I/LE EX

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O

Old Fa.

Guest
..............All'inizio funziona ( lo dico per esperienza perchè lo ho provato dopo dieci anni), si vive sull'onda della nostalgia, di ciò che poteva essere e non è stato. Quasi una sfida al destino. Una sorta di rivincita di fronte a due matrimoni falliti.
Ma poi, svanita la magia dei primi incontri, la scoperta e il piacere del ritrovarsi, ......
Esattamente come succede con le nuove coppie o i nuovi amori, ... uguale, ... sempre lo stesso disegno per tutto .....
 
I

Iris

Guest
Fa

Non direi. Il rimpianto e la nostalgia non è una caratteristica delle coppie nuove. Le dinamiche di un rapporto nuovo sonoben iverse. Diverse sono le aspettative e nuovi sono i otivi per cui si decide di stare insieme
Ma ripeto : è la mia opinione.
 
O

Old Fa.

Guest
Non direi. Il rimpianto e la nostalgia non è una caratteristica delle coppie nuove. Le dinamiche di un rapporto nuovo sonoben iverse. Diverse sono le aspettative e nuovi sono i otivi per cui si decide di stare insieme
Ma ripeto : è la mia opinione.
Verissimo Iris, ... ho trascurato quasi tutto il tuo post

mi era molto piaciuta questa tua frase: Ma poi, svanita la magia dei primi incontri, la scoperta e il piacere del ritrovarsi, ......

Diciamo che mi sono concentrato solo su questo, ..... non sono mai riuscito a dirla così lineare e precisa
 
M

Maschio

Guest
Forse

Forse non esistono regole generali. Credo che molto dipenda da quanto sfumato era il vecchio rapporto. Se era solo una sincera amicizia, si tratta di cominciare qualcosa di radicalmente diverso e la coppia è più assimilabile ad una nuova coppia che non ad una coppia di ex. L'unico legame col passato che li lega è il ricordo dell'amicizia e la consapevolezza di non essersi mai dimenticati l'uno dell'altra in tutto questo tempo.


Ritrovare un antico amore di 20 anni prima sinceramente mi sembra forzoso. E' come dimenticare le ragioni per le quali a quel tempo non si è stati una coppia, o la coppia non ha funzionato.
All'inizio funziona ( lo dico per esperienza perchè lo ho provato dopo dieci anni), si vive sull'onda della nostalgia, di ciò che poteva essere e non è stato. Quasi una sfida al destino. Una sorta di rivincita di fronte a due matrimoni falliti.
Ma poi, svanita la magia dei primi incontri, la scoperta e il piacere del ritrovarsi, ci si rende conto che i percorsi di vita differenti,i diversi contesti vissuti, ci hanno così segnato...da rendere tutto irreversibile.
Almeno per me è stato così. Alla resa dei conti la convivenza, o anzi un rapporto continuativo con il mio antico amore ( mai consumato) si è rivelato impossibile.
Ho colto l'occasione di aver consumato un amore che pienamente non era stato mai vissuto. ma ho perso il mito dell'amore.
Passato quello..è svanito tutto. Tutto sommato, non lo rifarei. adesso non siamo neanche piùamici.Non si torna indietro.
ma questa è la mia esperienza. Ad ognuno la sua storia
 
I

iris

Guest
Maschio

Infatti ho premesso che è la mia storia. Non esistono regole
Hai presente la canzone di Battiato "Il mito dell'amore muore senza tante cortesie..."? Ecco il testo è perfetto a descrivere la mia storia.
alla fine è stato un pò trist. Ma forse tra due di 50 anni è diverso .Chi può dirlo?
 
M

Maschio

Guest
Iris

No :) come fa quella canzone? O almeno dammi il titolo che me la cerco!

Infatti ho premesso che è la mia storia. Non esistono regole
Hai presente la canzone di Battiato "Il mito dell'amore muore senza tante cortesie..."? Ecco il testo è perfetto a descrivere la mia storia.
alla fine è stato un pò trist. Ma forse tra due di 50 anni è diverso .Chi può dirlo?
 
M

Maschio

Guest
Trovato: bella!

Franco Battiato Il Mito Dell'amore

Il mito dell'amore vive
si nutre di fantasia
quando t'innamori tutto bello
anche come ti ossessionano i pensieri
nell'attrazione bisogno di unità
echi di mantra nel suono del suo nome.
Un giorno da ragazzi
camminavamo sul lungomare
mi disse "Sanno già di noi,
vieni a casa ti presento ai miei"
mi tocchi il cuore e la libertà
ma solo l'idea mi fa sentire prigioniero.
Nei valori tradizionali
il senso di una via
primordiali movimenti interni a un'emozione
amore mio
resisterai a un altro addio.
Il mito dell'amore muore
senza tante cortesie
ti accorgi che finita
da come cadi nell'insofferenza
ci che ti unisce
ti divider
nei miei ricordi
la Quarta Sinfonia di Brahms.

....ma non racconta granché :)

non lo ricordo neanche io...musica e testo bellissimi. Quando ancora Battiato parlava della sua terra d'origine ed era autobiografico. Prova su google.
 
O

Old Fa.

Guest
Ma non potete mettere un collegamento a qualcosa, youtube, yahoo musica, ... di solito qualcosa si trova sempre, ... tanto per sentirle; io non me le ricordo solo con le parole, ... io
 
I

Iris

Guest
Maschio

Franco Battiato Il Mito Dell'amore

Il mito dell'amore vive
si nutre di fantasia
quando t'innamori tutto bello
anche come ti ossessionano i pensieri
nell'attrazione bisogno di unità
echi di mantra nel suono del suo nome.
Un giorno da ragazzi
camminavamo sul lungomare
mi disse "Sanno già di noi,
vieni a casa ti presento ai miei"
mi tocchi il cuore e la libertà
ma solo l'idea mi fa sentire prigioniero.
Nei valori tradizionali
il senso di una via
primordiali movimenti interni a un'emozione
amore mio
resisterai a un altro addio.
Il mito dell'amore muore
senza tante cortesie
ti accorgi che finita
da come cadi nell'insofferenza
ci che ti unisce
ti divider
nei miei ricordi
la Quarta Sinfonia di Brahms.

....ma non racconta granché :)
Per me si. E' una canzone scritta per un antico amore. Di emozioni antiche nell'anima. Io mi ci rivedo. Non so. Nel mi caso forse ha inciso anche la lontananza geografica. all'inizio Un'attrattiva. Quasi una sfida. Poi una difficoltà. Anche la lontananza che nutriva i ricordi , é diventata quotidianità.Siamo caduti nell'insofferenza. Tutto un ostacolo. Ma ripeto, i nostri figli erano piccoli. forse per due cinquantenni è più facile.
 
I

Iris

Guest
Come Verena

Adesso leggo ciò che ha scritto Verena. Potrebbe andare bene anche nel mio caso.
Solo che io ero già separata legalmente, il tizio in questione (con il quale in passato non avevo mai concretizzato niente), si ostinava a rimanere nella sua situazione di separato in casa. All'inizio ho accettato, anche se con perplessità, le sue giustificazioni, I figli, le difficoltà economiche, la vita di provincia ecc ecc.
Poi sinceramente questa condizione ha cominciato ad umiliarmi. Mi sono chiesta quanto potevo sostenere un ruolo che mi si confaceva ben poco. Il saperlo sotto lo stesso tetto della moglie mi era intollerabile.
E poi, dove saremmo andati a vivere?
Mi sono resa conto che l'unica a cui non interessava il posto in cui vivere ero io. lui era in realtà profondmente legato alla sua terra. Lo dimostrava il fatto che non si ribellava alle convenzioni. E i nostri figli?
Io non ero disposta a sdradicare i miei (nè il padre me lo avrebbe consentito), lui prometteva di venire a vivere a Roma, ma avrebbe dovuto lasciare i suoi.
Troppe perplessità reciproche hanno danneggiato senza rimedio il rapporto.
Ora sto aprendo il cuore ad una persona con una situazione familiare complicata, ma definita. Respiro veramente aria pulita. Non so come andrà a finire, ma sono tornata ad essere me stessa.
 
M

Maschio

Guest
Iris

Beh, adesso mi pare tutto più chiaro. Se non ho capito male, nella tua storia il passato non c'entra nulla. Ossia non è finita perché i presupposti errati erano fondati sulla nostalgia del ricreare un rapporto che non c'è più. Di far tornare un passato che non può tornare. E' finita perché il presente aveva gambe difettose e le stampelle troppo corte. Penso che sarebbe finita anche se quell'uomo, con quelle caratteristiche e con quella situazione familiare, l'avessi conosciuto per la prima volta al principio del vostro amore.
Mi sbaglio?

Adesso leggo ciò che ha scritto Verena. Potrebbe andare bene anche nel mio caso.
Solo che io ero già separata legalmente, il tizio in questione (con il quale in passato non avevo mai concretizzato niente), si ostinava a rimanere nella sua situazione di separato in casa. All'inizio ho accettato, anche se con perplessità, le sue giustificazioni, I figli, le difficoltà economiche, la vita di provincia ecc ecc.
Poi sinceramente questa condizione ha cominciato ad umiliarmi. Mi sono chiesta quanto potevo sostenere un ruolo che mi si confaceva ben poco. Il saperlo sotto lo stesso tetto della moglie mi era intollerabile.
E poi, dove saremmo andati a vivere?
Mi sono resa conto che l'unica a cui non interessava il posto in cui vivere ero io. lui era in realtà profondmente legato alla sua terra. Lo dimostrava il fatto che non si ribellava alle convenzioni. E i nostri figli?
Io non ero disposta a sdradicare i miei (nè il padre me lo avrebbe consentito), lui prometteva di venire a vivere a Roma, ma avrebbe dovuto lasciare i suoi.
Troppe perplessità reciproche hanno danneggiato senza rimedio il rapporto.
Ora sto aprendo il cuore ad una persona con una situazione familiare complicata, ma definita. Respiro veramente aria pulita. Non so come andrà a finire, ma sono tornata ad essere me stessa.
 

Bruja

Utente di lunga data
Maschio

Dici bene sembra la descrizione di un amore in rianimazione............diventato terminale!
Bruja
 
I

Iris

Guest
Maschio

Beh, adesso mi pare tutto più chiaro. Se non ho capito male, nella tua storia il passato non c'entra nulla. Ossia non è finita perché i presupposti errati erano fondati sulla nostalgia del ricreare un rapporto che non c'è più. Di far tornare un passato che non può tornare. E' finita perché il presente aveva gambe difettose e le stampelle troppo corte. Penso che sarebbe finita anche se quell'uomo, con quelle caratteristiche e con quella situazione familiare, l'avessi conosciuto per la prima volta al principio del vostro amore.
Mi sbaglio?
Non saprei. Sinceramente non saprei.
Il rapporto all'inizio era fondato moltissimo sulla nostagia. Ma me ne sono resa conto solo dopo, a mente fredda. Quando l'ho rivisto io mi sono reinnamorata di lui. Non eravamo mai stata una coppia. Quindi eravamo una coppia nuova in un contesto antico. Non so se mi capisci.quando si è innamorati, non si razionalizza..era tutto magico...ma un elemento fondamentale dell'innamoramento (ma questo lo dico adesso a freddo) era proprio il ritrovarsi cresciuti nello stesso contesto (stessi panorami, stessi odori, stessi tramonti già visti da ragazzini, la sensazione di ritrovare qualcosa di conosciuto che a differenza di mio marito non mi avrebbe tradito).
Ma poi, passato l'innamoramento, abbiamo entrambi visto che ciò che ci univa (il passato) ci aveva diviso. Ad un certo punto si deve passare all'amore e si deve razionalizzare, soprattutto se ci sono dei bambini. E lì ti accorgi che tutto é meno semplice. Gli incontri sporadici non ci hanno aiutato. Parlare al telefono non è come farlo di persona. La sua dialettica, che tanto mi piaceva, poi l'ho vista come aggressività verbale. I suoi repentini sbalzi di umore, che trovavo interessanti, poi mi innervosivano... Si cade nell'nsofferenza... La distanza che trovavamo eccitante si è rivelata solo un impedimento...la sua gelosia è diventato mero senso del possesso...Difficile razionalizzare. anche inutile.
Non dico che lui fosse sbagliato, era cresciuto diversamente da me.Se io fossi rimasta in Puglia, anzichè tornare a Roma, forse saremmo cresciuti allo stesso modo, e il nostro sarebbe stato un buon matrimonio. Forse.
Ma è difficile fare di queste previsioni.
Ma io la percezione che la storia non potesse continuare, l'ho avuta quasi subito. ma ero inamorata e mi sono lasciata andare.Intuito femminile? O forse i consigli di chi mi voleva veramente bene e che mi apriva gli occhi. Ma io gli occhi volevo tenerli chiusi.
 
I

Iris

Guest
Bruja

No . Non era una minestrina riscaldata. Non c'era nessun accanimento teraupeutico. Non eravamo una vecchia coppia. tra noi non c'era mai stato nulla se non una amicizia, unita ad una forte attrazione mai sfogata. Era tutto molto molto naturale Anzi anche troppo. Stare con lui era come tornare a casa...come ritrovare le proprie radici. Con una persona conosciuta di recente sarebbe stato più difficile capirsi all'inizio.. Con lui non mi dovevo spiegare..già sapeva, o credeva di sapere chi ero.
Ma in realtà eravamo cambiati. Eccome!!!
 
M

Maschio

Guest
Iris

Sì, forse l'aspetto nostalgico è stato importante a farti innamorare. A rendere magico il tuo innamoramento. Ma non mi pare, da quel che capisco, che sia stato la causa della fine dell'amore.
Quando ci si innamora, è bello far riposare gli occhi. Anzi, è indispensabile!

Non saprei. Sinceramente non saprei.
Il rapporto all'inizio era fondato moltissimo sulla nostagia. Ma me ne sono resa conto solo dopo, a mente fredda. Quando l'ho rivisto io mi sono reinnamorata di lui. Non eravamo mai stata una coppia. Quindi eravamo una coppia nuova in un contesto antico. Non so se mi capisci.quando si è innamorati, non si razionalizza..era tutto magico...ma un elemento fondamentale dell'innamoramento (ma questo lo dico adesso a freddo) era proprio il ritrovarsi cresciuti nello stesso contesto (stessi panorami, stessi odori, stessi tramonti già visti da ragazzini, la sensazione di ritrovare qualcosa di conosciuto che a differenza di mio marito non mi avrebbe tradito).
Ma poi, passato l'innamoramento, abbiamo entrambi visto che ciò che ci univa (il passato) ci aveva diviso. Ad un certo punto si deve passare all'amore e si deve razionalizzare, soprattutto se ci sono dei bambini. E lì ti accorgi che tutto é meno semplice. Gli incontri sporadici non ci hanno aiutato. Parlare al telefono non è come farlo di persona. La sua dialettica, che tanto mi piaceva, poi l'ho vista come aggressività verbale. I suoi repentini sbalzi di umore, che trovavo interessanti, poi mi innervosivano... Si cade nell'nsofferenza... La distanza che trovavamo eccitante si è rivelata solo un impedimento...la sua gelosia è diventato mero senso del possesso...Difficile razionalizzare. anche inutile.
Non dico che lui fosse sbagliato, era cresciuto diversamente da me.Se io fossi rimasta in Puglia, anzichè tornare a Roma, forse saremmo cresciuti allo stesso modo, e il nostro sarebbe stato un buon matrimonio. Forse.
Ma è difficile fare di queste previsioni.
Ma io la percezione che la storia non potesse continuare, l'ho avuta quasi subito. ma ero inamorata e mi sono lasciata andare.Intuito femminile? O forse i consigli di chi mi voleva veramente bene e che mi apriva gli occhi. Ma io gli occhi volevo tenerli chiusi.
 

Verena67

Utente di lunga data
Adesso leggo ciò che ha scritto Verena. Potrebbe andare bene anche nel mio caso.
Solo che io ero già separata legalmente, il tizio in questione (con il quale in passato non avevo mai concretizzato niente), si ostinava a rimanere nella sua situazione di separato in casa. All'inizio ho accettato, anche se con perplessità, le sue giustificazioni, I figli, le difficoltà economiche, la vita di provincia ecc ecc.
Poi sinceramente questa condizione ha cominciato ad umiliarmi. Mi sono chiesta quanto potevo sostenere un ruolo che mi si confaceva ben poco. Il saperlo sotto lo stesso tetto della moglie mi era intollerabile.
E poi, dove saremmo andati a vivere?
Mi sono resa conto che l'unica a cui non interessava il posto in cui vivere ero io. lui era in realtà profondmente legato alla sua terra. Lo dimostrava il fatto che non si ribellava alle convenzioni. E i nostri figli?
Io non ero disposta a sdradicare i miei (nè il padre me lo avrebbe consentito), lui prometteva di venire a vivere a Roma, ma avrebbe dovuto lasciare i suoi.
Troppe perplessità reciproche hanno danneggiato senza rimedio il rapporto.
Ora sto aprendo il cuore ad una persona con una situazione familiare complicata, ma definita. Respiro veramente aria pulita. Non so come andrà a finire, ma sono tornata ad essere me stessa.
si è una situazione decisamente analoga, anche se nessuno di noi è separato.
Io non accetto di vivere un amore che non sia all'aria pulita e alla luce del sole, ma lui lo vedo troppo legato alle convenzioni, alla sua terra (sta al sud, io al nord), e alla sua famigia.
Abbiamo formazioni e proveniamo da contesti troppo diversi. Io ci rinuncio
Starà a lui valutare se può o meno fare a meno di me...

Lascio signorilmente la decisione a lui, io per me ho già scelto e mi ritraggo nel mio maniero nordico...


Bacio!!!
 

Verena67

Utente di lunga data
Non saprei. Sinceramente non saprei.
Il rapporto all'inizio era fondato moltissimo sulla nostagia. Ma me ne sono resa conto solo dopo, a mente fredda. Quando l'ho rivisto io mi sono reinnamorata di lui. Non eravamo mai stata una coppia. Quindi eravamo una coppia nuova in un contesto antico. Non so se mi capisci.quando si è innamorati, non si razionalizza..era tutto magico...ma un elemento fondamentale dell'innamoramento (ma questo lo dico adesso a freddo) era proprio il ritrovarsi cresciuti nello stesso contesto (stessi panorami, stessi odori, stessi tramonti già visti da ragazzini, la sensazione di ritrovare qualcosa di conosciuto che a differenza di mio marito non mi avrebbe tradito).
Ma poi, passato l'innamoramento, abbiamo entrambi visto che ciò che ci univa (il passato) ci aveva diviso. Ad un certo punto si deve passare all'amore e si deve razionalizzare, soprattutto se ci sono dei bambini. E lì ti accorgi che tutto é meno semplice. Gli incontri sporadici non ci hanno aiutato. Parlare al telefono non è come farlo di persona. La sua dialettica, che tanto mi piaceva, poi l'ho vista come aggressività verbale. I suoi repentini sbalzi di umore, che trovavo interessanti, poi mi innervosivano... Si cade nell'nsofferenza... La distanza che trovavamo eccitante si è rivelata solo un impedimento...la sua gelosia è diventato mero senso del possesso...Difficile razionalizzare. anche inutile.
Non dico che lui fosse sbagliato, era cresciuto diversamente da me.Se io fossi rimasta in Puglia, anzichè tornare a Roma, forse saremmo cresciuti allo stesso modo, e il nostro sarebbe stato un buon matrimonio. Forse.
Ma è difficile fare di queste previsioni.
Ma io la percezione che la storia non potesse continuare, l'ho avuta quasi subito. ma ero inamorata e mi sono lasciata andare.Intuito femminile? O forse i consigli di chi mi voleva veramente bene e che mi apriva gli occhi. Ma io gli occhi volevo tenerli chiusi.
Idem. Noi abbiamo da giovanissimi vissuto una breve parente magica. Ritrovarsi è stato magico anche per questo. Ma la vita ci ha divisi, e siamo cresciuti in contesti diversissimi.
Residua qualcosa, a livello emotivo, qualcosa che io ho scelto di non agire, è la mia particolarissima "forza".
Starà a lui fare, se lo ritiene, le valutazioni del caso.

Bacio!
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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