)
(e pensa, è proprio uno dei maggiori problemi di quella cosa che vien chiamata politica la mancanza di capacità di rilevare i bisogni delle comunità e muoversi di conseguenza in una prospettiva a lungo raggio....dal grande al piccolo...e dal piccolo al grande).

Capisco il chiedere conto.
Non mi è chiaro concretamente e realisticamente a cosa sia funzionale. Dove e quale sia il risultato che ti prefiggi decidendo di usare la tua energia per chiedere conto.

Quali sono i vantaggi?

In quel chiedere conto c'è anche la richiesta del dirti cosa fare nel tuo specifico?

Quanto all'imparare.
Se si parla di bambini, sono gli adulti che decidono cosa insegnare.
Se si parla di adulti, si decide cosa è formativo per sè e ci si attiva.



Se devo essere molto schietta, L'unica cosa di cui avendo tempo e voglia chiederei conto a questo e ai passati governi è la politica di destrutturazione del sistema paese - ad ogni livello - capillare messa in atto.

Che ha portato alle risposte a questa situazione e all'impossibilità di muoversi avendo spazio di manovra.
Alla strategia del "proviamo e vediamo (come va)". (spiegata ad un popolo che ha accettato di essere educato alla comunicazione per immagini perchè se son più di 10 righe mi rovino gli occhi).
Raccogliendo dati mano a mano. Sulla pelle di chi si manda avanti.

Ma, se devo essere molto sincera, credo che sarebbe uno spreco di tempo e di energia che preferisco impiegare per osservare, raccogliere dati da fonti affidabili (amadeus e la comunicazione per immagini anche no), studiare, sistematizzare e progettare. Piani A, B, C.

Dubito fortemente che la fase 2 sarà breve. Ed è quanto è stato dichiarato (coi fiocchetti, vero...ma d'altro canto...)
Dubito fortemente che ci saranno le risorse per portarla avanti per il tempo che servirebbe. Ed è stato dichiarato (se vado a chieder alle banche di fare atti d'amore o ho trovato roba buona buona, oppure è l'ennesimo fiocchetto per dire "siamo economicamente con la testa sotto la merda).
Dubito fortemente che ci saranno le risorse per sostenere l'impatto del non riuscire a sostenere. Ed è dichiarato. (è solo rimandata la discussione riguardo lo scudo penale a politici e amministratori ai piani alti).
E dubito fortemente che a questo giro mamma e papà potranno farci qualcosa. La coperta non è più semplicemente troppo corta, la coperta è lisa. E si sta strappando.
(l'europa ci ha detto che ci vuole taaanto bene, ma sai....sono di quella scuola per cui se uno mi sta coi piedi in testa mentre io sono atterrato e intanto mi dice che mi vuole taaanto bene...non ci credo mica eh. - sarà che non ho molte difficoltà con gli amici?)

E tutto questo non nasce con il virus.
E' anni che è così e si tirava a campare fra un aperitivo e l'uscita al ristorante.
E' anni che si preferisci tapparsi occhi, naso, bocca e orecchie in virtù del proprio orticello.
Era sotto gli occhi di tutti.

Questo è il risultato.

Tu saresti in grado di trovare una strategia per portare tutti a casa? :)
Lavorando coi dati di realtà. (compresa la necessità di un popolo di avere amadeus che gli spiega come cazzo lavarsi le mani...e ancora un po' come pisciare o come dar da bere alle piante).
E non coi dovrebbe essere che. Io farei che. Io chiedo che. Io desidero che.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Parlando con alcuni giovani.
Io tanto non morirò è evidente dalle statistiche.
Appena posso vado a fare aperitivo, birra.....
Non andrò a trovare i nonni così non ci sono rischi per loro.

Ma i tuoi genitori sono immuni?
Sono più importanti gli amici che vi nonni?

Ecco questa fotografia del giovane d'oggi ( sto parlando di gente anche vicino ai 30) non mi piace.
Vedo una totale mancanza di valori, e un forte egocentrismo.
Sono rimasta molto male, con tutta sincerità.
Genitori e nonni sono anche sacrificabile in nome del divertimento?
Ti stupisci dopo anni di propaganda “i vecchi ci hanno rubato il futuro “?
 

stany

Utente di lunga data
Non capisco perchè non trovi verosimile che la natura sia la causa del virus (con la malagestione dell'uomo), ma che pensi che per diventare così letale e non venire circoscritto debba esserci lo zampino dell'uomo.
Nel caso specifico di questo virus dovendo dare un parere,per quel che mi serve, mi affido al buon senso ed alle notizie che ritengo più attendibili . E montagnier lo ritengo più attendibile dei vari virologi ed epidemiologi che coi loro pareri contraddittori hanno creato un clima di incertezza peggiore che se avessero detto fin da subito : "non abbiamo conoscenze sufficienti" ; invece il sabato ci raccontavano che non sarebbe arrivato il virus, per poi smentirsi quello successivo...
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Concordo con te sulla prima parte, e ti dirò che mi sembra anche una farsa tutto il parlare (ora) di stipendi di medici e dei vari ausili necessari perchè possano svolgere il loro lavoro. Un po' come quando dopo un terremoto si parla delle costruzioni.
Delle scuole sono poco informata, non avendo neppure figli, ma avevi postato tu un link delle visioni futuristiche sul "nuovo mondo" di uno dei membri della task force di Conte, non so come si possa passare dal "passato" al "nuovo mondo".
La strategia mi pare sempre quella di partenza "non ci capiamo un cazzo, qualcosa bisogna fare, tentiamo così", ma è troppo basata sul non calcolo di replica alcuna. Non son riusciti neppure ad immaginare che i fidanzati si sarebbero chiesti se entravano nei congiunti o meno.
Quello che scrivi è chiaro a te, perchè purtroppo tanti negozianti hanno capito che gli tocca perdere un altro mese. Non hanno capito che tra un mese si potrebbero sentire dire "spiace, ma meglio aspettare un altro ancora", ma non lo escludono (nel frattempo però questi devono pagare affitti di locali, e ho sentito qualcuno suggerire di chiedere agli affittuari di non farsi pagare, questi se hanno spese per lo stabile dovrebbero quindi a sua volta chiedere il lavoro svolto gratis, insomma volendo potrebbe diventare una catena infinita). E mi dico, ci vuole tanto a capire, a cambiare tipo di comunicazione? Partendo da mancanza di informazioni precise dovuta alla non conoscenza?
(Ci sono anche realtà connesse, tipo associazioni per persone down che insegnano loro a fare i camerieri, magari in una mensa, dandogli la possibilità di avere un guadagno).
Ipazia non puoi non fare partire gli estetisti, e fare partire i medici estetisti dove andare per farsi le labbra a canotto, o qualche laser antirughe. Sa di presa per il culo dai.. Se chiedi buonsenso cerca di darlo.
Intendiamoci non sono per "riapriamo tutto che tanto il virus non esiste", ma quello che sta accadendo era prevedibile, e anche non volendo fare lunghe previsioni si poteva parare il colpo (comunicativo almeno) da almeno metà marzo, e sto larga. Ricordiamoci che dopo 3 giorni, ancora in piena fase "ma che cazzo è sta roba? c'è un virus?" [non sto parlando di te, già si scriveva qui nel forum e ci siamo letti], già c'erano i flash mob come stessimo a giocarci i campionati mondiali di calcio. 3 giorni non si è resistiti a stare un attimo cheti. Già quello era un alert bello grosso. E non dirmi che da marzo si pensava veramente di riaprire tutto a maggio, o che c'era un margine di possibilità che il virus sarebbe scomparso.
Quale motivazioni tu vedi nei cori di vaffanculo? Dietro a me pare ci sia la paura, che di per se mi sembra anche lecita.
Inizio dalla cosa dei congiunti che mi pare colpisca...è un bel termine congiunto. Il cui significato è parecchio chiaro se si parte dall'etimologia.
Vien dal verbo congiungere. Messo accanto o insieme.

E' definito. Ma è anche abbastanza ampio da dar spazio di manovra, rilevare gli umori e aprire un pochetto la borsa.
Io sono piuttosto convinta che si aspettassero tutte le domande e avessero già anche pronte le risposte.

A me stupisce piuttosto che la gente pensi "allora...adesso ho il mio congiunto da andare a trovare. Non so se sono positivo e asintomatico. Ma vado di corsa." E baci e abbracci.
Mi stupisce sempre questo modo dell'amore...dove a vincere non è il bene dell'altro ma le proprie necessità. Ma tant'è. (sull'amore ognuno si fa la sua declinazione e si cucca le sue conseguenze...solo che stavolta l'impatto ce lo cuccheremo tutti).

Giusto stasera ero a cena con mia sorella e compagno. Videocena :D
Ne abbiam chiacchierato. Sembra ad entrambe scontato che non andremo martedì sera a cena insieme.
Dal vivo. E neanche fra un mese probabilmente. Vedremo, per l'appunto ;)
Il suo compagno è esposto. Il mio anche.
Siamo quindi esposte entrambe. Ergo sarebbe idiota incontrarci dal vivo moltiplicando il rischio.

Altrettanto sicuramente continueremo a salutare i nostri genitori da almeno cinque metri di distanza.
E neanche sotto tortura li faremo entrare nelle nostre case o noi entreremo nella loro.
La lontananza è vicinanza, quando si sta lontani per proteggersi. A me pare evidente e scontato.
E siamo tutti adulti e in grado di elaborare un pensiero di media complessità come questo.

Andrò probabilmente io da sola dalla mia Decana. E non salirò in casa, non l'abbraccerò. Sceglierò una giornata di sole e starò in giardino e lei starà sul terrazzo.
Le voglio bene.
Quindi non mi sfiora neppure il pensiero di metterla in un qualunque modo in pericolo.

Quanto durerà?
Non lo so. Io penso piuttosto a lungo.
Questo è. Inventeremo nuovi modi dell'abbracciarsi.

Ora come non mai rispetto agli ultimi anni, la promiscuità è un rischio.
E credo che stia all'intelligenza della gente valutare se e come e quanto correrlo.
In responsabilità.

Limitare più di così, viste le risposte passive alle limitazioni messe fino ad ora, significherebbe accelerare gli sbrocchi (che ci saranno comunque).
E io penso che lo si sappia.

LA strategia...non penso che abbiano molte opzioni di scelta.
Concrete e immediatamente praticabili.
In Europa non è che rivestiamo un ruolo che permette di andare a battere i pugni. Siamo l'ultima ruota del carro.
Poi possiamo metterci qui e elencare i motivi per cui loro sono degli stronzi. Ma ultima ruota del carro con un minimo potere contrattuale rimaniamo.
I conti interni sono alla sfacelo.
E non è che dicendoci che non dovrebbe essere così, magicamente si rimpinguano.
Etc etc su tutto il resto.

LA scuola...sarà tutta da ridere.
A partire da come la si sta apertamente considerando.
Baby parking.
E in questa considerazione c'è il passato che ha fottuto questo paese con una formazione miope che ha avuto fra le ultime genialate il riformare gli istituti professionali togliendo quel poco di storia geografia ed italiano che almeno avrebbe permesso di leggere un contratto comprendendolo.
Pensare di rilanciare un paese considerando la scuola come erogatrice di baby sitting e compiti...vabbè.
E questa considerazione non è semplicemente politica. E generale.

A naso, pensando alla differenza fra medici estetisti e estetisti penso innanzitutto a garanzie (legali) di ordine. E quindi alle ipotesi di rivalse legali di sorta. MA non sono ferrata sulla distinzione fra i due.

Sono quelle distinzioni all'italiana, in cui per farci star dentro tutti si allargano le maglie mescolando capre e cavoli e sperando che le capre non si mangino i cavoli.

Un po' come quella cosa, di appena prima della pandemia, che prevedeva l'inserimento nell'ordine dei fisioterapisti (che hanno un percorso riconosciuto in termini sanitari e legali e una collocazione nell'ordine oltre che una posizione all'interno del sistema sanitario) di anche i massoterapeuti (che non hanno formazione regolamentata e in cui si mescolano massaggiatori dell'ultima ora).

A naso, direi che la distinzione sia in questo ordine di idee.
Non ne sono certa. Dovrei mettermi a studiare la legislazione che regolamenta queste professioni a livello sanitario e a livello di garanzie di sicurezza sul lavoro.

Non è una presa per il culo adesso.
Era una presa per il culo prima il non aver fatto chiarezza sulle competenze e sulla posizione di medici estetisti e estetisti.

Non pensi?

Solo che prima passava in sordina. E si tirava dritto.
Ora si paga pegno.

Intendiamoci. Io non sto difendendo o sponsorizzando nessuno.
Sto solo calando la lettura dell'ora non semplicemente nel qui e ora, ma anche nel "prima" che a questo "qui e ora" da inevitabilmente forma.
Senza via di scampo.
E non penso che ci sia più di tanto spazio.
Forse ci potrebbe essere una comunicazione più netta. "tipo: signori, siamo con le pezze al culo, non vi avevamo ben spiegato quanto...beh. Quel quanto non ci permette di fare quel che voi vorreste potessimo fare. Ossia aiutare tutti a pioggia. E neanche qualcuno a goccia, a dirvela proprio tutta."

Ma a quel punto, vista l'anda....penso che esploderebbe il delirio.
E torniamo alla strategia della rana nella pentola.
Siamo arrivati al lockdown come rane nella pentola.

La domanda adesso è se arriveremo come rane nella pentola anche all'impoverimento inevitabile che sarà.
E di strade alternative ne vedo due.
Delirio.
Oppure collaborazione dal basso e attivazione in connessione. (che significa studio, formazione, innovazione, riprogettazione).

Non vedo solo paura.
Vedo miopia @Marjanna.
Incapacità di rileggere la nostra storia recente, tirarsi su le maniche e fare i conti con quel che è. Per quel che si può.
Che in ogni caso indietro nel tempo non si torna. Si può solo andare avanti.
E la richiesta che vedo è...torniamo indietro perfavore. O vaffanculo. MA torniamo indietro e dimmi che andrà tutto bene.
FALLA andare bene. Delega.
O in alternativa, facciamo finta che quel che è stato fino all'altro ieri non esiste più e risvegliamoci in un paese con un sistema economico strutturato e forte, un sistema sanitario ben funzionante e distribuito, una scuola attiva e innovata.

Vedo, generalizzando ovviamente, incapacità di assumere la situazione partecipandola e calandola nella storia e non solo nell'urgenza del momento. Urgenza dettata dalla paura.

Mi rincuora sperimentare da vicino le piccole attivazioni di chi, silenziosamente, sta già lavorando.

Lieta, come al solito, di essere disconfermata.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
La funzione della scuola, perlomeno nelle intenzioni, è esattamente il grassetto.
Tutta la menata delle competenze...se non fosse principalmente forma, pratica, sarebbe esattamente l'ulteriore ingrediente per muoversi in quella direzione svecchiando una istituzione che, nonostante le teorie, ancora tendenzialmente e generalizzando passa informazioni e non formazione.
(l'ansia dei compiti degli insegnanti - che nasce ANCHE dall'ansia di gestire famiglie che generalmente rompono i coglioni sui compiti senza neppure saper davvero cosa significhi il "compito" e quale sia la funzione (tanto che aiuta a i figli a svolgerli, o suggerisce da dietro il pc in questo periodo) - è come un passaggio di evidenziatore shocking sulla tendenza).

L'altra funzione della scuola sarebbe insegnare la relazione e la socializzazione (l'inclusione nasce per l'appunto anche su questo principio. Cittadinanza attiva e partecipata).

La cosa spiacevole riguardo alla scuola in questo periodo è che - bypassiamo per un momento come è gestita la DAD dall'alto al basso e viceversa - di nuovo è vista apertamente come luogo in cui mettere i figli per permettere ai genitori di fare.Che altro non è che la conferma di quel che era prima ma amplificato.
E spiacevole questo messaggio.
Ed è spiacevole immaginarne le conseguenze partendo dai presupposti che ben descrivi.

L'intervento pedagogico richiesto è esattamente lo stesso che vien richiesto alla scuola.
Ossia dammi quello che mi serve ma non rompermi i coglioni con le menate sull'errore, la consapevolezza, i tempi di percorso, l'asimmetria relazionale, la distinzione di competenze etc etc.

E ti spieghi benissimo.
Non può esistere intervento pedagogico che non sia fondato su una asimmetria relazionale riconosciuta dagli attori in gioco nel setting educativo.
E prima ancora non esiste intervento pedagogico fondato senza il riconoscimento e la co-costruzione del setting educativo. (che comprende dalla gestione dello spazio personale intimo fino ad arrivare allo spazio fisico in cui ci si colloca).

E non esiste intervento pedagogico che possa far emergere da dentro a fuori quel che dentro o non c'è o, più spesso, quel che andare a prender dentro richiederebbe fatica, posticipazione del rinforzo e consapevolezza del tempo e delle sue trasformazioni e degli effetti delle trasformazioni. A cui si lega la pazienza dell'apprendere, ossia la competenza di gestire la frustrazione dell'apprendimento.

EDIT: di base, la condizione necessaria ad un percorso è la richiesta di essere in quel percorso. (ossia la motivazione intrinseca...torniamo sempre alla posticipazione dei rinforzi, in un modo o nell'altro :) )
Un po’ tecnico.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Inizio dalla cosa dei congiunti che mi pare colpisca...è un bel termine congiunto. Il cui significato è parecchio chiaro se si parte dall'etimologia.
Vien dal verbo congiungere. Messo accanto o insieme.

E' definito. Ma è anche abbastanza ampio da dar spazio di manovra, rilevare gli umori e aprire un pochetto la borsa.
Io sono piuttosto convinta che si aspettassero tutte le domande e avessero già anche pronte le risposte.

A me stupisce piuttosto che la gente pensi "allora...adesso ho il mio congiunto da andare a trovare. Non so se sono positivo e asintomatico. Ma vado di corsa." E baci e abbracci.
Mi stupisce sempre questo modo dell'amore...dove a vincere non è il bene dell'altro ma le proprie necessità. Ma tant'è. (sull'amore ognuno si fa la sua declinazione e si cucca le sue conseguenze...solo che stavolta l'impatto ce lo cuccheremo tutti).

Giusto stasera ero a cena con mia sorella e compagno. Videocena :D
Ne abbiam chiacchierato. Sembra ad entrambe scontato che non andremo martedì sera a cena insieme.
Dal vivo. E neanche fra un mese probabilmente. Vedremo, per l'appunto ;)
Il suo compagno è esposto. Il mio anche.
Siamo quindi esposte entrambe. Ergo sarebbe idiota incontrarci dal vivo moltiplicando il rischio.

Altrettanto sicuramente continueremo a salutare i nostri genitori da almeno cinque metri di distanza.
E neanche sotto tortura li faremo entrare nelle nostre case o noi entreremo nella loro.
La lontananza è vicinanza, quando si sta lontani per proteggersi. A me pare evidente e scontato.
E siamo tutti adulti e in grado di elaborare un pensiero di media complessità come questo.

Andrò probabilmente io da sola dalla mia Decana. E non salirò in casa, non l'abbraccerò. Sceglierò una giornata di sole e starò in giardino e lei starà sul terrazzo.
Le voglio bene.
Quindi non mi sfiora neppure il pensiero di metterla in un qualunque modo in pericolo.

Quanto durerà?
Non lo so. Io penso piuttosto a lungo.
Questo è. Inventeremo nuovi modi dell'abbracciarsi.

Ora come non mai rispetto agli ultimi anni, la promiscuità è un rischio.
E credo che stia all'intelligenza della gente valutare se e come e quanto correrlo.
In responsabilità.

Limitare più di così, viste le risposte passive alle limitazioni messe fino ad ora, significherebbe accelerare gli sbrocchi (che ci saranno comunque).
E io penso che lo si sappia.

LA strategia...non penso che abbiano molte opzioni di scelta.
Concrete e immediatamente praticabili.
In Europa non è che rivestiamo un ruolo che permette di andare a battere i pugni. Siamo l'ultima ruota del carro.
Poi possiamo metterci qui e elencare i motivi per cui loro sono degli stronzi. Ma ultima ruota del carro con un minimo potere contrattuale rimaniamo.
I conti interni sono alla sfacelo.
E non è che dicendoci che non dovrebbe essere così, magicamente si rimpinguano.
Etc etc su tutto il resto.

LA scuola...sarà tutta da ridere.
A partire da come la si sta apertamente considerando.
Baby parking.
E in questa considerazione c'è il passato che ha fottuto questo paese con una formazione miope che ha avuto fra le ultime genialate il riformare gli istituti professionali togliendo quel poco di storia geografia ed italiano che almeno avrebbe permesso di leggere un contratto comprendendolo.
Pensare di rilanciare un paese considerando la scuola come erogatrice di baby sitting e compiti...vabbè.
E questa considerazione non è semplicemente politica. E generale.

A naso, pensando alla differenza fra medici estetisti e estetisti penso innanzitutto a garanzie (legali) di ordine. E quindi alle ipotesi di rivalse legali di sorta. MA non sono ferrata sulla distinzione fra i due.

Sono quelle distinzioni all'italiana, in cui per farci star dentro tutti si allargano le maglie mescolando capre e cavoli e sperando che le capre non si mangino i cavoli.

Un po' come quella cosa, di appena prima della pandemia, che prevedeva l'inserimento nell'ordine dei fisioterapisti (che hanno un percorso riconosciuto in termini sanitari e legali e una collocazione nell'ordine oltre che una posizione all'interno del sistema sanitario) di anche i massoterapeuti (che non hanno formazione regolamentata e in cui si mescolano massaggiatori dell'ultima ora).

A naso, direi che la distinzione sia in questo ordine di idee.
Non ne sono certa. Dovrei mettermi a studiare la legislazione che regolamenta queste professioni a livello sanitario e a livello di garanzie di sicurezza sul lavoro.

Non è una presa per il culo adesso.
Era una presa per il culo prima il non aver fatto chiarezza sulle competenze e sulla posizione di medici estetisti e estetisti.

Non pensi?

Solo che prima passava in sordina. E si tirava dritto.
Ora si paga pegno.

Intendiamoci. Io non sto difendendo o sponsorizzando nessuno.
Sto solo calando la lettura dell'ora non semplicemente nel qui e ora, ma anche nel "prima" che a questo "qui e ora" da inevitabilmente forma.
Senza via di scampo.
E non penso che più di tanto spazio.
Forse ci potrebbe essere una comunicazione più netta. "tipo: signori, siamo con le pezze al culo, non vi avevamo ben spiegato quanto...beh. Quel quanto non ci permette di fare quel che voi vorreste potessimo fare. Ossia aiutare tutti a pioggia."
Ma a quel punto, vista l'anda....penso che esploderebbe il delirio.
E torniamo alla strategia della rana nella pentola.
Siamo arrivati al lockdown come rane nella pentola.

La domanda adesso è se arriveremo come rane nella pentola anche all'impoverimento inevitabile che sarà.
E di strade alternative ne vedo due.
Delirio.
Oppure collaborazione dal basso e attivazione in connessione. (che significa studio, formazione, innovazione, riprogettazione).

Non vedo solo paura.
Vedo miopia @Marjanna.
Incapacità di rileggere la nostra storia recente, tirarsi su le maniche e fare i conti con quel che è. Per quel che si può.
Che in ogni caso indietro nel tempo non si torna. Si può solo andare avanti.
E la richiesta che vedo è...torniamo indietro perfavore. O vaffanculo. MA torniamo indietro e dimmi che andrà tutto bene.
FALLA andare bene. Delega.

Incapacità di assumere la situazione partecipandola.
Anche nella merda.
Ed è merda. Non è evitabile la merda.
E non ne abbiamo ancora vista.

Mi rincuora sperimentare da vicino le piccole attivazioni di chi, silenziosamente, sta già lavorando.

Lieta, come al solito, di essere disconfermata.
io vedo la richiesta di andare avanti. Indietro non si torna ma non continuiamo a negarci le cose importanti della vita. E diamo la possibilità di lavorare a chi un lavoro al momento ce lo potrebbe avere ancora
Poi ognuno di noi ritiene importanti cose diverse e forse, anzi sicuramente, questo è un problema
 

isabel

Utente di lunga data
Già.

Mi ritrovo parecchio in quello che descrivi.

E anche nella percezione della noiosità.

Nella scuola è possibile quella posizione educativa. Un insegnante è in teoria prima un educatore e poi, solo poi, un insegnante.
Non si insegna niente in assenza di controllo istruzionale.

Ma richiederebbe lo scostarsi dalle prassi esistenti e consolidate e il sapersi muovere, per l'appunto in autonomia, costruendo patti educativi.
E smoversi dalla pigrizia (che si vede all'opera in tutte le istituzioni) di dare quel che viene richiesto in modo da potersi fare i cazzi propri senza troppe rotture di coglioni...costa fatica la co-costruzione di un patto educativo e di un percorso pedagogico fondato.
Oltre che di un controllo istruzionale partecipato.

Questo, è semplicemente impossibile se TUTTI gli attori non partecipano. (lo si vede bene con gli adulti che scambiano pratica per autonomia).

Uno dei gap della scuola, storicamente, è che la formazione degli insegnanti, dai più bassi ai più alti gradi non comprende la formazione pedagogica, men che meno psicopedagogica.

Probabilmente retaggio di tutto quel periodo storico in cui il discente è stato visto come "anfora da riempire" o "lavagna bianca su cui scrivere".
Dell'organizzazione disciplinare e dell'organizzazione sociale in termini patriarcali.
Oltre che della considerazione del ruolo della donna nella società (non è casuale che le figure maschili si collochino prevalentemente nei gradi secondari e in quelli primari siano a rarissima rappresentanza).
Semplificando e di molto.

Dall'alto, in questo paese, non si è mai dato chiaramente indirizzo alla scuola come ente di costruzione del futuro.
E la formazione è vista a "rovescio".
E la scuola come proseguimento della famiglia.

Purtroppo non esistono buone prassi. Esistono buone pratiche.
Gli ultimi che han parlato con cognizione di causa di buone prassi sono quelli che ai tempi della Gelmini se ne sono andati sbattendo la porta e sfanculando. Impossibilitati a qualunque tipo di lavoro sensato e collocato nel trascorrere del tempo e nella rilevazione dei bisogni.

Mentre il popolo inneggiava senza neppure rendersi conti a cosa stava inneggiando.

Quelle dinamiche sono qui, declinate in situazione. Ed emergono con forza.
Nelle richiesta di "chiarezza" da consumare facilmente e velocemente.

Richiesta di formazione senza riconoscimento del non sapere e quindi della PROPRIA necessità di formazione.
Scambiando in-formazione con formazione.
E quindi senza patto educativo.

Che in termini sociali diventa patto sociale .
In assenza di autonomie personali e sociali di base.
E nella convinzione che tutti possano fare tutto.

Nella scuola questo è ben evidente per esempio nel reclutamento.
In particolare nelle secondarie.
Dove ti becchi ingegneri reinventati insegnanti che se va bene si mettono ad insegnare matematica o materie tecniche se va male vanno a far sostegno (senza la minima formazione in psicologia evolutiva ed in psicologia e pedagogia speciale) facendo danni inenarrabili apparentemente sull'alunno e sulla sua famiglia, ma in realtà a cascata, anzi valanga, su tutto il sistema sociale ed economico. Sono costi di sistema i disabili. E le loro famiglie.

Io continuo a ritenere che ad ogni chiamata corrisponda una risposta.
Ed è in quel passaggio che si gioca la responsabilità individuale.

In questa situazione ben si vede il peso della responsabilità individuale e della corresponsabilità sociale.
Sul grassetto.
In linea teorica si richiede di "appiccicarsi" qualche teoria dell'apprendimento.
Teorie dell'apprendimento che dai più sono ritenute fuffa. Purtroppo.
Un ingegnere che insegna matematica è il male minore, concordo.
Ma resta un peccato, e grosso.
Perché l'approccio ingegneristico alla matematica è spessissimo poco interessante (usando un eufemismo, eh). :)
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
io vedo la richiesta di andare avanti. Indietro non si torna ma non continuiamo a negarci le cose importanti della vita. E diamo la possibilità di lavorare a chi un lavoro al momento ce lo potrebbe avere ancora
Poi ognuno di noi ritiene importanti cose diverse e forse, anzi sicuramente, questo è un problema
E' il come.
Su cui sto discutendo.

Io ho la sensazione che si stia proprio, per quel che si può e parandosi il culo come è d'uso da decenni, cercando di tutelare proprio chi quel lavoro ce l'ha.
E non per bontà.
Ma perchè se questo non avvenisse sarebbe veramente guerra civile.
E probabilmente prima di arrivarci passeremmo per le bande di strada.

La questione che sto tentando di sottolineare è che il margine di errore, vista la nostra provenienza, è minimo.

Eravamo già prima messi male.
Ora siamo al limite.

Non c'è spazio di manovra.

Questa consapevolezza io non rintraccio nelle richieste.
Ed è il motivo per cui non vedo la richiesta di andare avanti ma di tornare indietro.

SE non so da dove vengo, le condizioni REALI (non quel che dovrebbe essere se questo e quello) non sto chiedendo di andare avanti.
Sto chiedendo di tornare indietro, modificare le condizioni e da lì partire.

Posso chiedere di andare avanti se ho consapevolezza di dove sono.
Non se continuo a pensare a dove dovrei essere se.

Che è come dire "l'europa ci dovrebbe questo e quello".
Ok. Posso anche esser d'accordo. MA non conta un cazzo, se non come chiacchiera da bar.

Perchè la realtà dei fatti è che in europa non abbiamo potere contrattuale di sorta. Concretamente.

DA me si dice che coi se e coi ma non si fa minestra.
Si intende questo eh.

Non ce la faccio la minestra con le patate che avrei avuto se le avessi piantate a tempo e se avessi coltivato la terra tenendole pulite da erbacce e insetti.
Non posso farla la minestra con le patate che non ho, ma dovrei avere se avessi fatto quel che non è stato fatto.

Se però guardo in dispensa e trovo le cipolle, ecco. Una zuppa la posso fare.

Andare avanti è guardare in dispensa.
E fare con quel che si ha per davvero.
 

isabel

Utente di lunga data
La replica è un po' complessa, perchè sono molti.. troppi.. gli aspetti toccati.

In linea generale, come scrivevo stamani, quella consapevolezza che richiami, passa necessariamente da uno spazio "pratico" o di supina e obbediente (o bofonchiante) accettazione, secondo me

Specie in questo specifico contesto, dove alla fine siamo un po' tutti "bambini" al primo giorno di scuola (oggi quasi 50esimo), se così si vuol dire, rispetto a una problematica che immagino 5 mesi fa non fosse in cima alla lista dei nostri personali interessi, come comunità .

Poi c'è chi, nella pratica, entra presto nello spazio consapevole e chi no, questo sempre.
ma ai fini del "risultato strategico" questo è abbastanza indifferente, per chi ha governo, rispetto l'obiettivo

Questo ovviamente per la mia esperienza

Pensare che TUTTI acquiaiscano piena consapevolezza nel contesto specifico, nel tempo di qualche giorno, secondo me è una aspettativa a dir poco ambiziosa.

E vorrebbe anche dire secondo me che nel "mondo precedente" si viveva un po' sospesi, in attesa dell'evento che desse corpo a nostri fantasmi personali, rispetto ai quali ci si trova immediatamente preparati quando (finalmente) in qualche modo prendono corpo.

Fosse il covid o lo scioglimento del polo sud, o la più nera delle crisi finanziarie, poco cambia

Mio suocero ad esempio, per dirne una, prima della pandemia stava uno straccio da anni, e ora con la pandemia è bello arzillo e consapevole, attivo positivo e propositivo.

Buffo, ma nemmeno troppo

Io quindi, mi riferivo alla consapevolezza più legata alla pratica corretta e rispettosa, e che cmq ti dico, mi sembra spesso assunta anche con serenità e fiducia

Chi bofonchia, in fila a far la spesa, nel paio di volte che ho visto io, resta isolato e si cheta, non trovando amici di gomito.

E ci si saluta tra sconosciuti, come in montagna, e talvolta si conversa come buoni amici (non veri 🤣 ma buoni si) quei due minuti

Un modo nuovo di socializzare se vuoi

Sono anche conscio che la realtà mia non è l'universo mondo, ma come qui, anche altrove c'è

Questo sono i segnali di quella consapevolezza (magari non così corposamente sostenuta in profondità) di cui parlavo.

Se si fa con quel che si ha, secondo me questa ad oggi è più che sufficiente.
Stante il grassetto che scrivi tu stesso. E' corretto che ci si tratti da bambini, appunto. :)
C'è chi come tuo suocero è in attesa del "crash" e chi, semplicemente, prende in carico se stesso; prestando attenzione a quanto di rilevante gli capita intorno.

Ognuno fa con quel che ha. Sempre.

Comunque, staremo a vedere come andrà.
Io spero di assistere ad una presa di coscienza non basata sul divieto e sul timore di "pagare una multa".
Che ai miei occhi è un'argomentazione "vuota". Non è una motivazione, per me, motivante. Non so se si capisce.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Ti stupisci dopo anni di propaganda “i vecchi ci hanno rubato il futuro “?
Non stiamo parlando di sconosciuti. Ma dei propri nonni.
Persone vicine, che ti hanno accudito.
La propaganda non c'entra niente.
Sono giovani che antepongo il divertimento ai valori, agli affetti.
In una situazione grave non riconoscono l'importante
 
Top