I FIGLI DEI COMPAGNI

omicron

Pigra, irritante e non praticante
È quello che più o meno pensavo di leggere nelle risposte, invece erano più quelle che "ti capisco perché è così anche per me", oppure "brava, finalmente l'onestà di ammettere quello che molte non hanno il coraggio di dire" ecc ecc
Quindi tanta gente di merda
Il che non è neanche una novità, ad essere sinceri
 

Brunetta

Utente di lunga data
È quello che più o meno pensavo di leggere nelle risposte, invece erano più quelle che "ti capisco perché è così anche per me", oppure "brava, finalmente l'onestà di ammettere quello che molte non hanno il coraggio di dire" ecc ecc
Il problema in rete è che non vedi la persona con cui stai dialogando. Qui almeno un po’ ci si racconta.
Ci si può trovare a leggere un quindicenne o un novantenne, considerandolo, per proiezione, pari età ed esperienza.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Ma più che il post a me hanno fatto pensare le risposte, molte che dicevano candidamente cose tipo: "e poi c'è mio figlio eh, (che ovviamente è perfetto) e non posso certo tollerare che venga traviato da quel buzzurro del suo..." e via di seguito...
Nel mio personale caso è stato uno dei problemi più angosciosi, che mi indotto a rientrare. Perché avevo visto che era uno dei punti critici per molti e l'ho sentito pure io. Dalla prima conversazione avuta dopo la scoperta del tradimento ho chiarito che l'amante non doveva avere contatti con nostra figlia, altrimenti era la guerra, senza esclusione di colpi. Mia moglie accettò (l'altro aveva una casa dove viveva) e, che io sappia, quel tizio non è mai venuto alla casa coniugale. Però, mia figlia lo ha conosciuto, me lo ha detto in tempi recenti.

In qualche caso di amici/che, si è risolto con il patto che quando il figlio dell'altro partner arriva si va via e si lascia il campo libero. Un mio ex socio di Milano, invece, si è trovato il figlio sedicenne che, affidato alla madre. è venuto a bussare alla sua porta per trasferirsi, perché non sopportava il compagno della madre e di vivere in Brianza. E da quel momento si è trasferito dal padre in zona centrale, l'ufficio lo avevamo a Piazza Duomo.

Poi, ci sono quelli che riescono a fare la famiglia allargata. Ma sembrano pochi.
 

Carola

Utente di lunga data
Io voglio molto bene al figlio del mio compagno e il mio compagno idem con i miei ragazzi
Nn so se siamo stati fortunati ma sono simili anche caratterialmente soptutto i due maschi coetanei si aiutano si supportano il mio grande da ripetizione ad entrambi
io mi diverto molto con tutto loro
Ma forse siamo stati fortunati lui mi ha accettato idem i miei ragazzi anzi si mandando foto di noi vecchietti sul divano il sabato sera addormentati qnd uno di loro ci intercetta ci prendono in giro ma questa loro complicità mi piace
A volte do x scontata questa cosa e sbaglio
 

Etta

Utente di lunga data
Io voglio molto bene al figlio del mio compagno e il mio compagno idem con i miei ragazzi
Nn so se siamo stati fortunati ma sono simili anche caratterialmente soptutto i due maschi coetanei si aiutano si supportano il mio grande da ripetizione ad entrambi
io mi diverto molto con tutto loro
Ma forse siamo stati fortunati lui mi ha accettato idem i miei ragazzi anzi si mandando foto di noi vecchietti sul divano il sabato sera addormentati qnd uno di loro ci intercetta ci prendono in giro ma questa loro complicità mi piace
A volte do x scontata questa cosa e sbaglio
Che bella questa cosa Carola. Ma ti aveva accettata subito o dopo un po’?
 

Marjanna

Utente di lunga data
No in un altro forum, si trova facilmente googolando
Ho guardato velocemente, perchè leggendo quello che hai scritto mi pareva parecchio "da fusi". Mi sono fermata solo alle seconda pagina perchè non ho ritrovato quanto invece mi pareva esprimessi qui, tipo convinzione di massa, e non ho trovato neppure interessante l’argomento di questi sfoghi.
Ho letto anche messaggi che facevano notare che quanto espresso non fosse tanto normale, mi pare il quadretto sia di genitori con figli piccoli, che magari tendono a stare molto vicini ai figli per in qualche modo sopperire a qualcosa che temono di levare loro a fronte della separazione. Non so come queste donne non facciano a rendersi conto di questo, che non ha nulla a che vedere con i rapporti che questi padri hanno con loro.
Poi eventualmente potrebbero esserci problemi di affinità caratteriale, o dover assistere a sistemi educativi che non si condividono (tenendo presente che non avendo figli è molto facile pensare ad un teoria migliore, pensandola solo come teoria lontana da un contesto) senza metterci il becco, ma odiare un bambino non ha alcun senso.
Probabilmente alcune non sono situazioni facili, si sa che nessuna persona potrà mai avere l’amore di un figlio, ma non è neppure questione di far classifiche, è proprio "altro".
Forse, dato l’aumento delle separazioni, sarebbe qualcosa su cui due persone, se decidono di diventare coppia stabile e convivere, dovrebbero aprire un dialogo. Giusto per non lasciare che vada proprio a caso, se escono espressioni simili.
 

Carola

Utente di lunga data
Che bella questa cosa Carola. Ma ti aveva accettata subito o dopo un po’?
Non L ho conosciuto subito ma dopo un po' e con tempi molto studiati

anche le prime vacanze erano in case distinte poi finiva sempre che suo figlio dormiva con i miei e lui da solo 😂😂
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Mi sono imbattuto in questo vecchio post sull'argomento (in un altro forum):

"Il martirio più grande per una donna: stare insieme ad un uomo separato. Nessuno lo ammette ma il vero motivo per cui non si accetta questa situazione è l'odio verso i suoi figli. Io ho sempre odiato il figlio del mio compagno ora quindicenne, nonostante nessuno lo sospetti. Odio il suo viso così amato dal mio compagno, odio l'amore incondizionato che il mio compagno prova per lui. Perchè ci dividerà sempre, è qualcosa di incondivisibile che mi fa sentire esclusa. Per lui sarà sempre suo figlio, per me il prezzo da pagare. Nella mia vita questo figlio è stato un ostacolo per tutto: i miei non mi hanno appoggiata, problemi economici per il mantenimento, difficoltà nel cercare casa più grande per i suoi spazi ecc. All'inizio non era così, cercavo di comprendere e ho fatto i salti mortali. Ma poi la convivenza forzata mi ha logorato, ogni volta che veniva un incubo imposto, mangia e mi viene il nervoso, parla e mi sforzo di ascoltarlo, odio quando strimpella due cazzate alla chitarra e viene considerato un genio perchè il padre è musicista, questo atteggiarsi da artista specialmente ora in adolescenza, odio la sua faccia che mi ricorda la madre, odio che respira, odio quando siamo soli e chi ci incontra ci chiede di salutarci il figlio...eppure ai sentimenti non si comanda e ho continuato. Nessuno se non lo vive può capire, quanto può logorare una simile situazione. Toglie vita, spensieratezza, entusiasmo. Vivi una pagina scritta dove puoi scrivere solo ai margini. In infanzia era un caos per un verso ora in adolescenza per altro. Che bello sarebbe stato se non fosse mai esistito questo sangue del suo sangue. E' così asfissiante dovergli dare corda, spazi quando non me ne può fregare di meno di lui! Se sparisse una liberazione! Per me se non c'è è la pace, quando deve venire una sofferenza, le vacanze una tortura. Perchè devo viverlo per forza. E' la mia croce. Penso di aver perso anche l'amore per il mio compagno ormai, questo pacchetto completo è stata la mia rovina. Spero di rifarmi una vita visto che in tutto questo non ho potuto nemmeno avere figli perchè campiamo a malapena io lui e il figlio (affidato quasi esclusivamente al padre, madre nei week end). Ma chi è causa del suo male pianga se stesso."

Come sempre non ne vorrei fare una questione di genere, per cui presumo che la stessa cosa la si potrebbe trovare scritta a ruoli invertiti: nuovo compagno vs. figlio di lei. La cosa che mi ha colpito però, forse sono ancora parecchio ingenuo sull'argomento, è che nelle numerose risposte prevaleva chi era favorevole a questo atteggiamento, come fosse assolutamente naturale. Io capisco che questa in esame sia una situazione molto delicata perchè si parla di un figlio affidato quasi esclusivamente al padre e quindi una convivenza più o meno forzata, ma leggendo le risposte e approfondendo l'argomento in altri forum e post pare che lo stesso risentimento sia presente anche in casi più frequenti, ovvero collocazione prevalente presso la madre col padre che vede il figlio a week end alterni e si e no un giorno durante la settimana..
Proprio questa estate una mia amica è stata lasciata dalla persona che frequentava per il problema figli.
Era da poco più di un anno che si frequentavano, lui non aveva ancora presentato ufficialmente i figli, ma lei era infastidita quando lui doveva correre per i figli in quanto la moglie affidataria se ne frega altamente.
La piccola molto attaccata al padre quando casualmente incontravano la mia amica si Irrigidiva.
Quando si sta con un separato con figli si sa che ci sono delle problematiche.
La mia amica si è sempre lamentata con lui, dall'altra la figlia voleva stare col padre.
Conclusione lui l'ha lasciata
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
insomma tutto sto pippone per ribadire che quando si inizia una relazione con un uomo o una donna con figli, si DEVE sapere che si verrà SEMPRE al secondo posto.

se non avete le palle per fare il numero 2, lasciate perdere. ci sono già troppi bimbi viziati e capricciosi al mondo
 

Etta

Utente di lunga data
Non L ho conosciuto subito ma dopo un po' e con tempi molto studiati

anche le prime vacanze erano in case distinte poi finiva sempre che suo figlio dormiva con i miei e lui da solo 😂😂
Insomma hai avuto un culo assurdo. 😂
 

Etta

Utente di lunga data
Quando si sta con un separato con figli si sa che ci sono delle problematiche.
La mia amica si è sempre lamentata con lui, dall'altra la figlia voleva stare col padre.
Conclusione lui l'ha lasciata
Avrebbero potuto trovare un punto di incontro senza bisogno di mollarsi secondo me. Lui non poteva mediare? E lei non poteva essere più morbida verso la “figliastra”? Alla fine l’80% della popolazione al giorno d’oggi e’ separata. Se tutti facessero così saremmo nessuno starebbe più con nessuno.
 

rotolina

Utente di lunga data
insomma tutto sto pippone per ribadire che quando si inizia una relazione con un uomo o una donna con figli, si DEVE sapere che si verrà SEMPRE al secondo posto.

se non avete le palle per fare il numero 2, lasciate perdere. ci sono già troppi bimbi viziati e capricciosi al mondo
Perché se i figli sono di entrambi non si diventa i numeri due alla loro nascita?
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Avrebbero potuto trovare un punto di incontro senza bisogno di mollarsi secondo me. Lui non poteva mediare? E lei non poteva essere più morbida verso la “figliastra”? Alla fine l’80% della popolazione al giorno d’oggi e’ separata. Se tutti facessero così saremmo nessuno starebbe più con nessuno.
Evidentemente lui ha preferito tutelare la figlia, lei la ragazzina l'ha incrociata un paio di volte, mai frequentata.
Lui ha sempre rispettato la volontà della figlia di voler stare solo col papà senza altre persone.
Le famiglie allargate ci sono, ma non tutte vanno d'amore e d'accordo.
Quando i figli ostacolano ci sono grossi problemi
 

Etta

Utente di lunga data
Più che culo abbiamo messo davanti loro ed osservato reazioni
Il tutto in punta di piedi

adesso sono passati anni sono grandi autonomi i due coetanei sono andati anche in vacanza insieme via in auto da soli
Poi, logicamente dipende anche dai caratteri dei figli e dall’età. Conosco situazioni dove il figlio o figlia del compagno sono in adolescenza e in più hanno caratteri particolari, e quindi la situazione si complica perché non accettano di default la nuova persona.
 

Etta

Utente di lunga data
Evidentemente lui ha preferito tutelare la figlia, lei la ragazzina l'ha incrociata un paio di volte, mai frequentata.
Lui ha sempre rispettato la volontà della figlia di voler stare solo col papà senza altre persone.
Le famiglie allargate ci sono, ma non tutte vanno d'amore e d'accordo.
Quando i figli ostacolano ci sono grossi problemi
Però secondo me una soluzione la potevano comunque trovare. In questo caso, quando la figlia era col babbo, semmai stringeva i denti e lo lasciava solo con lei. Tanto poi loro hanno lo stesso i loro momenti. Poi magari poteva essere solo un momento transitorio. Quanto anni ha la figlia?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Nel mio personale caso è stato uno dei problemi più angosciosi, che mi indotto a rientrare. Perché avevo visto che era uno dei punti critici per molti e l'ho sentito pure io. Dalla prima conversazione avuta dopo la scoperta del tradimento ho chiarito che l'amante non doveva avere contatti con nostra figlia, altrimenti era la guerra, senza esclusione di colpi. Mia moglie accettò (l'altro aveva una casa dove viveva) e, che io sappia, quel tizio non è mai venuto alla casa coniugale. Però, mia figlia lo ha conosciuto, me lo ha detto in tempi recenti.

In qualche caso di amici/che, si è risolto con il patto che quando il figlio dell'altro partner arriva si va via e si lascia il campo libero. Un mio ex socio di Milano, invece, si è trovato il figlio sedicenne che, affidato alla madre. è venuto a bussare alla sua porta per trasferirsi, perché non sopportava il compagno della madre e di vivere in Brianza. E da quel momento si è trasferito dal padre in zona centrale, l'ufficio lo avevamo a Piazza Duomo.

Poi, ci sono quelli che riescono a fare la famiglia allargata. Ma sembrano pochi.
Quando è capitato a me con la mia ex ho pensato che tanto non avrei potuto evitare il contatto fra mio figlio e il tizio, per cui ho voluto evitare di aggiungere ulteriori motivi di conflitto (ve ne erano già abbastanza) e quindi le dissi che per me non c'erano problemi, aggiungendo però che questo valeva solo a patto che non sentissi mai un parola sbagliata da mio figlio (tipo: il tizio mi ha trattato male) perchè in quel caso il tizio mi avrebbe trovato sotto casa sua in macchina con motore acceso per tirarlo sotto. Per fortuna ad oggi è andato sempre tutto per il meglio

Adesso ho una compagna che ha un figlio adolescente con il quale ho un buonissimo rapporto, ma non mi permetterei mai di intromettermi nel progetto educativo fra lei e il suo ex, perchè per me è un'esclusiva dei genitori, anche se divorziati e anche se "riaccompagnati", idem lei con mio figlio. Ciò non toglie che si possano esprimere pareri reciproci in merito
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ho guardato velocemente, perchè leggendo quello che hai scritto mi pareva parecchio "da fusi". Mi sono fermata solo alle seconda pagina perchè non ho ritrovato quanto invece mi pareva esprimessi qui, tipo convinzione di massa, e non ho trovato neppure interessante l’argomento di questi sfoghi.
Ho letto anche messaggi che facevano notare che quanto espresso non fosse tanto normale, mi pare il quadretto sia di genitori con figli piccoli, che magari tendono a stare molto vicini ai figli per in qualche modo sopperire a qualcosa che temono di levare loro a fronte della separazione. Non so come queste donne non facciano a rendersi conto di questo, che non ha nulla a che vedere con i rapporti che questi padri hanno con loro.
Poi eventualmente potrebbero esserci problemi di affinità caratteriale, o dover assistere a sistemi educativi che non si condividono (tenendo presente che non avendo figli è molto facile pensare ad un teoria migliore, pensandola solo come teoria lontana da un contesto) senza metterci il becco, ma odiare un bambino non ha alcun senso.
Probabilmente alcune non sono situazioni facili, si sa che nessuna persona potrà mai avere l’amore di un figlio, ma non è neppure questione di far classifiche, è proprio "altro".
Forse, dato l’aumento delle separazioni, sarebbe qualcosa su cui due persone, se decidono di diventare coppia stabile e convivere, dovrebbero aprire un dialogo. Giusto per non lasciare che vada proprio a caso, se escono espressioni simili.
Più che di convinzione di massa ho parlato di prevalenza di pareri concordi col tono del post, o di sentimento diffuso che mi pareva di aver colto, ma che non sono la stessa cosa. Per cui è ovvio che vi fossero anche risposte che facevano notare la non tanto normalità di quanto veniva espresso e per fortuna aggiungo.. per il resto sono assolutamente d'accordo.. è anche conseguenza dei cambiamenti della ns società.. qualche decennio fa i separati erano una minoranza e i motivi di conflitto classici erano nuora/suocera e viceversa... solo che difficilmente c'era una convivenza forzata, cosa che invece accade oggi quando le separazioni sono all'ordine del giorno e vi sono figli di mezzo da accudire/educare
 
Top