I Ponti di Madison County

Jim Cain

Utente di lunga data
Le donne sono spesso oggetto di corteggiamenti espliciti, decisi.
Le occasioni per l'uomo invece penso siano in genere quelle, sapere e voler cogliere la disponibilità femminile, appunto uno sguardo, un sorriso in più.
E, quindi, le avete tutti; semplicemente, non vi interessa e non ci fate caso.
La differenza - peraltro ovvia visto che è così da secoli - è che l'uomo generalmente è molto più chiaro nelle avances.
Questo consente alla donna di avere sempre un quadro abbastanza chiaro della situazione.
Viceversa un sorriso o uno sguardo possono facilmente essere equivocati.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Quel film l’ho interpretato in modo diverso:
Lei ha una vita coniugale solida ma vecchio stampo (con marito e figli che ti vogliono bene ma ti danno per scontata). Incontra un pezzo di manzo che la corteggia come una ragazzina . Ritorna a provare emozioni sopite da decenni.
Rappresenta il sogno di milioni di donne nella stessa situazione.
Decide poi di non dare spazio ai suoi desideri ma di tornare ai doveri. Di non mettere se stessa al primo posto, ma il progetto famiglia. Della serie è stato bello ed e’ durato il giusto.
Si presuppone che lei abbia sacrificato la sua felicita’ per i doveri della famiglia, e per non far soffrire nessuno.
Credo che spesso succeda anche in chi decide di lasciare l’amante per la famiglia. Rinuncia a una parte di se e a una vita alternativa dove si metterebbero le proprie esigenze al primo posto. Bolla e quotidianità qui non centrano nulla.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Di un film, poi, e durato quattro miseri giorni, poverina, poi è dovuta tornare a badare a tutta la famiglia 😄
Comunque lei è bravissima, ma come italiana non la vedevo.
Veramente ha una faccia da veneta che fa impressione.
 

ivanl

Utente di lunga data
Ma è quel film lagnoso con il vecchio Clint? Ogni tanto me lo cita la moglie, ma non l'ho mai visto
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi fermo a pag. 7, in caso citatemi post che contrastano o inficiano il mio pensiero.
Io credo che non ci sia nulla di più difficile da comunicare delle emozioni e dei sentimenti. Sono appunto sentire individuale.
Infatti è l’argomento più interessante e ci hanno scritto poesie, romanzi, opere teatrali e cinematografiche.
Leggiamo e guardiamo avidamente per ritrovarci o distanziarci.
I ponti di Madison County è un film perfetto perché gli interpreti non sono attori da soap, ma attori che riescono a esprimere con espressioni la complessità e ognuno ci proietta la propria esperienza.
Anche stare qui è interessante perché ognuno cerca di trovare comprensione e darne e capire che non è solo.
Ma in realtà ognuno è solo nel provare emozioni e sentimenti e le parole innamoramento e amore vengono interpretate in modo del tutto personale.
Io sono giunta a capire che quello che fa pensare all innamoramento o addirittura all’amore è come l’altra persona ci fa sentire.
E ognuno ha fame di sentirsi in un certo modo in base al proprio percorso di vita.
Quale uomo non vorrebbe essere guardato come l’unico al mondo?
Quale donna non vorrebbe sentirsi speciale perché non solo attraente sessualmente, ma per altri aspetti?
Ma c’è un altro punto importante.
Il significato dello sguardo lo interpretiamo noi, in base a quei desideri/bisogni.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Può darsi, è che per me è sempre la biondissima attrice con gli zigomi alti dei suoi primi film e, quindi, la vedo molto nordica.
Ho detto veneta, non calabrese.
 

iosolo

Utente di lunga data
Mi fermo a pag. 7, in caso citatemi post che contrastano o inficiano il mio pensiero.
Io credo che non ci sia nulla di più difficile da comunicare delle emozioni e dei sentimenti. Sono appunto sentire individuale.
Infatti è l’argomento più interessante e ci hanno scritto poesie, romanzi, opere teatrali e cinematografiche.
Leggiamo e guardiamo avidamente per ritrovarci o distanziarci.
I ponti di Madison County sono un film perfetto perché gli interpreti non sono attori da soap, ma attori che riescono a esprimere con espressioni la complessità e ognuno ci proietta la propria esperienza.
Anche stare qui è interessante perché ognuno cerca di trovare comprensione e darne e capire che non è solo.
Ma in realtà ognuno è solo nel provare emozioni e sentimenti e le parole innamoramento è amore vengono interpretate in modo del tutto personale.
Io sono giunta a capire che quello che fa pensare all innamoramento o addirittura all’amore è come l’altra persona ci fa sentire.
E ognuno ha fame di sentirsi in un certo modo in base al proprio percorso di vita.
Quale uomo non vorrebbe essere guardato come l’unico al mondo?
Quale donna non vorrebbe sentirsi speciale perché non solo attraente sessualmente, ma per altri aspetti?
Ma c’è un altro punto importante.
Il significato dello sguardo lo interpretiamo noi, in base a quei desideri/bisogni.
Sono d'accordo con te, che l'altro molte volte è uno specchio, ma non tutti possono essere lo specchio che vogliamo.
Noi cerchiamo ammirazione, riconoscimento e sentirci speciale ma solo da chi consideriamo meritevole, interessante e, sempre secondo noi, capace di vederci.
Quindi se alla base non c'è sintonia, corrispondenza, intesa anche volendo non proverai mai quelle sensazioni.
Quelle sensazioni saranno tanto intense quanto in quel momento ti senti in corrispondenza con quella persona e non è facile trovare una persona con cui sentirci così.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sono d'accordo con te, che l'altro molte volte è uno specchio, ma non tutti possono essere lo specchio che vogliamo.
Noi cerchiamo ammirazione, riconoscimento e sentirci speciale ma solo da chi consideriamo meritevole, interessante e, sempre secondo noi, capace di vederci.
Quindi se alla base non c'è sintonia, corrispondenza, intesa anche volendo non proverai mai quelle sensazioni.
Quelle sensazioni saranno tanto intense quanto in quel momento ti senti in corrispondenza con quella persona e non è facile trovare una persona con cui sentirci così.
Sì.
Ma il punto è che lo specchio lo creiamo noi.
E lo creiamo facendo da specchio.
È molto vero, come dici che “consideriamo meritevole, interessante e, sempre secondo noi, capace di vederci”, ma ciò che è meritevole è sempre individuale.
 

iosolo

Utente di lunga data
Sì.
Ma il punto è che lo specchio lo creiamo noi.
E lo creiamo facendo da specchio.
È molto vero, come dici che “consideriamo meritevole, interessante e, sempre secondo noi, capace di vederci”, ma ciò che è meritevole è sempre individuale.
Lo specchio secondo me non è proprio creato da noi. O meglio è una nostra proiezione certo ma di cui non abbiamo nessun tipo di controllo.
Forse per questo che molte volte ci "innamoriamo" anche di chi non ci apprezza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Lo specchio secondo me non è proprio creato da noi. O meglio è una nostra proiezione certo ma di cui non abbiamo nessun tipo di controllo.
Forse per questo che molte volte ci "innamoriamo" anche di chi non ci apprezza.
Comunque ci fa sentire, proprio per l’attribuzione di valore che diamo, in un modo che ci fa star bene.
Ma non è detto che chi ci fa star bene sia davvero in consonanza.
A volte ci sposiamo su un equivoco.
 

iosolo

Utente di lunga data
Comunque ci fa sentire, proprio per l’attribuzione di valore che diamo, in un modo che ci fa star bene.
Ma non è detto che chi ci fa star bene sia davvero in consonanza.
A volte ci sposiamo su un equivoco.
O a volte, è uno specchio, che con il tempo si usura.
Ritornando al film, in un momento della sua vita, in cui nessuno riusciva a vedere parti di lei, rimaste a lungo celate, il protagonista è riuscito a vederla, e a lei quel riflesso piaceva molto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
O a volte, è uno specchio, che con il tempo si usura.
Ritornando al film, in un momento della sua vita, in cui nessuno riusciva a vedere parti di lei, rimaste a lungo celate, il protagonista è riuscito a vederla, e a lei quel riflesso piaceva molto.
Io ho scritto un post lungo.
Francesca, la protagonista, ha conosciuto il marito durante l’occupazione dopo la Seconda guerra mondiale.
Sappiamo bene l’immagine attuale che hanno gli americani dell’Italia, figuriamoci quella del dopoguerra. E non abbiamo difficoltà a immaginare una italiana giovane che, dopo anni di fame di guerra, vede nel liberatore americano che distribuisce cioccolato, la possibilità di un mondo nuovo, come quello dei film di Hollywood.
Invece quel ragazzo è un americano di campagna di quella che viene raccontata come “America profonda“ di paesini con una mentalità ristretta che al confronto i paesi italiani erano Parigi di Montmartre. Abitate da persone limitate e meschine e con una quotidianità da contadina casalinga.
Robert, Clint Eastwood (fuori parte per età, ma è il regista e si è scelto 🤷🏻‍♀️) è non solo un uomo affascinante in sé, ma fa intravvedere una vita intensa e affascinante. Quello che lei ragazza sognava nei film.
Per Robert invece Francesca rappresenta la possibilità di avere un affetto stabile.
C’entra l’attrazione e il gioco di specchi.
Ma tutte le donne sperano sempre che a una nuova visione Francesca aprirà quella portiera e correrà da Robert!
Come si può resistere a un uomo che ti vuole sotto la pioggia?! Anche se con i capelli bagnati si vede che è un po’ rinsecchito e con i capelli radi. Ma uno che esprime il desiderio di lei!
Tutte vorremmo uno sotto la pioggia.
Ma quando lei va a casa a fare il polpettone, tutte provano delusione e sollievo. Soprattutto delusione per non avere mai visto uno sotto la pioggia.
 
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