I figli

spleen

utente ?
Io ho preso spunto dal fatto che :

- questa ragazza ha 20 anni ;
- si può permettere voli intercontinentali frequenti svolgendo la sua professione ( ne deduco che ha un tenore di vita " adeguato " nonostante la giovane età );
- penso che come tutti i giovani abbia aspirazioni di carriera;
- ha risposto categoricamente con un diniego in merito ad un'eventuale maternità ;
premesso questo ho intuito che anteponesse per ora il suo avvenire professionale a quello di diventare mamma in un futuro più o meno imminente.
Poi che la gente pensi di una donna che ponesse la famiglia e la maternità tra le sue priorità che sia "scema o retrograda " penso sia superfluo esprimere commenti...
No, non ha detto per ora, ha detto mai.
Ora che cambi idea è possibilissimo, anzi probabile, le mie considerazioni erano sul motivo di quel mai.
 

spleen

utente ?
Spleen, la ragazza ha 20 anni.... certi "assolutismi" sono comprensibili, almeno così la penso io, a quell'età.

Gli assolutismi della ragazza sono usciti da qualche parte, il mio discorso era su quello.
Evidentemente non mi so spiegare.
 
Ultima modifica:

LDS

Utente di lunga data
premetto che io non le ho detto: sai, voglio sposarmi e voglio un figlio.

chiaro che voglio sposarmi e voglio una famiglia, ne sento il bisogno e ci penso tutti i giorni.

il discorso è uscito non so nemmeno come e lei ha detto che sarebbe l'esperienza più traumatizzante che potrebbe capitarle e me ne rendo conto, ha la sua carriera.

e io alla sua età, me nemmeno solo alla sua età, fino a qualche anno pensavo la stessa cosa.

avevo la mia carriera e le mie ambizioni venivano prima di tutto.

oggi però la mia carriera è molto più stabile e i prossimi avanzamenti saranno assai lenti e molto meno traumatici, non dovrò probabilmente spostarmi di continuo e posso anche decidere di fermarmi per un periodo.

la sua però non lo è.

una settimana è in america, una settimana è in russia, una settimana è in francia, poi torna in finlandia in famiglia, poi viene da me.

ci sono parecchie cose a cui dovrebbe rinunciare per avere una famiglia e non è di certo il momento per lei per farlo.
non lo vorrei nemmeno.

la carriera è importante.


ha tutto quello che cerco in una donna.

è brillante, autonoma, indipendente, sa benissimo quello che vuole, è una persona responsabile, sportiva, quello che fa lo fa con grande passione e dedizione. Non si lascia andare alla vita sregolata, non usa droghe e nel suo mondo ce ne sta a fiumi.

il suo tempo libero lo passa a leggere, le sue amiche sono delle brave persone a loro volta, quando può si fa 10 ore di viaggio per venire a stare con me qualche giorno.

è bella come il sole, è perfetta.

non si può volere tutto dalla vita, al momento va bene così, però è chiaro che io al matrimonio ci penso, e penso ad una famiglia.

non le farò nessuna pressione, è ancora assai presto, però ci sono rimasto male a sentirla così categorica sul non avere figli.

non posso di certo aspettare 10 anni.
 

spleen

utente ?
premetto che io non le ho detto: sai, voglio sposarmi e voglio un figlio.

chiaro che voglio sposarmi e voglio una famiglia, ne sento il bisogno e ci penso tutti i giorni.

il discorso è uscito non so nemmeno come e lei ha detto che sarebbe l'esperienza più traumatizzante che potrebbe capitarle e me ne rendo conto, ha la sua carriera.

e io alla sua età, me nemmeno solo alla sua età, fino a qualche anno pensavo la stessa cosa.

avevo la mia carriera e le mie ambizioni venivano prima di tutto.

oggi però la mia carriera è molto più stabile e i prossimi avanzamenti saranno assai lenti e molto meno traumatici, non dovrò probabilmente spostarmi di continuo e posso anche decidere di fermarmi per un periodo.

la sua però non lo è.

una settimana è in america, una settimana è in russia, una settimana è in francia, poi torna in finlandia in famiglia, poi viene da me.

ci sono parecchie cose a cui dovrebbe rinunciare per avere una famiglia e non è di certo il momento per lei per farlo.
non lo vorrei nemmeno.

la carriera è importante.


ha tutto quello che cerco in una donna.

è brillante, autonoma, indipendente, sa benissimo quello che vuole, è una persona responsabile, sportiva, quello che fa lo fa con grande passione e dedizione. Non si lascia andare alla vita sregolata, non usa droghe e nel suo mondo ce ne sta a fiumi.

il suo tempo libero lo passa a leggere, le sue amiche sono delle brave persone a loro volta, quando può si fa 10 ore di viaggio per venire a stare con me qualche giorno.

è bella come il sole, è perfetta.

non si può volere tutto dalla vita, al momento va bene così, però è chiaro che io al matrimonio ci penso, e penso ad una famiglia.

non le farò nessuna pressione, è ancora assai presto, però ci sono rimasto male a sentirla così categorica sul non avere figli.

non posso di certo aspettare 10 anni.

E tu nella sua scala dei valori dove stai?
Prima o dopo il suo lavoro?
E lei per te dove sta?
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Sul neretto diciamo che ci credo, sul resto non tanto.

Secondo me molto è legato al concetto di autoaffermazione attraverso la carriera, il denaro e gli onori, perciò i figli diventano una rottura di coglioni, ma attenzione, anche il parthner non all'altezza lo diventa, anche i genitori anziani, anche gli amici che non ci "stanno dietro". E' un po' il ragionamento che lo stesso LDS faceva su stipendio e soldi, il vero metro di misura diventa quello, e non è per il fatto che la signorina ha 20 anni e poi cambierà idea, mia nonna o solo mia madre non sarebbero state in grado neanche di immaginarlo un discorso del genere.
Con questo non è che voglio difendere la famiglia patriarcale e le famiglie con 10 figli morti di fame come si faceva un tempo, voglio semplicemente far notare che come le nostre nonne erano vittime della pressione sociale per questo, le generazioni d'oggi (secondo la mia opinione, opinabilissima) sono vittime dello stigma sociale se non realizzano se stessi attraverso successo e denaro.

Del resto trovo una contraddizione nel discorso di LDS alla quale Olimpia (che continuo ad apprezzare sempre più) ha accennato prima: E' un controsenso misurare la propria realizzazione sulla base di denaro e successo e poi pretendere che altrui si presti a altri valori.

Spero di essermi spiegato, parlando di queste cose si rischia spesso di essere fraintesi.
io invece una difesa ragionata ed onesta della famiglia patriarcale comincerei a farla. perchè la crisi della figura paterna fa male sia alle donne che ai figli.

Che LDS riesca a contraddirsi 3 volte in media all'interno di una medesima frase, lo so. non sarebbe LDS, altrimenti
 

Biri

cavalla indomabile
io invece una difesa ragionata ed onesta della famiglia patriarcale comincerei a farla. perchè la crisi della figura paterna fa male sia alle donne che ai figli.

Che LDS riesca a contraddirsi 3 volte in media all'interno di una medesima frase, lo so. non sarebbe LDS, altrimenti
io infatti lo chiamo LSD :rotfl:
sulla famiglia patriarcale un nì
nel senso che cmq i genitori devono decidere tutto di comune accordo
no che il padre comanda e magari a casa nn c'è mai
 

Nicka

Capra Espiatrice
Gli assolutismi della ragazza sono usciti da qualche parte, il mio discorso era su quello.
Evidentemente non mi so spiegare.
Scusami, mi sa che non avevo capito...
Quello che volevo dire era solo appunto riferito al fatto degli assolutismi, che per me a quell'età esistono per tutti.
Poi possono essere diversi per mille ragioni.
A 18 (quindi l'età più o meno era quella) io ero assolutamente ferma all'idea di sposarmi e figliare a 25 anni, con l'amore della mia vita, il primo ragazzo, non esistevano corna/amanti/infedeli. Non potevo nemmeno parlare di certi argomenti perchè ero fermissima. Per me esisteva quello schema di vita.
Poi mi sono trovata 6 anni a fare l'amante, mi è andato a culo il progetto che avevo e a culo sono andate pure tutte le mie convinzioni sulle relazioni che dovevano essere come dicevo io.
 

Biri

cavalla indomabile
Scusami, mi sa che non avevo capito...
Quello che volevo dire era solo appunto riferito al fatto degli assolutismi, che per me a quell'età esistono per tutti.
Poi possono essere diversi per mille ragioni.
A 18 (quindi l'età più o meno era quella) io ero assolutamente ferma all'idea di sposarmi e figliare a 25 anni, con l'amore della mia vita, il primo ragazzo, non esistevano corna/amanti/infedeli. Non potevo nemmeno parlare di certi argomenti perchè ero fermissima. Per me esisteva quello schema di vita.
Poi mi sono trovata 6 anni a fare l'amante, mi è andato a culo il progetto che avevo e a culo sono andate pure tutte le mie convinzioni sulle relazioni che dovevano essere come dicevo io.
io so anche di uno che figli non ne voleva
poi ha cambiato donna
e ne ha fatti due....
no... così.... per dire...
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
io infatti lo chiamo LSD :rotfl:
sulla famiglia patriarcale un nì
nel senso che cmq i genitori devono decidere tutto di comune accordo
no che il padre comanda e magari a casa nn c'è mai
ci dev'essere un equilibrio tra il padre padrone assoluto d'antica memoria ed il padre bancomat ameba di troppe situazioni moderne.

anche sul tutto di comune accordo....non lo so. dipende dall'argomento.
 

Biri

cavalla indomabile
ci dev'essere un equilibrio tra il padre padrone assoluto d'antica memoria ed il padre bancomat ameba di troppe situazioni moderne.

anche sul tutto di comune accordo....non lo so. dipende dall'argomento.
davanti ai figli i genitori devono essere d'accordo
sempre
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
davanti ai figli i genitori devono essere d'accordo
sempre
sì quello sì. io intendo dire che non su tutti gli argomenti la competenza di entrambi è sullo stesso.

per fare un esempio spiccio, mi nasce una figlia femmina, in prospettiva il ginecologo che la seguirà lo sceglie mia moglie per ovvi motivi. io al massimo posso sincerarmi che non sia un maniaco, ma non mi metto a disquisire su quale sia meglio.
 

Biri

cavalla indomabile
sì quello sì. io intendo dire che non su tutti gli argomenti la competenza di entrambi è sullo stesso.

per fare un esempio spiccio, mi nasce una figlia femmina, in prospettiva il ginecologo che la seguirà lo sceglie mia moglie per ovvi motivi. io al massimo posso sincerarmi che non sia un maniaco, ma non mi metto a disquisire su quale sia meglio.
io parlavo a livello educativo
 

Biri

cavalla indomabile
tipo scelta delle scuole e dei codici comportamentali da trasmettere e robe così?
no
tipo quando il bambino fa i capricci e vuole qualcosa
o quando c'è da dare una punizione
o un permesso per uscire o meno
quando uno dei due fa un rimprovero
su quelle cose i genitori devono fare fronte comune
per dare ai figli la giusta stabilità

poi se uno dei due ha qualcosa da dire all'altro lo deve fare
ma in separata sede
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
no
tipo quando il bambino fa i capricci e vuole qualcosa
o quando c'è da dare una punizione
o un permesso per uscire o meno
quando uno dei due fa un rimprovero
su quelle cose i genitori devono fare fronte comune
per dare ai figli la giusta stabilità

poi se uno dei due ha qualcosa da dire all'altro lo deve fare
ma in separata sede
quindi accordo sui codici comportamentali da dare ai figli. mi pare giusto.
 

Biri

cavalla indomabile

spleen

utente ?
Scusami, mi sa che non avevo capito...
Quello che volevo dire era solo appunto riferito al fatto degli assolutismi, che per me a quell'età esistono per tutti.
Poi possono essere diversi per mille ragioni.
A 18 (quindi l'età più o meno era quella) io ero assolutamente ferma all'idea di sposarmi e figliare a 25 anni, con l'amore della mia vita, il primo ragazzo, non esistevano corna/amanti/infedeli. Non potevo nemmeno parlare di certi argomenti perchè ero fermissima. Per me esisteva quello schema di vita.
Poi mi sono trovata 6 anni a fare l'amante, mi è andato a culo il progetto che avevo e a culo sono andate pure tutte le mie convinzioni sulle relazioni che dovevano essere come dicevo io.
Si, anche a me è chiaro l'assolutismo dei 20 anni e anche se non è per tutti così lo definirei quasi un "passaggio".

Pensa che io sono stato prima genitore quasi riluttante, poi sono impazzito per i miei figli, non sono stato mai assolutista comunque, una porticina alla vita che viene l' ho sempre considerata aperta.

Una cosa invece ho capito, da subito: Quanto fosse importante la maternità per la mia donna.

Nella società invece, lo sfondo dei valori, delle nostre priorità però è cambiato, non credo in meglio, questo è il succo del mio discorso, come pure la faccenda dei condizionamenti sociali che determinano in modo più o meno forte le nostre scelte, oggi siamo solo apparentemente e parzialmente liberi di impostare e vivere i nostri valori, questo volevo dire.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sul neretto diciamo che ci credo, sul resto non tanto.

Secondo me molto è legato al concetto di autoaffermazione attraverso la carriera, il denaro e gli onori, perciò i figli diventano una rottura di coglioni, ma attenzione, anche il parthner non all'altezza lo diventa, anche i genitori anziani, anche gli amici che non ci "stanno dietro". E' un po' il ragionamento che lo stesso LDS faceva su stipendio e soldi, il vero metro di misura diventa quello, e non è per il fatto che la signorina ha 20 anni e poi cambierà idea, mia nonna o solo mia madre non sarebbero state in grado neanche di immaginarlo un discorso del genere.
Con questo non è che voglio difendere la famiglia patriarcale e le famiglie con 10 figli morti di fame come si faceva un tempo, voglio semplicemente far notare che come le nostre nonne erano vittime della pressione sociale per questo, le generazioni d'oggi (secondo la mia opinione, opinabilissima) sono vittime dello stigma sociale se non realizzano se stessi attraverso successo e denaro.

Del resto trovo una contraddizione nel discorso di LDS alla quale Olimpia (che continuo ad apprezzare sempre più) ha accennato prima: E' un controsenso misurare la propria realizzazione sulla base di denaro e successo e poi pretendere che altrui si presti a altri valori.

Spero di essermi spiegato, parlando di queste cose si rischia spesso di essere fraintesi.
Chiarissimo. Aggiungiamo che non basta fare figli, per chi li fa, ma devono essere belli, brillanti a scuola e nello sport ecc
 

LDS

Utente di lunga data
Al momento lei viene dopo il lavoro perché io alla mia carriera, dopo tutti i sacrifici che ho fatto ci tengo.

Se avrò modo a settembre di lavorare per una persona sola e potrò gestire il tempo in maniera differente gestirò la mia vita in modo tale da poterla seguire nelle sue trasferte.

Se non potrò, io non ho modo di fare la trottola perciò la mia carriera ha la priorità.

La domanda se sia più importante io o la sua carriera non me la pongo nemmeno perché penso proprio, per il suo bene, che sia più importante la carriera.

Ha comunque talento in quello che fa, ha in più la fortuna di essere entrata in un mondo molto esigente e questa fortuna non è eterna, ma svanisce con gli anni, perciò deve approfittare oggi di quello che ha.


Per quanto riguarda l'educazione dei figli, io sarò abbastanza intransigente. Non penso che potrò mai accettare un figlio che non ha voglia di studiare perché gli salterò in testa fin dal primo giorno di scuola.

Io mi sono autoimposto di essere il numero 1 in qualsiasi cosa facessi, quando non ci sono riuscito, pazienza, però so di aver dato il massimo per riuscirci.
I risultati si ottengono anche e soprattutto quando ci sono forti pressioni dietro e la famiglia, almeno la mia, pretenderà dei risultati.

A scuola si va per aprirsi le porte per il futuro non per gettare anni della vita e non fare un cazzo.
 
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